<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il liceo classico serve ancora a qualcosa? | Page 13 | Il Forum di Quattroruote

Il liceo classico serve ancora a qualcosa?

Ai miei tempi c'era triennale,quadriennale,3 anni più 2 e quinquennale a ciclo unico.
Mi pare che la triennale desse come opportunità lavorativa essenzialmente la possibilità di lavorare negli studi legali o come consulente aziendale.
Mentre per l'avvocatura,la magistratura e il notariato ci voleva la quinquennale.
Per chi arrivava alla fine...


Beh....
Notaio era anche allora una faccenda ben piu' complicata....
A partire gia' allora dal numero chiuso
 
Questo è il topic a cui mi riferivo,nei primi commenti io da ex studente di liceo ci leggo che scegliendo un istituto tecnico appena diplomato il lavoro te lo vengono ad offrire a casa perchè la domanda da parte delle aziende è molto superiore all'offerta da parte degli istituti

https://forum.quattroruote.it/threads/crescita-economica-e-carenza-di-personale.139464/#post-2718113


Non leggo nemmeno....
Sono sicuro che il post e' di Ren....

Ahahahahahahahahahahahahahahahahahah

( Son di quei lavori che pare non si vogliano piu' fare )
 
Sarebbe curioso sapere che tipologia di lavoro
( intraprendono i semplici liceali )

A naso direi lavori normali tipo front e back office,che probabilmente sono pagati peggio e non offrono prospettive migliori rispetto ai lavori che trovano i diplomati che escono dagli istituti tecnici.

Poi ognuno credo che ragionerà anche in base a quello che offre la propria zona.
Qui ormai le grandi aziende sono sparite tutte.
Sono rimasti solo i grandi poli logistici che assumono centinaia di persone,probabilmente 3 o 4 aziende del genere danno da lavorare a più persone rispetto a 100 uffici.
E per quelle aziende li il patentino del muletto vale più di un diploma con 100 e lode al liceo.
Quindi se una persona non vuole o non può continuare gli studi secondo me le conviene puntare sulle opportunità lavorative più ampie.
Magari non è il lavoro della vita,anzi sicuramente non lo è.
Però se ci sono 100 posti liberi invece di 5...
 
A naso direi lavori normali tipo front e back office,che probabilmente sono pagati peggio e non offrono prospettive migliori rispetto ai lavori che trovano i diplomati che escono dagli istituti tecnici.

Poi ognuno credo che ragionerà anche in base a quello che offre la propria zona.
Qui ormai le grandi aziende sono sparite tutte.
Sono rimasti solo i grandi poli logistici che assumono centinaia di persone,probabilmente 3 o 4 aziende del genere danno da lavorare a più persone rispetto a 100 uffici.
E per quelle aziende li il patentino del muletto vale più di un diploma con 100 e lode al liceo.
Quindi se una persona non vuole o non può continuare gli studi secondo me le conviene puntare sulle opportunità lavorative più ampie.
Magari non è il lavoro della vita,anzi sicuramente non lo è.
Però se ci sono 100 posti liberi invece di 5...


Hai ragione....

Parliamo di 2 Licei S....
Diversi....
Il mio,
o Universita'
o avevi buttato 5 anni per ZERO prospettive di lavoro....

Adesso* ti danno un minimo di specializzazione; anzi 2....
Si fa vedo, Informatica: dalla prima o magari solo gli ultimi 2 anni
??
*Sono andato a vedere appositamente qualche minuto fa su Google
 
Beh....
Notaio era anche allora una faccenda ben piu' complicata....
A partire gia' allora dal numero chiuso

Lo psicologo che si occupava dell'orientamento dei diplomandi nel mio liceo mi raccontò che lui aveva un nonno notaio ma aveva deciso di fare altro.
Disse che quella secondo cui chi aveva un notaio in famiglia poteva ereditarne lo studio in maniera quasi automatica era una leggenda.
Sospetto comunque che fosse molto più facile rispetto a chi in famiglia aveva idraulici e meccanici.
Poi nel 2006 o giù di li mi pare che il numero degli studi notarili sia stato aumentato di 1000-1500 unità,non ricordo con precisione.
E che qualche prerogativa tipo i passaggi di proprietà delle auto siano state tolte a quella che era e probabilmente è tuttora una casta a tutti gli effetti.
 
Non sono d'accordo.
Oggi con un diploma di liceo non hai alcuna corsia preferenziale rispetto a un diplomato presso altre scuole se si tratta di cercare un primo lavoro qualsiasi.
E il diploma di liceo non basta più per tutti i lavori impiegatizi,ormai ci vuole la laurea.

Quanto al fatto che la formazione dei licei sarebbe più alta dipende molto dal liceo.
Io in 5 anni non sono mai andato una volta volta in laboratorio per lezioni di chimica.
Che io sappia solo una mia compagna di classe ha continuato a studiare in quel settore.
Idem matematica e fisica il livello,non mio ma il livello medio della scuola,era molto molto basso.
Infatti pochissimi hanno fatto ingegneria (credo uno o due su oltre 20 della mia classe) e che io sappia nessun altro ha scelto facoltà scientifiche.
Legare il concetto del laboratorio come modo per imparare meglio la chimica mi sembra un po' astratto. Detto questo, l'esperienza personale ha un valore relativo.
 
Scusami, ma ti sbagli...

Tu conosci tanti diplomati al liceo dopo il 2000 che non sono andati all'università e non hanno fatto fatica a trovare lavoro?
Io nessuno.
Imho,lo dico da ex studente di liceo,quella secondo cui chi va al liceo è di un'altra categoria rispetto agli altri è una favola che ci vogliamo raccontare.
Forse era così in passato.
Oggi,ma anche ai miei tempi quindi ormai sono passati quasi 20 anni,la selezione non c'è più.
Si può uscire da un liceo con 80 su 100 come valutazione senza essere particolarmente studiosi ne avere capacità sopra la media.
I primi anni di Università avevo come compagni di banco due ragazzi.
Uno della mia città ma che aveva frequentato l'altro liceo scientifico (quello più severo) e l'altro del lodigiano aveva frequentato un istituto tecnico,credo ragioneria.
Tra i due almeno il primo anno a trovarsi in vantaggio era proprio quello che non era andato al liceo perchè aveva una minima infarinatura di materie giuridiche (l'altro ne sapeva di più di filosofia ma prese comunque 18 risicato al suo primo esame).
Alla fine comunque hanno mollato tutti e due al secondo anno.
 
Legare il concetto del laboratorio come modo per imparare meglio la chimica mi sembra un po' astratto. Detto questo, l'esperienza personale ha un valore relativo.

Allora diciamo che la preparazione in chimica di tutto l'istituto,perchè di professore ce n'era uno solo,era molto scarsa.
Che dipendesse dal laboratorio o meno cambia poco.
Si trasferì,mi sembra al quarto anno,un ragazzo dal torinese per giocare nelle giovanili del Novara.
Veniva da un liceo sperimentale,non so dirti quale.
Pur non essendo un secchione,anzi posso dire che dedicava molto più tempo e energie alla carriera calcistica che allo studio,era avanti di almeno un anno rispetto a noi in chimica e fisica.
 
Secondo me dipende dal settore professionale, nel mondo dell'informatica la laurea ed il percorso di studi non sono stati mai un punto essenziale, ovviamente il titolo di studio ha una valenza ma relativa, questo perché è un settore in continua evoluzione che richiede spesso ogni 3 o 4 anni un impegno per acquisire nuove conoscenze e nuove tecnogie, conta quindi più la voglia di tenersi al passo, di non fermarsi mai nell'apprendere, che le conoscenze di partenza. Con un diploma liceale si ha spesso accesso al mondo professionale, ma poi ognuno è fabbro del proprio percorso professionale.
In altri settori invece probabilmente non è così, ed il percorso di studi ha una sua importanza
 
Legare il concetto del laboratorio come modo per imparare meglio la chimica mi sembra un po' astratto. Detto questo, l'esperienza personale ha un valore relativo.
Allora diciamo che la preparazione in chimica di tutto l'istituto,perchè di professore ce n'era uno solo,era molto scarsa.
Che dipendesse dal laboratorio o meno cambia poco.
Si trasferì,mi sembra al quarto anno,un ragazzo dal torinese per giocare nelle giovanili del Novara.
Veniva da un liceo sperimentale,non so dirti quale.
Pur non essendo un secchione,anzi posso dire che dedicava molto più tempo e energie alla carriera calcistica che allo studio,era avanti di almeno un anno rispetto a noi in chimica e fisica.

Mi permetto di proporre la sintesi....
Il laboratorio potrebbe IN PRIMIS servire,
se fatto bene,
ad avvicinare gli studenti alla Chimica
 
Ah mi stavo scordando l'informatica.
In 5 anni di liceo mai visto l'interno della famigerata aula computer.
Lavagna e gessetti erano gli strumenti tecnologici più avanzati che il corpo docente ha usato per forgiare le nostre menti.
 
Lo psicologo che si occupava dell'orientamento dei diplomandi nel mio liceo mi raccontò che lui aveva un nonno notaio ma aveva deciso di fare altro.
Disse che quella secondo cui chi aveva un notaio in famiglia poteva ereditarne lo studio in maniera quasi automatica era una leggenda.
Sospetto comunque che fosse molto più facile rispetto a chi in famiglia aveva idraulici e meccanici.
Poi nel 2006 o giù di li mi pare che il numero degli studi notarili sia
stato aumentato di 1000-1500 unità,non ricordo con precisione.
E che qualche prerogativa tipo i passaggi di proprietà delle auto siano state tolte a quella che era e probabilmente è tuttora una casta a tutti gli effetti.

Ho 4, fra amici e ex compagni, oggi notai

Figli di
Una commessa
Una negoziante
Un primario medico
Un direttore di Banca

Incredibile no
( Nessun figlio d' arte )
??
 
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