<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La Giulia c'è o quasi | Page 15 | Il Forum di Quattroruote

La Giulia c'è o quasi

SZ. ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
SZ. ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
.....Potremmo dire che se Alfa perdesse la sua ingombrante storia sarebbe più facile farla rinascere. O no?.....

:shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

Ma ti rendi conto di quello che hai scritto????

:rolleyes:
E' chiaro! BC ha scritto che la prima vita di Audi è molto lontana e nessuno la ricorda più (La prima vita dell' Audi / Horch è così lontana che i vecchi clienti hanno fatto in tempo ad estinguersi tre o quattro volte: nessuno se le può ricordare o rimpiangere.)
VW non ha dovuto vedersela con una storia come quella che ha Alfa.
Estremizzando se Alfa non avesse una storia così ingombrante sarebbe più facile darle una nuova linfa.
Ma ho poi aggiunto che non sarà questa la strada che seguirà il gruppo Fiat.

Allora, Alfa Romeo ha una storia troppo ingombrante, Lancia ha una storia troppo ingombrante, Innocenti ce l'aveva troppo poco incombrante, Autobianchi ce l'aveva troppo poco ingombrante....
Ah, a proposito... E fiat?
Insomma, deciditi... :lol:
Io mi devo decidere?
Ma allora non segui quello che dico? (Poi Lancia, Innocenti e Autobianchi non le ho proprio menzionate!).

Caro Maxetto, certo che ti seguo, anzi no...!
Secondo me l'ingombro del passato cuba non più di ... un millimetro cubo...
Se vogliamo fare confronti con altre situazioni:
Un marchio come Damler Benz ha un passato ingombrantissimo, ad esempio, ciò non toglie che gode di ottima salute. La classe A (nuova, ma anche la vecchia) è lontana ere geologiche da una SSK, nè più nè meno di una A3 da una vecchia Horch, sia come concetto di prodotto, sia come contenuti tecnici, in comune hanno solo il marchio. In ogni modo non mi si dica che la classe A vende o non vende principalmente o solo per il fatto che il marchio che porta abbia un passato ingombrante.
Marchi dal passato certamente non ingombrante come Autobianchi o Innocenti, alla fine fiat li ha gestiti nella stessa maniera di quelli più pesanti (Alfa e Lancia): portandoli all'estinzione.
Il passato di fiat (come marchio) per altri versi, pure non mi sembra pesante, nel senso che l'orientamento prevalente è sempre stato quello di produrre auto economiche di grande diffusione, quindi pensate con una filosofia di approccio al mercato più "semplice", ma se guardiamo la gestione del marchio fiat, non mi sembra che le cose vadano meglio. Guardiamo alla gamma fiat oggi, e domandiamoci cosa ci sia da comprare, o di più interessante da comprare rispetto ad altri marchi, con il modello di punta (la Punto) stracotto, dei buchi neri, e dei rimarchiamenti stelle e strisce.
Un marchio come Saab, aveva un passato decisamente leggero, o comunque più leggero di Alfa Romeo: è nata a metà del secolo scorso, facendo vetturette due tempi a trazione anteriore. Il minor ingombro del passato, evidentemente non è bastato come garanzia di sopravvivenza.
Insomma questo per dire che il passato pesante è ininfluente, o diciamo meglio che è una questione mal posta.
Il passato si può metterlo in cornice così come buttarlo nel cesso, concentrandosi solo sul presente, ma un problema resta.
Al presente, qualunque marchio per sopravvivere deve rimanere attrattivo, deve sapersi far riconoscere ed apprezzare, cioè avere una propria identità, fatta di 1) prodotti 2) con determinati elementi distintivi.
Qui mancano sia i prodotti che gli elementi distintivi.
Le conclusioni vengono da sè...

;)
Non è così, ma non posso continuale ad andare OT.
 
Ti sei già risposto.
Il pianale non nasce Maserati semplicemente per essere condiviso (un pò come il pianale di G10, che nasce "per lei"), ma è un prodotto amerikano che viene importato, rielaborato e riproposto.

Che alla fine abbia buone prestazioni, è il minimo. Ci mancherebbe pure che facesse cxxxxe. Ma nel settore del luxury non basta, come dice bene Estimatore.

Difficile pensare di costruire vetture da centomila euro come si costruiscono Alfa derivate da modelli o schemi generalisti fiat. E questo varrà, in misura minore, anche per la Giulia
 
SZ concordo con te,il passato serve a conservare il carattere del marchio e cercare di trasmettere i valori che gli ha dato il fondatore...è una cosa difficilissima ma nei limiti della globalizzazione e dell'omologazione bisogna imegnarsi a dare un carattere a tutti i marchi. Non è un problema solo di AlfaRomeo (che ne ha tanti in più degli altri) ma un problema globale. Anche BMW che è uno dei brand più specifici ha dovuto fare un passo indietro rallentando quel design futuristico e minimal in favore di un ritorno a linee un pò più classiche e lussuose,così come Mercedes ha abbandonato le sue linee tondeggianti,classiche e lussuose in favore di un design un pò più spigoloso e sportivo....mantenendo comunque un distacco con la rivale BMW. Bisogna guardare il futuro ma partendo dal passato,forse il passato dell'Alfa però confonde un pò le cose :D Stanotte mi sono letto apposta la storia della Innocenti e della AutoBianchi per capire il motivo del loro decesso....che è il motivo del futuro decesso della Lancia se nessuno è disposto a prenderla e darle una nuova linfa. Sono 3 marchi prettamente nazionali che oltre Bolzano diventano sconosciuti. Come si fa a internazionalizzare un marchio sconosciuto che sia storico oppure creato dal nulla? Forse partendo da mercati in crescita? forse buttandosi nelle competizioni? forse sponsorizzando qualsiasi avvenimento? Forse un pò tutto di questo. Diciamo che gestire una grande azienda è come gestire un partito politico,bisogna avere ben chiaro delle ideologie e trasmetterle attraverso i prodotti. Un partito senza ideologie non trasmette niente e perde elettori. All'Alfa prima della gamma manca un amministratore che abbia delle ideologie,manca un amministratore che abbia studiato la storia,manca uno che dal passato sia capace di affrontare il futuro. Non basta scopiazzare una splendida 6C,bisogna studiare perchè è stata fatta la 6C,con quanta passione,quello che voleva trasmettere e a chi era rivolta. Dopo,solo dopo aver capito cosa voleva dire la 6C si può cominciare a progettare una vettura che esprima le stesse emozioni anche con delle linee non evocative e futuristiche. Il design ha una grammatica ben definita,ogni tratto ha un significato e per esprimere un'emozione bisogna saper scrivere con le giuste linee e le giuste curve (uh ma che sono filosofo!). La Giulietta sarà bella,ma cosa vuole esprimere? io la guardo e vedo un'Alfa Bravo,ne più ne meno....la Delta mi esprime qualcosa in più. Forse alla Lancia questo riesce meglio anche se siamo lontani anni luce dalle ideologie di Vincenzo Lancia. Eppure mi siedo dentro alla Panda ehm...Lancia Ypsilon e respiro ancora un pizzico di lusso e di classe.
 
vecchioAlfista ha scritto:
Ti sei già risposto.
Il pianale non nasce Maserati semplicemente per essere condiviso (un pò come il pianale di G10, che nasce "per lei"), ma è un prodotto amerikano che viene importato, rielaborato e riproposto.

Che alla fine abbia buone prestazioni, è il minimo. Ci mancherebbe pure che facesse cxxxxe. Ma nel settore del luxury non basta, come dice bene Estimatore.

Difficile pensare di costruire vetture da centomila euro come si costruiscono Alfa derivate da modelli o schemi generalisti fiat. E questo varrà, in misura minore, anche per la Giulia
è un pianale americano riveduto e corretto così come il C-Evo lo hanno portato in america riveduto e corretto. Non scordiamoci che sulla Thema-300C-Charger-Challenger questo pianale monta quadrilateri,multilink e supporta bestioni v8 fino a 6.4L e oltre i 400cv....la base non mi sembra così scadente. Aggiungiamo che noi italiani siamo sempre stati bravi a ottenere il massimo anche da prodotti di dubbia provenienza,abbiamo fatto vincere una Tempra coi motori Alfa,abbiamo fatto vincere pure la Marea!!! La 159 non ha vinto però da quella base meccanica e da quei basamenti è uscito un buon prodotto (non eccellente). Io sono fiducioso,poi...chi vivrà vedrà.
 
ottovalvole ha scritto:
SZ concordo con te,il passato serve a conservare il carattere del marchio e cercare di trasmettere i valori che gli ha dato il fondatore...è una cosa difficilissima ma nei limiti della globalizzazione e dell'omologazione bisogna imegnarsi a dare un carattere a tutti i marchi. Non è un problema solo di AlfaRomeo (che ne ha tanti in più degli altri) ma un problema globale. Anche BMW che è uno dei brand più specifici ha dovuto fare un passo indietro rallentando quel design futuristico e minimal in favore di un ritorno a linee un pò più classiche e lussuose,così come Mercedes ha abbandonato le sue linee tondeggianti,classiche e lussuose in favore di un design un pò più spigoloso e sportivo....mantenendo comunque un distacco con la rivale BMW. Bisogna guardare il futuro ma partendo dal passato,forse il passato dell'Alfa però confonde un pò le cose :D Stanotte mi sono letto apposta la storia della Innocenti e della AutoBianchi per capire il motivo del loro decesso....che è il motivo del futuro decesso della Lancia se nessuno è disposto a prenderla e darle una nuova linfa. Sono 3 marchi prettamente nazionali che oltre Bolzano diventano sconosciuti. Come si fa a internazionalizzare un marchio sconosciuto che sia storico oppure creato dal nulla? Forse partendo da mercati in crescita? forse buttandosi nelle competizioni? forse sponsorizzando qualsiasi avvenimento? Forse un pò tutto di questo. Diciamo che gestire una grande azienda è come gestire un partito politico,bisogna avere ben chiaro delle ideologie e trasmetterle attraverso i prodotti. Un partito senza ideologie non trasmette niente e perde elettori. All'Alfa prima della gamma manca un amministratore che abbia delle ideologie,manca un amministratore che abbia studiato la storia,manca uno che dal passato sia capace di affrontare il futuro. Non basta scopiazzare una splendida 6C,bisogna studiare perchè è stata fatta la 6C,con quanta passione,quello che voleva trasmettere e a chi era rivolta. Dopo,solo dopo aver capito cosa voleva dire la 6C si può cominciare a progettare una vettura che esprima le stesse emozioni anche con delle linee non evocative e futuristiche. Il design ha una grammatica ben definita,ogni tratto ha un significato e per esprimere un'emozione bisogna saper scrivere con le giuste linee e le giuste curve (uh ma che sono filosofo!). La Giulietta sarà bella,ma cosa vuole esprimere? io la guardo e vedo un'Alfa Bravo,ne più ne meno....la Delta mi esprime qualcosa in più. Forse alla Lancia questo riesce meglio anche se siamo lontani anni luce dalle ideologie di Vincenzo Lancia. Eppure mi siedo dentro alla Panda ehm...Lancia Ypsilon e respiro ancora un pizzico di lusso e di classe.
otto siamo OT. parliamone altrove. Ma ti anticipo che si deve stare coi piedi per terra!!
 
ottovalvole ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Ti sei già risposto.
Il pianale non nasce Maserati semplicemente per essere condiviso (un pò come il pianale di G10, che nasce "per lei"), ma è un prodotto amerikano che viene importato, rielaborato e riproposto.

Che alla fine abbia buone prestazioni, è il minimo. Ci mancherebbe pure che facesse cxxxxe. Ma nel settore del luxury non basta, come dice bene Estimatore.

Difficile pensare di costruire vetture da centomila euro come si costruiscono Alfa derivate da modelli o schemi generalisti fiat. E questo varrà, in misura minore, anche per la Giulia
è un pianale americano riveduto e corretto così come il C-Evo lo hanno portato in america riveduto e corretto. Non scordiamoci che sulla Thema-300C-Charger-Challenger questo pianale monta quadrilateri,multilink e supporta bestioni v8 fino a 6.4L e oltre i 400cv....la base non mi sembra così scadente. Aggiungiamo che noi italiani siamo sempre stati bravi a ottenere il massimo anche da prodotti di dubbia provenienza,abbiamo fatto vincere una Tempra coi motori Alfa,abbiamo fatto vincere pure la Marea!!! La 159 non ha vinto però da quella base meccanica e da quei basamenti è uscito un buon prodotto (non eccellente). Io sono fiducioso,poi...chi vivrà vedrà.

ti accontenti di poco, allora.
Io, da Alfista, invece no.

Il fatto che poi abbiano "tirato fuori cmq del buono" dai motori cangurotti o siano riusciti a far vincere una Thema non mi addolcisce la pillola: anzi mi fa riflettere sulle enormi potenzialità sprecate e sulla scarsa lungimiranza di certe menti decisionali...
 
Nardo-Leo ha scritto:
otto siamo OT. parliamone altrove. Ma ti anticipo che si deve stare coi piedi per terra!!

In casa Alfa, più che in Maserati, i piedi non sono "per terra", ma piantati dentro un metro buono di cemento.

Non ti nascondo, infatti, che il nuovo piano industriale per Alfa presentato da Marchionne mi lasci perplesso.
All'apparenza è una manna dal cielo, perchè prevede un'esplosione di modelli Alfa. Dall'altra non si capisce come, in due/tre anni, possa riuscire a "mettere fuori" cotanti modelli, con quali soldi e, soprattutto, quali "Alfa" dovremmo aspettarci...
 
vecchioAlfista ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
otto siamo OT. parliamone altrove. Ma ti anticipo che si deve stare coi piedi per terra!!

In casa Alfa, più che in Maserati, i piedi non sono "per terra", ma piantati dentro un metro buono di cemento.

Non ti nascondo, infatti, che il nuovo piano industriale per Alfa presentato da Marchionne mi lasci perplesso.
All'apparenza è una manna dal cielo, perchè prevede un'esplosione di modelli Alfa. Dall'altra non si capisce come, in due/tre anni, possa riuscire a "mettere fuori" cotanti modelli, con quali soldi e, soprattutto, quali "Alfa" dovremmo aspettarci...
Hai perfettamente ragione riguardo ai tempi, per fare qualcosa di nuovo ci vuole tempo.
Ecco perchè io vedo fattibile una ammiraglia Alfa TP sfruttando il già nominato pianale di origine Chrysler modificato dai tecnici Maserati.
Dovete cercare di farvelo andare bene, almeno per ora questo è quello che si può fare.
Sulla Giulia non so cosa dirti: o sarà TA su base Dart un poco più grande (almeno si spera nelle sospensioni) o potrebbe esserci il famigerato ma ancora non pervenuto pianale Barracuda TP. Boh........
 
dobbiamo essere obiettivi però...da quando non si vede un'ammiraglia Alfa genuina e fatta senza economie? Forse l'ultima VERA è stata l'Alfetta,dopo quella c'è stata la 6,la 90 che era un'Alfetta plasticosa e maldestramente ammodernata,poi la 164 che era fatta assieme a Fiat,Saab e Lancia e per finire la 166 (non conosco però l'origine del pianale). Stesso discorso per la seg.D,qual'è stata l'ultima VERA senza economie? La 75? o anche quella è stato un modo maldestro (ma riuscito meglio) di mascherare una Giulietta? Ecco....tornerei a Giulietta e Alfetta più che 164 e 75.
 
ottovalvole ha scritto:
dobbiamo essere obiettivi però...da quando non si vede un'ammiraglia Alfa genuina e fatta senza economie? Forse l'ultima VERA è stata l'Alfetta,dopo quella c'è stata la 6,la 90 che era un'Alfetta plasticosa e maldestramente ammodernata,poi la 164 che era fatta assieme a Fiat,Saab e Lancia e per finire la 166 (non conosco però l'origine del pianale). Stesso discorso per la seg.D,qual'è stata l'ultima VERA senza economie? La 75? o anche quella è stato un modo maldestro (ma riuscito meglio) di mascherare una Giulietta? Ecco....tornerei a Giulietta e Alfetta più che 164 e 75.

otto non facciamo confusione, ti prego.
Avercene di 75 oggi! 100% Alfa Romeo, e pertanto semplicemente inappuntabili, al di là delle "punte di eccellenza" che gli appartenevano o meno rispetto alle precedenti.

Ed in più, la 164 andrebbe invece vista come il perfetto compromesso: un auto di livello italiana, perfetta sintesi fra le necessarie economie di scala (all'epoca, pianali e schemi) e specifiche inderogabili della casa (motori, prestazioni). Sicuramente operazioni anche fattibili, industrialmente parlando.
Avercene di moderne 164, invece qua di parla di amerikane "naturalizzate"...
 
vecchioAlfista ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
dobbiamo essere obiettivi però...da quando non si vede un'ammiraglia Alfa genuina e fatta senza economie? Forse l'ultima VERA è stata l'Alfetta,dopo quella c'è stata la 6,la 90 che era un'Alfetta plasticosa e maldestramente ammodernata,poi la 164 che era fatta assieme a Fiat,Saab e Lancia e per finire la 166 (non conosco però l'origine del pianale). Stesso discorso per la seg.D,qual'è stata l'ultima VERA senza economie? La 75? o anche quella è stato un modo maldestro (ma riuscito meglio) di mascherare una Giulietta? Ecco....tornerei a Giulietta e Alfetta più che 164 e 75.

otto non facciamo confusione, ti prego.
Avercene di 75 oggi! 100% Alfa Romeo, e pertanto semplicemente inappuntabili, al di là delle "punte di eccellenza" che gli appartenevano o meno rispetto alle precedenti.

Ed in più, la 164 andrebbe invece vista come il perfetto compromesso: un auto di livello italiana, perfetta sintesi fra le necessarie economie di scala (all'epoca, pianali e schemi) e specifiche inderogabili della casa (motori, prestazioni). Sicuramente operazioni anche fattibili, industrialmente parlando.
Avercene di moderne 164, invece qua di parla di amerikane "naturalizzate"...
indubbiamente quello che c'è e quello che ci sarà non sarà paragonabile alla 164 e alla 75 però Alfetta e Giulietta le vedo ancora più genuine,macchina tecnicamente all'avanguardia fatte solo ed esclusivamente col cuore (malgrado i loro difetti) fregandosene delle economie di scala e delle perdite che poi hanno portato. Ci fossero stati i soldi necessari già la 75 poteva uscire non dico con un pianale nuovo ma almeno con una carrozzeria nuova e non avrebbero dovuto mascherare qualche saldatura qua e la con le fascette di plastica nere. E parliamo del periodo d'oro!!! Ci fossero stati i soldi non avrebbero fatto la 90 e nemmeno la 164 in condivisione con altri 4 marchi,avrebbero creato un pianale nuovo con una carrozzeria (più moderna della 90 e più antica della 164) più bella e filante. Ricordiamoci che anche quando apparentemente l'Alfa sfornava il meglio già navigava in cattive acque.
 
ottovalvole ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
dobbiamo essere obiettivi però...da quando non si vede un'ammiraglia Alfa genuina e fatta senza economie? Forse l'ultima VERA è stata l'Alfetta,dopo quella c'è stata la 6,la 90 che era un'Alfetta plasticosa e maldestramente ammodernata,poi la 164 che era fatta assieme a Fiat,Saab e Lancia e per finire la 166 (non conosco però l'origine del pianale). Stesso discorso per la seg.D,qual'è stata l'ultima VERA senza economie? La 75? o anche quella è stato un modo maldestro (ma riuscito meglio) di mascherare una Giulietta? Ecco....tornerei a Giulietta e Alfetta più che 164 e 75.

otto non facciamo confusione, ti prego.
Avercene di 75 oggi! 100% Alfa Romeo, e pertanto semplicemente inappuntabili, al di là delle "punte di eccellenza" che gli appartenevano o meno rispetto alle precedenti.

Ed in più, la 164 andrebbe invece vista come il perfetto compromesso: un auto di livello italiana, perfetta sintesi fra le necessarie economie di scala (all'epoca, pianali e schemi) e specifiche inderogabili della casa (motori, prestazioni). Sicuramente operazioni anche fattibili, industrialmente parlando.
Avercene di moderne 164, invece qua di parla di amerikane "naturalizzate"...
indubbiamente quello che c'è e quello che ci sarà non sarà paragonabile alla 164 e alla 75 però Alfetta e Giulietta le vedo ancora più genuine,macchina tecnicamente all'avanguardia fatte solo ed esclusivamente col cuore (malgrado i loro difetti) fregandosene delle economie di scala e delle perdite che poi hanno portato. Ci fossero stati i soldi necessari già la 75 poteva uscire non dico con un pianale nuovo ma almeno con una carrozzeria nuova e non avrebbero dovuto mascherare qualche saldatura qua e la con le fascette di plastica nere. E parliamo del periodo d'oro!!! Ci fossero stati i soldi non avrebbero fatto la 90 e nemmeno la 164 in condivisione con altri 4 marchi,avrebbero creato un pianale nuovo con una carrozzeria (più moderna della 90 e più antica della 164) più bella e filante. Ricordiamoci che anche quando apparentemente l'Alfa sfornava il meglio già navigava in cattive acque.
Se permetti meglio un'ammiraglia TP con la bese rivista da Maserati che la 164.
 
Nardo-Leo ha scritto:
Hai perfettamente ragione riguardo ai tempi, per fare qualcosa di nuovo ci vuole tempo.
Ecco perchè io vedo fattibile una ammiraglia Alfa TP sfruttando il già nominato pianale di origine Chrysler modificato dai tecnici Maserati.
Dovete cercare di farvelo andare bene, almeno per ora questo è quello che si può fare.
Sulla Giulia non so cosa dirti: o sarà TA su base Dart un poco più grande (almeno si spera nelle sospensioni) o potrebbe esserci il famigerato ma ancora non pervenuto pianale Barracuda TP. Boh........

Dobbiamo cercare di farcelo andare bene? In base a cosa dovremmo sentire questo obbligo?
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Hai perfettamente ragione riguardo ai tempi, per fare qualcosa di nuovo ci vuole tempo.
Ecco perchè io vedo fattibile una ammiraglia Alfa TP sfruttando il già nominato pianale di origine Chrysler modificato dai tecnici Maserati.
Dovete cercare di farvelo andare bene, almeno per ora questo è quello che si può fare.
Sulla Giulia non so cosa dirti: o sarà TA su base Dart un poco più grande (almeno si spera nelle sospensioni) o potrebbe esserci il famigerato ma ancora non pervenuto pianale Barracuda TP. Boh........

Dobbiamo cercare di farcelo andare bene? In base a cosa dovremmo sentire questo obbligo?
bhe da consumatore sono libero di scegliere,se mi sta bene la compro,se non mi sta bene compro un'altra vettura. Queste sono scelte che non possiamo decidere noi,possiamo solo decidere con la nostra testa di comprare quello che ci aggrada. Personalmente non ho manco i soldi per una Panda nuova,quindi è l'ultimo dei miei problemi e credo sarà l'ultimo dei problemi di tanti italiani.
 
Secondo me i "pianali" oggi hanno un'importanza secondaria, voglio dire in merito a chi, nell'ambito di un gruppo, li progetta e realizza. E' importante poi la "modularità" degli stessi. Le sinergie tra case dello steso gruppo hanno fatto sì che i pianali si siano ridotti drasticamente di numero e siano nati anche pianali "modulari".
Persino la Lotus ha fatto lo chassis della Evora (tecnologicamente avanzato)in maniera modulare, in modo tale che anche la futura "Esprit 2" (se la faranno vista la crisi del marchio) possa avvantaggiarsi di questa sinergia.

Se il pianale della Giulia sarà di origine Chrysler o fatto in sinergia tra tecnici Chrysler e Fiat (che ormai sono la medesima cosa), non penso che sia il caso di stracciarsi le vesti, basta che sia adeguato come dimensioni, peso, rigidezza. Penso che sia importante cosa si costruisce sopra quel pianale. Ripeto, per me dovrà essere almeno una "156 del 2014", ovvero una vettura che sia davvero competitiva a livello internazionale sotto il profilo dell'estetica, delle prestazioni e dei contenuti tecnici. Dovrà necessariamente essere, trattandosi di un'Alfa Romeo segmento D, un concentrato di tecnologìe automobistiche e dovrà essere, soprattutto, molto bella. Se non sarà così sarà un flop.
 
Back
Alto