Ma per quale motivo il potenziamento della rete non potrà seguirlo? Da ciò che ho capito, per un problema di costi, secondo te?
Le smart grid dovrebbero servire proprio a cambiare il paradigma di distribuzione dell'energia elettrica, andando proprio da quello semplice: "ho tale richiesta di potenza totale, la creo e la distribuisco in modo "pesante" e unidirezionale", ad una generazione diffusa ed un funzionamento "multidirezionale" controllato in modo più intelligente e proattivo, dove l'utilizzatore può essere allo stesso tempo produttore e accumulo. Ciò si adatta particolarmente bene alla produzione diffusa di energia da rinnovabili. Secondo me per i privati questa evoluzione non va vista come un costo, ma come un'opportunità perché nasceranno nuove forme di fornitura e di gestione dell'energia elettrica.
Il tuo ragionamento parte sempre da un presupposto parziale ovvero da un modo intelligente di gestire i flussi di energia prodotta (dalle più svariate fonti) per indirizzarla dove serve e nel momento che serve.
A parte il fatto che già questo è abbastanza complicato di suo ma facciamo finta che sia attuabile.
Manca però l’altro presupposto ovvero i cavi che portano gli ampere ai consumatori.
Facciamo un esempio pratico.
In una città qualunque in una determinata cabina di trasformazione, dove arriva la media tensione (MT) solitamente a 20 KV, c'è un bel trasformatore da cui partono i cavi di bassa tensione (BT) che vanno a dare corrente a 2000 appartamenti. Supponiamo che un 30% di proprietari con garage stanchi d’interrogarsi su quale macchina comprare e martellati da una pubblicità senza precedenti decidano di passare all’elettrico (potrebbe anche avvenire in tempi relativamente brevi). La prima cosa da fare è cambiare il contratto dai miseri 3 KW a 6 KW. Avremo allora 600 appartamenti con 3 KW in più ovvero 1800 KW che alla tensione di 220 V fanno 8180 Ampere.
Quando tu cambi contratto l’Enel è costretta a dimensionare l’impianto per la potenza massima impegnata anche se tu non la consumerai mai. Allora questi ca. 8000 Ampere in più bisogna pur portarglieli in qualche modo e l’unico modo al mondo, attualmente esistente, sono i cavi elettrici. A seconda della sezione impiegata cambiano le portate amperometriche (ad es. 1 cavo 1x25 porta circa 100 A un cavo 1x240 porta 500 A. Poniamo di scegliere la sez. 1x25 che meglio si presta alle varie derivazioni. Avremo quindi 80 cavi da 25 mmq per la fase. Ma le prese di casa hanno il neutro e la terra. Lasciamo per un attimo da parte la terra che viaggia per conto suo con dissipatori interrati, il neutro necessita di altri 80 cavi da 1x25 mq. Avremo quindi 160 cavi da 1x25 che partiranno in aggiunta dalla cabina di trasformazione. Io non ti so dire come l’Enel decida di giocarsi le sezioni ma certamente lungo i vari percorsi e intrecci di strade man mano che si allacciano utenze le sezioni vanno ovviamente a calare. Un cavo 1x25 costa cica 3 €/mt quindi avremo un costo al metro di 480 euro solo per i cavi (anche questo costo andrà a calare lungo il percorso). Prova ad immaginare cosa costerebbe stenderne solo 1 Km e questo solo per 600 abitazioni. Lasciamo perdere il trasformatore, la manodopera per la posa, l'esecuzione dei giunti le morsettiere e gli eventuali scavi aggiuntivi. Anche nel caso che le cabine di trasformazione alimentino la metà di appartamenti il risultato, in proporzione, non cambierebbe. (nel dimensionamento dei cavi ometto, per non annoiare, due parametri fonademtali : la caduta di tensione, che non deve superare il 3% e che molto spesso in BT costringe ad aumentare le sezioni, e la posa con cavi ammassati e a contanto. Più ce ne sono più si riduce la portata amperometrica)
Tu potresti dirmi che non tutti passerebbero al 6 KW e che tanti resterebbero con il contratto da 3 KW. Ammetterai che sarebbe una vita venduta. Di notte niente condizionatore o pompe di calore o altre necessità. Già senza l’auto da ricaricare 3 KW sono strettini.
Potrai avere la smart grid più intelligente del mondo ma sempre attraverso i cavi devi passare.
In conclusione : si è un problema di costi (enorme)
Tutto si può fare anche in tempi ragionevoli, magari sarebbe l'occasione per dare lavoro a centinaia di migliaia di persone il che non sarebbe neache una cattiva idea invece di sperperarli in mega progetti di dubbia utilità.
Ma li abbiamo questi soldi?
Se ci fossero certezze tutto sarebbe più semplice e magari l'investimento avrebbe pure dei ritorni economici interessanti. Il problema sta proprio qui. Chi ci assicura che fra x anni l'auto elettrica non sarà un bel flop?
Con queste incertezze investire è molto difficile.
Scusa la prolissità ma quando si va con gli esempi è difficile essere stringati