<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1328 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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proprio stamattina un noto divulgatore scientifico si chiedeva perchè ci fosse tanta gente che non crede al 99% della comunità scientifica che è concorde ad attribuire il cambiamento del clima all'uomo
Non ci crede perchè non è così, e se ne è anche parlato qui sul forum. Quel dato del 99% (o meglio, 97%) deriva da una review pubblicata qualche tempo fa in cui si esaminavano i lavori scientifici sul climate change, da cui emergeva che il 97% dei lavori in cui si citava l'attività umana attribuiva ad essa la responsabilità del fenomeno. Quello che non è stato detto è che i lavori che citavano l'attività umana erano il 32% di quelli esaminati, mentre il restante 68% manco la nominava. Per cui, il 97% è il 97% del 32%, quindi in pratica il 32%. Che non è il 97%....
Ora, sono tanti lo stesso, ma se cominci a basare la divulgazione su una balla (perchè di questo si tratta), prima o poi qualcuno se ne accorge, e anche se hai ragione, prevale lo sputtanamento.....
 
Suggerisco (spero sia consentito) una lettura sul tema eco-verde-rinnovabili-auto-clima e chi più ne ha più ne metta: "Per non morire al verde" di Fabio Dragoni. Interessante, molto schierato (dalla parte giusta per molti aspetti, secondo me) ma che può essere spunto per una qualche riflessione anche per chi ha convinzioni diverse
 
Che la c.d. mobilità elettrica non sia la soluzione a tutti i problemi del cambiamento climatico, non ci piove.
Che il comportamento del 5% della popolazione mondiale sia poca cosa è altrettanto acclarato.
MA, se cambiare alcune abitudini comporta un seppur minimo contributo senza grossi fastidi, perché no?
Perché differenziare i rifiuti?
A livello planetario la questione è semplicemente irrilevante ma, visto che porta un seppur minimo contributo a livello locale senza chissà quali sacrifici, perché no?
Secondo me è la stessa questione per quanto riguarda le BEV.
Il loro utilizzo, da molti visto che una delle più grandi iatture della vita, per altrettanti potrebbe essere finanche una gran comodità.
MA, mentre pare più che naturale togliere l'etichetta di carta dalle bottiglie di PET, attendere il martedì per la carta, il giovedì per il vetro e la plastica, i giorni dispari per l'umido, pensare di ricaricare un'auto diventa un'impresa titanica.
I costi? Si stanno allineando e, anzi, in alcuni segmenti come detto allo sfinimento le BEV sono più economiche delle ICE.
L'autonomia? Quelle attuali sono bastanti largamente alla stragrande maggioranza dei guidatori.
La comodità di ricarica? E' vero, è un problema, ma perché non lavorarci?
L'economia e l'industria europea dell'automotive? Ha dormito sui propri allori e non sta facendo niente per correre ai ripari, se non piangersi addosso ed elemosinare proroghe, deroghe e dazi che non serviranno assolutamente a niente. Se non, forse, a prolungarne l'agonia, qualora non si decida a guardare oltre e investire in innovazione.
 
Fabio Dragoni
L'ho sentito spesso in varie trasmissioni. Molto a senso unico in effetti e, a mio modo di vedere, spesso si avvale di argomentazioni "banali" e imprecise. Se non vado errato qualche volta ha ritirato fuori la questione dell'estrazione del litio, dell'infiammabilità delle BEV e chi più ne ha più ne metta.
Di contro potrei suggerire di ascoltare cosa ha da dire in merito alla mobilità elettrica il Dott. Nicola Armaroli del CNR.
Forse più competente del comunque ottimo Dragoni (mio corregionale, peraltro).
 
Non ci crede perchè non è così, e se ne è anche parlato qui sul forum. Quel dato del 99% (o meglio, 97%) deriva da una review pubblicata qualche tempo fa in cui si esaminavano i lavori scientifici sul climate change, da cui emergeva che il 97% dei lavori in cui si citava l'attività umana attribuiva ad essa la responsabilità del fenomeno. Quello che non è stato detto è che i lavori che citavano l'attività umana erano il 32% di quelli esaminati, mentre il restante 68% manco la nominava. Per cui, il 97% è il 97% del 32%, quindi in pratica il 32%. Che non è il 97%....
Ora, sono tanti lo stesso, ma se cominci a basare la divulgazione su una balla (perchè di questo si tratta), prima o poi qualcuno se ne accorge, e anche se hai ragione, prevale lo sputtanamento.....

Se avrò modo lo chiederò, se ci riesco, al divulgatore perché era invece molto convinto del 99%, non che non mi fido di te figuriamoci, ma giusto per capire bene quello che assertiva lui, potrei aver capito male io
 
Di contro potrei suggerire di ascoltare cosa ha da dire in merito alla mobilità elettrica il Dott. Nicola Armaroli del CNR.
Di Armaroli ho letto alcune cose, molto bravo e competente. Sulla mobilità elettrica condivido le sue tesi solo in parte, ha ragione quando dice che ridurre le fonti fossili non può che essere estremamente positivo per la collettività, un po' meno quando sostiene, in estrema sintesi, che rendere gli edifici a zero emissioni ed alimentare le auto con il fotovoltaico sia alla portata di tutti. Così non è
 
Se avrò modo lo chiederò, se ci riesco, al divulgatore perché era invece molto convinto del 99%, non che non mi fido di te figuriamoci, ma giusto per capire bene quello che assertiva lui, potrei aver capito male io
Ma anche non fosse il 99% cambierebbe poco, la comunità scientifica da tantissimo tempo ha prodotto dati che evidenziano il nesso tra combustione di fonti fossili e concentrazione di biossido di carbonio nell'atmosfera, nonché tra quest'ultima e il clima. Poi, come scritto più volte, possiamo discutere delle misure da adottare per risolvere, o quanto meno, contenere il problema, ma negare le conclusioni cui la comunità scientifica è pervenuta da tempo anche no
 
Se 25.000 euro vi sembran pochi.

Nei prossimi due o tre anni, le elettriche "popolari" arriveranno davvero. Stiamo parlando di modelli attorno ai 25 mila euro, di cui vi sveliamo le probabili forme: le Renault R4 e R5, la Volkswagen ID.2, la Tesla Model 2 e una Opel compatta, al momento priva di nome.
 
Le elettriche sono care.
Facendo qualche conto spannometrico, la mia id.3 mi ha fatto risparmiare malcontati 2.500 euro annui. Sicuramente di più, ma non vorrei contabilizzare l'energia elettrica da FV.
Vogliamo fare 2.000?
Diciamo di tenerla gli 8 anni della garanzia delle batterie?
Fanno, sempre a cazzotto, 16.000 euro.

È semplicemente un dato come un'altro.
 
Tra l’altro, che dotazione di serie hanno queste elettriche a 25000 euro? Perché confrontare mele con pere ha poco senso.
Le dotazioni di oggi di serie non sono quelle di 5 anni fa, figurarsi di 10. Il tema che “ tanto io ho fatto più volte la distanza Terra -Marte senza aver mai fatto incidenti quindi che me ne faccio di questi aggeggi in auto” si scioglie come un gelato all’equatore al primo ciocco ed alla prima fattura.
E non si tiri fuori il solito tema ‘nel duemilamai ho comprato la panda con 3 carote e 2 cipolle’ perché poi si è visto come sono finiti quei brand con quella politica di vendita basata su milionate di km0.
Citofonate Opel/Fiat giusto come esempio.
 
Quindi a sentimento direi che il collegamento tra inquinamento e morti per polveri sottili c'è.
È ampiamente dimostrato da studi epidemiologici. Li ho già postati da una review del Mario Negri, solo per non citare il paper in inglese a cui si riferiva. Inutile girarci intorno. Esattamente come l'origine antropica dell'effetto serra e climate change.
 
Le elettriche sono care.
Facendo qualche conto spannometrico, la mia id.3 mi ha fatto risparmiare malcontati 2.500 euro annui. Sicuramente di più, ma non vorrei contabilizzare l'energia elettrica da FV.
Vogliamo fare 2.000?
Diciamo di tenerla gli 8 anni della garanzia delle batterie?
Fanno, sempre a cazzotto, 16.000 euro.

È semplicemente un dato come un'altro.


Letta così sembra che l'auto ti abbia fatto solo guadagnare soldi, senza spenderne. Cmq io riflettevo sul fatto che se le auto del futuro costano come minimo 25.000 euro, non so, vedremo. Intanto nell'usato spopolano le auto diesel e benzina, non certo quelle elettriche.
 
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