<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Incidente a Casal Palocco | Page 43 | Il Forum di Quattroruote

Incidente a Casal Palocco

Non è il primo caso e purtroppo non sarà l'unico nel quale la velocità spropositata di un veicolo (rispetto al traffico , alle condizioni della strada , alla presenza di altri veicoli sulla carreggiata e o in ambito urbano ) causi incidenti gravi e spesso mortali .Qui emerge una considerazione di psicologia della percezione , cosa già detta e ridetta , ma tant'è : se sto circolando fra veicoli che viaggiano tutti , chi meno e chi più in un certo range , ad una determinata velocità , mi riesce difficile ( a me come automobilista tipo non a me personalmente personalmente , direbbe l'aiuto di Montalbano :) ) valutare che un'auto , vista da lontano e considerata dalla mia mente come le altre vetture che ho incontrato e sto incontrando , possa avvicinarsi in un tempo talmente ridotto da piombarmi sulla portiera ed accopparmi o ammazzare i miei passeggeri . In questo caso nella mente prevale la dimensione spaziale , vi sono tot metri , abbastanza per passare e trascura , anche perchè calcolabile con meno immediatezza , la dimensione temporale. Gli effetti di questo errore -se così si può chiamare , visto che il vero errore rimane la scelleratezza di alcune velocità in luoghi e tempi non adatti -sono quasi sempre tragici ed è per questo che in caso di forte violazione del limite di velocità , come dovrebbe essere in questo caso , la colpa va a chi ha violato il limite.
Ricordo a questo proposito un tragico incidente , avvenuto una trentina di anni fa , che fece scalpore perchè protagonista e vittima fu la cosiddetta "Dama Bianca" , così appellata dal gossip degli anni '50/'60, la vedova del campione Fausto Coppi . L'autista di questa signora , quindi un professionista con anni di esperienza sulle spalle , svoltò a si nistra per entrare nel cancello della villa di residenza della moglie di Coppi e non si accorse che la vettura , da lui vista lontana , una Fiat Ritmo Abarth , stava avvicinandosi a più di 200 all'ora in un tratto di strada dove vigeva il limite dei 90 . Anche qui l'autista fu mezzo illeso e la "Dama Bianca" morì non sul colpo, ma per le conseguenze di quell'impatto..

https://faustocoppi.altervista.org/giulia-occhini.html
 
Non è il primo caso e purtroppo non sarà l'unico nel quale la velocità spropositata di un veicolo (rispetto al traffico , alle condizioni della strada , alla presenza di altri veicoli sulla carreggiata e o in ambito urbano ) causi incidenti gravi e spesso mortali .Qui emerge una considerazione di psicologia della percezione , cosa già detta e ridetta , ma tant'è : se sto circolando fra veicoli che viaggiano tutti , chi meno e chi più in un certo range , ad una determinata velocità , mi riesce difficile ( a me come automobilista tipo non a me personalmente personalmente , direbbe l'aiuto di Montalbano :) ) valutare che un'auto , vista da lontano e considerata dalla mia mente come le altre vetture che ho incontrato e sto incontrando , possa avvicinarsi in un tempo talmente ridotto da piombarmi sulla portiera ed accopparmi o ammazzare i miei passeggeri . In questo caso nella mente prevale la dimensione spaziale , vi sono tot metri , abbastanza per passare e trascura , anche perchè calcolabile con meno immediatezza , la dimensione temporale. Gli effetti di questo errore -se così si può chiamare , visto che il vero errore rimane la scelleratezza di alcune velocità in luoghi e tempi non adatti -sono quasi sempre tragici ed è per questo che in caso di forte violazione del limite di velocità , come dovrebbe essere in questo caso , la colpa va a chi ha violato il limite.
Ricordo a questo proposito un tragico incidente , avvenuto una trentina di anni fa , che fece scalpore perchè protagonista e vittima fu la cosiddetta "Dama Bianca" , così appellata dal gossip degli anni '50/'60, la vedova del campione Fausto Coppi . L'autista di questa signora , quindi un professionista con anni di esperienza sulle spalle , svoltò a si nistra per entrare nel cancello della villa di residenza della moglie di Coppi e non si accorse che la vettura , da lui vista lontana , una Fiat Ritmo Abarth , stava avvicinandosi a più di 200 all'ora in un tratto di strada dove vigeva il limite dei 90 . Anche qui l'autista fu mezzo illeso e la "Dama Bianca" morì non sul colpo, ma per le conseguenze di quell'impatto..

https://faustocoppi.altervista.org/giulia-occhini.html

Veramente interessante l'analisi psicologica, un aspetto che non avevo considerato ma che invece come da te descritto ha una grande importanza
 
vista da lontano e considerata dalla mia mente come le altre vetture che ho incontrato e sto incontrando , possa avvicinarsi in un tempo talmente ridotto da piombarmi sulla portiera ed accopparmi o ammazzare i miei passeggeri
Vero, anche suffragato dal fatto che non si è abituati a certe velocità in città, e quindi calcolarne il reale tempo di un eventuale "impatto". Lo dimostra il fatto che risulta molto difficile attraversare un'autostrada a piedi, poiché non si è abituati alla percezione della velocità elevata.
 
IMG_3463.jpeg
Ma anche di quanto lo fosse la Smart per la Ursus.
Anche andando a 120 se avesse toccato il freno appena la Smart avesse iniziato la svolta si sarebbe fermata o al massimo l'avrebbe ammaccata.
Ma magari stava pensando ad altro.
Così come la Smart non vede la
Urus, anche il conducente della urus la vede spuntare all’ultimo da dietro la 500
Questo è il frame dove la Smart comincia la svolta.
Nessuno dei due vede l’altro
 
Vedi l'allegato 31147
Così come la Smart non vede la
Urus, anche il conducente della urus la vede spuntare all’ultimo da dietro la 500
Questo è il frame dove la Smart comincia la svolta.
Nessuno dei due vede l’altro

Proprio in quel frame si vedono 2 alberi sulla dx della urus e guardando su google earth e misurando con il righello integrato nell'app ci sono 60m dalla prima pianta all'incrocio. La urus li percorre in 2 secondi
 
È un po’ diverso. Non aveva la precedenza nel girare, se arriva un veicolo dalla parte opposta.
.
A che distanza? a 50 metri, a 100 metri, a 200 metri?
All'infinito?
E' un centro cittadino, una strada dove le auto DEVONO andare a 50 Km/h.
Gli è arrivato di fronte a 124 km/h, accelerando per arrivarci (questo quanto accertato), lei che stava per svoltare poteva immaginarlo?
Anzi, doveva immaginarlo? Sul serio?
Ragionevolmente, non con i nostri sensi acuti, la vista da aquila e le nostre abilità da pilota sopraffine.
 
Nemmeno i pedoni hanno sempre la precedenza ma se un'auto ne falciasse uno a 100 km orari in città nessuno si metterebbe a sindacare se era sulle strisce o meno.
 
Questa era facile:
36 x 3....
La sapevo anche io....
Il bello viene adesso.
Quanto puo' avere rallentato....
Sempre freni di brutto da subito
??
 
Così ad occhio inizia a frenare un po' dopo quando avrà percorso almeno altri 20/30m quindi frena a 30m dall'incrocio. A 120 all'ora la urus si ferma in massimo 60m quindi ci sono 30m di troppo.
 
In pratica quando uno gira quindi quanti metri deve considerare per dover rispettare la precedenza di chi viene? Devo considerare che uno potrebbe andare a 120? A questo punto anche a 150... In pratica uno non svolta mai... Battute a parte, ricordiamo sempre che i pedoni sono obbligati ad attraversare sulle strisce se queste sono a al massimo a 100 metri da dove si trova, altrimenti può attraversare anche dove non ci sono le strisce... Figuriamoci se uno arriva a 120...altro che il povero volontario antincendio del gp del Sudafrica del 1977 investito dall'altrettanto povero Tom Pryce.
 
[QUOTE="ALGEPA, post: 2983609, member: 3219"...altro che il povero volontario antincendio del gp del Sudafrica del 1977 investito dall'altrettanto povero Tom Pryce.[/QUOTE]


ricordo perfettamente la scena vista in diretta...
il GP del Sudafrica si correva al sabato alle 13.30....
 
Non è il primo caso e purtroppo non sarà l'unico nel quale la velocità spropositata di un veicolo (rispetto al traffico , alle condizioni della strada , alla presenza di altri veicoli sulla carreggiata e o in ambito urbano ) causi incidenti gravi e spesso mortali
Casa mia si affaccia su una provinciale con limite a 50 perchè è entro il centro abitato. Uscendo in strada, alla mia sinistra ho un tratto di una sessantina di metri prima di una semicurva che va verso il centro del paese, quindi se devo girare a sinistra attraversando la strada, se trovo il pirlota di turno il rischio c'è. Tanti anni fa c'era in paese una testa di glande ingegno, come dicono i cinesi, che si era preso la moto e passava davanti a casa mia a oltre 150, ma probabilmente di più. Per fortuna gli è passata presto (o gliel'hanno fatta passare quelli con la fiamma sul berretto, non si è mai saputo...), il santo protettore degli idioti ha guardato in basso e non è successo niente, ma ogni volta che uscivamo, magari col trattore, c'era veramente da farsi il segno della croce....
 
Back
Alto