Mi spiace....
Ma i dati di Trilussa sono una semplice media matematica
( che' gia' e' diversa dalla media ponderata )
-------------------------------Quella in questione e' una classifica----------------------------------
Cio' non toglie niente alla questione di base....
E confermo:
" E' troppo comodo, quando una serie di dati non ci garbano dire che non sono veri"
SALUTI
Mi si scusi la ripresa tardiva del tema libertà di stampa in Italia , che comunque ha grande attinenza anche nel mondo dell'auto , dove l'informazione e le previsioni sono ormai vitali , ho avuto un po' da fare

.Quindi riprendo in ritardo un tema trattato parecchie pagine indietro , vale a dire quello , per altro interessantissimo e vitale anche e non solo per il mondo dell'auto , della libertà di informazione nella nostra nazione , in rapporto agli altri paesi del mondo . In particolare la discussione verteva non tanto sulla veridicità della classifica delle nazioni per il grado di libertà di stampa , da cui l'Italia risultava 49°, ma sul metodo più o meno attendibile utilizzato per stilare questa graduatoria . Ora , mentre è evidente che la prima e ultima classificata siano abissalmente lontane come possibilità per i lettori di leggere dati e opinioni differenti "...
In prima posizione si conferma la Norvegia, davanti a Estonia e Paesi Bassi, mentre in coda alla classifica si trovano Cina, Corea del Nord ed Eritrea, rispettivamente 178ma, 179ma e 180ma.2 mag 2025..." secondo la mia modesta opinione , nelle democrazie occidentali queste differenze sono evidentemente sfumate e soggette a loro volta a orientamenti politici e soprattutto geopolitici e quindi per loro natura non scientifici , in quanto attengono al campo delle valutazioni più o meno di parte . Quello che preoccupa di più , invece, è la diminuzione globale , vale a dire in tutte le nazioni del mondo di questa libertà , osservazione più che credibile visti gli assetti geopolitici globali e il clima di guerra diffuso , che comporta ovviamente disinformazione come arma di guerra...
La classifica della libertà di stampa non si basa infatti su dati precisi e a differenza della statistica , dove se si prende bene il campione si dà un'idea precisa del problema o delle dimensione dei fenomeni ,non si può considerare scienza , tantomeno esatta. Tale classifica si basa su valutazioni come la presenza di censura, la libertà di espressione, l'indipendenza dei giornalisti, la trasparenza delle istituzioni, e il rispetto dei diritti dei media. Ora agli estremi di questa scala , si può dire di essere in presenza da un lato di nazioni dittatoriali e dall'altra di democrazie , ma al di là di questo , tali classifiche non osservano i criteri base della scienza sperimentale ...Saluti
A proposito di concentrazione , considerata , a ragione , uno degli elementi che influiscono sul pluralismo nell'informazione :
i principali proprietari o gruppi di proprietà dei media nel mondo. Ecco una panoramica
News Corp (proprietario di Fox News, The Sun, The Times, The Wall Street Journal) – fondato da
Rupert Murdoch, è uno dei più grandi conglomerati mediatici al mondo.nn-
The Walt Disney Company – possiede ABC, ESPN, Marvel, Star Wars e molti altri, coprendo TV, cinema e streaming.nn-
Comcast – proprietaria di NBCUniversal, che include NBC, Universal Pictures, e piattaforme di streaming come Peacock.nn-
ViacomCBS (ora parte di Paramount Global) – possiede CBS, MTV, Nickelodeon, e altri canali e piattaforme.nn-
Amazon – oltre a essere un gigante dell’e-commerce, possiede anche Prime Video e produce contenuti originali.nn-
Google (Alphabet Inc.) – principale motore di ricerca, possiede YouTube e molte piattaforme digitali.nn-
Facebook (Meta Platforms) – possiede Facebook, Instagram, WhatsApp, influenzando molto il mondo dell’informazione e dei social media.nn-
Tencent – gigante cinese che possiede WeChat, giochi online e media digitali.nn-
Bertelsmann – gruppo tedesco che controlla RTL Group, uno dei principali gruppi televisivi europei, e altre attività editoriali.nn
Questi sono alcuni dei principali gruppi e proprietari che controllano una vasta gamma di media in tutto il mondo.
In Italia, il panorama dei media è abbastanza concentrato, con alcuni grandi gruppi che possiedono molte testate, televisioni e radio :
RCS MediaGroup – è uno dei principali gruppi editoriali italiani, proprietario di quotidiani come Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport e altri. È controllato da investitori italiani e internazionali
Gruppo Editoriale L’Espresso – include Repubblica, L’Espresso, e altri media. È stato acquisito da Exor, la holding della famiglia Agnelli -
Mediaset – fondato da Silvio Berlusconi, è uno dei principali gruppi televisivi italiani, con canali come Canale 5, Italia 1 e Rete 4.nn-
RAI – è l’ente pubblico radiotelevisivo italiano, controllato dallo Stato, e produce molte delle principali trasmissioni e notizie nazionali
Il Sole 24 Ore – quotidiano economico-finanziario, di proprietà del gruppo Confindustria.-
Tivù Italia e altri gruppi più piccoli – gestiscono alcune reti e media locali.