<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La fine della carta stampata? | Il Forum di Quattroruote

La fine della carta stampata?

Recentemente una rivista storica Motociclismo, ha avuto delle vicissitudini negative e in questi giorni, un pò a macchia di Leopardo, (dato che da me non è ancora arrivata) viene distribuito il numero di Settembre, dopo che già Agosto aveva subito forti ritardi.

Motociclismo è una rivista vecchissima, che negli anni ha dovuto affrontare la concorrenza spietata di moltissime riviste, per lo più estinte, come La Moto, In Moto, e andando più indietro nel tempo Tuttomoto, Super Weels e Euromoto.. Oggi l'unica che sembrerebbe ancora in salute è In Moto....

Dovremo per forza abituarci a non avere più il cartaceo?
 
Motociclismo, insieme a Vela e Motore, hanno subito la cessione da parte di SportCom a una società inglese, con radici italiane, che ha sede in Austria, a seguito del forte indebitamento della prima.
Fortunatamente sembra che si stiano riorganizzando, il sito è tornato online e il cartaceo di settembre è uscito... in ritardo...ma è uscito.
Chi l'ha per le mani mi ha detto che la qualità della carta è ancora più povera di prima, ma i contenuti sembrano esserci.

Però è vero, settore della carta in crisi.... io con la carta ci lavoro.... e giusto la cartotecnica rimane in piedi.
Lo sviluppo di internet, quindi pc e smartphone, è stata una botta, la pandemia ha legnato di brutto, modificando radicalmente quello che erano eventi e fiere... che ora sono tornati, ma stanno cavalcando la digitalizzazione di listini e depliant.

tra editoria e stampati commerciali non so chi è messo perggio, la prima però gode di aiuti di stato, senza i quali non starebbe in piedi.
 
Pure i biglietti da visita sono in crisi, una volta erano ambiti e segno di distinzione, oggi lo fotografi e sei a posto.

per non parlare del calo di matrimoni con relative partecipazioni, libretti messa e bomboniere... poi c'è, fortunatamente, qualcono che ha soldi da spendere e allora qualche migliaio di euroli investe ancora.
 
I periodici purtroppo scompaiono a vista d'occhio, ma non solo le riviste: anche le stesse edicole stanno sparendo. In tanti paesi non ce ne sono più, e anche in città ho notato che molte hanno chiuso.
Personalmente uso il computer e leggo anche lì, ma preferisco ancora il cartaceo (sono tuttora abbonato a due riviste e ne acquisto più o meno regolarmente varie altre), inoltre per me la visita all'edicola è sempre stata un momento piacevole e stimolante, mi piace scorrere i vari reparti alla ricerca di qualche nuova uscita interessante.
Il problema è anche che, mancando questo diciamo "rituale", anche le riviste trasferitesi online temo che non avranno vita molto lunga: sopravvivranno finché c'è ancora chi era abituato alle vecchie usanze e periodicità, ma le nuove generazioni hanno altre abitudini e cercano le informazioni in modi diversi.
Questo nella mia visione pessimistica, poi magari c'è chi è più illuminato di me e troverà il modo per rilanciare in qualche modo il settore con modalità di fruizione nuove e inaspettate. Me lo auguro.
 
I periodici purtroppo scompaiono a vista d'occhio, ma non solo le riviste: anche le stesse edicole stanno sparendo. In tanti paesi non ce ne sono più, e anche in città ho notato che molte hanno chiuso.
Personalmente uso il computer e leggo anche lì, ma preferisco ancora il cartaceo (sono tuttora abbonato a due riviste e ne acquisto più o meno regolarmente varie altre), inoltre per me la visita all'edicola è sempre stata un momento piacevole e stimolante, mi piace scorrere i vari reparti alla ricerca di qualche nuova uscita interessante.
Il problema è anche che, mancando questo diciamo "rituale", anche le riviste trasferitesi online temo che non avranno vita molto lunga: sopravvivranno finché c'è ancora chi era abituato alle vecchie usanze e periodicità, ma le nuove generazioni hanno altre abitudini e cercano le informazioni in modi diversi.
Questo nella mia visione pessimistica, poi magari c'è chi è più illuminato di me e troverà il modo per rilanciare in qualche modo il settore con modalità di fruizione nuove e inaspettate. Me lo auguro.
Io compro il giornale un paio di volte a settimana. E me lo gusto. In casa ora abbiamo un abbonamento di 6 mesi a Vanity Fair preso per 23euro.

Quanto a 4ruote, ho smesso di esserne abbonato nel 2022. Con tristezza, ma senza rimpianti. Mi è capitato di sfogliarne qualche numero e dal mio punto di vista non ci siamo proprio.
 
Mi è capitato di sfogliarne qualche numero e dal mio punto di vista non ci siamo proprio.
Idem, da quando ha preso spazio l'elettrico. Sto rileggendo quelli di 4 anni fa e rimango stupito delle interviste di personaggi chiave dell'automotive con dichiarazioni mirabolanti sugli investimenti e l'espansione dell'elettrico, al giorno d'oggi ridimensionate.
 
I periodici purtroppo scompaiono a vista d'occhio, ma non solo le riviste: anche le stesse edicole stanno sparendo. In tanti paesi non ce ne sono più, e anche in città ho notato che molte hanno chiuso.
Personalmente uso il computer e leggo anche lì, ma preferisco ancora il cartaceo (sono tuttora abbonato a due riviste e ne acquisto più o meno regolarmente varie altre), inoltre per me la visita all'edicola è sempre stata un momento piacevole e stimolante, mi piace scorrere i vari reparti alla ricerca di qualche nuova uscita interessante.
Il problema è anche che, mancando questo diciamo "rituale", anche le
riviste trasferitesi online temo che non avranno vita molto lunga:
sopravvivranno finché c'è ancora chi era abituato alle vecchie usanze e
periodicità, ma le nuove generazioni hanno altre abitudini e cercano le
informazioni in modi diversi.
Questo nella mia visione pessimistica, poi magari c'è chi è più illuminato di me e troverà il modo per rilanciare in qualche modo il settore con modalità di fruizione nuove e inaspettate. Me lo auguro.


Le edicole....ricordo un tempo che se avevi una edicola piazzata in un punto strategico, e magari vendevi anche i biglietti del tram eri un signore....altri tempi....
 
Io compro il giornale un paio di volte a settimana. E me lo gusto. In casa ora abbiamo un abbonamento di 6 mesi a Vanity Fair preso per 23euro.

Quanto a 4ruote, ho smesso di esserne abbonato nel 2022. Con tristezza, ma senza rimpianti. Mi è capitato di sfogliarne qualche numero e dal mio punto di vista non ci siamo proprio.

L'abitudine all'acquisto ? Questo è quello che mi fa comperare ancora riviste di settore, lo facevo voracemente da ragazzino e ora per abitudine....anche se i contenuti....poi parliamoci chiaro non c'è più nulla che assomigli o rassomigli anche vagamente a quelle prove analitiche che si facevano un tempo....
 
Quanto a 4ruote, ho smesso di esserne abbonato nel 2022. Con tristezza, ma senza rimpianti. Mi è capitato di sfogliarne qualche numero e dal mio punto di vista non ci siamo proprio.

Li il problema non è editoriale o di calo delle vendite, manca proprio la materia prima "adatta" su cui scrivere ...

Avevo anch'io il "rito" dell'edicola, con i fumetti di Tex, Nathan Never, ... con le riviste automobilistiche co 4ruote in primis, che acquistavo appena uscito; lo sfogliavo rapidamente e poi lo passavo ai raggi x nelle settimane successive.

Adesso mi arriva "solo" EpocAuto, ma solo perchè incluso in una iscrizione ad un club, altrimenti difficilmente lo comprerei in edicola. Bella pubblicazione comunque, agile e leggera.
 
Ultima modifica:
Secondo me il problema non è il supporto , ma la concorrenza che si fa sui contenuti. I libri sono ormai da anni che esistono in formato digitale, si le librerie ne hanno risentito, ma dopo una riorganizzazione ci sono ancora e spesso sono pieni, i libri sono scritti come prima e venduti come prima.
Una rivista invece ora ha il problema non nel supporto, ma nel fatto che i tempi voluti dai lettori non si conciliano con quelli della stampa, e vale ancora di più per i quotidiani. LA colpa in primis è dei lettori che vogliono un qualcosa che in realtà non esiste, e se l'online te lo da è perchè in realtà non ti da un prodotto di qualità, ti da una surrogato
 
Secondo me il problema non è il supporto , ma la concorrenza che si fa sui contenuti. I libri sono ormai da anni che esistono in formato digitale, si le librerie ne hanno risentito, ma dopo una riorganizzazione ci sono ancora e spesso sono pieni, i libri sono scritti come prima e venduti come prima.
Una rivista invece ora ha il problema non nel supporto, ma nel fatto che i tempi voluti dai lettori non si conciliano con quelli della stampa, e vale ancora di più per i quotidiani. LA colpa in primis è dei lettori che vogliono un qualcosa che in realtà non esiste, e se l'online te lo da è perchè in realtà non ti da un prodotto di qualità, ti da una
surrogato

Sento di qualche abbonato giditale che qua e là torna alla carta stampata, vuoi per avere un supporto fisico, vuoi per elevati momenti di sacralità che col cellulare riescono meno bene (vedi bagno), comunque un qualsimil ritorno si sta già attuando.
 
Sento di qualche abbonato giditale che qua e là torna alla carta stampata, vuoi per avere un supporto fisico, vuoi per elevati momenti di sacralità che col cellulare riescono meno bene (vedi bagno), comunque un qualsimil ritorno si sta già attuando.

non sono molto affezionato di per se al supporto cartaceo, lo posso anche preferire ma se il supporto digitale è tecnologicamente adatto non mi cambia molto. Il problema è che se io voglio che dopo 3 ore che è stata presentata la vettura la rivista cartacea abbia la prova non è possibile, alla stessa stregua è volere appena avvenga un fatto un giornale lo riporti, non è cosi e non è corretto, ma è quello che fa l'online , la stampa su questo non potrà mai farci nulla
 
Ma infatti i contenuti sono (o dovrebbero essere) differenti. È chiaro che online le informazioni arrivano prima e, se voglio leggere qualcosa sulla partita che magari non ho visto, non aspetto certo l'uscita del Guerin Sportivo a fine mese. Tuttavia le riviste sportive mi piacciono, ne compro e le conservo anche; perché, persino a distanza di anni, sfogliandole posso rivivere quei momenti, ci sono delle belle foto, i dettagli di un particolare evento. Poi ci sono sempre reportage, interviste e inchieste che magari online non ci sono. Infatti non apprezzo le riviste che hanno smesso di riportare le cronache solo perché tanto sono "in ritardo", e proprio per questo motivo: mi privano di rileggere il diario di un evento a distanza di tempo, un po' come leggere un libro di storia.
Anche i quotidiani hanno ancora un valore aggiunto: approfondimenti e opinioni che online non si trovano, se non a pagamento. Sono stato abbonato a vari quotidiani online: alcuni offrivano dei bei contenuti, anche se più scomodi da fruire. Quello a cui sono abbonato adesso, invece, mi sembra che pubblichi delle cose poco interessanti se confrontate alla stessa testata cartacea, che trovo molto più completa. Certo che se uno si limita a una lettura superficiale, come sempre più si fa di questi tempi (io stesso fatico a trovare il tempo per leggere), consultare Internet è senz'altro più veloce e pratico (probabilmente anche economico), niente da dire. Ma per chi cerca anche altro, il cartaceo ha ancora ragione di esistere. Tuttavia, se vogliono che sopravviva, devono farlo capire alla massa.
 
per non parlare del calo di matrimoni con relative partecipazioni, libretti messa e bomboniere... poi c'è, fortunatamente, qualcono che ha soldi da spendere e allora qualche migliaio di euroli investe ancora.
Quelle spese sono una vera rapina. Investe???? Investe in cosa? Sono spese che non tornano. Spesso le spese per il matrimonio sono imposte dalla società (per non fare brutta figura)
 
Quelle spese sono una vera rapina. Investe???? Investe in cosa? Sono spese che non tornano. Spesso le spese per il matrimonio sono imposte dalla società (per non fare brutta figura)

Concordo anche, però ce ne sono tanti che ci campano con queste "rapine"... che poi... mica devi lasciarci uno stipendio, con 3/400 euro puoi fare tutto il "kit" di stampati necessari all'evento.

Anche se c'è ancora chi spende 5/6.000 e più euro, ma è una piccola spesa raffrontata al budget matrimonile di qualche centinaio di migliaia di euro....
 
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