<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il mio primo viaggio a pile! | Page 24 | Il Forum di Quattroruote

Il mio primo viaggio a pile!

Ma solo io mi rompo le scatole dei lunghi viaggi in auto, indipendentemente dall'alimentazione? Boh, per le destinazioni superiori ai 200 km trovo molto più convenienti (anche economicamente) altri mezzi di trasporto. D'accordo che molte parti d'Italia siano pessimamente collegate da treni o aerei o autobus... però boh farsi più di 200 km in auto in un solo giorno è una rottura di scatole infinita, non invidio chi lo debba fare per lavoro

Pensa che io una volta mi sono fatto 1940 km in un giorno!
Però erano altri tempi, avevo solo 33 anni. Oggi dopo 5-600 km già mi rompo.
 
Ma solo io mi rompo le scatole dei lunghi viaggi in auto, indipendentemente dall'alimentazione? Boh, per le destinazioni superiori ai 200 km trovo molto più convenienti (anche economicamente) altri mezzi di trasporto. D'accordo che molte parti d'Italia siano pessimamente collegate da treni o aerei o autobus... però boh farsi più di 200 km in auto in un solo giorno è una rottura di scatole infinita, non invidio chi lo debba fare per lavoro
Comincio dalla conclusione: non invidio nemmeno io chi deve farsi tutti i giorni, per lavoro, 200 km di strade e autostrade col traffico dei giorni feriali (detto da uno che, tra a/r, ne fa circa 70/75 in circa un'ora e venti/ora e mezza).

Quanto al resto però credo tu dipinga una situazione utopica quando ti riferisci allo spostamento coi mezzi: vanno benissimo per fare da centro città a centro città, peccato che si parta da casa, che non necessariamente è fronte stazione/aeroporto, e peccato anche che, una volta giunti alla stazione/aeroporto di destinazione poi si debba andare da qualche altra parte.

Io sono venuto su in Trentino con la famiglia, 300 km domenica scorsa e altrettanti dopodomani per scendere, senza auto come l'avrei raggiunto il resort? E gli impianti di risalita per le più clessiche e piacevoli passeggiate che questo angolo di paradiso regala a chi lo visita?

La struttura è piena e, nel corso della nostra permanenza, abbiamo visto un ricambio di pubblico: una sola auto elettrica nel garage (che ha due punti ricarica), due Rav4 plug in (che si litigano con l'elettrica le due colonnine), alcune ibride ma il grosso è ancora alimentato a gasolio (parco auto direi giovane con tantissime auto nuove e dal valore decisamente superiore alla media nazionale, in linea con la struttura).
 
Pur piacendomi le auto io mi sento un privilegiato a dover guidare se va bene una volta ogni due o tre settimane.

Sono sempre dell'idea che dell'auto si faccia un abuso per abitudine, nemmeno la benzina a due euro riesce a far diminuire il traffico... ogni giorno supero in bicicletta tante auto ferme incolonnate. Certamente ora con i turisti qui sul lago di Garda il traffico aumenta di molto. Un mio collega un paio di giorni fa causa traffico ci ha messo 45 minuti ad andare a casa, 15km. Normalmente ci mette 20minuti. Ecco questa stessa distanza la percorro io in 25 minuti in bicicletta, ogni giorno. La bicicletta sui percorsi brevi per me ha un'efficienza che nessuna auto a pile può battere. Anche come impatto ambientale non c'è gara. Avete presente le risorse per costruire una Tesla, massima espressione delle auto elettriche, rispetto la mia umile Bianchi da corsa che ha già più di 10 anni e va come quando era nuova? ... basta pedalare. Nessun rifornimento, giusto una pulita alla catena ogni tanto.
 
...e portandosi dietro al massimo uno zainetto.
Mica vero. Io mi portavo 2 valige ed uni zainone pieni di strumentazione per qa rx. Dal San Martino di Genova in bus sino Brignole, poi treno con cambio a Savona sino a Pietra Ligure e lì a piedi sino al Santa Corona, circa 1 km per arrivare su al padiglione. 1 volta a settimana per 3 anni e non sono morto.
 
Io ho fatto qualche viaggio in treno carico di bagagli e devo dire che la parte meno tragica è stata proprio sistemare i bagagli sul treno.
Di solito di spazio ce n'è abbastanza,anche sui treni ad alta velocità che ospitano molti più passeggeri per ogni carrozza rispetto a un regionale.
Le parti peggiori sono quelle che vengono prima e dopo il viaggio in treno.
Trascinare i bagagli su e giù per le scale,magari di corsa perchè uno rischia di perdere la coincidenza.
L'ultimo viaggio è stato da Novara a Ravenna andata e ritorno in 36 ore.
Da Novara a Milano abbastanza bene,già alla stazione centrale coi bagagli è stato un po' problematico.
Viaggio con Italo liscio come l'olio.
A Bologna il dramma.
Italo arriva mi sembra 4 piani sottoterra e per arrivare in superficie e prendere il treno regionale coi bagagli è stato un incubo.
Avevo anche assieme una passeggera fobica che non voleva prendere le scale mobili quindi ho dovuto cercare gli ascensori.
Ma comunque carichi di bagagli non è bello in ogni caso.

Al ritorno è andato tutto storto.
Non ho beccato neanche mezza coincidenza e lo stesso viaggio che all'andata aveva richiesto 4 ore al ritorno è durato 6 ore abbondanti contando il tempo perso per aspettare le coincidenze (tra l'altro la sera tardi aspettare un'ora in stazione centrale a Milano non è che sia proprio piacevole).
E ciliegina sulla torta all'arrivo il treno è arrivato lungo,forse per la pioggia ma mi sembra strano,quindi si è fermato 100 metri oltre la pensilina costringendo i passeggeri a fare quei 100 metri sotto la pioggia battente al galoppo più sfrenato stile Fantozzi quando col gruppo di alpini corre per accaparrarsi i posti sull'aereo...
Io ero pure carico quindi non potevo aprire l'ombrello,ho fatto 100 metri di corsa con un borsone sollevato sopra la testa per ripararmi dalla pioggia.
Stile Marines quando per punizione nei film li fanno correre tenendo il fucile sollevato sopra la testa.

Onestamente non so se lo rifarei.
 
Il grosso problema, almeno per come la vedo io, è che se la conversione elettrica del parco auto portasse effettivamente a un risultato tangibile sul clima e sull'ambiente, ben venga qualche sacrificio. Purtroppo temo che avverrà il contrario, almeno per come vedo la situazione tecnologica attuale.
 
Il grosso problema, almeno per come la vedo io, è che se la conversione elettrica del parco auto portasse effettivamente a un risultato tangibile sul clima e sull'ambiente, ben venga qualche sacrificio. Purtroppo temo che avverrà il contrario, almeno per come vedo la situazione tecnologica attuale.
Perché ragioni al cambio 1 auto nuova per ogni auto vecchia permutata. 1 km con le nuove tecnologie esattamente come cin le vecchie. Se sarà vera trasformazione per evitare la catastrofe, dovrà essere un nuovo modo di vivere, non solo di intendere la mobilità. Dovrà essere un ripensamento, una rivoluzione energetica, industriale, demografica, agroalimentare, etcetcetc a partire da come vivo io, lo dicevo in auto a mia moglie proprio ieri, parlando dei nostri viaggi della speranza di oggi o culturali di ieri. Non punto il dito sugli altri, ma guardo i dati e mi ci specchio, e mi faccio il MIO esame di coscienza. Ma mi sento davvero solo o tra pochi. La maggioranza vede il futuro come un eterno presente, o, peggio, una riproposizione del passato con risorse illimitate. E non sarà affatto così.
 
Temo che il punto sia proprio quello e la prospettiva non è certo entusiasmante.
Sono i numeri a dirlo e non mi riferisco a stime, previsioni di sostenibilità o cose del genere. Semplicemente siamo 8 miliardi di esseri umani sul pianeta e in rapido aumento. Nessuna specie animale al vertice della catena alimentare è mai arrivata neanche lontanamente a questi numeri. Anche sommando i grandi felini, lupi, orsi, squali, aquile e tutte le altre specie al vertice, non si arriva neanche a un millesimo (probabilmente molto meno) rispetto alla popolazione umana. Da decenni ogni anno arriva il giorno in cui al tg annunciano che abbiamo consumato a livello mondiale le risorse annuali disponibili e stiamo intaccando quelle dell'anno successivo. Solo che quel giorno ogni anno viene annunciato sempre prima e non potrebbe essere altrimenti, visti i numeri della popolazione e l'incremento del tenore di vita medio.
Sostenibilità ambientale? Di cosa stiamo parlando?

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ear...In Italia, nel 2022 l,della durata di un anno.
 
Temo che il punto sia proprio quello e la prospettiva non è certo entusiasmante.
No, non lo è, e ci sono i tifosi del ritorno al ritorno al passato.

L'end point e vicino, ma, quel che è peggio, si avvicina a velocità ed accelerazione crescente.

E discutono del 2035 per portarlo al 2050...
 
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