Il problema però non è solo la carta stampata... cioè, provo a spiegarmi...
Oggi le edicole chiudono perchè i lettori si abbonano alle edizioni digitali, più comode (nel senso che la mattina ti alzi, accendi il tablet, ed hai già l'edizione del giorno del tuo quotidiano... non devi alzarti, farti la doccia, vestirti, arrivare all'edicola) e molto più economiche.
Però oltre a chiudere le edicole, stanno chiudendo a ripetizione anche le riviste, mentre i quotidiani scendono di lettori...
Capisco inoltre che i portali di informazioni online (gratuiti, che vivono di pubblicità, con pochissimi redattori spesso sottopagati e che fanno copia-incolla di tutti i comunicati stampa che gli arrivano) possano aver dato un colpo molto forte ai quotidiani locali, quelli che si occupavano soprattutto di cronaca spicciola (superati quindi in velocità dal web), ma se vuoi approfondire i fatti della politica, dell'economia, della società, non puoi affidarti solo al web.
Per poter farsi una propria idea, per poter giudicare e poi scegliere, occorre conoscere e riflettere, e solo un'informazione professionale può dare questo tipo di servizio.
Oltretutto (non so se riguardi solo me) ma è anche il tipo di impaginazione che mi rende difficile leggere ed assimilare un testo lungo e complesso sulla pagina di un portale, mentre già un PDF di una rivista o un quotidiano mi danno maggiori possibilità in tal senso... la carta stampata era meglio, non c'è dubbio, ma anch'io purtroppo su alcuni fronti ho scelto il risparmio (Quattroruote e InMoto li leggo su tablet)...
Insomma... alla fine del mio pistolotto, temo che questa società stia creando un sempre maggior numero di ignoranti e sostanzialmente di analfabeti di ritorno. Milioni di cittadini che magari sono pure laureati, ma poi tutti i giorni 'ravanano' solo tra meme e video stupidi sui social, si informano su post di 160 caratteri con giudizi tagliati con l'accetta e disimparando che non esistono solo il bianco e il nero, il giusto e lo sbagliato, il buono ed il cattivo...
Sarà la vecchiaia che avanza, ma questa società mi piace sempre meno.
Mi raccontava mia nonna che una volta, qui in Romagna, i soldi erano pochi e la tessera del Partito si pagava a rate, mese dopo mese. Ma al circolo ci si andava anche per leggere il o i giornali. E per discutere. Di politica, di economia e certo, anche di sport e di donne... ma oggi?