<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La figlia forse aiuterà la madre (Ferrari - Alfa Romeo) ? EDIT | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

La figlia forse aiuterà la madre (Ferrari - Alfa Romeo) ? EDIT

Da Alfista, mi piacerebbe molto che le parole ed i proclami, finalmente, si trasformassero in fatti.
Purtroppo, invece, continuo ad avere dubbi.
L'intento di rilanciare Alfa Romeo passando da 73 mila a 400 mila vendite in circa quattro anni, lanciando ben 8 modelli da piazzare al top di ogni rispettivo segmento, cancellando la MiTo e spostando decisamente verso l'alto il target produttivo... il tutto stanziando solo 5 miliardi di euro... lo trovo francamente non ambizioso, ma qualcosa al limite del ridicolo!
Specialmente se consideriamo che le rivali di Alfa Romeo stanziano più del doppio solo per il consolidamento della gamma già esistente!
Anche perché, questo è ovvio, in quei 5 miliardi di ? promessi da Marchionne sono inclusi i costi di ingegnerizzazione dei prodotti, che costano una barca di soldi!
Piuttosto, a mio avviso, diviene sempre più chiaro che la strategia sia quella di far ingrassare la vacca prima di venderla al mercato.
Da anni si vocifera che gli Agnelli-Elkann vorrebbero abbandonare il settore automotive, e tutte le manovre finanziarie e le speculazioni (a mio avviso fughe di notizie volute, tutt'altro che casuali) lasciano pensare che tutto quello a cui stiamo assistendo sia nient'altro che una furba e complessa exit-strategy.
L'acquisizione di Chrysler e Jeep era indispensabile per creare un gruppo di rilevanza sufficiente ad accendere gli interessi di qualcuno dotato di mire moooolto ambizione (un certo Piech, da anni interessato a far shopping in Italia). In questo modo nata FCA, hanno ingolosito molti concorrenti, che vorrebbero scalare dalla sera alla mattina la classifica mondiale dei costruttori (VAG).
Dopodiché, hanno scorporato l'Alfa Romeo, rendendola un marchio autonomo rispetto a quanto non fosse fino a qualche mese fa, sotto la Fiat.
Quindi hanno elaborato un ambizioso piano industriale (guarda caso incentrato essenzialmente sul rilancio dell'Alfa), utile a dar l'immagine di un gruppo in "salute" (nessuna parola dei dieci miliardi di debiti consolidati, ed altri 8 immobilizzati nei fondi pensionistici dei dipendenti...), capace di investire sul proprio futuro.
Questo ha fatto alzare le quotazioni del gruppo, e le notizie di cronaca (e gole profonde molto ben informate) hanno continuato a parlare di intense contrattazioni con i vertici di VAG, prontamente smentite (ovvio...) da entrambi.
Ora, analizzando il piano Alfa Romeo, è chiaro che si tratti di un piano del tipo "do-or-die", ovvero da autofinanziare con le vendite, perché liquidità nelle casse di FCA ce n'è pochina...
Guarda caso, Alfa Romeo è il marchio da sempre più ambito da parte di VAG, più volte al centro di trattative, liti mediatiche e smentite.
L'immagine di un marchio in pieno rilancio, con i cassetti pieni di idee, non fa che rialzare le quotazioni del marchio Alfa al tavolo delle trattative, ingolosendo VAG.
E' ovvio che stanno giocando al rialzo, usando Alfa Romeo come arma di trattativa, come testa di ponte...
Non dimentichiamo che Marchionne, qualche tempo fa, disse che chiaramente che avrebbe preferito vendere Alfa Romeo, piuttosto che "doverla" rilanciare (fu costretto a desistere perché vendere l'Alfa avrebbe significato vendere un marchio vuoto: niente stabilimenti, niente progetti per il futuro... e non ci avrebbero guadagnato nulla).
Nel frattempo iniziano a ricomparire, in pompa magna, le indiscrezioni relative, questa volta, ad una fusione VAG-FCA (evento epocale) anche in questo caso (blandamente) smentite.
Anche in ambienti bancari si analizza e segue la questione con estremo interesse...
Ad ogni modo, ora arriva lo spin-off della Ferrari, quotata in borsa indipendentemente da Chrysler. E' stato ampiamente dimostrato trattarsi di un utile, machiavellico, escamotage per consentire ad EXOR di mettere le mani sul marchio di Maranello, estromettendo di fatto l'azionariato FCA, poiché insieme a Piero Ferrari EXOR manterrebbe il 51% del totale delle azioni del marchio.
Perché questa manovra?
Ufficialmente per racimolare fondi, in realtà (secondo me, e molti analisti finanziari del settore) per prepararsi ad una fusione con VAG senza coinvolgere il marchio Ferrari, che in questo modo resterebbe sotto il controllo di EXOR, e non entrerebbe a far parte del nuovo mega-gruppo che verrebbe a costituirsi.
In tal modo, gli Agnelli-Elkann otterrebbero come detto il controllo sulla Ferrari (e, forse, anche Maserati), abbandonando con le tasche piene il segmento delle auto generaliste, e dedicandosi ad altri e più lucrosi investimenti, tenendosi il gioiello economico della corona dell'ex-gruppo Fiat.
Questo spiegherebbe perché Marchionne, in una recente intervista, affermò sorridendo "il mio successore, dopo il 2018, si troverà a dover svolgere un incarico completamente diverso dal mio".
Ergo, si occuperà di altro, non più di automobili (personale interpretazione...).
Se, a tutte queste considerazioni, aggiungiamo la smania di VAG di sfondare sul mercato americano (Jeep sarebbe l'alleato d'eccellenza), il proposito di diventare il costruttore numero 1 al mondo entro il 2018 (guarda caso...), e di coronare il desiderio di mettere finalmente le mani sull'Alfa, per realizzare finalmente il tanto desiderato polo del Made in Italy (Alfa Romeo, Lamborghini, Ducati, Italdesign)... direi che il quadro è completo!
VAG potrebbe finalmente chiudere (o vendere) la SEAT, da sempre in passivo, ed integrare Skoda e Fiat, razionalizzando (impresa non certo facile) la produzione dell'intero gruppo.
Questa mia analisi temporale dei vari accadimenti, è confermata indirettamente dagli analisti del settore, gente che non parla a vanvera, e che è abituata a ragionare con i numeri. Gente che parla con le banche e con i dirigenti, e che se dice qualcosa lo fa con cognizione di causa.
Insomma, oltre al fumo ci sarebbe anche l'arrosto.
Penso che abbiano già trovato un accordo di massima, e che starebbero definendo alcuni aspetti come la gestione degli stabilimenti, i tempi della vendita/fusione, ecc.
Inoltre, le indiscrezioni e le fughe di notizie che circolano, servirebbero a preparare in qualche modo l'opinione pubblica, permettendo alla gente di acquisire gradualmente la consapevolezza della fusione (o vendita), evitando shock e reazioni indebite. Si sta forse cercando anche una mediazione politica e sindacale per preservare i posti di lavoro.
Quando verrà data la notizia, tireranno sicuramente fuori un milione di giustificazioni per una simile scelta.
Personalmente, da Alfista, non mi dispiacerebbe. Se, dopo oltre 25 anni di Fiat, questi sono i risultati (9 piani di rilancio, 3 modelli in gamma di cui due soli commercialmente rilevanti, e solo 73.000 vetture vendute) direi che Alfa Romeo avrebbe solo da guadagnare.
In VAG ci sono tanti uomini ex-Alfa Romeo e Fiat, tanti amanti dell'automobile, enormi risorse economiche e tecniche che potrebbero davvero portare al rilancio del Biscione.
Basta guardare l'eccellente lavoro svolto con la Lamborghini, mai così in forma, e piena di novità e prodotti di immenso rilievo!
Scusatemi se ho scritto un libro...
Un saluto a tutti!
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
Ti rispondo in base alla mia esperienza.
Se si propone in un th un confronto tra due marchi è logico che non si va OT parlando di quei marchi.
Se in un topic, come ha fatto pilota, si confronta la realizzazione del piano per Maserati con quello Alfa, si resta in tema.
Si va OT se si parla solo di Maserati pre e post Marchionne.
Ora se i mod. mi chiariscono le idee sono pronto ad imparare un'altra cosa, se sono in errore.

Per me il problema in effetti non sussiste: quando si parla di cosa si intenda fare di Alfa, trovo perfettamente pertinente parlare di tutto cio' che si é fatto con tutti gli altri marchi del medesimo gruppo.

Sei tu che invochi l'ot, ma solo dopo averlo aperto, a scoppio ritardato, a mio avviso perché non ti piace la risposta.

E invece siamo IT-issimo. Perché cio' che si é fatto con Maserati, abbassandola di livello, con Alfa sarebbe molto più rischioso da fare, a fronte di un margine perfino inferiore.

Motivo per cui le nuove Maserati sono cosa fatta, le nuove Alfa no. Stretta é la via.
..scusa PierUgo,mi spieghi ,di quale livello sia stata abbassata la Maserati?
 
Dario911rsr ha scritto:
Da Alfista, mi piacerebbe molto che le parole ed i proclami, finalmente, si trasformassero in fatti.
Purtroppo, invece, continuo ad avere dubbi.
L'intento di rilanciare Alfa Romeo passando da 73 mila a 400 mila vendite in circa quattro anni, lanciando ben 8 modelli da piazzare al top di ogni rispettivo segmento, cancellando la MiTo e spostando decisamente verso l'alto il target produttivo... il tutto stanziando solo 5 miliardi di euro... lo trovo francamente non ambizioso, ma qualcosa al limite del ridicolo!
Specialmente se consideriamo che le rivali di Alfa Romeo stanziano più del doppio solo per il consolidamento della gamma già esistente!
Anche perché, questo è ovvio, in quei 5 miliardi di ? promessi da Marchionne sono inclusi i costi di ingegnerizzazione dei prodotti, che costano una barca di soldi!
Piuttosto, a mio avviso, diviene sempre più chiaro che la strategia sia quella di far ingrassare la vacca prima di venderla al mercato.
Da anni si vocifera che gli Agnelli-Elkann vorrebbero abbandonare il settore automotive, e tutte le manovre finanziarie e le speculazioni (a mio avviso fughe di notizie volute, tutt'altro che casuali) lasciano pensare che tutto quello a cui stiamo assistendo sia nient'altro che una furba e complessa exit-strategy.
L'acquisizione di Chrysler e Jeep era indispensabile per creare un gruppo di rilevanza sufficiente ad accendere gli interessi di qualcuno dotato di mire moooolto ambizione (un certo Piech, da anni interessato a far shopping in Italia). In questo modo nata FCA, hanno ingolosito molti concorrenti, che vorrebbero scalare dalla sera alla mattina la classifica mondiale dei costruttori (VAG).
Dopodiché, hanno scorporato l'Alfa Romeo, rendendola un marchio autonomo rispetto a quanto non fosse fino a qualche mese fa, sotto la Fiat.
Quindi hanno elaborato un ambizioso piano industriale (guarda caso incentrato essenzialmente sul rilancio dell'Alfa), utile a dar l'immagine di un gruppo in "salute" (nessuna parola dei dieci miliardi di debiti consolidati, ed altri 8 immobilizzati nei fondi pensionistici dei dipendenti...), capace di investire sul proprio futuro.
Questo ha fatto alzare le quotazioni del gruppo, e le notizie di cronaca (e gole profonde molto ben informate) hanno continuato a parlare di intense contrattazioni con i vertici di VAG, prontamente smentite (ovvio...) da entrambi.
Ora, analizzando il piano Alfa Romeo, è chiaro che si tratti di un piano del tipo "do-or-die", ovvero da autofinanziare con le vendite, perché liquidità nelle casse di FCA ce n'è pochina...
Guarda caso, Alfa Romeo è il marchio da sempre più ambito da parte di VAG, più volte al centro di trattative, liti mediatiche e smentite.
L'immagine di un marchio in pieno rilancio, con i cassetti pieni di idee, non fa che rialzare le quotazioni del marchio Alfa al tavolo delle trattative, ingolosendo VAG.
E' ovvio che stanno giocando al rialzo, usando Alfa Romeo come arma di trattativa, come testa di ponte...
Non dimentichiamo che Marchionne, qualche tempo fa, disse che chiaramente che avrebbe preferito vendere Alfa Romeo, piuttosto che "doverla" rilanciare (fu costretto a desistere perché vendere l'Alfa avrebbe significato vendere un marchio vuoto: niente stabilimenti, niente progetti per il futuro... e non ci avrebbero guadagnato nulla).
Nel frattempo iniziano a ricomparire, in pompa magna, le indiscrezioni relative, questa volta, ad una fusione VAG-FCA (evento epocale) anche in questo caso (blandamente) smentite.
Anche in ambienti bancari si analizza e segue la questione con estremo interesse...
Ad ogni modo, ora arriva lo spin-off della Ferrari, quotata in borsa indipendentemente da Chrysler. E' stato ampiamente dimostrato trattarsi di un utile, machiavellico, escamotage per consentire ad EXOR di mettere le mani sul marchio di Maranello, estromettendo di fatto l'azionariato FCA, poiché insieme a Piero Ferrari EXOR manterrebbe il 51% del totale delle azioni del marchio.
Perché questa manovra?
Ufficialmente per racimolare fondi, in realtà (secondo me, e molti analisti finanziari del settore) per prepararsi ad una fusione con VAG senza coinvolgere il marchio Ferrari, che in questo modo resterebbe sotto il controllo di EXOR, e non entrerebbe a far parte del nuovo mega-gruppo che verrebbe a costituirsi.
In tal modo, gli Agnelli-Elkann otterrebbero come detto il controllo sulla Ferrari (e, forse, anche Maserati), abbandonando con le tasche piene il segmento delle auto generaliste, e dedicandosi ad altri e più lucrosi investimenti, tenendosi il gioiello economico della corona dell'ex-gruppo Fiat.
Questo spiegherebbe perché Marchionne, in una recente intervista, affermò sorridendo "il mio successore, dopo il 2018, si troverà a dover svolgere un incarico completamente diverso dal mio".
Ergo, si occuperà di altro, non più di automobili (personale interpretazione...).
Se, a tutte queste considerazioni, aggiungiamo la smania di VAG di sfondare sul mercato americano (Jeep sarebbe l'alleato d'eccellenza), il proposito di diventare il costruttore numero 1 al mondo entro il 2018 (guarda caso...), e di coronare il desiderio di mettere finalmente le mani sull'Alfa, per realizzare finalmente il tanto desiderato polo del Made in Italy (Alfa Romeo, Lamborghini, Ducati, Italdesign)... direi che il quadro è completo!
VAG potrebbe finalmente chiudere (o vendere) la SEAT, da sempre in passivo, ed integrare Skoda e Fiat, razionalizzando (impresa non certo facile) la produzione dell'intero gruppo.
Questa mia analisi temporale dei vari accadimenti, è confermata indirettamente dagli analisti del settore, gente che non parla a vanvera, e che è abituata a ragionare con i numeri. Gente che parla con le banche e con i dirigenti, e che se dice qualcosa lo fa con cognizione di causa.
Insomma, oltre al fumo ci sarebbe anche l'arrosto.
Penso che abbiano già trovato un accordo di massima, e che starebbero definendo alcuni aspetti come la gestione degli stabilimenti, i tempi della vendita/fusione, ecc.
Inoltre, le indiscrezioni e le fughe di notizie che circolano, servirebbero a preparare in qualche modo l'opinione pubblica, permettendo alla gente di acquisire gradualmente la consapevolezza della fusione (o vendita), evitando shock e reazioni indebite. Si sta forse cercando anche una mediazione politica e sindacale per preservare i posti di lavoro.
Quando verrà data la notizia, tireranno sicuramente fuori un milione di giustificazioni per una simile scelta.
Personalmente, da Alfista, non mi dispiacerebbe. Se, dopo oltre 25 anni di Fiat, questi sono i risultati (9 piani di rilancio, 3 modelli in gamma di cui due soli commercialmente rilevanti, e solo 73.000 vetture vendute) direi che Alfa Romeo avrebbe solo da guadagnare.
In VAG ci sono tanti uomini ex-Alfa Romeo e Fiat, tanti amanti dell'automobile, enormi risorse economiche e tecniche che potrebbero davvero portare al rilancio del Biscione.
Basta guardare l'eccellente lavoro svolto con la Lamborghini, mai così in forma, e piena di novità e prodotti di immenso rilievo!
Scusatemi se ho scritto un libro...
Un saluto a tutti!
...Gratulazioni per il tuo molto significativo e per i tempi che corrono anche molto comprensivo addirittura con molta logica.

"Solo che ti sei dimenticato di scrivere, se tale cosa divenda logica visto che nei prossimi 10 anni si parlerá solo di auto Elettriche, di macchine che avranno una apposita strada per se, e di macchine che saranno usate solo come mezzo MOBILE visto che non avranno piu un valore di cuore stilistico,sportivo,e di guida.La Automobile costruita con i criteri di oggi e degli ultimi 100 anni non la vedremo piu al massimo tra 15 anni.

Ecco se si veda con questa ottica globale all'ora tutto quello che hai scritto ha veramente una logica di senso a mettere insieme la costruzione dell 'Automobile europea.
 
angelo0 ha scritto:
Dario911rsr ha scritto:
Da Alfista, mi piacerebbe molto che le parole ed i proclami, finalmente, si trasformassero in fatti.
Purtroppo, invece, continuo ad avere dubbi.
L'intento di rilanciare Alfa Romeo passando da 73 mila a 400 mila vendite in circa quattro anni, lanciando ben 8 modelli da piazzare al top di ogni rispettivo segmento, cancellando la MiTo e spostando decisamente verso l'alto il target produttivo... il tutto stanziando solo 5 miliardi di euro... lo trovo francamente non ambizioso, ma qualcosa al limite del ridicolo!
Specialmente se consideriamo che le rivali di Alfa Romeo stanziano più del doppio solo per il consolidamento della gamma già esistente!
Anche perché, questo è ovvio, in quei 5 miliardi di ? promessi da Marchionne sono inclusi i costi di ingegnerizzazione dei prodotti, che costano una barca di soldi!
Piuttosto, a mio avviso, diviene sempre più chiaro che la strategia sia quella di far ingrassare la vacca prima di venderla al mercato.
Da anni si vocifera che gli Agnelli-Elkann vorrebbero abbandonare il settore automotive, e tutte le manovre finanziarie e le speculazioni (a mio avviso fughe di notizie volute, tutt'altro che casuali) lasciano pensare che tutto quello a cui stiamo assistendo sia nient'altro che una furba e complessa exit-strategy.
L'acquisizione di Chrysler e Jeep era indispensabile per creare un gruppo di rilevanza sufficiente ad accendere gli interessi di qualcuno dotato di mire moooolto ambizione (un certo Piech, da anni interessato a far shopping in Italia). In questo modo nata FCA, hanno ingolosito molti concorrenti, che vorrebbero scalare dalla sera alla mattina la classifica mondiale dei costruttori (VAG).
Dopodiché, hanno scorporato l'Alfa Romeo, rendendola un marchio autonomo rispetto a quanto non fosse fino a qualche mese fa, sotto la Fiat.
Quindi hanno elaborato un ambizioso piano industriale (guarda caso incentrato essenzialmente sul rilancio dell'Alfa), utile a dar l'immagine di un gruppo in "salute" (nessuna parola dei dieci miliardi di debiti consolidati, ed altri 8 immobilizzati nei fondi pensionistici dei dipendenti...), capace di investire sul proprio futuro.
Questo ha fatto alzare le quotazioni del gruppo, e le notizie di cronaca (e gole profonde molto ben informate) hanno continuato a parlare di intense contrattazioni con i vertici di VAG, prontamente smentite (ovvio...) da entrambi.
Ora, analizzando il piano Alfa Romeo, è chiaro che si tratti di un piano del tipo "do-or-die", ovvero da autofinanziare con le vendite, perché liquidità nelle casse di FCA ce n'è pochina...
Guarda caso, Alfa Romeo è il marchio da sempre più ambito da parte di VAG, più volte al centro di trattative, liti mediatiche e smentite.
L'immagine di un marchio in pieno rilancio, con i cassetti pieni di idee, non fa che rialzare le quotazioni del marchio Alfa al tavolo delle trattative, ingolosendo VAG.
E' ovvio che stanno giocando al rialzo, usando Alfa Romeo come arma di trattativa, come testa di ponte...
Non dimentichiamo che Marchionne, qualche tempo fa, disse che chiaramente che avrebbe preferito vendere Alfa Romeo, piuttosto che "doverla" rilanciare (fu costretto a desistere perché vendere l'Alfa avrebbe significato vendere un marchio vuoto: niente stabilimenti, niente progetti per il futuro... e non ci avrebbero guadagnato nulla).
Nel frattempo iniziano a ricomparire, in pompa magna, le indiscrezioni relative, questa volta, ad una fusione VAG-FCA (evento epocale) anche in questo caso (blandamente) smentite.
Anche in ambienti bancari si analizza e segue la questione con estremo interesse...
Ad ogni modo, ora arriva lo spin-off della Ferrari, quotata in borsa indipendentemente da Chrysler. E' stato ampiamente dimostrato trattarsi di un utile, machiavellico, escamotage per consentire ad EXOR di mettere le mani sul marchio di Maranello, estromettendo di fatto l'azionariato FCA, poiché insieme a Piero Ferrari EXOR manterrebbe il 51% del totale delle azioni del marchio.
Perché questa manovra?
Ufficialmente per racimolare fondi, in realtà (secondo me, e molti analisti finanziari del settore) per prepararsi ad una fusione con VAG senza coinvolgere il marchio Ferrari, che in questo modo resterebbe sotto il controllo di EXOR, e non entrerebbe a far parte del nuovo mega-gruppo che verrebbe a costituirsi.
In tal modo, gli Agnelli-Elkann otterrebbero come detto il controllo sulla Ferrari (e, forse, anche Maserati), abbandonando con le tasche piene il segmento delle auto generaliste, e dedicandosi ad altri e più lucrosi investimenti, tenendosi il gioiello economico della corona dell'ex-gruppo Fiat.
Questo spiegherebbe perché Marchionne, in una recente intervista, affermò sorridendo "il mio successore, dopo il 2018, si troverà a dover svolgere un incarico completamente diverso dal mio".
Ergo, si occuperà di altro, non più di automobili (personale interpretazione...).
Se, a tutte queste considerazioni, aggiungiamo la smania di VAG di sfondare sul mercato americano (Jeep sarebbe l'alleato d'eccellenza), il proposito di diventare il costruttore numero 1 al mondo entro il 2018 (guarda caso...), e di coronare il desiderio di mettere finalmente le mani sull'Alfa, per realizzare finalmente il tanto desiderato polo del Made in Italy (Alfa Romeo, Lamborghini, Ducati, Italdesign)... direi che il quadro è completo!
VAG potrebbe finalmente chiudere (o vendere) la SEAT, da sempre in passivo, ed integrare Skoda e Fiat, razionalizzando (impresa non certo facile) la produzione dell'intero gruppo.
Questa mia analisi temporale dei vari accadimenti, è confermata indirettamente dagli analisti del settore, gente che non parla a vanvera, e che è abituata a ragionare con i numeri. Gente che parla con le banche e con i dirigenti, e che se dice qualcosa lo fa con cognizione di causa.
Insomma, oltre al fumo ci sarebbe anche l'arrosto.
Penso che abbiano già trovato un accordo di massima, e che starebbero definendo alcuni aspetti come la gestione degli stabilimenti, i tempi della vendita/fusione, ecc.
Inoltre, le indiscrezioni e le fughe di notizie che circolano, servirebbero a preparare in qualche modo l'opinione pubblica, permettendo alla gente di acquisire gradualmente la consapevolezza della fusione (o vendita), evitando shock e reazioni indebite. Si sta forse cercando anche una mediazione politica e sindacale per preservare i posti di lavoro.
Quando verrà data la notizia, tireranno sicuramente fuori un milione di giustificazioni per una simile scelta.
Personalmente, da Alfista, non mi dispiacerebbe. Se, dopo oltre 25 anni di Fiat, questi sono i risultati (9 piani di rilancio, 3 modelli in gamma di cui due soli commercialmente rilevanti, e solo 73.000 vetture vendute) direi che Alfa Romeo avrebbe solo da guadagnare.
In VAG ci sono tanti uomini ex-Alfa Romeo e Fiat, tanti amanti dell'automobile, enormi risorse economiche e tecniche che potrebbero davvero portare al rilancio del Biscione.
Basta guardare l'eccellente lavoro svolto con la Lamborghini, mai così in forma, e piena di novità e prodotti di immenso rilievo!
Scusatemi se ho scritto un libro...
Un saluto a tutti!
...Gratulazioni per il tuo molto significativo e per i tempi che corrono anche molto comprensivo addirittura con molta logica.

"Solo che ti sei dimenticato di scrivere, se tale cosa divenda logica visto che nei prossimi 10 anni si parlerá solo di auto Elettriche, di macchine che avranno una apposita strada per se, e di macchine che saranno usate solo come mezzo MOBILE visto che non avranno piu un valore di cuore stilistico,sportivo,e di guida.La Automobile costruita con i criteri di oggi e degli ultimi 100 anni non la vedremo piu al massimo tra 15 anni.

Ecco se si veda con questa ottica globale all'ora tutto quello che hai scritto ha veramente una logica di senso a mettere insieme la costruzione dell 'Automobile europea.

Grazie Angelo0. In effetti ho dimenticato di specificare che FCA non ha evidenziato, nei suoi piani, la benché minima intenzione di investire nella tecnologia ibrida.
Dal momento che tale direzione, in prospettiva diverrà una necessità inderogabile per qualunque costruttore con ambizioni planetarie, ecco che si aggiunge un altro tassello fondamentale nel piano di fusione VAG-FCA: il gruppo italo-americano potrà, senza sostenere di suo spese in ricerca e sviluppo, essere incluso in un mega-gruppo che già da anni lavora sullo sviluppo di tecnologia ibrida di altissimo livello.
Ormai, senza investire sull'ibrido, la vedo dura per chiunque riuscire a collocarsi credibilmente tra i big su scala mondiale.
FCA, per bocca dello stesso Marchionne, è anni luce lontana dal concetto di "ibrido". Ed in effetti, anche in Formula 1, i risultati si vedono eccome!
 
Grazie Angelo0. In effetti ho dimenticato di specificare che FCA non ha evidenziato, nei suoi piani, la benché minima intenzione di investire nella tecnologia ibrida.
Dal momento che tale direzione, in prospettiva diverrà una necessità inderogabile per qualunque costruttore con ambizioni planetarie, ecco che si aggiunge un altro tassello fondamentale nel piano di fusione VAG-FCA: il gruppo italo-americano potrà, senza sostenere di suo spese in ricerca e sviluppo, essere incluso in un mega-gruppo che già da anni lavora sullo sviluppo di tecnologia ibrida di altissimo livello.
Ormai, senza investire sull'ibrido, la vedo dura per chiunque riuscire a collocarsi credibilmente tra i big su scala mondiale.
FCA, per bocca dello stesso Marchionne, è anni luce lontana dal concetto di "ibrido". Ed in effetti, anche in Formula 1, i risultati si vedono eccome![/quote]


...Fiat ha fatto molti sbagli nella sua carriera pur avendo avuto per lemani molte tecniche e idee anche quella ibrida. Guarda su questo link anche se scritto in lingua tedesca come gia nel 1943 ha avuto le possibilitá di costruire macchine di fabricazione leggera in all uminio .Da qualche altra parte su questa stessa rubrica ho letto di un modello ibrido appena lo trovo lo posto gia negli anni 50-60 credo. Spero tu abba la possibilitá di tradurre...

http://zuckerfabrik24.de/fiat/fiat102_1.htm
 
Ammiro le certezze del nosrto nuovo utente dario un pò alfista , un pò porschista.
Io non ne ho così tante, ma chiedo a tutti: sicuro che il partner di FCA (da vedere le modalità) sarà vag?
E il gruppo Kia-Hyundai? Insieme a FCA diventerebbero i primi superando anche Toyota. :rolleyes:
 
Maxetto883 ha scritto:
Ammiro le certezze del nosrto nuovo utente dario un pò alfista , un pò porschista.
Io non ne ho così tante, ma chiedo a tutti: sicuro che il partner di FCA (da vedere le modalità) sarà vag?
E il gruppo Kia-Hyundai? Insieme a FCA diventerebbero i primi superando anche Toyota. :rolleyes:

Non ho certezze, ma ragionevoli motivi per pensare che sia così. Come suggerito da analisti che da ormai quattro anni seguono la questione, con molta più attenzione di noi, e con molti più elementi per formulare ipotesi attendibili.
Che gli Agnelli-Elkann e Piech si siano visti, è un dato di fatto. Come è un dato di fatto che i vertici VAG siano venuti ben più di un paio di volte a visionare l'area ex-Alfa Romeo di Arese, andando anche a parlare con la pubblica amministrazione per presentare alcuni (non meglio precisati) progetti.
Se poi consideriamo che tutti gli uomini chiave della quasi rinascita Alfa di fine anni novanta - inizia duemila, sono già tutti in VAG con incarichi dirigenziali... direi che le ipotesi si rafforzano ulteriormente.
A me, onestamente, interessa solo che l'Alfa torni ad essere grande. La Fiat ha avuto 25 anni per provarci, fallendo miseramente. Ora, all'ultima spiaggia, vorrebbe fare di tutto e di più.
Ora che non ci sono i soldi.
Ora che Alfa ha perso km nella rincorsa alle tedesche.
Spero che, chiunque prenderà Alfa, sappia valorizzarla come ha sempre meritato. Non è la proprietà a determinare la nazionalità di un marchio.
Tedesco, giapponese, o coreano che sarà il gruppo con cui FCA si fonderà, l'Alfa resterà sempre un marchio italiano.
Come italiana è rimasta la Lamborghini, britannica la Jaguar, svedese la Volvo, americana la Chrysler, e via dicendo.

P.S.

Se proprio devo scegliere, preferisco che l'Alfa finisca in mano a VAG. Oltre ad avere schiere di ammiratori con le idee chiarissime su cosa sia stata, e cosa debba essere un'Alfa Romeo, le sinergie industriali sarebbero di ben altra caratura: Porsche, Lamborghini, Audi...
Non penso serva aggiungere altro.
 
Dario911rsr ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
Ammiro le certezze del nosrto nuovo utente dario un pò alfista , un pò porschista.
Io non ne ho così tante, ma chiedo a tutti: sicuro che il partner di FCA (da vedere le modalità) sarà vag?
E il gruppo Kia-Hyundai? Insieme a FCA diventerebbero i primi superando anche Toyota. :rolleyes:

Non ho certezze, ma ragionevoli motivi per pensare che sia così. Come suggerito da analisti che da ormai quattro anni seguono la questione, con molta più attenzione di noi, e con molti più elementi per formulare ipotesi attendibili.
Che gli Agnelli-Elkann e Piech si siano visti, è un dato di fatto. Come è un dato di fatto che i vertici VAG siano venuti ben più di un paio di volte a visionare l'area ex-Alfa Romeo di Arese, andando anche a parlare con la pubblica amministrazione per presentare alcuni (non meglio precisati) progetti.
Se poi consideriamo che tutti gli uomini chiave della quasi rinascita Alfa di fine anni novanta - inizia duemila, sono già tutti in VAG con incarichi dirigenziali... direi che le ipotesi si rafforzano ulteriormente.
A me, onestamente, interessa solo che l'Alfa torni ad essere grande. La Fiat ha avuto 25 anni per provarci, fallendo miseramente. Ora, all'ultima spiaggia, vorrebbe fare di tutto e di più.
Ora che non ci sono i soldi.
Ora che Alfa ha perso km nella rincorsa alle tedesche.
Spero che, chiunque prenderà Alfa, sappia valorizzarla come ha sempre meritato. Non è la proprietà a determinare la nazionalità di un marchio.
Tedesco, giapponese, o coreano che sarà il gruppo con cui FCA si fonderà, l'Alfa resterà sempre un marchio italiano.
Come italiana è rimasta la Lamborghini, britannica la Jaguar, svedese la Volvo, americana la Chrysler, e via dicendo.

P.S.

Se proprio devo scegliere, preferisco che l'Alfa finisca in mano a VAG. Oltre ad avere schiere di ammiratori con le idee chiarissime su cosa sia stata, e cosa debba essere un'Alfa Romeo, le sinergie industriali sarebbero di ben altra caratura: Porsche, Lamborghini, Audi...
Non penso serva aggiungere altro.
Una cosa la aggiungerei: chi vivrà vedrà ;)
 
angelo0 ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
Ti rispondo in base alla mia esperienza.
Se si propone in un th un confronto tra due marchi è logico che non si va OT parlando di quei marchi.
Se in un topic, come ha fatto pilota, si confronta la realizzazione del piano per Maserati con quello Alfa, si resta in tema.
Si va OT se si parla solo di Maserati pre e post Marchionne.
Ora se i mod. mi chiariscono le idee sono pronto ad imparare un'altra cosa, se sono in errore.

Per me il problema in effetti non sussiste: quando si parla di cosa si intenda fare di Alfa, trovo perfettamente pertinente parlare di tutto cio' che si é fatto con tutti gli altri marchi del medesimo gruppo.

Sei tu che invochi l'ot, ma solo dopo averlo aperto, a scoppio ritardato, a mio avviso perché non ti piace la risposta.

E invece siamo IT-issimo. Perché cio' che si é fatto con Maserati, abbassandola di livello, con Alfa sarebbe molto più rischioso da fare, a fronte di un margine perfino inferiore.

Motivo per cui le nuove Maserati sono cosa fatta, le nuove Alfa no. Stretta é la via.
..scusa PierUgo,mi spieghi ,di quale livello sia stata abbassata la Maserati?

Con due mosse sole é stata abbassata di segmento, di cilindrata media, di alimentazione, con l'introduzione del diesel, e poi di caratura progettuale complessiva, con piattaforma e motori di origine chrysler invece che Ferrari ad hoc.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
Ti rispondo in base alla mia esperienza.
Se si propone in un th un confronto tra due marchi è logico che non si va OT parlando di quei marchi.
Se in un topic, come ha fatto pilota, si confronta la realizzazione del piano per Maserati con quello Alfa, si resta in tema.
Si va OT se si parla solo di Maserati pre e post Marchionne.
Ora se i mod. mi chiariscono le idee sono pronto ad imparare un'altra cosa, se sono in errore.

Per me il problema in effetti non sussiste: quando si parla di cosa si intenda fare di Alfa, trovo perfettamente pertinente parlare di tutto cio' che si é fatto con tutti gli altri marchi del medesimo gruppo.

Sei tu che invochi l'ot, ma solo dopo averlo aperto, a scoppio ritardato, a mio avviso perché non ti piace la risposta.

E invece siamo IT-issimo. Perché cio' che si é fatto con Maserati, abbassandola di livello, con Alfa sarebbe molto più rischioso da fare, a fronte di un margine perfino inferiore.

Motivo per cui le nuove Maserati sono cosa fatta, le nuove Alfa no. Stretta é la via.
..scusa PierUgo,mi spieghi ,di quale livello sia stata abbassata la Maserati?

Con due mosse sole é stata abbassata di segmento, di cilindrata media, di alimentazione, con l'introduzione del diesel, e poi di caratura progettuale complessiva, con piattaforma e motori di origine chrysler invece che Ferrari ad hoc.
Come hanno fatto gli altri?
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
Ti rispondo in base alla mia esperienza.
Se si propone in un th un confronto tra due marchi è logico che non si va OT parlando di quei marchi.
Se in un topic, come ha fatto pilota, si confronta la realizzazione del piano per Maserati con quello Alfa, si resta in tema.
Si va OT se si parla solo di Maserati pre e post Marchionne.
Ora se i mod. mi chiariscono le idee sono pronto ad imparare un'altra cosa, se sono in errore.

Per me il problema in effetti non sussiste: quando si parla di cosa si intenda fare di Alfa, trovo perfettamente pertinente parlare di tutto cio' che si é fatto con tutti gli altri marchi del medesimo gruppo.

Sei tu che invochi l'ot, ma solo dopo averlo aperto, a scoppio ritardato, a mio avviso perché non ti piace la risposta.

E invece siamo IT-issimo. Perché cio' che si é fatto con Maserati, abbassandola di livello, con Alfa sarebbe molto più rischioso da fare, a fronte di un margine perfino inferiore.

Motivo per cui le nuove Maserati sono cosa fatta, le nuove Alfa no. Stretta é la via.
..scusa PierUgo,mi spieghi ,di quale livello sia stata abbassata la Maserati?

Con due mosse sole é stata abbassata di segmento, di cilindrata media, di alimentazione, con l'introduzione del diesel, e poi di caratura progettuale complessiva, con piattaforma e motori di origine chrysler invece che Ferrari ad hoc.

Concordo, hai ragione. Però ammetterai che era l'unica strada percorribile per proporre un'auto di buon livello e dal costo non esorbitante, destinata ad essere la best-seller del marchio.
Il mio dubbio è il seguente: se per una Maserati di segmento E hanno attinto da Chrysler, per una Giulia di segmento D dove andranno a pescare?
 
angelo0 ha scritto:
Grazie Angelo0. In effetti ho dimenticato di specificare che FCA non ha evidenziato, nei suoi piani, la benché minima intenzione di investire nella tecnologia ibrida.
Dal momento che tale direzione, in prospettiva diverrà una necessità inderogabile per qualunque costruttore con ambizioni planetarie, ecco che si aggiunge un altro tassello fondamentale nel piano di fusione VAG-FCA: il gruppo italo-americano potrà, senza sostenere di suo spese in ricerca e sviluppo, essere incluso in un mega-gruppo che già da anni lavora sullo sviluppo di tecnologia ibrida di altissimo livello.
Ormai, senza investire sull'ibrido, la vedo dura per chiunque riuscire a collocarsi credibilmente tra i big su scala mondiale.
FCA, per bocca dello stesso Marchionne, è anni luce lontana dal concetto di "ibrido". Ed in effetti, anche in Formula 1, i risultati si vedono eccome!


...Fiat ha fatto molti sbagli nella sua carriera pur avendo avuto per lemani molte tecniche e idee anche quella ibrida. Guarda su questo link anche se scritto in lingua tedesca come gia nel 1943 ha avuto le possibilitá di costruire macchine di fabricazione leggera in all uminio .Da qualche altra parte su questa stessa rubrica ho letto di un modello ibrido appena lo trovo lo posto gia negli anni 50-60 credo. Spero tu abba la possibilitá di tradurre...

http://zuckerfabrik24.de/fiat/fiat102_1.htm
si parlava di alleanza asiatica se non sbaglio, in ogni caso ipotesi poco credibile e comunque se é vero che il buongiorno si vede dal mattino....gli spot di Panda 4x4 sono la migliore risposta a questa ipotetica eventualità ;)
 
Dario911rsr ha scritto:
Da Alfista, mi piacerebbe molto che le parole ed i proclami, finalmente, si trasformassero in fatti.
Purtroppo, invece, continuo ad avere dubbi.
L'intento di rilanciare Alfa Romeo passando da 73 mila a 400 mila vendite in circa quattro anni, lanciando ben 8 modelli da piazzare al top di ogni rispettivo segmento, cancellando la MiTo e spostando decisamente verso l'alto il target produttivo... il tutto stanziando solo 5 miliardi di euro... lo trovo francamente non ambizioso, ma qualcosa al limite del ridicolo!
Specialmente se consideriamo che le rivali di Alfa Romeo stanziano più del doppio solo per il consolidamento della gamma già esistente!
Anche perché, questo è ovvio, in quei 5 miliardi di ? promessi da Marchionne sono inclusi i costi di ingegnerizzazione dei prodotti, che costano una barca di soldi!
Piuttosto, a mio avviso, diviene sempre più chiaro che la strategia sia quella di far ingrassare la vacca prima di venderla al mercato.
Da anni si vocifera che gli Agnelli-Elkann vorrebbero abbandonare il settore automotive, e tutte le manovre finanziarie e le speculazioni (a mio avviso fughe di notizie volute, tutt'altro che casuali) lasciano pensare che tutto quello a cui stiamo assistendo sia nient'altro che una furba e complessa exit-strategy.
L'acquisizione di Chrysler e Jeep era indispensabile per creare un gruppo di rilevanza sufficiente ad accendere gli interessi di qualcuno dotato di mire moooolto ambizione (un certo Piech, da anni interessato a far shopping in Italia). In questo modo nata FCA, hanno ingolosito molti concorrenti, che vorrebbero scalare dalla sera alla mattina la classifica mondiale dei costruttori (VAG).
Dopodiché, hanno scorporato l'Alfa Romeo, rendendola un marchio autonomo rispetto a quanto non fosse fino a qualche mese fa, sotto la Fiat.
Quindi hanno elaborato un ambizioso piano industriale (guarda caso incentrato essenzialmente sul rilancio dell'Alfa), utile a dar l'immagine di un gruppo in "salute" (nessuna parola dei dieci miliardi di debiti consolidati, ed altri 8 immobilizzati nei fondi pensionistici dei dipendenti...), capace di investire sul proprio futuro.
Questo ha fatto alzare le quotazioni del gruppo, e le notizie di cronaca (e gole profonde molto ben informate) hanno continuato a parlare di intense contrattazioni con i vertici di VAG, prontamente smentite (ovvio...) da entrambi.
Ora, analizzando il piano Alfa Romeo, è chiaro che si tratti di un piano del tipo "do-or-die", ovvero da autofinanziare con le vendite, perché liquidità nelle casse di FCA ce n'è pochina...
Guarda caso, Alfa Romeo è il marchio da sempre più ambito da parte di VAG, più volte al centro di trattative, liti mediatiche e smentite.
L'immagine di un marchio in pieno rilancio, con i cassetti pieni di idee, non fa che rialzare le quotazioni del marchio Alfa al tavolo delle trattative, ingolosendo VAG.
E' ovvio che stanno giocando al rialzo, usando Alfa Romeo come arma di trattativa, come testa di ponte...
Non dimentichiamo che Marchionne, qualche tempo fa, disse che chiaramente che avrebbe preferito vendere Alfa Romeo, piuttosto che "doverla" rilanciare (fu costretto a desistere perché vendere l'Alfa avrebbe significato vendere un marchio vuoto: niente stabilimenti, niente progetti per il futuro... e non ci avrebbero guadagnato nulla).
Nel frattempo iniziano a ricomparire, in pompa magna, le indiscrezioni relative, questa volta, ad una fusione VAG-FCA (evento epocale) anche in questo caso (blandamente) smentite.
Anche in ambienti bancari si analizza e segue la questione con estremo interesse...
Ad ogni modo, ora arriva lo spin-off della Ferrari, quotata in borsa indipendentemente da Chrysler. E' stato ampiamente dimostrato trattarsi di un utile, machiavellico, escamotage per consentire ad EXOR di mettere le mani sul marchio di Maranello, estromettendo di fatto l'azionariato FCA, poiché insieme a Piero Ferrari EXOR manterrebbe il 51% del totale delle azioni del marchio.
Perché questa manovra?
Ufficialmente per racimolare fondi, in realtà (secondo me, e molti analisti finanziari del settore) per prepararsi ad una fusione con VAG senza coinvolgere il marchio Ferrari, che in questo modo resterebbe sotto il controllo di EXOR, e non entrerebbe a far parte del nuovo mega-gruppo che verrebbe a costituirsi.
In tal modo, gli Agnelli-Elkann otterrebbero come detto il controllo sulla Ferrari (e, forse, anche Maserati), abbandonando con le tasche piene il segmento delle auto generaliste, e dedicandosi ad altri e più lucrosi investimenti, tenendosi il gioiello economico della corona dell'ex-gruppo Fiat.
Questo spiegherebbe perché Marchionne, in una recente intervista, affermò sorridendo "il mio successore, dopo il 2018, si troverà a dover svolgere un incarico completamente diverso dal mio".
Ergo, si occuperà di altro, non più di automobili (personale interpretazione...).
Se, a tutte queste considerazioni, aggiungiamo la smania di VAG di sfondare sul mercato americano (Jeep sarebbe l'alleato d'eccellenza), il proposito di diventare il costruttore numero 1 al mondo entro il 2018 (guarda caso...), e di coronare il desiderio di mettere finalmente le mani sull'Alfa, per realizzare finalmente il tanto desiderato polo del Made in Italy (Alfa Romeo, Lamborghini, Ducati, Italdesign)... direi che il quadro è completo!
VAG potrebbe finalmente chiudere (o vendere) la SEAT, da sempre in passivo, ed integrare Skoda e Fiat, razionalizzando (impresa non certo facile) la produzione dell'intero gruppo.
Questa mia analisi temporale dei vari accadimenti, è confermata indirettamente dagli analisti del settore, gente che non parla a vanvera, e che è abituata a ragionare con i numeri. Gente che parla con le banche e con i dirigenti, e che se dice qualcosa lo fa con cognizione di causa.
Insomma, oltre al fumo ci sarebbe anche l'arrosto.
Penso che abbiano già trovato un accordo di massima, e che starebbero definendo alcuni aspetti come la gestione degli stabilimenti, i tempi della vendita/fusione, ecc.
Inoltre, le indiscrezioni e le fughe di notizie che circolano, servirebbero a preparare in qualche modo l'opinione pubblica, permettendo alla gente di acquisire gradualmente la consapevolezza della fusione (o vendita), evitando shock e reazioni indebite. Si sta forse cercando anche una mediazione politica e sindacale per preservare i posti di lavoro.
Quando verrà data la notizia, tireranno sicuramente fuori un milione di giustificazioni per una simile scelta.
Personalmente, da Alfista, non mi dispiacerebbe. Se, dopo oltre 25 anni di Fiat, questi sono i risultati (9 piani di rilancio, 3 modelli in gamma di cui due soli commercialmente rilevanti, e solo 73.000 vetture vendute) direi che Alfa Romeo avrebbe solo da guadagnare.
In VAG ci sono tanti uomini ex-Alfa Romeo e Fiat, tanti amanti dell'automobile, enormi risorse economiche e tecniche che potrebbero davvero portare al rilancio del Biscione.
Basta guardare l'eccellente lavoro svolto con la Lamborghini, mai così in forma, e piena di novità e prodotti di immenso rilievo!
Scusatemi se ho scritto un libro...
Un saluto a tutti!

Innanzi tutto benvenuto!
Mi permetto un paio di domande: come mai dici che Alfa è stata scorporata? Se ne era parlato tempo fa ma poi la notizia non ha mai avuto seguito e non si è mai letto da fonti ufficiali dello scorporo di Alfa.
E pensi davvero che l'interesse di VAG possa essere l'intero gruppo (Ferrari esclusa) e non solo, come ampiamente manifestato, il marchio Alfa. Acquisendo tutto il gruppo per VAG si verrebbero a creare diversi problemi di sovrapposizione.
 
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