<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Italiani contrari alla caccia | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Italiani contrari alla caccia

alfistaConvinto ha scritto:
http://www.vittimedellacaccia.org/news/associazione/bambini-armati-bambini-cacciati-bambini-violati.html

poi questo fa acccapponare la pelle e ci stavano cacciatori italiani!
http://www.bighunter.it/Caccia/ArchivioNews/tabid/204/newsid730/4297/Default.aspx

sul primo, che ogni anno "non manchino bambini uccisi", mi giunge nuova.
se così fosse, dubito molto che esisterebbe ancora la caccia in Europa.

ribadisco che un solo morto per incidente di caccia è comunque troppo, ma da lì a sparare enormità ce ne passa.

sulla seconda, il problema è che dei bambini siano fatti lavorare; non che come lavoro riportino le prede.
cosa che qualsiasi bambino che sia andato a caccia con il babbo ( :D ) ha fatto con immenso piacere, suo e del suo babbo, dimensione della preda permettendo
 
belpietro ha scritto:
retroviseur ha scritto:
belpietro ha scritto:
la violazione di proprietà non esiste.
esiste la violazione del domicilio (pertinenze della abitazione), e nessuno può entrare armato nelle pertinenze di una abitazione.
così come la normativa non permette di sparare in prossimità degli abitati.

se c'è (e c'è) gente che spara vicino alle case, non è la regola che non va bene, ma il comportamento.

Distanze dalle case. La caccia è vietata per una distanza di 100 metri da case, fabbriche, edifici adibiti a posto di lavoro. E' vietato sparare in direzione degli stessi da distanza inferiore di 150 metri.

100 m (questa è la regola) ti sembra vicino o lontano?

dipende da a cosa spari e con cosa.

se spari al cinghiale è vicino, se spari agli uccellini con un 28 o un 410 è lontano.
è questione di correttezza.

Dai, non ci prendiamo in giro, 100m è una distanza risibile. I tecnicismi sul tipo di arma lasciamoli perdere, 100 m sono pochi anche se tirassi con la cerbottana. Siamo sinceri.

Non ne parliamo dal punto di vista acustico.

La correttezza sarebbe uscire per un attimo dai panni del cacciatore, e mettersi nei panni di chi abita in quegli edifici, e magari vorrebbe dormire tranquillo la domenica mattina, o andare a fare una passeggiata con i cani o con i bambini piccoli senza il timore di essere impallinato. E anche pensare che si è in casa d'altri.

Avere cacciatori che sparano a 100m da casa dà la stessa sensazione di essere assediati, in qualche momento.
 
Che bella congerie di luoghi comuni, fantasie, errori e, mi si consenta, stronzate nude e crude che ho letto fin qui.
Partiamo dal presupposto che i cretini sono l'unico bene equamente distribuito senza distinzione per ceto, sesso, credo o nazionalita'.
Stabilito questo essenziale punto fermo, e appurato che i ciacciatori sono persone come tutti gli altri, ci sono quelli che si comportano correttamente (e sono la maggioranza, come la maggioranza delle persone rispettano le leggi nella sostanza e il piu' delle volte) e quelli scorretti.
La costituzione ci ricorda che la responsabilita' legale e' INDIVIDUALE.
Ci sono gli stronzi e gli scorretti? Si sanzionino come previsto dalla legge. Punto.
Quanto agli spari di mattina, uno va a caccia agli orari che piacciono alla preda, non a quelli che piacciono a lui o a chicchessia, se no non prende niente. ;)
Io son fortunato, vado in vacanza in zone fitte di cacciatori, e gli spari non mi han mai turbato il sonno. Sara' che sono abituato ad avere la falciatrice, il latrare di tre cani, la badante della nonna di mia moglie che parla col tono di voce di un nostromo in mezzo a un fortunale per farsi sentire, le campane della parrocchia e quant'altro che non mi turbano minimamente, e dunque gli spari proprio sono il meno. C'e' anche chi ha il sonno leggero e, una volta sveglio (specie alla mattina) non si addormenta piu'.
Pero', con tutto, non e' che il resto del mondo deve trattenere il respiro finche' lui non si sveglia. Il mondo va avanti... uno si rassegna e accetta di avere il sonno leggero e labile.

Quanto al resto, ai supposti danni eccetera, i pescatori non sono da meno.
Ne' sono meno crudeli. Anzi, una fucilata e' una morte veloce e misericordiosa rispetto a quella che fa un pesce.
Pero' nessuno protesta contro la pesca o sente il bisogno di fare leggi speciali.
Perche'?
E' presto detto: perche' a pesca non si va col fucile.
E, piaccia oppure no, c'e' un'enorme campagna e un enorme interesse politico nel portare avanti qualsiasi campagna sia contro le armi, in qualsiasi forma.
Tanto perche' ottiene grandi consensi dal popolo bue,dato che e' un modo facile e scontato di "fare i buoni" e creare dei "cattivi" contro cui scagliare il rancore di una popolazione vessata e desiderosa di prendersela con qualcuno purchessia, quanto perche' permette di fare facile e utile allarmismo. :rolleyes:

E i post di questo thread ne sono la prova eclatante.
 
Caro Alfista,
non ho mai scritto che l'esercizio venatorio sia esente da rischi ...... si usano fucili.

Nell'intervento che ho quotato parli di "violazioni armate di proprietà dove ci può scappare il bambino morto"

A questo ho risposto.

Dai link che hai postato non trovo attinenza al tema ....... si va dalle galline uccise, al cane impallinato, al giovane che si suicida o che senza titoli imbraccia una doppietta e va per i boschi, all'utilizzo in Albania dei bambini come battitori.

Ahimè i bambini vengono violati ogni giorno da stupratori, ridotti in schiavitù, costretti a prostituirsi, mutiliati per donazioni organi, abbandonati al loro destino, obbligati ad essere soldati ....... uccisi a decine ogni anno da tossici/alcolizzati/impasticcati che si mettono alla guida ed il triste elenco potrebbe continuare.

I cacciatori, quelli con il cervello in pappa, sono l'ultimo dei loro problemi.
 
retroviseur ha scritto:
Dai, non ci prendiamo in giro, 100m è una distanza risibile. I tecnicismi sul tipo di arma lasciamoli perdere, 100 m sono pochi anche se tirassi con la cerbottana. Siamo sinceri.

Non ne parliamo dal punto di vista acustico.

La correttezza sarebbe uscire per un attimo dai panni del cacciatore, e mettersi nei panni di chi abita in quegli edifici, e magari vorrebbe dormire tranquillo la domenica mattina, o andare a fare una passeggiata con i cani o con i bambini piccoli senza il timore di essere impallinato. E anche pensare che si è in casa d'altri.

Avere cacciatori che sparano a 100m da casa dà la stessa sensazione di essere assediati, in qualche momento.

anche avere il traffico automobilistico vicino casa non fa piacere.
eppure non è che la domenica mattina le strade si fermano.

100 metri possono essere tanti o pochi, dipende da che rumore c'è nell'ambiente e, ripeto, da con cosa spari.
non è un tecnicismo: se spari con la cerbottana (che in Italia non può essere usata per cacciare, come l'arco e la balestra) ti assicuro che non dà nessun fastidio.

poi, come sempre, è questione di educazione e rispetto degli altri; magari può anche essere questione di distanze (non ho nessuna esperienza personale di cacce vicino a case altrui; ho solo una piccola esperienza dal lato passivo, come abitatore)
 
retroviseur ha scritto:
[
Dai, non ci prendiamo in giro, 100m è una distanza risibile. I tecnicismi sul tipo di arma lasciamoli perdere, 100 m sono pochi anche se tirassi con la cerbottana. Siamo sinceri.
Se vuoi dibattere di qualcosa, ed esprimere giudizi, allora devi farlo con cognizione di causa.
Affermare delle cose senza senso e poi dire "lasciamo perdere i tecnicismi" e' come stuprare una donna, dire che stavate solo facendo l'amore e quando ti fan notare che lei non voleva ribattere "lasciam perdere i tecnicismi".

Un fucile a canna liscia calibro 12, caricato a pallini da caccia, ha una portata lesiva utile di 30-40 metri al massimo.
Inoltre, e' molto piu' pericoloso sparare da 500 metri con una carabina VERSO una casa che non sparare da 2 m con un fucile a canna lisca accanto a una casa ma VERSO un campo.

Poi, che la legge dica che c'e' un limite entro cui non si deve sparare, PUNTO, e' verissimo, e va rispettata alla lettera (prima di tutto perche' non riguarda solo lo sparare vicino alle case, ma perche' in prossimita' delle case, e tutt'attorno, circola la gente).
Ma prima di mettersi a gridare "ATTENTATO!" bisogna un momento accendere il cervello e capire che e' successo.

Non ne parliamo dal punto di vista acustico.

La correttezza sarebbe uscire per un attimo dai panni del cacciatore, e mettersi nei panni di chi abita in quegli edifici, e magari vorrebbe dormire tranquillo la domenica mattina, o andare a fare una passeggiata con i cani o con i bambini piccoli senza il timore di essere impallinato. E anche pensare che si è in casa d'altri.

Avere cacciatori che sparano a 100m da casa dà la stessa sensazione di essere assediati, in qualche momento.

Tu sei libero di dormire come il cacciatore e' libero di cacciare.
Giustamente, non deve venire a sparare sotto il tuo balcone.
Ma bisogna far notare che chi non denuncia queste cose (perche' e' scomodo, perche' non ne vale la pena, perche' non vuole rogne) non e' meno colpevole dello stato generale delle cose di chi se ne sbatte di una legge di sicurezza che ha ferree motivazioni e si mette a schioppettare nei centri abitati.

Quanto al passeggiare, da sempre chi va in campagna e gira per i boschi in stagione di caccia sa che deve farsi notare. Gli incidenti che coinvolgono "ignari passanti" negli ultimi anni si contano sulle dita della mano di un macellaio strabico.
E spesso sono dovuti all'imbecillita' di qualcuno (come il caso, alcuni anni fa, di un cretino che aveva deciso di fare uno scherzo a un cacciatore prendendolo di sorpresa tra le fratte... ma li' e' l'evoluzione all'opera).
Ai tempi dei nostri nonni, nessuno se ne preoccupava, ne' si sentiva "assediato" (forse perche' non erano una generazione di imbelli e cosa voleva dire essere assediati l'avevan vissuto sulla loro pelle).

Quello che ci vuole, in generale, e' piu' tolleranza (da parte di tutti) e piu' civilta' (da parte di tutti). Che comprende il rispettare le regole da un lato, e non fare finta di niente dall'altro perche' (diciamolo!) e' piu' comodo.
Chi sgarra paga, lui e non l'intera categoria.
 
99octane ha scritto:
retroviseur ha scritto:
[
Dai, non ci prendiamo in giro, 100m è una distanza risibile. I tecnicismi sul tipo di arma lasciamoli perdere, 100 m sono pochi anche se tirassi con la cerbottana. Siamo sinceri.
Se vuoi dibattere di qualcosa, ed esprimere giudizi, allora devi farlo con cognizione di causa.
Affermare delle cose senza senso e poi dire "lasciamo perdere i tecnicismi" e' come stuprare una donna, dire che stavate solo facendo l'amore e quando ti fan notare che lei non voleva ribattere "lasciam perdere i tecnicismi".

Un fucile a canna liscia calibro 12, caricato a pallini da caccia, ha una portata lesiva utile di 30-40 metri al massimo.
Inoltre, e' molto piu' pericoloso sparare da 500 metri con una carabina VERSO una casa che non sparare da 2 m con un fucile a canna lisca accanto a una casa ma VERSO un campo.

Poi, che la legge dica che c'e' un limite entro cui non si deve sparare, PUNTO, e' verissimo, e va rispettata alla lettera (prima di tutto perche' non riguarda solo lo sparare vicino alle case, ma perche' in prossimita' delle case, e tutt'attorno, circola la gente).
Ma prima di mettersi a gridare "ATTENTATO!" bisogna un momento accendere il cervello e capire che e' successo.

Non ne parliamo dal punto di vista acustico.

La correttezza sarebbe uscire per un attimo dai panni del cacciatore, e mettersi nei panni di chi abita in quegli edifici, e magari vorrebbe dormire tranquillo la domenica mattina, o andare a fare una passeggiata con i cani o con i bambini piccoli senza il timore di essere impallinato. E anche pensare che si è in casa d'altri.

Avere cacciatori che sparano a 100m da casa dà la stessa sensazione di essere assediati, in qualche momento.

Tu sei libero di dormire come il cacciatore e' libero di cacciare.
Giustamente, non deve venire a sparare sotto il tuo balcone.
Ma bisogna far notare che chi non denuncia queste cose (perche' e' scomodo, perche' non ne vale la pena, perche' non vuole rogne) non e' meno colpevole dello stato generale delle cose di chi se ne sbatte di una legge di sicurezza che ha ferree motivazioni e si mette a schioppettare nei centri abitati.

Quanto al passeggiare, da sempre chi va in campagna e gira per i boschi in stagione di caccia sa che deve farsi notare. Gli incidenti che coinvolgono "ignari passanti" negli ultimi anni si contano sulle dita della mano di un macellaio strabico.
E spesso sono dovuti all'imbecillita' di qualcuno (come il caso, alcuni anni fa, di un cretino che aveva deciso di fare uno scherzo a un cacciatore prendendolo di sorpresa tra le fratte... ma li' e' l'evoluzione all'opera).
Ai tempi dei nostri nonni, nessuno se ne preoccupava, ne' si sentiva "assediato" (forse perche' non erano una generazione di imbelli e cosa voleva dire essere assediati l'avevan vissuto sulla loro pelle).

Quello che ci vuole, in generale, e' piu' tolleranza (da parte di tutti) e piu' civilta' (da parte di tutti). Che comprende il rispettare le regole da un lato, e non fare finta di niente dall'altro perche' (diciamolo!) e' piu' comodo.
Chi sgarra paga, lui e non l'intera categoria.

Octane, sarò sintetico: le recinzioni dei fondi privati esistono perché esiste gente che ragiona come te, e che soprattutto pensa di avere sempre ragione.
 
99octane ha scritto:
retroviseur ha scritto:
[
Dai, non ci prendiamo in giro, 100m è una distanza risibile. I tecnicismi sul tipo di arma lasciamoli perdere, 100 m sono pochi anche se tirassi con la cerbottana. Siamo sinceri.
Se vuoi dibattere di qualcosa, ed esprimere giudizi, allora devi farlo con cognizione di causa.
Affermare delle cose senza senso e poi dire "lasciamo perdere i tecnicismi" e' come stuprare una donna, dire che stavate solo facendo l'amore e quando ti fan notare che lei non voleva ribattere "lasciam perdere i tecnicismi".

Un fucile a canna liscia calibro 12, caricato a pallini da caccia, ha una portata lesiva utile di 30-40 metri al massimo.
Inoltre, e' molto piu' pericoloso sparare da 500 metri con una carabina VERSO una casa che non sparare da 2 m con un fucile a canna lisca accanto a una casa ma VERSO un campo.

Poi, che la legge dica che c'e' un limite entro cui non si deve sparare, PUNTO, e' verissimo, e va rispettata alla lettera (prima di tutto perche' non riguarda solo lo sparare vicino alle case, ma perche' in prossimita' delle case, e tutt'attorno, circola la gente).
Ma prima di mettersi a gridare "ATTENTATO!" bisogna un momento accendere il cervello e capire che e' successo.

Non ne parliamo dal punto di vista acustico.

La correttezza sarebbe uscire per un attimo dai panni del cacciatore, e mettersi nei panni di chi abita in quegli edifici, e magari vorrebbe dormire tranquillo la domenica mattina, o andare a fare una passeggiata con i cani o con i bambini piccoli senza il timore di essere impallinato. E anche pensare che si è in casa d'altri.

Avere cacciatori che sparano a 100m da casa dà la stessa sensazione di essere assediati, in qualche momento.

Tu sei libero di dormire come il cacciatore e' libero di cacciare.
Giustamente, non deve venire a sparare sotto il tuo balcone.
Ma bisogna far notare che chi non denuncia queste cose (perche' e' scomodo, perche' non ne vale la pena, perche' non vuole rogne) non e' meno colpevole dello stato generale delle cose di chi se ne sbatte di una legge di sicurezza che ha ferree motivazioni e si mette a schioppettare nei centri abitati.

Quanto al passeggiare, da sempre chi va in campagna e gira per i boschi in stagione di caccia sa che deve farsi notare. Gli incidenti che coinvolgono "ignari passanti" negli ultimi anni si contano sulle dita della mano di un macellaio strabico.
E spesso sono dovuti all'imbecillita' di qualcuno (come il caso, alcuni anni fa, di un cretino che aveva deciso di fare uno scherzo a un cacciatore prendendolo di sorpresa tra le fratte... ma li' e' l'evoluzione all'opera).
Ai tempi dei nostri nonni, nessuno se ne preoccupava, ne' si sentiva "assediato" (forse perche' non erano una generazione di imbelli e cosa voleva dire essere assediati l'avevan vissuto sulla loro pelle).

Quello che ci vuole, in generale, e' piu' tolleranza (da parte di tutti) e piu' civilta' (da parte di tutti). Che comprende il rispettare le regole da un lato, e non fare finta di niente dall'altro perche' (diciamolo!) e' piu' comodo.
Chi sgarra paga, lui e non l'intera categoria.

bravissimo octane :thumbup:
 
retroviseur ha scritto:
Octane, sarò sintetico: le recinzioni dei fondi privati esistono perché esiste gente che ragiona come te, e che soprattutto pensa di avere sempre ragione.

Purtroppo la gente che ragiona, come me, e' poca, ed e' molto piu' diffusa quella che non ragiona, come te. :rolleyes:

PS:
Le recinzioni esistono perche' e' previsto dalla legge. Se non vuoi che qualcuno entri, devi cintare. Diversamente l'accesso e' consentito. Cio' per ovvi e ottimi motivi, gia' citati.

PPS: per favore, quota solo quel che serve.
 
belpietro ha scritto:
retroviseur ha scritto:
Dai, non ci prendiamo in giro, 100m è una distanza risibile. I tecnicismi sul tipo di arma lasciamoli perdere, 100 m sono pochi anche se tirassi con la cerbottana. Siamo sinceri.

Non ne parliamo dal punto di vista acustico.

La correttezza sarebbe uscire per un attimo dai panni del cacciatore, e mettersi nei panni di chi abita in quegli edifici, e magari vorrebbe dormire tranquillo la domenica mattina, o andare a fare una passeggiata con i cani o con i bambini piccoli senza il timore di essere impallinato. E anche pensare che si è in casa d'altri.

Avere cacciatori che sparano a 100m da casa dà la stessa sensazione di essere assediati, in qualche momento.

anche avere il traffico automobilistico vicino casa non fa piacere.
eppure non è che la domenica mattina le strade si fermano.

100 metri possono essere tanti o pochi, dipende da che rumore c'è nell'ambiente e, ripeto, da con cosa spari.
non è un tecnicismo: se spari con la cerbottana (che in Italia non può essere usata per cacciare, come l'arco e la balestra) ti assicuro che non dà nessun fastidio.

Se permetti, una strada è un'infrastruttura indispensabile alla vita di tutti, che magari sta lì da 1000 anni, ed è suolo pubblico.

Mi sembra un paragone un po' azzardato ;)

Non credo che i cacciatori svolgano la stessa indispensabile funzione che una strada, e in più svolgono la loro "attività" su un terreno di proprietà altrui.

I paragoni andrebbero fatti con altre attività di sportive-ricreazionali, magari.

per la cerbottana, naturalmente scherzavo...ma non l'hai colto.
 
retroviseur ha scritto:
belpietro ha scritto:
anche avere il traffico automobilistico vicino casa non fa piacere.
eppure non è che la domenica mattina le strade si fermano.

100 metri possono essere tanti o pochi, dipende da che rumore c'è nell'ambiente e, ripeto, da con cosa spari.
non è un tecnicismo: se spari con la cerbottana (che in Italia non può essere usata per cacciare, come l'arco e la balestra) ti assicuro che non dà nessun fastidio.

Se permetti, una strada è un'infrastruttura indispensabile alla vita di tutti, che magari sta lì da 1000 anni, ed è suolo pubblico.

Mi sembra un paragone un po' azzardato ;)

Non credo che i cacciatori svolgano la stessa indispensabile funzione che una strada, e in più svolgono la loro "attività" su un terreno di proprietà altrui.

I paragoni andrebbero fatti con altre attività di sportive-ricreazionali, magari.

per la cerbottana, naturalmente scherzavo...ma non l'hai colto.

La strada esiste per un motivo.
La caccia per un altro.
Il fatto che l'una ti piaccia o ti interessi, e l'altra no, non rende la seconda meno legittima, ne' il diritto di chi la pratica correttamente meno sacrosanto.
Sulle proprieta', documentati prima di esprimere giudizi cosi' tranchant.
Non sono "tecnicismi", e' la sostanza della cosa. Se non ti piace e non ti interessa, e dunque non vuoi documentarti in merito, liberissimo, ma poi devi accettare di essere scarsamente qualificato a parlarne.
 
retroviseur ha scritto:
Se permetti, una strada è un'infrastruttura indispensabile alla vita di tutti, che magari sta lì da 1000 anni, ed è suolo pubblico.

Mi sembra un paragone un po' azzardato ;)

Non credo che i cacciatori svolgano la stessa indispensabile funzione che una strada, e in più svolgono la loro "attività" su un terreno di proprietà altrui.

I paragoni andrebbero fatti con altre attività di sportive-ricreazionali, magari.

per la cerbottana, naturalmente scherzavo...ma non l'hai colto.

anche il bosco magari sta lì da mille anni :D

e se sulla strada del bosco ci passano le moto (che fanno rumore sempre) invece che i cacciatori (che fanno rumore solo quando sparano) siamo ancora a quella di prima.

tu per la cerbottana scherzavi, ma se non sai che rumore fa un fucilino non puoi renderti conto di cosa hai detto...
da ragazzino insidiavo gli estatini con il flobert, nel giardino di casa, e non si è mai accorto nessuno.
(il reato è ampiamente prescritto...)

non ho mai cacciato vicino alle case altrui (non per virtù, ma per sorte: ho esperienza diretta solo di riserva, o al capanno in terreni privati "nostri"), quindi non saprei dirti altro
 
Per non parlare di una carabina calibro 22... vietata per la caccia in Italia, naturalmente, ma usata da bracconieri ovunque nel mondo proprio per la sua silenziosita' anche senza bisogno di silenziatore.
 
Giusto per parlare con cognizione di causa...

http://www.gev.bologna.it/leggi/L.%20157-1992%20Caccia%20quadro.pdf
 
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