Ad aggiudicarsi praticamente tutta la torta sono stati i big del settore, soprattutto Be Charge (Eni) ed Enel X Way. Un esito che era stato ampiamente previsto e che dipende soprattutto da storture del bando: tempi di presentazione dei progetti strettissimi (28 giorni) e ambiti territoriali da coprire molto ampi (anche di portata regionale) che mettono in difficoltà le imprese di dimensioni minori. Tant’è vero che nonostante i 4.700 nuovi punti ricarica in programma, nessuno di questi sarà in Sardegna, Calabria e parte della Sicilia.Sto cercando in rete i motivi, ma non trovo nulla di specifico se non la solita burocrazia astrusa. Ma le complicazioni burocratiche ci sono anche per le colonnine urbane, il cui bando invece è andato bene.
Non sorprende, quindi, che la parte del bando PNRR colonnine ricarica legato alle superstrade sia andato a vuoto. “Non è stato possibile selezionare progetti, in quanto le poche proposte progettuali presentate non avevano i requisiti di ammissibilità alla misura” fa sapere il MASE, che aveva ricevuto proposte per installare colonnine extraurbane in Trentino, Veneto, Campania e Friuli e che stimava, in base alle risorse disponibili, di poterne finanziare 2.500. “Il Ministero si è già attivato con gli operatori interessati per individuare le motivazioni che hanno portato alla scarsa adesione, al fine di adottare le misure più opportune per stimolare una più ampia partecipazione”.