<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Idrogeno verde: che sia la volta buona? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Idrogeno verde: che sia la volta buona?

Per quanto ne so, nella produzione di e-fuel la compressione non c'è, almeno negli schemi che ho visto non compare, e comunque è una produzione istantanea.
Impossibile che l'idrogeno non venga compresso, tutte le produzioni con utilizzano l'idrogeno questo deve essere compresso. Un kg di idrogeno ha un volume di 11 metri cubi a temperatura ambiente, quindi capisci che è improponibile utilizzarlo così.
 
Impossibile che l'idrogeno non venga compresso, tutte le produzioni con utilizzano l'idrogeno questo deve essere compresso. Un kg di idrogeno ha un volume di 11 metri cubi a temperatura ambiente, quindi capisci che è improponibile utilizzarlo così.
Però un conto è comprimerlo a qualche decina di bar, altro a centinaia. Comunque, non conoscendo il processo nei dettagli, sono tutte congetture, resta il fatto che ci stanno lavorando un po' dappertutto. Il vero vantaggio, IMHO, sarebbe la disponibilità non legata ai tiri di matto di qualche aspirante imperatore del mondo....
 
E non vedo soluzioni riguardo alle perdite e all'infragilimento dei materiali (una bombola dovrebbe durare almeno qualche anno, spero).

Le bombole sono in materiali plastici e carbonio e portano 3,5 volte la pressione nominale, e sono montate all'esterno dell'auto. Possono essere perforate anche da un proiettile da 9mm sparato da un metro di distanza che non capita nulla, l'idrogeno semplicemente esce e si dirige solo verso l'alto. quindi anche in un mega incidente se esce e si infiamma per agenti esterni crea solo una colonna di fuoco verso l'alto. Non scoppia semplicemente perchè aria nel serbatoio non cè.
Sono datate di sensori di rilevamento, veramente in un'auto ce ne sono 5, che al bisogno avvertono il conducente.
mentre in caso di incidente
 
Però un conto è comprimerlo a qualche decina di bar, altro a centinaia. Comunque, non conoscendo il processo nei dettagli, sono tutte congetture, resta il fatto che ci stanno lavorando un po' dappertutto. Il vero vantaggio, IMHO, sarebbe la disponibilità non legata ai tiri di matto di qualche aspirante imperatore del mondo....

Si ma vedrai che lo boicotteranno, già ci sono "studi" di alcune flesciate organizzazione che dicono emettono comunque Co2 e inquinano visto che il resto è un motore convenzionale. (olio in piccola parte bruciato, olio esausto, ecc.ecc.)
 
si 30 bar quando esce dall'elettrolizzatore. so che viene trasportato nelle bombole a 200. bisognerebbe conoscere poi l'effettiva pressione a seconda dell'utilizzo e come viene stoccato.

Se è un impianto di produzione continuo, in teoria dovrebbe andare dritto dall'elettrolizzatore al reattore. O no?
 
Le bombole sono in materiali plastici e carbonio e portano 3,5 volte la pressione nominale, e sono montate all'esterno dell'auto. Possono essere perforate anche da un proiettile da 9mm sparato da un metro di distanza che non capita nulla, l'idrogeno semplicemente esce e si dirige solo verso l'alto. quindi anche in un mega incidente se esce e si infiamma per agenti esterni crea solo una colonna di fuoco verso l'alto. Non scoppia semplicemente perchè aria nel serbatoio non cè.
Sono datate di sensori di rilevamento, veramente in un'auto ce ne sono 5, che al bisogno avvertono il conducente.
mentre in caso di incidente
Non è l'infiammabilità che metto in discussione, in quel campo si comporta come benzina metano o gpl. in nessun serbatoio di norma c'è ossigeno, se non in quantità minime ed insufficenti percentualmente a creare problemi.
Mi preoccupa la durata dei materiali.
L'idrogeno è il materiale più bast**o da conservare, perchè si infila fra le molecole del contenitore e le rende fragili. qualsiasi materiale sia.
Oltre a passare qualsiasi guarnizione, portando a perdite fisiologiche del sistema..

Quanto dura e quanto costa un serbatoio mi piacerebbe sapere.
Insieme alla capienza massima in litri E grammi, e percorrenza equivalente in km.
Tutti dati che non si trovano mai tutti insieme.
ma proprio mai.

Nel senso: quando un razzo ha uno scrub del lancio anche solo di 24 ore, svuotano il serbatoio dell'idrogeno, per tornare a riempirlo il giorno dopo.
Questo per evitare danni da idrogeno al serbatoio del vettore, che subisce già grossi stress durante il lancio.
Se lo fanno in quel mercato, con numeri limitati, materiali più che perfetti, costi alti e il top dell'ingegneria mondiale, beh.. inserirlo nel mercato auto mi pare follia pura, nient'altro.
 
Il lavoro di compressione è il prodotto della pressione media per la variazione di volume, per cui serve molta, ma molta più energia per andare da pressione atmosferica a 350 bar che per andare da 350 a 700.
Per limitare l'energia di compressione è molto importante partire già con una certa pressione in modo da limitare la variazione di volume.
Se parti da pressione atmosferica e 11 mc/kg, buonanotte.
 
Non ne capisco nulla, quindi non commento. Speriamo che un giorno si possa avere un carburante alternativo non inquinante e non troppo costoso per continuare ad usare motori termici.
 
Come riporta il link, l'aspetto che mi piace è la possibilità di entrare gradualmente in sostituzione dei combustibili fossili aumentando progressivamente la quota rinnovabile, mantenendo invariata la rete distributiva e senza modifiche ai motori. Per me è una strada da perseguire, ovviamente non la sola.
troppo bello e troppo semplice.
 
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