wilderness ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
IL CONSIGLIO comunale di Rho boccia l' accordo di programma sull' area ex Alfa ad Arese. È la vittoria dei comitati cittadini e degli ambientalisti da sempre contrari alla "riqualificazione di cemento". Rimane nel cassetto la trasformazione da zona industriale ad area residenziale e commerciale di due milioni di metri quadri in vista di Expo 2015.
La repubblica 0ttobre 2010
Lo, lo so...ma questo significa 200k macchine all'anno ad Arese? Non esiste...
...magari 15/20k pezzi all'anno, per un Duetto o cose così...AL MASSIMO (con un ottimismo sfrenato)..d'altra parte non vedo come Alfa Romeo possa pretendere chissà che cosa visto come è messa... a me basterebbe che tenessero meglio il Museo e riaprissero il Centro Stile...quello si può fare senza grosse spese...
A quanto ne so l'interesse per Arese ( che è reale ) non è frutto di una pretesa di Fiat in sede di trattativa: questa in effetti era ( è? ) interessata a sbolognare Pomigliano e Cassino, e loro hanno già declinato.
L'interesse di Vag, dicevo, è autentico, in funzione di una questione di immagine. Sanno benissimo che produrre con 8 marchi e ciò non ostante tenere tutto ben identificato non è uno scherzo, e produrre le alfa ad Arese in questo senso aiuterebbe esattamente come produrre le Lambo a S.Agata, o Seat ( che va venduta ) a Martorell.
Sanno poi di avere anche un problema di opinione pubblica, che li potrebbe vedere come invasori, ed anche lì Arese darebbe una mano.
Arese che peraltro logisticamente è ben piazzata, non iontano dalla nave madre.
Certo, si tratterebbe di un' operazione fiore all' occhiello, di certo non possjno produrre tutto lì.
Si pone anche il problema della qualificazione dell'area. Ed infatti non a caso hanno il cellulare di Formigoni, che volentieri li accompagna a fare giretti turistici per lo stabilimento. Cosa che di per sè dimostra già , se non un impegno preciso, almeno una certa disponibilità di fondo, ed ove non avesse margine di manovra, probabilmente non si presterebbe a fare.
Rimarrebbe solo il problema di fondo, generale, dell'opportunità di investire miliardi in un paese del terzo mondo. Ma VAG in questo senso è già in ballo, visto che sta entrando direttamente in Italia con tutti i suoi marchi, facendo fuori l'intermediario.
Si sono messi in movimento ed hanno preso già contatti, non solo col venditore, ma con tutti quelli che gli dovranno garantire una serena attività. Bisogna solo vedere a cosa puntano, e se riescono.