pilota54 ha scritto:ovvero opinione personale, in Italia si deve fare soprattutto una cosa: acquistare auto italiane, prodotti italiani, merce italiana. Basta con questo esaltare sempre ciò che avviene all'estero e autodemolirsi. Ci sarà anche in Italia qualche italiano degno di nota o no? Facciamo davvero tanto schifo? Se vogliamo DAVVERO aiutare la nostra economia compriamo italiano, mettiamoci seriamente a lavorare e a far lavorare il nostro proverbiale ingegno italico.
autofede2009 ha scritto:chiedo alla moderazione di chiudere cortesemente questo thread... chi vuole può continuare a discutere nello stesso aperto in fiat... e chiedo di chiudere anche quello uguale aperto in lancia... grazie
I messaggi identici e ripetuti in sedi diverse non sono vietati?BelliCapelli3 ha scritto:autofede2009 ha scritto:chiedo alla moderazione di chiudere cortesemente questo thread... chi vuole può continuare a discutere nello stesso aperto in fiat... e chiedo di chiudere anche quello uguale aperto in lancia... grazie
Alfa e Lancia si producono in stabilimenti Fiat, i processi produttivi quindi sono quelli. Del resto sarebbe un po' curioso che la moderazione chiudesse un thread cui sta partecipando.
Questo vizio di voler tentare di far chiudere i thread poco simpatici non si perde mai, eh?
reFORESTERation ha scritto:Credo all'operaia la quale dice che non possono fermare la produzione, ma mi chiedo, non può essere che ci sia un metodo diverso per recuperare l'errore di produzione?? Certo che si..anzi, ne sono sicuro.
Non è detto quindi che il metodo tedesco sia il giusto e quello italiano sbagliato, sono differenti, punto. Parlo dei solo processi di produzione ora, e non tiro in ballo quelli giapponesi perché impallirebbero pure i tedeschi.
Non posso rispondere oltre, sappi però che non è propriamente del tutto giusto quanto affermiBelliCapelli3 ha scritto:reFORESTERation ha scritto:Credo all'operaia la quale dice che non possono fermare la produzione, ma mi chiedo, non può essere che ci sia un metodo diverso per recuperare l'errore di produzione?? Certo che si..anzi, ne sono sicuro.
Non è detto quindi che il metodo tedesco sia il giusto e quello italiano sbagliato, sono differenti, punto. Parlo dei solo processi di produzione ora, e non tiro in ballo quelli giapponesi perché impallirebbero pure i tedeschi.
Temo tu sia fuori strada, chi sa qualcosa di processi produttivi, sa che le cose non stanno così. Il controllo qualità a fine produzione appartiene a schemi produttivi retaggio degli anni 60, che infatti non usa più nessuno, perchè, soprattutto su un prodotto estremamente complesso come una vettura, poco efficace.
Il motivo, se ci si pensa bene, è comprensibile anche a chi non è addetto ai lavori: se ispezioni una vettura finita e scopri una componente difettosa, per sostituirla, facilmente dovrai sventrare mezza macchina, e poi riassemblarla, con procedimenti che non saranno più quelli standard di linea: pensa al dover smontare / rimontare una plancia, al dover sventrare una porzione di moquette per poi ridoverla stendere: il lavoro non verrà mai come da produzione di linea, ed ecco scricchiolii ed imperfezioni d'assemblaggio varie. Pensa se invece che una componente salta poi fuori un intero lotto...un disastro, con decine di auto che vanno smontate e rimontate una per una, praticamente a mano, e con costi uomo che, se uno opera seriamente, si decuplicano.
Se poi uno opera poco seriamente, si accorge che c'è da far troppo lavoro, che il gioco non vale la candela, dà una rabberciata e richiude tutto: ci penserà l'officina in garanzia, che costa meno. Ed è solo a queste condizioni che questo tipo di controllo può costarti meno.
È proprio per questo che in ogni impianto moderno il controllo qualità si prima all'accettazione materiali, e poi a bordo linea: se.qualcosa non va la linea si.ferma finchè non hai risolto, costa meno e viene meglio. E se operi così, il controllo qualità finale non serve quasi a niente. Sono stati i giapponesi ad insegnarlo a tutto il mondo, tedeschi compresi, e non solo in campo automobilistico.
reFORESTERation ha scritto:Non posso rispondere oltre, sappi però che non è propriamente del tutto giusto quanto affermi
BelliCapelli3 ha scritto:reFORESTERation ha scritto:Non posso rispondere oltre, sappi però che non è propriamente del tutto giusto quanto affermi
Io ti porto la mia esperienza peronale, che conoscerà pure delle eccezioni... ma in campo automotive so che solo Fiat fa così.
Poi se non puoi rispondere non vale! :lol:
reFORESTERation ha scritto:Inviato
Qualche min e rispondoBelliCapelli3 ha scritto:reFORESTERation ha scritto:Inviato
visto.
BelliCapelli3 ha scritto:reFORESTERation ha scritto:Credo all'operaia la quale dice che non possono fermare la produzione, ma mi chiedo, non può essere che ci sia un metodo diverso per recuperare l'errore di produzione?? Certo che si..anzi, ne sono sicuro.
Non è detto quindi che il metodo tedesco sia il giusto e quello italiano sbagliato, sono differenti, punto. Parlo dei solo processi di produzione ora, e non tiro in ballo quelli giapponesi perché impallirebbero pure i tedeschi.
Temo tu sia fuori strada, chi sa qualcosa di processi produttivi, sa che le cose non stanno così. Il controllo qualità a fine produzione appartiene a schemi produttivi retaggio degli anni 60, che infatti non usa più nessuno, perchè, soprattutto su un prodotto estremamente complesso come una vettura, poco efficace.
Il motivo, se ci si pensa bene, è comprensibile anche a chi non è addetto ai lavori: se ispezioni una vettura finita e scopri una componente difettosa, per sostituirla, facilmente dovrai sventrare mezza macchina, e poi riassemblarla, con procedimenti che non saranno più quelli standard di linea: pensa al dover smontare / rimontare una plancia, al dover sventrare una porzione di moquette per poi ridoverla stendere: il lavoro non verrà mai come da produzione di linea, ed ecco scricchiolii ed imperfezioni d'assemblaggio varie. Pensa se invece che una componente salta poi fuori un intero lotto...un disastro, con decine di auto che vanno smontate e rimontate una per una, praticamente a mano, e con costi uomo che, se uno opera seriamente, si decuplicano.
Se poi uno opera poco seriamente, si accorge che c'è da far troppo lavoro, che il gioco non vale la candela, dà una rabberciata e richiude tutto: ci penserà l'officina in garanzia, che costa meno. Ed è solo a queste condizioni che questo tipo di controllo può costarti meno.
È proprio per questo che in ogni impianto moderno il controllo qualità si prima all'accettazione materiali, e poi a bordo linea: se.qualcosa non va la linea si.ferma finchè non hai risolto, costa meno e viene meglio. E se operi così, il controllo qualità finale non serve quasi a niente. Sono stati i giapponesi ad insegnarlo a tutto il mondo, tedeschi compresi, e non solo in campo automobilistico.
GuidoP - 5 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa