<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1815 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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.
Credo che siamo molto OT, ma visto che tutti dicono la loro io sintetizzo la mia opinione: in Italia i media sarebbero abbastanza liberi se non fosse che da sempre la maggior parte sono sotto schiaffo fra finanziamenti e pubblicità e dall'altro sono troppo abituati a lavorare un "panino" sulla velina del giorno eterodiretta; ad un giornalista chi glielo fa fare a rischiare una volta raggiunto uno stipendio decente (visto che da giovani la maggior parte fanno la fame)? Ed un direttore come fa ed esporre se stesso e la testata che dirige?
Al limite si espone a favore dei propri sponsor, cosa largamente accettata.
Niente di strano che gallegiamo da sempre nella parte bassa della classifica riguardante la libertà di stampa, in quello che viene considerato il "primo" mondo (largamente democratico).
Siamo OT , ma mica tanto , poichè la transizione è fenomeno politico-economico fortemente collegato all'informazione . Dal diesel-gate in poi , infatti il mondo dell'auto è stato oggetto di articoli , dibattiti ed inchieste giornalistiche e campagne mediatiche , come mai prima in Europa e negli Usa . Concordo sul fatto che in Italia il limite alla pluralità dell'informazione , non dico libertà perchè non mi sembra che questa sia in pericolo , in quanto vedo che ognuno può esprimere la sua opinione e leggere quello che gli pare , sia la concentrazione delle industrie mediatiche in (troppo) poche mani . Cairo , Elkan-Agnelli ,Berlusconi ,Rai e Sole 24 ore , ma nelle altre nazioni "euroatlantiche" non mi sembra siano messi meglio in quanto a monopoli mediatici , Murdoch , Bezos , Facebook , Google, Walt Disney ecc. Difficile trovare testate indipendenti. In ogni caso questo topic sulla transizione, a mio modesto parere , è bene rimanga su grandi questioni , piuttosto che scendere nel particolare , per il quale esistono altri titoli su modelli e esperienze pratiche di guida...
 
Ultima modifica:
La libertà d'informazione infatti si gioca sulla capacità di disporre di tutti i punti di vista anche sui principali canali e non solo in quelli marginali dove fatichi a capire se il lavoro sia di qualità o figlio di un certo cospirazionismo (passatemi il termine) e rilancio di chiacchiere figlie di chiacchiere.
C'è poca libertà d'informazione perché i principali media diffondono notizie all'unisono in tempo reale .. per le smentite possono occorrere tempi lunghi o lunghissimi con scarsa visibilità e comunque fuori tempo massimo perciò non più interessanti.
Non avessimo la memoria di un pesce rosso potrebbe perfino avere senso battere su certi punti ma non percependo l'importanza della "rivelazione" si finisce per parlare di cose non più attuali mentre il mondo va avanti e crea nuovi "casi".
 

Ero fermo ad una rotonda quando ho notato questo. Percheggio di una azienda che ha montato delle pensiline con pannelli solari e ha destinato una parte dei parcheggi con stazioni di ricarica.
Beh in fatto di transizione è già avanti.
Ho visto cose simili in diversi autogrill sulla A1 tra Toscana e Lazio (colonnine per lo più FreeToX). Pannellare i parcheggi mi pare una buona idea, proteggi le auto dagli agenti atmosferici e produci energia elettrica.
 
Oggi ho visto il classico attraversamento di marciapiede con il cavo per ricaricare una Tesla. Cavo steso a terra e "protetto" da uno scatolato in legno (che si fottano quelli con difficoltà motorie) non prima di aver fatto un buco nel muro di recinzione per far passare il tutto dall'interno della proprietà alla strada.
 
Oggi ho visto il classico attraversamento di marciapiede con il cavo per ricaricare una Tesla. Cavo steso a terra e "protetto" da uno scatolato in legno (che si fottano quelli con difficoltà motorie) non prima di aver fatto un buco nel muro di recinzione per far passare il tutto dall'interno della proprietà alla strada.
 
Ecco, quello dovrebbe essere oggetto di incentivi.
Non potrei essere più d'accordo!

Pensiline modulari da 15 m2 (3x5) dotate di colonnina, da installare a blocchi per quanto lo spazio possa consentire.

Ci vorrebbe qualcuno che crei un prodotto standard, costi "giusti" che lo stato possa poi incentivare in parcheggi di aziende, di c'entri commerciali, di stazioni di rifornimento in città, nei parcheggi pubblici, nei grossi parcheggi di intercambio, ecc.

Che poi sono i posti dove, al tendere, cmq dovrebbero essere messe delle colonnine di ricarica perché sono posti dove le auto stanno parcheggiate da poche a molte ore.

Avrebbero il vantaggio di essere utili "sempre" anche qualora non fossero auto connesse (produzione energia rinnovabile).
 
Ho visto nei giorni scorsi del movimento nel benzinaio che passo davanti ogni giorno per andare e tornare dal lavoro pensavo ad un almpliamento o una sistemazione, ma oggi sono spuntate queste : 2 colonnine Hpc, putroppo gli adesivi con le sigle sul corpo della colonnina per individuare l'operatore non ci sono ancora ma hanno una tettoia dove probabilmente ci piazzeranno anche dei pannelli solari.
Almeno se piove i più timorosi non rischiano di rimanere fulminati...

 
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