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Il liceo classico serve ancora a qualcosa?

Front/Back office
Potrebbe essere anche il lavoro di receptionist in un Hotel.

??

Front e back office imho può voler dire qualsiasi cosa.
Front hai a che fare direttamente coi clienti.
Back può voler dire sia interagire coi clienti ad esempio gestendo ordini o prenotazioni che fare altro,dalle fotocopie alle fatture.

Io onestamente a volte faccio un po' fatica a capire dal termine inglese di che lavoro si sta parlando.
Key and door manager sarebbe portinaio.
Per tutto il resto imho sarebbe più semplice parlare come mangiamo ma qualsiasi ruolo in inglese fa più figo.
 
Sempre ai miei tempi il corso di inglese giuridico fece un sacco di vittime.
Che poi alla fine era un corso interamente basato sul glossary,cioè sul conoscere quell'insieme di termini inglesi utilizzati in ambito giuridico e sapergli attribuire il corretto significato.
Roba banale tipo imparare che in inglese società (inteso come azienda) non si traduce in society ma in company.
Solo che le lezioni si tenevano interamente in inglese e ti facevano leggere ad alta voce articoli di giornale o sentenze.
Apriti cielo.
Tanti studenti disertarono il corso (tanto l'esame finale era scritto) pur di non essere costretti a leggere in inglese mostrando le loro enormi lacune.
E non sulla pronuncia,che è una bestia grama per tutti,ma proprio sulle basi.
Io commisi pure l'errore di farmi notare dal professore,lo intercettai in bagno e gli dissi che l'aula in cui era previsto che si svolgesse la lezione era occupata quindi gli studenti si erano spostati in un'altra aula.
Quindi quando chiese chi se la sentiva di leggere mi riconobbe tra i banchi,mentre tutti gli altri si facevano di nebbia chinando la testa o sparendo addirittura sotto al banco,e disse "You in the grey shirt".
Non andò male,me la cavai e feci pure un'osservazione abbastanza acuta dopo aver letto.
Per il resto del corso ebbi l'onore e l'onere di essere notato dal professore,mentre con gli assistenti non commisi lo stesso errori e mi feci di nebbia come gli altri.
Alla fine presi 29 quindi non mi lamento.


Almeno il corso c' era....
Se poi non c'erano le basi da parte dell' auditorio....
Se non sei stato in Inghilterra o per conto tuo da un insegnante di lingua Inglese....
I risultati non possono essere diversi
 
Dicono che vadano fortissimo i nonni influencer.
Io ho due profili social aperti solo per necessità e fatico a seguire una dozzina di persone.
Quando parlano di influencer tipo la Ferragni che ha (o aveva) decine di milioni di follower mi chiedo sempre quante persone segua ogni singolo follower.
Metti di seguire 1000 profili,se anche solo il 10% di questi pubblica contenuti quotidianamente imho seguirli davvero,cioè leggere cosa scrivono e non scrollare semplicemente mettendo il like in automatico,è quasi un lavoro a tempo pieno.
Chissà quanti risultano follower ma non hanno quasi idea di chi siano o cosa facciano le persone che seguono.
 
Front e back office imho può voler dire qualsiasi cosa.
Front hai a che fare direttamente coi clienti.
Back può voler dire sia interagire coi clienti ad esempio gestendo ordini o prenotazioni che fare altro,dalle fotocopie alle fatture.

Io onestamente a volte faccio un po' fatica a capire dal termine inglese
di che lavoro si sta parlando.
Key and door manager sarebbe portinaio.
Per tutto il resto imho sarebbe più semplice parlare come mangiamo ma qualsiasi ruolo in inglese fa più figo.

Beh ....
Allora ci siamo.
Si ha a che fare col cliente
al front ( banco )....
Si organizza il lavoro interno ( tipo le prenotazioni )
al back ( dietro ).

Sono stato un lavoratore front/back pure io....
Un apripista: era, anno piu', anno meno il '98/99

:emoji_wink::emoji_wink:
 
Ultima modifica:
Ma voi conoscete uno che uscito dalle superiori conosceva l'inglese? Per conoscere l'inglese intendo la capacità di avere una conversazione fluida in quella lingua, non di chiedere indicazioni turistiche. Ma questo perché l'inglese come tutte le lingue richiede una frequentazione per essere appreso, a scuola puoi fare quelle 2 o 3 ore di grammatica, ma poi per impararlo devi trovarti costantemente in situazioni in cui sei costretto ad utilizzarlo.
Qui entra in gioco il discorso che la scuola ti deve dare le basi ma poi sei tu che devi approfondirle, ma vale per tante altre, materie, a me la matematica è altre materie credo che abbiano dato quelle basi che poi mi hanno permesso di sviluppare la mia professionalità di sviluppatore. Magari ad inizio anni 90 a liceo mi toglievano in parte la matematica o altre materie simili per fare informatica, 2 o 3 ore a settimana perché non è che uno a scuola ci può stare 12 ore al giorno, e che ci facevo? Meglio fare bene matematica e poi l'informatica che serviva a me averla approfondita in ambito professionale
 
Ma voi conoscete uno che uscito dalle superiori conosceva l'inglese? Per conoscere l'inglese intendo la capacità di avere una conversazione fluida in quella lingua, non di chiedere indicazioni turistiche.

Io ne conosco tanti che dopo le superiori non sapevano neanche chiedere indicazioni turistiche.
Alla stazione centrale di Milano i turisti di 50 anni ne sapevano decisamente di più delle matricole appena uscite dal liceo.

Dire che se uno vuole una preparazione ulteriore se la deve creare da solo è un conto.
Mentre dire che sia normale che 8 anni di studio della lingua inglese portino a una conoscenza appena sufficiente per ordinare un panino all'estero è un altro.
Sto provando a fare un conto rapido.
3 anni di medie più 5 di liceo.
Almeno 2 ore a settimana.
Saranno 500 ore di lezioni d'inglese.

Con meno ore di corso si ottiene l'abilitazione a molte professioni.
 
Hanno imparato l'inglese, lo spagnolo, etc i miei triangoli analfabeti in italiano, parlando quasi solo il dialetto semplicemente emigrando ad inizio secolo...
Si impara bene l'inglese tramite la letteratura, i testi musicali, i film e le trasmissioni in lingua, il web, etc, ci sono molti modi se si vuole...
 
Secondo me invece siccome la preparazione che offre la scuola è minima si è costretti se si vuole imparare a farlo in altri modi.
E non tutti ne sentono la necessità quindi tanti restano con quella preparazione che si sbiadisce sempre di più col passare degli anni.
Ma accettare il fatto che uno studente dopo 8 anni di lezioni di lingua inglese sia a malapena capace di leggere il menu di un fast food imho è quasi vergognoso.
 
Io ne conosco tanti che dopo le superiori non sapevano neanche chiedere indicazioni turistiche.
Alla stazione centrale di Milano i turisti di 50 anni ne sapevano decisamente di più delle matricole appena uscite dal liceo.

Dire che se uno vuole una preparazione ulteriore se la deve creare da solo è un conto.
Mentre dire che sia normale che 8 anni di studio della lingua inglese portino a una conoscenza appena sufficiente per ordinare un panino all'estero è un altro.
Sto provando a fare un conto rapido.
3 anni di medie più 5 di liceo.
Almeno 2 ore a settimana.
Saranno 500 ore di lezioni d'inglese.

Con meno ore di corso si ottiene l'abilitazione a molte professioni.

Ma non guardare gli anni, guarda le ore settimanali, io al liceo facevo se non erro 3 ore d'inglese a settimana, oltrutto era compresa anche la letteratura inglese, non è quello un tempo sufficiente per imparare una lingua, è per dare un infarinatura che comunque resta utile ma non sufficiente, poi c'è chi la fa meglio è forse così le indicazioni le sa dare e chi neanche quello, ma non credo che sia quello il grado d'inglese che serve.
 
Ah mi stavo scordando l'informatica.
In 5 anni di liceo mai visto l'interno della famigerata aula computer.
Lavagna e gessetti erano gli strumenti tecnologici più avanzati che il corpo docente ha usato per forgiare le nostre menti.
Guarda, alla fine nel 2024, dopo una pandemia più di un anno di strumenti digitali, per insegnare la dimostrazione di una formula di algebra lineare, gesso e lavagna restano imbattibili. E se impari l'algebra lineare, l'informatica diventa una passeggiata.
 
Tu conosci tanti diplomati al liceo dopo il 2000 che non sono andati all'università e non hanno fatto fatica a trovare lavoro?
Io nessuno.
Imho,lo dico da ex studente di liceo,quella secondo cui chi va al liceo è di un'altra categoria rispetto agli altri è una favola che ci vogliamo raccontare.
Forse era così in passato.
Oggi,ma anche ai miei tempi quindi ormai sono passati quasi 20 anni,la selezione non c'è più.
Si può uscire da un liceo con 80 su 100 come valutazione senza essere particolarmente studiosi ne avere capacità sopra la media.
I primi anni di Università avevo come compagni di banco due ragazzi.
Uno della mia città ma che aveva frequentato l'altro liceo scientifico (quello più severo) e l'altro del lodigiano aveva frequentato un istituto tecnico,credo ragioneria.
Tra i due almeno il primo anno a trovarsi in vantaggio era proprio quello che non era andato al liceo perchè aveva una minima infarinatura di materie giuridiche (l'altro ne sapeva di più di filosofia ma prese comunque 18 risicato al suo primo esame).
Alla fine comunque hanno mollato tutti e due al secondo anno.
Tu continui a citarmi esempi legati alla tua esperienza e io continuo a dirti che l'esperienza personale non si può praticamente mai proiettare sul generale.

Detto tutto questo, per risponderti sul punto, l'avere un'infarinatura di materie giurdiche fatte alle superiori, per chi studia giurisprudenza, può essere un piccolo vantaggio, subito surclassato nel momento in cui arrivano insegnamenti per i quali le infarinature non servono più a nulla, ma occorre metodo, costanza e concetrazione. E magari, per corsi come diritto romano conoscere pure un po' di latino
 
per insegnare la dimostrazione di una formula di algebra lineare, gesso e lavagna restano imbattibili.
Concordo, dissento e rilancio, lavagna bianca con pennarelli colorati per scrivere a colori diversi... a casa mi ero fatto una lavagna bianca con un pezzo di formica recuperata tra gli scarti di un laboratorio di un falegname, quattro pennarelli, un pannetto ed ogni tanto una passata di alcool denaturato... ma lo studio di gruppo ha fatto la differenza.
 
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