<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 84 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

Ci sono due modi di vedere i dati di vendita delle elettriche.
O si parla di flop perchè anche se siamo abbastanza vicini al 2035 le vendite di auto elettriche oggettivamente stentano a decollare.
O di boom perchè se si ragiona solo sulle percentuali le elettriche negli ultimi anni hanno avuto incrementi anche a doppia cifra quando sono passate,per dire,da 10000 a 20000 unità vendute o dall'1% del parco auto circolante all'1,5%.
La verità imho è nel mezzo.
Se si guarda sui segmenti medio alti soprattutto Tesla sta andando forte.
Se si guardano le fasce più economiche del mercato mi pare che l'accoglienza da parte della clientela sia ancora tiepida.
 
Quella della ricarica mentre si fa la spesa è spesso una "cortesia" che fanno alcuni store.
Uno specchietto per le allodole, perché per esperienza personale, le colonnine sono spesso a bassissima potenza, tipo 3kW, e la ricarica nell'arco temporale della spesa è miserrima.
Non ne vale la pena.
 
Giusto un rabbocco diciamo.
La prossima volta che vado a fare la spesa se ho tempo vado a curiosare le colonnine che hanno installato.
 
Secondo me, Tesla è come Apple. Tesla è Tesla, gli altri sono gli altri (ho messo giù in forma educata lo storico concetto del Marchese del Grillo ;) )
Eppure mi è capitato spesso di fare da passeggero ad un teslaro con M3 standard range.
Bella tecnologia, software spaziale, prestazioni nettamente superiori alla id.3, ma alla fine trovo più comoda la mia.
Per un insieme di cose, posizione di guida, assenza totale di scricchiolii, minore verve ma forse maggior omogeneità, luminosità, e alla fine anche qualità apparente dei materiali (ed è tutto dire!), trovo più piacevole viaggiare nella id.3.
E anche il teslaro, che ovviamente non cambierebbe mai la sua con la mia, concorda su certi aspetti.

Intanto alla flotta delle EV del mio paese, si è aggiunta una 500e.
 
assenza totale di scricchiolii

Le Tesla scricchiolano?
Io sarei a posto.
Dopo anni alla guida di un carretto degli amish sono diventato insofferente ai rumorini tipo scricchiolii e cigolii.
Che spesso sulle termiche ci sono ma vengono coperti almeno in parte dal rumore del motore.
Su un'elettrica avrei il timore di sentire ogni minimo rumorino.
Sarà la volta che imparo ad andare in giro con la radio accesa.
 
Non ho detto questo!
Tuttavia a mio parere la sensazione di solidità e compattezza della id.3, su strada, non è inferiore. Anzi.
E, pur non essendo un fanatico in tal senso, gli allineamenti dei lamierati, delle pannellature interne e della componentistica in generale, nella id.3 è veramente di alto livello.

Cerco di spiegarmi meglio.
Sulle strade della mia provincia, davvero disastrate, la sensazione è che la id.3 assorba meglio le asperità, con una compattezza esemplare.
Può anche essere perché ha solo 16.000 km., eh!
 
Gitarella domenicale.
Dal Valdarno all'alto Casentino, attraverso il passo della Crocina (niente di che, penso un dislivello di un migliaio di metri).
Un centinaio di km. totali.
All'andata andatura rilassata, ma non "ferma", qualche sorpasso, clima spento e finestrini aperti.
Ritorno spedito, molto, che dovevo essere a casa per cena, con clima.
La id.3 si è rivelata molto gradevole anche nella guida montana, tenendo conto del peso, che nelle curve si fa sentire.
Si viaggia con leggerezza e l'uscita dalle curve è veramente gustosa, l'auto sembra non accorgersi della salita.
Qualche attenzione in più serve in discesa dove, appunto, il peso non si nasconde e occorre prendere bene le misure alla frenata rigenerativa.
I sedili, pur non particolarmente contenitivi, sono comodi anche nelle curve accentuate e l'assetto è "frenato" il giusto, per i miei gusti.
Ormai la funzione B è d'obbligo, fosse per me la D la toglierei del tutto.
Il consumo, nei poco più di cento km. si è attestato su un buon 13,1 kWh/100 km.
Non c'è davvero di che lamentarsi.

Ho evitato di ricaricare al ritorno per cercare di sfruttare 25 kWh residui di un piano mensile con Enel X; scade domani l'altro, ma domani è prevista una commissione ad Arezzo, per cui vorrei cercare di approfittarne.
E' una fisima mia, che con questo sole la ricarica a casa sarebbe gratuita, visto che la id.3 oggi è ferma in garage.
Ma, per principio e contro la politica delle ricariche flat, non vorrei lasciare niente al gestore...

EDIT: il dislivello di circa 1.000 mt. è da intendersi complessivo, 500 all'andata e 500 al ritorno...
 
Ultima modifica:
Buongiorno Zeno,
prima di tutto grazie per la condivisione, trovo veramente interessante quello che scrivi, ma devo farti una domanda, come gestisci "l'ansia" da ricarica?
Nel mio caso non vado mai sotto un quarto di serbatoio e se passassi ad una elettrica...
 
Mah, all'inizio confesso che mi ponevo anch'io il problema.
Ora ci penso solo in occasione di viaggi più lunghi, dove effettivamente un minimo di pianificazione non fa male.
Devo dire però che ormai in autostrada o immediatamente nei pressi delle uscite, la disponibilità di colonnine è pienamente sufficiente all'attuale parco circolante.
Nel quotidiano, fino a percorrenze di 150/200 km. al giorno, nessun'ansia.
Si arriva a casa, si attacca l'auto e non ci si pensa più.
 
Nella gitarella di ieri, ad esempio, sono partito con il 78% di ricarica e sono tornato con circa il 53% e con autonomia indicata di 270 km.
Avrei potuto fare agevolmente lo stesso percorso senza alcun problema, o affrontare un viaggio di un centinaio o più km. per qualsiasi tipo di emergenza.
Per quanto ho raccontato, ieri notte non ho ricaricato, ma questa mattina la id.3 sarebbe stata nuovamente all'80% (ho impostato questo limite per la salute delle batterie, come consigliato dal manuale).
Di fatto, insomma, la mattina si parte sempre con la macchina carica.
Decido io quanto, anche completamente se devo fare viaggi più lunghi.
 
Per carichi resistivi, φ=0 e quindi cosφ=1
Se i carichi hanno una parte induttiva o capacitiva, φ diventa diverso da 0 e quindi cosφ diventa minore di 1.
Possibilmente non troppo.
Le grosse utenze pagano anche penalità al GSE se hanno dei cosφ troppo bassi perché, sostanzialmente, ingombrano la rete molto più della potenza attiva che viene effettivamente scambiata.
Sono costretti a rifasare la loro corrente, in genere mettendo dei condensatori in parallelo al carico.
Grazie mille, avevo confuso angolo e coseno :(
 
Non ho detto questo!
Tuttavia a mio parere la sensazione di solidità e compattezza della id.3, su strada, non è inferiore. Anzi.
E, pur non essendo un fanatico in tal senso, gli allineamenti dei lamierati, delle pannellature interne e della componentistica in generale, nella id.3 è veramente di alto livello.

Cerco di spiegarmi meglio.
Sulle strade della mia provincia, davvero disastrate, la sensazione è che la id.3 assorba meglio le asperità, con una compattezza esemplare.
Può anche essere perché ha solo 16.000 km., eh!
Ieri sull'Appennino ti ho pensato, ho visto una ID5 :emoji_blush:

Per la cronaca, una delle 3 elettriche o elettrificate viste in 1.360 km: una Tesla model 3 e la ID5 in viaggio, una Compass PHEV in ricarica ad una stazione di servizio.
 
Nel quotidiano, fino a percorrenze di 150/200 km. al giorno, nessun'ansia.
Si arriva a casa, si attacca l'auto e non ci si pensa più.
...che è più o meno quanto predichiamo da un pezzo: per chi riesce a stare pienamente entro l'autonomia e rabboccare di notte, non ci sono controindicazioni.
 
nel 2022 in Italia la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è purtroppo calata, a causa della siccità : l'idroelettrico ha avuto un calo fortissimo, dell'ordine del 37%, non compensato dal FV (+11% circa) e dagli altri (quasi stabili).
leggevo un dato interessante:
il paese del sole ha il tasso di produzione da FV procapite più basso (e non di poco) rispetto ad Austria e Germania...
 
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