<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Interessante test sulle gomme di Altroconsumo | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Interessante test sulle gomme di Altroconsumo

99octane ha scritto:
lukkinen ha scritto:
Epme ha scritto:
........
Tra l'altro se non ricordo male il test analizzava gomme nuove ma di vecchia costruzione.
Certo se monti oggi una gomma del 2007 e la tieni 3-4 anni ...
Diciamo che considerata la percorrenza media italica (ca 12K km/anno) il problema diventa reale solo per chi fa davvero pochissimi km al mese

praticamente un test senza nessun valore, un pneumatico di 5 anni generalmente rotola per 5 anni su asfalto (di tutti i tipi), con condizioni climatiche (di tutti i tipi), con sollecitazioni (di tutti i tipi), con piloti e quindi impegno e attrito (di tutti i tipi).....potrei continuare per un mese a scrivere le differenze fra il test ad cazzum citato e la quotidianità moltiplicato 1825 di un pneumatico comune con vita generale.....ma siamo seri???? :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:

a 4 ruote un testminkia come questo ovviamente non viene in mente perchè forse "pensano" :lol: :lol: :lol:

Forse un minimo di cognizione di misure e criteri di test prima di essere cosi' tranchant non guasterebbe, ed eviterebbe di rendersi ridicoli.
Il test e' tutt'altro che un "testminkia".
E' stato fatto su gomme di vecchia produzione ma intonse per ovvi motivi di consistenza. Impossibile ottenere un qualsivoglia raffronto sensato su gomme usate, appunto, chissacome, chissadove.
Invece, siccome questa e' la condizione di "meglio teorico", va da se' che i risultati ottenuti, qualora mostrino un peggioramento, sono oltremodo significativi, visto che si parte dalla "condizione migliore possibile": gia' cosi' la frenata e' peggiorata significativamente, e da qui si puo' solo peggiorare.
perchè secondo te tutte le mescole sono uguali quindi si può fare anche un raffronto con le mie? partiamo dal meglio teorico e scendiamo a valutare il degrado? no non la penso così, rimane un test fatto per riempire pagine, inoltre non sappiamo nemmeno come e chi le ha conservate per tutti sti anni, troppe variabili per parlare di punto di partenza.
ps: nella vita faccio test e ricerche tutti i giorni, non sono esattamente il pirlino diciottenne che ti im ;) magini
 
lukkinen ha scritto:
perchè secondo te tutte le mescole sono uguali quindi si può fare anche un raffronto con le mie? partiamo dal meglio teorico e scendiamo a valutare il degrado?
senza mettere in dubbio le tue competenze, forse sbagli il punto di vista. lo scopo di questo test non è certo valutare analiticamente e in termini precisi di raffronto le prestazioni, cosa difficile e improbabile per le ragioni da te elencate, ma più semplicemente quello di portare l'attenzione dei consumatori - si tratta di una rivista non specializzata - su un aspetto critico e spesso sottvalutato della sicurezza in auto: gli pneumatici vecchi perdono prestazioni - e quindi affidabilità - anche se poco usurati. niente di più.
 
bumper morgan ha scritto:
si potrebbe parlare anche del fatto che tutti, dal conce al gommista, pompano ... a pressioni ben oltre ciò che indicato sul libretto...
Personalmente ho sempre notato, con le poche auto che ho avuto, che se tenute alla pressione prescritta le gomme tendono a consumarsi molto più sui fianchi che nella parte centrale.
Mantenendole a una pressione leggermente superiore (5-10%), invece, il battistrada si consuma in maniera decisamente più omogenea e si prevengono fenomeni di surriscaldamento dovuti alla flessione ciclica delle maglie, tanto più ampia quanto più la gomma è sgonfia; non a caso spesso il manuale d'uso dell'auto suggerisce, in caso di auto carica o di lungo viaggio, di aumentare la pressione.
In altre parole, camminare con le gomme un po' sgonfie è assai peggio che camminare con le gomme un po' più gonfie del prescritto.

Senza dimenticare che, per ovvi motivi, le "prescrizioni" delle case in quanto ai materiali di consumo raramente sono confezionate tenendo in considerazione la salvaguardia del portafoglio dei clienti.
 
chepallerossi ha scritto:
lukkinen ha scritto:
perchè secondo te tutte le mescole sono uguali quindi si può fare anche un raffronto con le mie? partiamo dal meglio teorico e scendiamo a valutare il degrado?
senza mettere in dubbio le tue competenze, forse sbagli il punto di vista. lo scopo di questo test non è certo valutare analiticamente e in termini precisi di raffronto le prestazioni, cosa difficile e improbabile per le ragioni da te elencate, ma più semplicemente quello di portare l'attenzione dei consumatori - si tratta di una rivista non specializzata - su un aspetto critico e spesso sottvalutato della sicurezza in auto: gli pneumatici vecchi perdono prestazioni - e quindi affidabilità - anche se poco usurati. niente di più.

certo hai ragione se lo scopo è fare una chiaccherata e riempire uno spazio su rivista, infatti ho detto che è un testminkia..... come si può fare un discorso frivolo, si fanno anche ste cose; ma dubito che sia utile a chi vuole analizzare un dato oggettivo.....

però viene lodato da chi ne capisce poco! :rolleyes:
 
lukkinen ha scritto:
certo hai ragione se lo scopo è fare una chiaccherata e riempire uno spazio su rivista, infatti ho detto che è un testminkia..... come si può fare un discorso frivolo, si fanno anche ste cose; ma dubito che sia utile a chi vuole analizzare un dato oggettivo.....

però viene lodato da chi ne capisce poco! :rolleyes:

sì, vabbèh.... buonanotte. :rolleyes:
 
lukkinen ha scritto:
chepallerossi ha scritto:
lukkinen ha scritto:
perchè secondo te tutte le mescole sono uguali quindi si può fare anche un raffronto con le mie? partiamo dal meglio teorico e scendiamo a valutare il degrado?
senza mettere in dubbio le tue competenze, forse sbagli il punto di vista. lo scopo di questo test non è certo valutare analiticamente e in termini precisi di raffronto le prestazioni, cosa difficile e improbabile per le ragioni da te elencate, ma più semplicemente quello di portare l'attenzione dei consumatori - si tratta di una rivista non specializzata - su un aspetto critico e spesso sottvalutato della sicurezza in auto: gli pneumatici vecchi perdono prestazioni - e quindi affidabilità - anche se poco usurati. niente di più.

certo hai ragione se lo scopo è fare una chiaccherata e riempire uno spazio su rivista, infatti ho detto che è un testminkia..... come si può fare un discorso frivolo, si fanno anche ste cose; ma dubito che sia utile a chi vuole analizzare un dato oggettivo.....

però viene lodato da chi ne capisce poco! :rolleyes:

Il test non si prefigge come scopo ne' di raffrontare la tenuta all'invecchiamento delle varie tipologie di gomme (non serve: all'automobilista basta sapere che le gomme normali van cambiate indipendentemente dall'usura dopo quattro, massimo cinque anni e dopo tre per le invernali) ne' di raffrontare vari metodi di conservaziond (non serve: una volta che sono conservati in luogo fresco e all'ombra va bene).
Si propone di mostrare a troppi faciloni pressapochisti che una gomma si deteriora (e tanto) anche solo col passare del tempo. Il test riesce pienamente nel suo intento, e tu stai scivolando sugli specchi. :rolleyes:
 
99octane ha scritto:
Si propone di mostrare a troppi faciloni pressapochisti che una gomma si deteriora (e tanto) anche solo col passare del tempo. Il test riesce pienamente nel suo intento, e tu stai scivolando sugli specchi. :rolleyes:

esatto, proprio il compito che si prefigge una rivista che appunto non è rivolta ad appassionati, ma all'utente medio.
ma sai, qui sono tutti fenomeni.
 
interessante, valutare le prestazioni in gomme non usurate ma vecchie.

le prove sulle gomme costano, costano un sacco, l'ing boni di 4R me lo confermò qualche mese addietro.

per questo esistono le sottomarche che non fanno ricercaa e sfruttano i disegni e le mescole dei modelli fuori produzione dei marchi premium

personalmente (cosa confermata dai testi di indipendenti come ADAC/TCS/OAMTC) vedo che le michelin durano si più della media e restano morbidi anco dopo 4 anni (credo merito dell'alto tenore di silice), certo sono anch ei più cari, parlando di auto "normali"
 
99octane ha scritto:
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Si propone di mostrare a troppi faciloni pressapochisti che una gomma si deteriora (e tanto) anche solo col passare del tempo. Il test riesce pienamente nel suo intento, e tu stai scivolando sugli specchi. :rolleyes:

scivola sugli specchi chi si ribalta sulle proprie opinioni pur di uscirne bene, non io, la mia opinione è univoca e chiara sin da subito, stammi bene eh? ;)
 
Se tengo le gomme 5 anni significa che ci ho fatto 250 mila Km...Impossibile.
Secondo me quindi non ha molto senso tenere una gomma 5 anni anche per coloro i quali percorrono 7000 km anno.
 
lukkinen ha scritto:
99octane ha scritto:
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Si propone di mostrare a troppi faciloni pressapochisti che una gomma si deteriora (e tanto) anche solo col passare del tempo. Il test riesce pienamente nel suo intento, e tu stai scivolando sugli specchi. :rolleyes:

scivola sugli specchi chi si ribalta sulle proprie opinioni pur di uscirne bene, non io, la mia opinione è univoca e chiara sin da subito, stammi bene eh? ;)

Come ti han gia' detto... buonanotte. :rolleyes:
 
rosberg ha scritto:
Se tengo le gomme 5 anni significa che ci ho fatto 250 mila Km...Impossibile.
Secondo me quindi non ha molto senso tenere una gomma 5 anni anche per coloro i quali percorrono 7000 km anno.

Le invernali gia' dopo 3 anni sarebbero da cambiare. Massimo massimo 4 (ma gia' siamo fuori dai livelli di tenuta ottimali).
E molte gomme sportive ne durano 4. Insomma, e' piu' facile di quanto sembri arrivare con gomme con battistrada ancora accettabile ma... finite.
 
marimasse ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
si potrebbe parlare anche del fatto che tutti, dal conce al gommista, pompano ... a pressioni ben oltre ciò che indicato sul libretto...
Personalmente ho sempre notato, con le poche auto che ho avuto, che se tenute alla pressione prescritta le gomme tendono a consumarsi molto più sui fianchi che nella parte centrale.
Mantenendole a una pressione leggermente superiore (5-10%), invece, il battistrada si consuma in maniera decisamente più omogenea e si prevengono fenomeni di surriscaldamento dovuti alla flessione ciclica delle maglie, tanto più ampia quanto più la gomma è sgonfia; non a caso spesso il manuale d'uso dell'auto suggerisce, in caso di auto carica o di lungo viaggio, di aumentare la pressione.
In altre parole, camminare con le gomme un po' sgonfie è assai peggio che camminare con le gomme un po' più gonfie del prescritto.

Senza dimenticare che, per ovvi motivi, le "prescrizioni" delle case in quanto ai materiali di consumo raramente sono confezionate tenendo in considerazione la salvaguardia del portafoglio dei clienti.

Concordo.In particolare nelle trazioni anteriori. Forse è proprio per questo motivo che i gommisti le gonfiano di più.
 
99octane ha scritto:
rosberg ha scritto:
Se tengo le gomme 5 anni significa che ci ho fatto 250 mila Km...Impossibile.
Secondo me quindi non ha molto senso tenere una gomma 5 anni anche per coloro i quali percorrono 7000 km anno.

Le invernali gia' dopo 3 anni sarebbero da cambiare. Massimo massimo 4 (ma gia' siamo fuori dai livelli di tenuta ottimali).
E molte gomme sportive ne durano 4. Insomma, e' piu' facile di quanto sembri arrivare con gomme con battistrada ancora accettabile ma... finite.

Non è vero che le invernali dopo 3 anni sarebbero da cambiare. E' una leggenda metropolitana.

Monto pneumatici invernali lamellari dagli anni '80, fin dal loro arrivo sul mercato, e spesso ho usato gomme con ben più di 3 anni senza nessun problema sia di trazione sulla neve, anche in situazioni di grande innevamento, sia di guida nelle altre condizioni invernali.

La cosa che si dovrebbe capire è che, se è vero che un pneumatico invecchiando perde comunque di prestazioni, il grado di invecchiamento non dipende solo dal tempo trascorso dalla sua costruzione, ma anche da come è stato usato (cicli di isteresi) e in che condizioni è stato conservato. Una gomma più vecchia come data di costruzione può essere, a parità di consumo, meno degradata di una identica gomma con un DOT più recente usata e conservata in condizioni meno favorevoli.
E il comportamento nel tempo dipende, naturalmente, anche dalle stesse mescole, dal tipo e costruttore della gomma: ci sono pneumatici più soggetti a "indurirsi" anche dopo tre o quattro anni, altri che invece arrivano a fine vita ancora con un buon grip.
Gli stessi costruttori, come Michelin nelle sue note tecniche, dicono che i pneumatici devono essere "controllati" dopo 5 anni e obbligatoriamente sostituiti dopo 10 anni dalla data di costruzione, ma non si sbilanciano su "date limite" inferiori visto che giustamente le condizioni di utilizzo e stoccaggio incidono enormemente sulla vita dello pneumatico.

Per i costruttori sarebbe fra l'altro molto più conveniente prescrivere la sostituzione per date limite basse come i tre anni che qualcuno ipotizza qui.

E' vero invece (e alcuni pneumatici hanno anche l'indicatore apposito), ed importante a sapersi, che quando la profondità del battistrada scende sotto i 4 mm (circa meta' battistrada) gli pneumatici invernali non garantiscono più l'aderenza necessaria su fondi innevati.
 
5 anni significa che il battistrada è vetrificato o assente. Certamente con le utilitarie, guidate in città (senza buche), pesando poco, durano di più. Sono anche più dure e in sogno ai brucia semafori.
L'opposto con le sportive o suv da 2t, 5 anni ci metti la firma se ci fai la metà.
 
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