<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Imparare un "MESTIERE" a 36 anni: è fattibile o fuori discussione? | Il Forum di Quattroruote

Imparare un "MESTIERE" a 36 anni: è fattibile o fuori discussione?

Un saluto a tutti gli amici del forum...
sarebbe lunga da riassumere la storia della mia vita da un punto di vista formativo e professionale ma ci proverò, scusatemi tuttavia se sarò comunque prolisso.

ho 36 anni, diplomato al liceo scientifico, laureato (senza una reale motivazione e voglia di studiare, che avevo gia perso strada facendo) in giurisprudenza a 25 anni, non ho mai praticato la professione forense perche non realmente interessato. Diciamo che appartengo a quella generazione a cui era stata inculcata l'idea distorta che "piu avresti studiato, piu ti saresti realizzato" ma alla fine la laurea me la son presa con un bell'esaurimento nervoso al seguito solo per non deludere i miei genitori (grande cazzata ho fatto), che non facevano altro che esercitare su di me una pressione psicologica dandomi del "fallito" se mi fossi ritirato dall'università, ripetendomi peraltro, che col diploma liceale non ero "nè carne nè pesce":emoji_disappointed:

Ho lavorato come impiegato amministrativo/back office, anche in contesti di un certo livello (bancario o assicurativo)dai miei 26 ai miei 32 anni. poi con la crisi del 2012/13, ho perso il lavoro e in questo settore non son riuscito piu a inserirmi. Ho mandato curriculum per tutti i tipi di lavori (dall'impiegato, all'operaio, al magazziniere, o all'inserviente delle pulizie) ma gli unici lavori che son riuscito a trovare son stati i call center di vendita o altri lavori sempre mal pagati nel settore commerciale.

Ora faccio l'agente immobiliare e a stento arrivo alla 1000 euro al mese, oltre a stressarmi tanto, come tutti i lavori commerciali, dove il raggiungimento degli obiettivi diventa condizione imprescindibile per non esser mandati via. ( e su questo la direzione ci marcia tanto, rasentando quasi il mobbing)

Proprio un mio collega agente immobiliare, licenziato l'anno scorso, e con le palle piene, a 42 anni ha fatto un corso professionale di cucina (era appassionato, bisogna riconoscerlo) e ora lavora in una trattoria...avrà avuto fortuna sicuramente, forse qualche "chiamata", (anche se non lo dice) ma ora sta bene.

Io per la cucina non mi sento tanto portato, una mia passione invece sono sempre stati liquori e cocktail, quindi se dovessi buttarmi nel settore della ristorazione (tra i pochi che non conosce crisi) mi farei un buon corso professionale da Barman/Bartender (non di quelli acrobatici chiaramente :emoji_grin:)....

Non pretendo grossi guadagni, mi basterebbe anche fa il barista a 800/900 euro, quanti ne prendo ora come agente immobiliare, almeno farei qualcosa che mi piace. L'alternativa è ammalarmi nuovamente di esaurimento nervoso. :emoji_grin: Ma la domanda è: troverei qualcuno che mi assume?

Un abbraccio a tutti
 
Ciao,

spinosa situazione, ti capisco: ho anche io 36 anni e bei problemi di "carriera" (per modo di dire).
Certo non so dirti se sia possibile che ti assumano. Ti consiglierei di fare un po' di esplorazione per capire se in zona tua ci sono posti dove potresti lavorare, e se riesci anche a capire quali sono le capacità integrative che ti servono (per dire, barman classico da caffé se il posto lavora anche di giorno). Valutando anche varie opzioni, dal part-time nei fine settimana (per mantenere anche in parte il lavoro, all'inizio) a opzioni tipo villaggi vacanza/crociera/zone turistiche per fare stagioni...
E poi di informarti sulla bontà dei corsi, cercando di ottenere un buon "titolo" o una buona preparazione, per farti valere.
Infine, la cosa più difficile almeno per me, cercare di capire se qualcosa ti piace particolarmente, da appassionarsi proprio, per capire se dedicandosi si aprono anche prospettive lavorative. Conosco gente che ha lavorato come volontaria coi migranti, poi è diventato un lavoro e sono contenti. Non è facile, ma tu hai l'attitudine positiva che ti accontenti il che è una gran cosa.
Soprattutto, un grande in bocca al lupo!
 
A 36 anni ti puoi considerare ancora un ragazzino, inoltre la motivazione, in questo caso cercare di fare un lavoro che piace, generalmente fa rendere al 110%.
Dacci dentro ed in bocca al lupo.
 
Vi ringrazio per l'incoraggiamento ragazzi....

Un ragazzino? :emoji_blush: magari, caro....le aziende purtroppo non la pensano cosi, per loro sei "ragazzino" fino ai 25, massimo 30 anni...

Che poi non ho mai capito una cosa.....se devono farti il contratto di apprendistato, con cui ci sono notevoli sgravi fiscali per l'azienda, ci può stare che il limite massimo sia 29 anni...

Ma io mi son visto scartare anche da lavori (nel mio settore) in cui la forma contrattuale offerta era a tempo determinato o tempo indeterminato....in quel caso, tra un 20enne e un 35enne, ma pure un ultra 40enne che non ha famiglia, cosa cambia? perche il 40enne deve essere scartato? me lo son sempre chiesto...
 
15094
 
Io credo che un limite della mentalità nostrana ma anche del mondo lavorativo che abbiamo, è sempre stata quella di volere avere un lavoro con cui inizi a 20 anni e ci arrivi alla pensione, mentre in molti altri paesi si è molto più abituati a cambiare professione. Certo per alcune professioni l'esperienza è un fattore importante ma personalmente credo che per tanti altri lavori poter cambiare sia invece un modo per rimettersi in gioco e non smettere mai di imparare,ripeto però che deve esserci anche un mondo del lavoro che ti permette di cambiare. Quindi al amico che ha aperto il post il mio consiglio è di rimettersi i gioco in questa nuova avventura, anche perché mi sembra una persona molto dotata e saprà far valere le sue doti in un nuovo campo
 
Io credo che un limite della mentalità nostrana ma anche del mondo lavorativo che abbiamo, è sempre stata quella di volere avere un lavoro con cui inizi a 20 anni e ci arrivi alla pensione, mentre in molti altri paesi si è molto più abituati a cambiare professione. Certo per alcune professioni l'esperienza è un fattore importante ma personalmente credo che per tanti altri lavori poter cambiare sia invece un modo per rimettersi in gioco e non smettere mai di imparare,ripeto però che deve esserci anche un mondo del lavoro che ti permette di cambiare. Quindi al amico che ha aperto il post il mio consiglio è di rimettersi i gioco in questa nuova avventura, anche perché mi sembra una persona molto dotata e saprà far valere le sue doti in un nuovo campo
Sarà un limite ma mi sembra che lo scenario che si pone ai giorni nostri fa rabbrividire. Certo in Germania sì cambia spesso, ho visto colleghi arrivare, fare un po' di esperienza per poi cambiare e cambiare ancora. Ma il mercato del lavoro è un attimino diverso dal nostro e quando cambiano cambiano per andare a prendere di più. In svizzera possono lasciarti a casa da un giorno all'altro ma anche lì trovi molto più facilmente e a stipendi decisamente più alti...
Qui ho letto in questo forum di un camionista a cui avevano offerto 1000 euro al mese per lavorare anche 12 ore al giorno... anche nel mondo dell'informatica qui nel nord est non a Lampedusa sento offrire a gente con esperienza pluriennale 1200 euro al mese e magari gli chiedono anche la reperibilità. Ma non scherziamo, siamo diventati il terzo mondo in fatto di lavoro, o prendi questo tozzo di pane o resta pure a caso. Intanto c'è chi ruba milioni a destra e a manca
 
La desertificazione del tessuto industriale produce di pari passo quella commerciale e dei servizi. Quello che manca non è l'offerta di disponibilità ad accedere al lavoro, ma la mancanza di questo. Tutto ciò porta a una riduzione continua e progressiva dei salari medi, a una impossibilità della crescita del PIL e a una successiva svendita della capacità economica del nostro paese. Chi siano i colpevoli, sono sotto gli occhi di tutti. Non bisogna certo fare nomi e cognomi. Sono coloro che spesso sono stati considerati padri della patria e che spesso vediamo comparire in quell'elettrodomestico che chiamiamo TV.
Cosa consigliare quindi a un ventenne o a un trentenne, se non emigrare all'estero e cercare quello che non è mai più possibile da oltre 50 anni costruire qui in Italia. All'estero tutto è ancora possibile e in 10 anni partire da zero e poter costruire una fortuna. In Italia già è tanto se rimane costante il tenore di vita, perchè invece la maggioranza degli italiani passano da una situazione media verso l'estrema povertà, ed è molto semplice .... basta perdere il lavoro e non lo si trova più, basta essere colpiti da equitalia, o da malviventi o passare per le maglie di una giustizia ingiusta e si va verso l'oblio. In italia non esiste il career-path nel lavoro presente negli altri paesi, non esiste la meritocrazia, non esiste più lo spirito e la voglia di far crescere il paese. Si salvi chi può.
 
Vai in Australia dove c'è lavoro per chi ha voglia di lavorare ( meglio West Australia tipo Perth e dintorni ). Comincia nelle fattorie e poi cercati un posto fisso. Ho parecchi amici della tua età che hanno fatto così e sono contentissimi. Auguri
 
Nel mio intervento avevo premesso che il mondo del lavoro che abbiamo in Italia non permette spesso quello che io auspicavo, ma parallelamente abbiamo un modello sociale che a mio avviso non si adatta a quello che ora molte professioni richiedono. Ad esempio il concetto di acquistare una casa, mettendo su un mutuo, e che ci devo vivere per 50 anni se non di più per alcuni lavori è un limite, purtroppo però quello della casa di proprietà da noi è un assiema. Anche il dover andare al estero viene sempre visto come una piaga mentre per molte professioni moderne è un passaggio spesso importante soprattutto al inizio del esperienza lavorativa
 
Concordo Algepa. Non è che serve una casa di proprietà, ma va da se che ci sono delle storture enormi nella società in cui viviamo. Un ragazzo che a 30 anni abbia un lavoro in Italia e vive in una città come Roma e Milano, fatto 1000 il suo stipendio dovrebbe pagare per la locazione di un'abitazione di 100mq in un quartiere periferico max 150 euro 100 euro per i servizi (acqua, luce, telefono, rete dati, condominio, riscaldamento) 150 euro per la mobilità (trasporti, rata auto, benzina), 300 euro per vitto, 150 per svago e divertimenti, e 150 euro di risparmio); invece si assiste a ben altri costi mensili: locazione 1.000 euro, servizi 500 euro, 600 mobilità, vitto 350, totale 2450 euro con svago zero e zero risparmio.
In altre nazioni lo stipendio è pari ai costi mensili che si affrontano e quindi si riesce a vivere. Qui senza l'aiuto di qualcuno non si vive, ma si sopravvive e con enormi difficoltà.
 
Nel mio intervento avevo premesso che il mondo del lavoro che abbiamo in Italia non permette spesso quello che io auspicavo, ma parallelamente abbiamo un modello sociale che a mio avviso non si adatta a quello che ora molte professioni richiedono. Ad esempio il concetto di acquistare una casa, mettendo su un mutuo, e che ci devo vivere per 50 anni se non di più per alcuni lavori è un limite, purtroppo però quello della casa di proprietà da noi è un assiema. Anche il dover andare al estero viene sempre visto come una piaga mentre per molte professioni moderne è un passaggio spesso importante soprattutto al inizio del esperienza lavorativa
Quello che dici è vero, ho alcuni ex colleghi che hanno rifiutato un posto decisamente migliore per non spostarsi di 80 km perché dovevano stare vicini alla mamma, agli amici... e hanno preferito farsi su e giù tutti i giorni in macchina aziendale per 15 anni.
Sulla casa invece penso che con stipendi che abbiamo, i 5-600 euro preferiamo (almeno io) investirli in una casa piuttosto che buttarli a fondo perduto.
Anche perché ritrovarsi in pensione (arrivandoci) magari con un reddito da fame e dovendo pagare anche un affitto non è una gran prospettiva. Almeno che il tetto sotto cui dormo sia mio
 
Vi ringrazio per l'incoraggiamento ragazzi....

Un ragazzino? :emoji_blush: magari, caro....le aziende purtroppo non la pensano cosi, per loro sei "ragazzino" fino ai 25, massimo 30 anni...

Che poi non ho mai capito una cosa.....se devono farti il contratto di apprendistato, con cui ci sono notevoli sgravi fiscali per l'azienda, ci può stare che il limite massimo sia 29 anni...

Ma io mi son visto scartare anche da lavori (nel mio settore) in cui la forma contrattuale offerta era a tempo determinato o tempo indeterminato....in quel caso, tra un 20enne e un 35enne, ma pure un ultra 40enne che non ha famiglia, cosa cambia? perche il 40enne deve essere scartato? me lo son sempre chiesto...


Per quanto possa sembrarti strano i piu' richiesti sono quelli che costan meno....
Dell' esperienza, se non sono proprio lavori da specializzato, non frega niente a nessuno.
Primo fattore e' il costo
 
Per quanto possa sembrarti strano i piu' richiesti sono quelli che costan meno....
Dell' esperienza, se non sono proprio lavori da specializzato, non frega niente a nessuno.
Primo fattore e' il costo
Per quel che ho visto i nuovi imprenditori rampanti l'esperienza interessa, solo che la vogliono pagare come un apprendistato.
Gradita laurea triennale.. per un Call center. È l'ultima che ho visto
 
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