<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> I vostri viaggi più belli in automobile | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

I vostri viaggi più belli in automobile

In questo momento sono "on the road".
Pochi giorni, in realtà, per Alsazia e Foresta Nera.
Adesso a Colmar, stupenda. Oggi, pochi km e tante soste, strada dei vini dell' Alsazia per arrivare a Strasburgo.
 
In Sudafrica ci sono stato anch'io, splendido.

E, se non ci saranno particolari problemi ad impedirmelo, l'anno prossimo ci tornerò, la mia amica non c'è stata, chissenefrega anche se dovessi fare lo stesso giro, era bellissimo.
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Credo che per un viaggio on the road sia uno dei paesi più da consigliare, anche perché è relativamente facile da girare rispetto ad altri paesi che invece presentano difficoltà sia per quanto riguarda le strade che la viabilità, poi è talmente vasto che probabilmente solo con più viaggi si riesce a visitarlo in larga parte
 
Credo che per un viaggio on the road sia uno dei paesi più da consigliare, anche perché è relativamente facile da girare rispetto ad altri paesi che invece presentano difficoltà sia per quanto riguarda le strade che la viabilità, poi è talmente vasto che probabilmente solo con più viaggi si riesce a visitarlo in larga parte
Io comunque c'ero stato con un viaggio organizzato, con spostamenti in pullman ed interprete parlante italiano : non mi sarei molto fidato a muovermi con un'auto a noleggio, soprattutto perché non ne sapevo abbastanza della realtà sudafricana e penso avrei avuto soltanto più problemi e meno comodità, tenendo in conto anche il dover guidare circolando a sinistra.

E così sarà anche se ci tornerò ; non ho voglia di stare ad occuparmi di tutto, molto meglio lasciarlo fare a professionisti, di cui ero rimasto molto soddisfatto (entrambe le guide, quella in Sudafrica e quella in Zimbabwe per vedere le cascate Vittoria, erano italiane residenti in loco da molto tempo).

Anzi, ti dirò di più : quando andai in USA, scelsi la formula "Fly and Drive" con auto a nolo. Senonché, il mio grado di libertà residuo era zero : gli alberghi erano tutti già fissati e non era possibile fare alcuna variazione al programma, tempo a disposizione ce n'era poco per fare escursioni fuori programma, che date le distanze negli USA significano centinaia di km extra... impensabile, semplicemente : bisognava partire e raggiungere l'albergo successivo, e erano in genere varie centinaia di km, anche oltre 700 in una tappa da Monterey a San Diego.
Ebbene, col senno di poi avrei scelto di girare in pullman in gruppo anche in quel caso, forse : tanto, se gli spostamenti sono obbligati....

Se invece si vuole andare in giro senza prenotazioni - e gli USA secondo me sono tra i pochi posti, Europa Occidentale a parte, dove si può fare senza troppi problemi - allora sì, in auto è diverso e migliore.
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Io comunque c'ero stato con un viaggio organizzato, con spostamenti in pullman ed interprete parlante italiano : non mi sarei molto fidato a muovermi con un'auto a noleggio, soprattutto perché non ne sapevo abbastanza della realtà sudafricana e penso avrei avuto soltanto più problemi e meno comodità, tenendo in conto anche il dover guidare circolando a sinistra.

E così sarà anche se ci tornerò ; non ho voglia di stare ad occuparmi di tutto, molto meglio lasciarlo fare a professionisti, di cui ero rimasto molto soddisfatto (entrambe le guide, quella in Sudafrica e quella in Zimbabwe per vedere le cascate Vittoria, erano italiane residenti in loco da molto tempo).

Anzi, ti dirò di più : quando andai in USA, scelsi la formula "Fly and Drive" con auto a nolo. Senonché, il mio grado di libertà residuo era zero : gli alberghi erano tutti già fissati e non era possibile fare alcuna variazione al programma, tempo a disposizione ce n'era poco per fare escursioni fuori programma, che date le distanze negli USA significano centinaia di km extra... impensabile, semplicemente : bisognava partire e raggiungere l'albergo successivo, e erano in genere varie centinaia di km, anche oltre 700 in una tappa da Monterey a San Diego.
Ebbene, col senno di poi avrei scelto di girare in pullman in gruppo anche in quel caso, forse : tanto, se gli spostamenti sono obbligati....

Se invece si vuole andare in giro senza prenotazioni - e gli USA secondo me sono tra i pochi posti, Europa Occidentale a parte, dove si può fare senza troppi problemi - allora sì, in auto è diverso e migliore.
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Sicuramente viaggiare fuori dal Europa da soli pone più difficoltà e richiede attenzioni ed esperienza, ma per la mia di esperienza ci sono paesi in cui lo si può fare da soli ed altri no, il SudAfrica resta un paese discretamente semplice da girare da soli ,molto simile agli Stati Uniti . Io gli Stati uniti lo ho fatti varie volte e memore di un primo viaggio i successivi ,compreso il viaggio di nozze, li ho organizzati da solo considerando le distanze e non facendomi prendere dal morbo che io chiamo ''timbro sul passaporto ovvero voler vedere più posti possibile e alla fine si riduce tutto ad un mordi e fuggi.
Certo i viaggi organizzati offrono delle comodità però personalmente se gestito ed organizzato bene un viaggio fai da te ti permette di conoscere meglio il paese
 
Il viaggio più bello l'ho fatto a inizi anni 90 con 3 amici, da Los Angeles a Miami, prenotato solo la prima nottte all'arrivo a LA e basta.
Avevamo una Buick Century sulla quale abbiamo "vissuto" per oltre un mese dormendo nei motel stile "dal tramonto all'alba" e un paio di volte anche in macchina dove non riuscivamo a trovare sistemazione.
Un vero Fandango, ci siamo gustati l'essenza degli Stati Uniti del sud, dai parchi naturali sulla west coast alle chilometriche steccionate dei ranch dell'Alabama alla guida sulla spiaggia di Fort Lauderdale, dalla Death Valley al giro in battello sul Mississipi a veder gli alligatori.

Il viaggio più avventuroso l'ho fatto in moto a metà anni 90, Tunisia, con sconfino in Libia.

Per quanto riguarda i "viaggi organizzati" ho coronato il mio sogno di visitare la Giordania nel 2011, appena in tempo per evitare i casini della zona, ora vorrei andare in Namibia.

Il viaggio che non farò mai, altrimenti divorzio:emoji_smirk:, è visitare Vietnam e Cambogia.

In Europa ho bei ricordi di un Milano-Finisterre (Spagna) via Paesi Baschi, Asturia e Galizia, e di numerose estati passate a gironzolare per Bretagna e Normandia :emoji_thumbsup:
 
Il viaggio più bello l'ho fatto a inizi anni 90 con 3 amici, da Los Angeles a Miami, prenotato solo la prima nottte all'arrivo a LA e basta.
Avevamo una Buick Century sulla quale abbiamo "vissuto" per oltre un mese dormendo nei motel stile "dal tramonto all'alba" e un paio di volte anche in macchina dove non riuscivamo a trovare sistemazione.
Un vero Fandango, ci siamo gustati l'essenza degli Stati Uniti del sud, dai parchi naturali sulla west coast alle chilometriche steccionate dei ranch dell'Alabama alla guida sulla spiaggia di Fort Lauderdale, dalla Death Valley al giro in battello sul Mississipi a veder gli alligatori.

Il viaggio più avventuroso l'ho fatto in moto a metà anni 90, Tunisia, con sconfino in Libia.

Per quanto riguarda i "viaggi organizzati" ho coronato il mio sogno di visitare la Giordania nel 2011, appena in tempo per evitare i casini della zona, ora vorrei andare in Namibia.

Il viaggio che non farò mai, altrimenti divorzio:emoji_smirk:, è visitare Vietnam e Cambogia.

In Europa ho bei ricordi di un Milano-Finisterre (Spagna) via Paesi Baschi, Asturia e Galizia, e di numerose estati passate a gironzolare per Bretagna e Normandia :emoji_thumbsup:

Peccato ,io ho fatto Vietnam Cambogia e Laos ed è un altro viaggio che mi è rimasto nel cuore ,sia per i posti visitati che per l'umanità vissuta in ognuno di quei paesi.
 
Peccato ,io ho fatto Vietnam Cambogia e Laos ed è un altro viaggio che mi è rimasto nel cuore ,sia per i posti visitati che per l'umanità vissuta in ognuno di quei paesi.

Ci credo, devono essere dei bei posti, con gente molto ospitale e una natura stupenda, purtroppo ho la moglie che da quel lato non ci sente, già portarla in Namibia sarà una mezza impresa :emoji_confused:

Se non si ha lo spirito di avventura e di adattamento giusti, oltre alla curosità di scoprire nuove usanze è difficile fare e godersi certi viaggi.
 
Ci credo, devono essere dei bei posti, con gente molto ospitale e una natura stupenda, purtroppo ho la moglie che da quel lato non ci sente, già portarla in Namibia sarà una mezza impresa :emoji_confused:

Se non si ha lo spirito di avventura e di adattamento giusti, oltre alla curosità di scoprire nuove usanze è difficile fare e godersi certi viaggi.

A me è capitato di fare viaggi di questi tipo con persone che non avevano le caratteristiche che dici tu e fu veramente un esperienza credo terribile per queste, alcune volte sfociate in crisi isteriche che hanno portato a tornare a casa in anticipo. Comunque partite con la Namibia non è male perché seppur Africa resta un viaggio non difficilissimo, può essere un modo per fare esperienza sempre senza azzardare soluzioni troppo al limite, magari a tua moglie piace e poi puoi puntare a mete ancora un poco più complesse .
Ovviamente personalmente non sono un esterofilo a tutti i costi, anzi grazie ai miei genitori ho visitato molti posti italiani , e come non ricordarsi i viaggi in Alfa sud per raggiungere la sicilia con l'allora Salerno Reggio, alla fine sono quelle esperienze che al momento vorresti cancellare ma poi le ricordi sempre con piacere .
 
Il mio viaggio più incredibile è stato quello fatto in Scandinavia, Capo Nord compreso, a bordo di una "Fiat 1.500" (anni '60), con i miei e anche mia nonna (in totale 6, con il mio fratello piccolo di circa 5 anni...), sempre partendo da CT. Siamo stati un mese fuori, pernottando prevalentemente in campeggio, con i rotoli contenenti la tenda a 6 posti caricati sul tetto. Il mio compito era gonfiare i 6 materassini con l'apposito "gonfleur". I miei montavano la tendona e mio fratello maggiore i 6 lettini. Mia nonna scaldava il latte con fornellino e bomboletta del gas e badava al piccolo. La macchina marciò come un orologio svizzero.
Arrivati vicino a Capo Nord i miei genitori presero un battellino per andare nell'isoletta, mentre io e i miei fratelli restammo con la nonna in macchina, o comunque nei dintorni.

Un viaggio indimenticabile. Lo ricordo benissimo anche se avevo circa 10 anni, quindi parlo di 54 anni fa.

Una Fiat 1.500 molto simile a quella che aveva all'epoca mio padre.
Fiat_1300-1500.jpg


Una recente foto di capo Nord.
viaggio-moto-non-accompagnato-capo-nord-norvegia-eventika-travel-1140x699.jpg
 
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Se non si ha lo spirito di avventura e di adattamento giusti, oltre alla curosità di scoprire nuove usanze è difficile fare e godersi certi viaggi.
E' esattamente così, non tutti abbiamo lo spirito d'adattamento che, anche oggi (in passato di più), è necessario per andare in certi posti e specialmente per viverli più "dall'interno".

Io sono uno che quello spirito non ce l'ha, se non in parte; magari a vent'anni avrei soprasseduto a certe cose (che so, dormire scomodamente ad esempio...) ma a certe cose non mi sarei adattato neanche allora, ad esempio per il cibo : in alcuni Paesi avrei avuto difficoltà a mangiare, ad es. in quei Paesi asiatici dove ti schiaffano la carne di pecora un po' ovunque, perché quello c'è, la varietà favolosa di cibi - cui siamo abituati qui - là te la puoi sognare, a meno di andare nei grandi alberghi internazionali.

Conoscevo uno di Monza un po' più grande di me, del '52, che mi raccontò di essere arrivato, nel 1973, in Afghanistan via terra : senza macchina e senza prendere neppure un aereo....

All'epoca era tutto più facile dal punto di vista politico e sociale : non c'era terrorismo, l'Iran non era ancora islamista radicale (c'era ancora lo Sha, filo-occidentale) ed anche l'Afghanistan, non ancora invaso dall'Armata Rossa, era una tranquilla monarchia con una situazione sociale quasi medievale, con molti piccoli centri abitati dove, mi disse lui, non avevano neppure l'elettricità.... :emoji_astonished: e dove, sempre in base al suo racconto, riusciva a mangiare con 100 lire al giorno ed a dormire con 200 : che era poco, pochissimo, anche nel '73.

Ma è chiaro che per fare una cosa del genere bisognava, oltre ad avere molto tempo, essere molto adattabili e farsi andar bene tutto quel che si trovava, per il cibo come per il dormire, per la situazione igienica, per i mezzi di trasporto scomodi e lenti.... per tutto : io non ne sarei stato capace.

Certo, sono esperienze che poi non si dimenticano : ma non sono per tutti.
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oltre 4milakm in tondo per l'isola smeraldo... il viaggio della vita...
Anche io ho fatto tutta l'Irlanda, nel periodo in cui ci ho vissuto. E' proprio un'esperienza unica! Il viaggio piu avventuroso per me e' stato nel 2006. Tre settimane da Dublino al porto di Rosslare (Sud Irlanda), Ferry notturno fino alla Bretagna. Poi fino in Polonia, attraversata tutta da Nord a Sud, e ritorno. Che ricordi..
 
Il mio viaggio più incredibile è stato quello fatto in Scandinavia, Capo Nord compreso, a bordo di una "Fiat 1.500" (anni '60), con i miei e anche mia nonna (in totale 6, con il mio fratello piccolo di circa 5 anni...), sempre partendo da CT. Siamo stati un mese fuori, pernottando prevalentemente in campeggio, con i rotoli contenenti la tenda a 6 posti caricati sul tetto. Il mio compito era gonfiare i 6 materassini con l'apposito "gonfleur". I miei montavano la tendona e mio fratello maggiore i 6 lettini. Mia nonna scaldava il latte con fornellino e bomboletta del gas e badava al piccolo. La macchina marciò come un orologio svizzero.
Arrivati vicino a Capo Nord i miei genitori presero un battellino per andare nell'isoletta, mentre io e i miei fratelli restammo con la nonna in macchina, o comunque nei dintorni.

Un viaggio indimenticabile. Lo ricordo benissimo anche se avevo circa 10 anni, quindi parlo di 54 anni fa.
Il bello è che anche mio padre, per un certo periodo di 1-2 anni, aveva quell'auto.... era però la 1.3 e non 1.5, era blu scuro e non era proprio sua, era un'auto aziendale concessagli in uso... me la ricordo, e mi ricordo anche altre auto più vecchie, come la Ford Anglia da lui comprata usata nel '63.....
280px-1960_Ford_105E_Anglia%2C_licence_AL-17-79%2C_pic6.JPG

che scommetto qui sul forum pochi si ricordano d'aver mai visto.

Le similitudini però finiscono qui.... a mio padre, che aveva viaggiato abbastanza all'estero per lavoro, piaceva stare in famiglia e passare le vacanze spesso (non sempre, comunque) con i parenti - che comunque erano belle persone, almeno quelli che noi frequentavamo, ed anche a noi ragazzi piaceva e tanto trovarsi con i cugini - ma quindi in Italia, ed un viaggio come quello penso sarebbe stato inconcepibile per noi.... addirittura fino a Capo Nord, laddove quando sei arrivato a Oslo sei solo a metà strada e là comincia il bello... non credo lo facessero in molti allora, la voglia d'avventura dei tuoi - con tanto di nonna al seguito ! - era fuori dalla norma per l'epoca.... poi, più tardi, Capo Nord è diventato di moda, ma era già un'altra epoca.
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la Ford Anglia da lui comprata usata nel '63.....

La Ford Anglia l'aveva mio nonno materno, e prima aveva avuto la Lancia Ardea (era un avvocato). Ricordo che ogni tanto lo andavo a trovare al suo studio e mi regalava sempre una moneta da 500 lire d'argento, di cui 200 di solito le spendevo per una macchinina. Una volta, appena uscito dal suo studio, andai a comprare proprio il modellino 1/43 della "1500" di mio padre....

Noi viaggiavamo sempre in 6, con la nonna (materna), che era separata da mio nonno e abitava con noi. Impossibile partire senza di lei. Meno male che con mio padre andava d'accordissimo. Girammo tutta l'Europa, esclusi i Paesi dell'Est, che i miei visitarono poi senza famiglia al seguito e io per conto mio nel 1974.
 
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Anche io ho fatto tutta l'Irlanda, nel periodo in cui ci ho vissuto. E' proprio un'esperienza unica! Il viaggio piu avventuroso per me e' stato nel 2006. Tre settimane da Dublino al porto di Rosslare (Sud Irlanda), Ferry notturno fino alla Bretagna. Poi fino in Polonia, attraversata tutta da Nord a Sud, e ritorno. Che ricordi..

Hai vissuto nell'isola smeraldo? Sarebbe un sogno per me... spero di tornarci ed un giorno forse potermi stabilire.
 
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