<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La caccia è aperta... e conclusa... | Page 11 | Il Forum di Quattroruote

La caccia è aperta... e conclusa...

Stamattina ho fatto qualche prova, e confermo che in rilascio non sale mai di rapporto, mentre in accelerazione lenta (quella che si usa normalmente) il passaggio alla marcia superiore si colloca tra i 1800 e i 2000 giri a seconda della marcia. In altre parole, il modo per indurre il passaggio alla marcia superiore è accelerare fino al regime suddetto, poi si può rilasciare e la marcia "alta" resta dentro fino a meno di 1500 giri, dopodichè scala.
Come detto, allentare la pressione sul gas, come si fa di solito sugli automatici, nel caso dell'EAT6 non induce in alcun modo la salita di rapporto, quindi se si vuole "veleggiare" bisogna comunque tenere "appoggiato" l'acceleratore, altrimenti rilasciando tutto la prende come richiesta di freno motore.
In pratica, l'impressione è che abbiano programmato il software di gestione priviliegiando il freno motore e il mantenimento in coppia tale da non richiedere la scalata in caso di richiesta di ripresa, ad ogni modo la coppia del diesel permette comunque di tenere la 6° alle tipiche velocità da tangenziale, quindi da 70 in su (più o meno era così anche il PowerShift Ford, solo che in D non mostrava il rapporto inserito, questo sì). Per dire, le Suzuki S-Cross col motore 1.6 Fiat col cambio manuale sotto gli 80 km/h la sesta la digerivano male a parità di rapportatura (2100-2200 RPM a 130 km/h).
Confermo che:

- EAT6 in condizioni di basso carico acceleratore passa al rapporto successivo attorno a 1.750/1.800 rpm ( questo a me però accadeva in ogni marcia ed era sempre uguale, anche nel passaggio tra la 5a e la 6a) così da trovarsi attorno ai 1.500 rpm nel rapporto successivo dopo il cambio marcia

- EAT6 in condizioni di carico acceleratore variabile può cambiare anche 4.250 rpm

- EAT6 in condizioni di discesa con freno motore (carico acceleratore 0) NON sale mai di rapporto, nemmeno se "borbotta" a 4.000 rpm

- EAT6 in condizioni di discesa con freno motore (carico acceleratore 0) se si dà un colpetto di acceleratore si comanda una scalata di marcia (a patto che il regime di partenza non sia troppo alto), utilissimo prima dei tornanti

- EAT6 non ha una modalità veleggio (che sgancia motore e cambio, un po' come la "N"), se si vuole progredire a pari velocità bisogna trovare il carico acceleratore giusto. Una delle novità introdotte con EAT8 è proprio il veleggio

- in fase di rilascio, EAT6 scala solo una volta giunto attorno ai 1.250 rpm cosi da trovarsi sempre attorno ai 1.500 rpm nel rapporto precedente dopo la scalata

- la fluidità di marcia è incredibile, soprattutto se il carico acceleratore è medio o basso, se sì imposta la "S" il cambio alza tutti i regimi, tiene i rapporti molto più a lungo e produce anche una specie di "calcetto" nella schiena perché tiene accelerato

- il mio inseriva la 6a, con un filo di gas, esattamente a 77 km/h indicati e la teneva benissimo anche a quelle velocità (il 1.6 è molto fluido di suo)
 
Perche' in N il termico non ricarica e in rilascio a velocita' non carica la batteria.
Con l'epicicloidale credo sia diverso, se non si vuole/può inserire in N, e non ci si adatta alla scelta del cambio a convertitore, non resta che usarlo in sequenziale, marcia lunga per rallentamenti dolci, marcia corta per avere freno motore...
 
Confermo che:

- EAT6 in condizioni di basso carico acceleratore passa al rapporto successivo attorno a 1.750/1.800 rpm ( questo a me però accadeva in ogni marcia ed era sempre uguale, anche nel passaggio tra la 5a e la 6a) così da trovarsi attorno ai 1.500 rpm nel rapporto successivo dopo il cambio marcia

- EAT6 in condizioni di carico acceleratore variabile può cambiare anche 4.250 rpm

- EAT6 in condizioni di discesa con freno motore (carico acceleratore 0) NON sale mai di rapporto, nemmeno se "borbotta" a 4.000 rpm

- EAT6 in condizioni di discesa con freno motore (carico acceleratore 0) se si dà un colpetto di acceleratore si comanda una scalata di marcia (a patto che il regime di partenza non sia troppo alto), utilissimo prima dei tornanti

- EAT6 non ha una modalità veleggio (che sgancia motore e cambio, un po' come la "N"), se si vuole progredire a pari velocità bisogna trovare il carico acceleratore giusto. Una delle novità introdotte con EAT8 è proprio il veleggio

- in fase di rilascio, EAT6 scala solo una volta giunto attorno ai 1.250 rpm cosi da trovarsi sempre attorno ai 1.500 rpm nel rapporto precedente dopo la scalata

- la fluidità di marcia è incredibile, soprattutto se il carico acceleratore è medio o basso, se sì imposta la "S" il cambio alza tutti i regimi, tiene i rapporti molto più a lungo e produce anche una specie di "calcetto" nella schiena perché tiene accelerato

- il mio inseriva la 6a, con un filo di gas, esattamente a 77 km/h indicati e la teneva benissimo anche a quelle velocità (il 1.6 è molto fluido di suo)
Hai avuto la stessa auto, quindi non posso che confermare tutto. Ti posso dire che ci sto facendo rapidamente il "piede"....
 
Ma prima di usarla per il commuting quotidiano l'hai fatta controllare?
Se non ricordo male fai 40 km al giorno andata e ritorno e anche se messa bene è pur sempre una vettura con tanti km e sconosciuta.
Basta una spia che si accende per rovinare la giornata.
 
Io sono diventato un po' paranoico,o forse lo ero già prima, dall'accensione della spia sulla fusion di domenica a 30 km da casa.
E un'altra volta invece la frizione mi ha mollato in garage proprio quando dovevo andare a fare un ritiro.
Però la fusion è molto più vecchia.
Paradossalmente la i10 che ha 15 anni e 100000 km in meno ha riservato più sorprese.
Oggi ho visto una panda del 2020 con 32000 km, la versione col vecchio Fire 1.2,a soli 3900 euro.
L'annuncio è rimasto online poco più di un'ora.
 
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