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il valore residuo

Di questo argomento si è già parlato più volte, ma che se ne parli ancora (e anche, direi, più frequentemente) mi pare positivo, specie se ci aiuta ad imparare a guardare le cose con maggiore obiettività, svincolandoci almeno in parte dai pesanti condizionamenti che più o meno consapevolmente subiamo ogni giorno.
Il significato del termine "convenienza" è quanto mai elastico e soggettivo; è un termine evanescente, non a caso tra i preferiti dai pubblicitari, che ben si guardano dall'usare parole e numeri in maniera oggettiva. Il fatto che una quantità crescente di persone (seppure tuttora assai bassa) venga colta da determinati dubbi e cominci a farsi talune domande va visto, a mio avviso, come un segnale confortante.

Qualsiasi cosa può essere dipinta e pensata come conveniente o non conveniente; bisogna vedere come e nell'interesse di chi la convenienza viene intesa.

Se si guarda il portafoglio, ovvero il bilancio complessivo tra i quattrini spesi e ciò che si ottenuto in cambio, un'automobile comincia ad essere "conveniente", ovvero a restituire almeno in parte la valanga di quattrini che ha bevuto, proprio quando arriva ad una certa età: è già pagata (niente rate mensili), non necessita di assicurazione contro il furto, da un anno all'altro si svaluta poco o nulla. Queste tre cose messe assieme, da sole, corrispondono già a una montagna di quattrini che mi metto letteralmente in tasca per ogni anno in più che tengo la mia auto "vecchia". Se oggi decido di tenerla un altro anno avrò, come "spesa" certa, solo la sempre più irrisoria svalutazione; se ne compro una nuova pagherò inevitabilmente, nello stesso anno:

1 - l'acconto iniziale di Xmila euro
2 - 12 rate mensili da Xcento euro l'una
3 - l'assicurazione contro il furto (qualcosa come tre o quattro bolli)
4 - da 5 a 10mila euro di pretestuosa svalutazione

Facendo le somme vengono fuori cifre sorprendenti. Per spendere altrettanto tenendo l'auto vecchia dovrei, in quell'anno, avere una sequenza di guasti davvero impressionante e molto inverosimile, a meno che la mia auto non sia veramente giunta alla fine dei suoi giorni (in senso tecnico, non commerciale).
Inoltre non va dimenticato che la macchina nuova porta con se non solo divertimento, orgoglio personale, esibizione e gratificazione (tutte cose molto più mentali che altro, specie se si pensa a come ci siamo ridotti a circolare), ma anche una dose aggiuntiva di stress. Ad esempio:
bottarella/strisciatina al parcheggio su macchina vecchia = giramento di sfere,
bottarella/strisciatina su macchina nuova = colossale giramento di sfere...
 
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