<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il problema di Fiat non è la Fiom, ma che non sa più fare auto | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Il problema di Fiat non è la Fiom, ma che non sa più fare auto

Cari ragazzi la verità è che ci stanno fregando tutti! Operai, impiegati, liberi professionisti... e tutto in nome del dio denaro! Oggi come non mai sono i soldi a comandare, ma non i soldi della gente, ma i soldi dei grandi capitali! Non si investe più in ricerca perchè è molto più facile far soldi in borsa, lucrando sul lavoro di chi fatica veramente! L'individuo in se non ha più valore, ma soprartutto bisogna togliergli ogni possibilità di parlare o di farsi valere! Non vi sentite sempre più oppressi, sorvegliati e spiati??? Alfaromeo è lo specchio dell'italia e del nuovo mondo... la sua storia si fonda sulle passioni e l'intelligenza di molte persone, fino a che arriva qualcuno che attratto dai denari che potrebbe farci succhia tutto e poi butta via...
 
renexx ha scritto:
lemat2005 ha scritto:
Segnalo in proposito questa interessante doppia intervista:

FIat-VW: due operai a confronto

http://www.repubblica.it/static/includes/common/interstitial.html?href="+http%3A%2F%2Fvideo.repubblica.it%2Fdossier%2Flo-scontro-su-pomigliano%2Ffiat-volkswagen-paga-e-diritti-due-operai-a-confronto%2F90557%3Fvideo%3D%26ref%3DHREC2-2
"

L'operaio VW: "prima di qualsiasi altra cosa viene la qualità. Possiamo fermare in qualsiasi momento la catena di montaggio se c'è un problema di qualità"

L'operaia Fiat: " Prima di tutto devono uscire le auto, la produzione deve procedere, anche a scapito della qualità. Le linee possono essere fermate solo dai capi, cosa che non fanno mai. Se si scopre un pezzo difettoso, al limite lo si smonta alla fine.
Se comprerei una VW? Sì, anche se preferisco un'auto italiana, con tutte le sue magagne..."

Semplicemente, vergognoso.

Non farei una cosa simile neanche se dirigessi una panetteria.

La Fiat mi delude sempre più.

Secondo loro quindi un operaio, proprio colui che quindi è a diretto contatto col prodotto e lo vede formarsi non ha diritto di fermare la produzione.

Se ciò è vero faccio i miei complimenti al gruppo Fiat
 
valvonauta_distratto ha scritto:
Più del doppio della paga e lavoro con priorità alla qualità, scelte idonee alle condizioni fisiche e sicuramente un certo rigore nelle varie procedure tecniche e comportamentali indirizzate verso una convivenza tranquilla ed equa. Peccato che in fiat non prendano spunto da queste cose ma vadano per una strada quasi buia e con poca logica.
Anche per la paga si parla di aggiunte e bonus vari, ma a me interessa di più sapere quanto spende il datore di lavoro per un operaio in Germania ed in Italia.
 
valvonauta_distratto ha scritto:
Più del doppio della paga e lavoro con priorità alla qualità, scelte idonee alle condizioni fisiche e sicuramente un certo rigore nelle varie procedure tecniche e comportamentali indirizzate verso una convivenza tranquilla ed equa. Peccato che in fiat non prendano spunto da queste cose ma vadano per una strada quasi buia e con poca logica.

Per quanto riguarda la paga, non significa nulla che in Germania sia doppia, perchè si applicano i contratti di categoria dello stato dove si svolge l'attività produttiva. Se aprisse una fabbrica in Italia, la VW riconoscerebbe ai dipendenti il contratto italiano non quello tedesco. Così come la Fiat paga ai dipendenti polacchi o serbi il contratto vigente in loco.
Io stesso, che lavoro in Italia alle dipendenze di una società con sede in Germania, lo stipendio dei colleghi di Monaco me lo sogno.
Sulla priorità alla qualità del prodotto, sono d'accordo. In Germania c'è sicuramente più attenzione.
 
valvonauta_distratto ha scritto:
Non significa nulla? Significa che in germania pagano di più... ossia il doppio... vi sembra poco?

Pagano di più ma l'operaio costa meno. Tasse, tasse, tasse, tasse.... in Italia sono troppo alte le tasse sul lavoro e troppo basse sui grandi patrimoni e sulle speculazioni finanzierie, ma questo è un'altro discorso.
Involontariamente c'è anche la risposta alla domanda di Maxetto.
 
valvonauta_distratto ha scritto:
Più del doppio della paga e lavoro con priorità alla qualità, scelte idonee alle condizioni fisiche e sicuramente un certo rigore nelle varie procedure tecniche e comportamentali indirizzate verso una convivenza tranquilla ed equa. Peccato che in fiat non prendano spunto da queste cose ma vadano per una strada quasi buia e con poca logica.

Tentiamo di contestualizzare, però: in Germania chiunque prende il doppio della paga di un italiano. Non è un merito di Vag, liberalità e premi a parte.
 
killernoise ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Non significa nulla? Significa che in germania pagano di più... ossia il doppio... vi sembra poco?

Pagano di più ma l'operaio costa meno. Tasse, tasse, tasse, tasse.... in Italia sono troppo alte le tasse sul lavoro e troppo basse sui grandi patrimoni e sulle speculazioni finanzierie, ma questo è un'altro discorso.
Involontariamente c'è anche la risposta alla domanda di Maxetto.
In realtà non so quanto meno gli costi, anzi credo gli costi di più visto che gia come netto prendono più del lordo degli operai italiani quindi da quelle 2.700 aggiungici le tasse in busta per l'operaio + quelle esterne per l'azienda. Dubito fortemente che costino meno in germania. Cmq se posso mi informerò visto che ho un amico tedesco che ha un'ambulatorio dentistico in germania e uno lo aveva in italia.
 
quadrif ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Più del doppio della paga e lavoro con priorità alla qualità, scelte idonee alle condizioni fisiche e sicuramente un certo rigore nelle varie procedure tecniche e comportamentali indirizzate verso una convivenza tranquilla ed equa. Peccato che in fiat non prendano spunto da queste cose ma vadano per una strada quasi buia e con poca logica.

Per quanto riguarda la paga, non significa nulla che in Germania sia doppia, perchè si applicano i contratti di categoria dello stato dove si svolge l'attività produttiva. Se aprisse una fabbrica in Italia, la VW riconoscerebbe ai dipendenti il contratto italiano non quello tedesco. Così come la Fiat paga ai dipendenti polacchi o serbi il contratto vigente in loco.
Io stesso, che lavoro in Italia alle dipendenze di una società con sede in Germania, lo stipendio dei colleghi di Monaco me lo sogno.
Sulla priorità alla qualità del prodotto, sono d'accordo. In Germania c'è sicuramente più attenzione.

Siemens? ( se si può dire... )
 
BelliCapelli3 ha scritto:
quadrif ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Più del doppio della paga e lavoro con priorità alla qualità, scelte idonee alle condizioni fisiche e sicuramente un certo rigore nelle varie procedure tecniche e comportamentali indirizzate verso una convivenza tranquilla ed equa. Peccato che in fiat non prendano spunto da queste cose ma vadano per una strada quasi buia e con poca logica.

Per quanto riguarda la paga, non significa nulla che in Germania sia doppia, perchè si applicano i contratti di categoria dello stato dove si svolge l'attività produttiva. Se aprisse una fabbrica in Italia, la VW riconoscerebbe ai dipendenti il contratto italiano non quello tedesco. Così come la Fiat paga ai dipendenti polacchi o serbi il contratto vigente in loco.
Io stesso, che lavoro in Italia alle dipendenze di una società con sede in Germania, lo stipendio dei colleghi di Monaco me lo sogno.
Sulla priorità alla qualità del prodotto, sono d'accordo. In Germania c'è sicuramente più attenzione.

Siemens? ( se si può dire... )

No, tutt'altro settore. Ti mando un m.p.
 
Giannino è un bravo giornalista economico (Il sole 24 ore) ma non ha il "verbo" (soprattutto in campo automobilistico) e ha scritto cose giuste ma anche cose che non condivido affatto, nonchè qualche inesattezza: per esempio Marchionne è ITALIANO, non è affatto canadese come crede qualcuno. In Canada ci ha solo vissuto per un po'. Lui è italiano e si sente italiano al 100%, come ha ribadito in una recente intervista. E in America è uno dei 3 italiani che in questo momento sono osannati al massimo (Mario Draghi, Mario Monti e appunto Sergio Marchionne), mentre da noi ci si piange sempre addosso.

In secondo luogo oggi i soldi in Fiat-Chrysler ce li ha messi al 58% la Fiat, quindi la Chrysler è, oggi, prevalentemente italiana e non americana come sostiene il dr. Giannino. E' vero invece che Opel rischia il fallimento anche perchè vende l'85% delle sue auto in Europa (Fiat il 48%).

Ci sono altre inesattezze che non mi dilungo ad elencare, ma comunque dall'articolo traspare molto pessimismo e anche una certa esterofilia autodenigrativa tipicamente italiana.

Per me, ripeto per me, ovvero opinione personale, in Italia si deve fare soprattutto una cosa: acquistare auto italiane, prodotti italiani, merce italiana. Basta con questo esaltare sempre ciò che avviene all'estero e autodemolirsi. Ci sarà anche in Italia qualche italiano degno di nota o no? Facciamo davvero tanto schifo? Se vogliamo DAVVERO aiutare la nostra economia compriamo italiano, mettiamoci seriamente a lavorare e a far lavorare il nostro proverbiale ingegno italico.
 
pilota54 ha scritto:
er esempio Marchionne è ITALIANO, non è affatto canadese come crede qualcuno. In Canada ci ha solo vissuto per un po'. Lui è italiano e si sente italiano al 100%, come ha ribadito in una recente intervista. E in America è uno dei 3 italiani che in questo momento sono osannati al massimo (Mario Draghi, Mario Monti e appunto Sergio Marchionne), mentre da noi ci si piange sempre addosso.

Facciamo 99%: l' 1% residuo per qualche motivo si sente fortemente svizzero... :D

In secondo luogo oggi i soldi in Fiat-Chrysler ce li ha messi al 58% la Fiat, quindi la Chrysler è, oggi, prevalentemente italiana e non americana come sostiene il dr. Giannino.

Formalmente ovvio, ma forse non hai colto la sottigliezza del Giannino, che sottintende come i soldi in realtà fisicamente ce li abbia messi il governo americano, a certe condizioni vincolanti, di interesse legittimamente prioritario americano, che devono essere soddisfatte. Se il governo americano non ci avesse messo i soldi, Fiat non avrebbe comprato nulla. In questo senso la proprietà è americana, perchè lo è l'interesse che la muove. A dispetto delle quote.

Per me, ripeto per me, ovvero opinione personale, in Italia si deve fare soprattutto una cosa: acquistare auto italiane, prodotti italiani, merce italiana. Basta con questo esaltare sempre ciò che avviene all'estero e autodemolirsi. Ci sarà anche in Italia qualche italiano degno di nota o no? Facciamo davvero tanto schifo? Se vogliamo DAVVERO aiutare la nostra economia compriamo italiano, mettiamoci seriamente a lavorare e a far lavorare il nostro proverbiale ingegno italico.

Spero che sia discutibile sebbene opinione soggettiva. Perchè il pubblico italiano continuasse a comprare italiano ( cosa che in passato ha provveduto a fare in maggior parte ) bisognerebbe che quanto meno il prodotto italiano coprisse tutti i settori di prodotto che l'italiano apprezza acquistare. Invece la gamma, come sappiamo, è tutta una falla. E questo senza nemmeno entrare nel merito di quanto poi il singolo prodotto sia soddisfacente o meno rispetto alla concorrenza estera. Se voglio una station di segmento D sportiva, cosa devo comprare, una Giulietta ed attaccarci un carrello a rimorchio?
 
pilota54 ha scritto:
Giannino è un bravo giornalista economico (Il sole 24 ore) ma non ha il "verbo" (soprattutto in campo automobilistico) e ha scritto cose giuste ma anche cose che non condivido affatto, nonchè qualche inesattezza: per esempio Marchionne è ITALIANO, non è affatto canadese come crede qualcuno. In Canada ci ha solo vissuto per un po'. Lui è italiano e si sente italiano al 100%, come ha ribadito in una recente intervista. E in America è uno dei 3 italiani che in questo momento sono osannati al massimo (Mario Draghi, Mario Monti e appunto Sergio Marchionne), mentre da noi ci si piange sempre addosso.

In secondo luogo oggi i soldi in Fiat-Chrysler ce li ha messi al 58% la Fiat, quindi la Chrysler è, oggi, prevalentemente italiana e non americana come sostiene il dr. Giannino. E' vero invece che Opel rischia il fallimento anche perchè vende l'85% delle sue auto in Europa (Fiat il 48%).

Ci sono altre inesattezze che non mi dilungo ad elencare, ma comunque dall'articolo traspare molto pessimismo e anche una certa esterofilia autodenigrativa tipicamente italiana.

Per me, ripeto per me, ovvero opinione personale, in Italia si deve fare soprattutto una cosa: acquistare auto italiane, prodotti italiani, merce italiana. Basta con questo esaltare sempre ciò che avviene all'estero e autodemolirsi. Ci sarà anche in Italia qualche italiano degno di nota o no? Facciamo davvero tanto schifo? Se vogliamo DAVVERO aiutare la nostra economia compriamo italiano, mettiamoci seriamente a lavorare e a far lavorare il nostro proverbiale ingegno italico.

Se voglio una spider a trazione posteriore cosa mi offre il tuo amato "made in italy"? Se voglio una berlina TP o TI invece?
Se certi tipi di prodotti fiat/chrysler non li offre SIAMO COSTRETTI a rivolgerci altrove, purtroppo prima o poi la mia 75 finirà la propria vita, e di certo non scendo da una 75 per salire su una Dart ricarrozzata. ;)
Basta chiacchere sù, prima considerate Formigli, Santoro, Giannino, Vespa (destra o sinistra che sia) ecc ecc ecc dei santi e appena toccano FIAT tutti lì ad abbaiare e ad insultare il giornalista di turno.
Che fiat non è la causa dei mali di Alfa ci stà, che Marchionne abbia solo risanato le casse mentre, il prodotto, sarà curato dal suo successore (post 2015) ci stà anche, ma che la situazione è rosa e fiori ed il futuro è ancora meglio è solo una grandissima str------ta e lo sappiamo tutti :!:

Comunque Vox Populi Vox Dei, se tutti criticano il prodotto fiat qualcosa di vero forse c'è.
 
killernoise ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Non significa nulla? Significa che in germania pagano di più... ossia il doppio... vi sembra poco?

Pagano di più ma l'operaio costa meno. Tasse, tasse, tasse, tasse.... in Italia sono troppo alte le tasse sul lavoro e troppo basse sui grandi patrimoni e sulle speculazioni finanzierie, ma questo è un'altro discorso.
Involontariamente c'è anche la risposta alla domanda di Maxetto.

Non penserai mica che un'ora di lavoro di un operaio VW costi meno di quella di uno Fiat!

Costerà circa il doppio. E' la produttività che è completamente diversa, e non per colpa dell'operaio, se non in minima parte.

Comunque, secondo me, il problema non è che Fiat non sa più fare le auto; è che, per l'Europa, non le vuole puù fare.
Evidentemente ritengono più redditizi investimenti su altri mercati.
 
chiedo alla moderazione di chiudere cortesemente questo thread... chi vuole può continuare a discutere nello stesso aperto in fiat... e chiedo di chiudere anche quello uguale aperto in lancia... grazie
 
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