agricolo
0
trovando risposta a queste domande
The answer, my friend
is blowing in the wind
Solo che se colà dove si puote la dovessero ascoltare, casca il palco della "transizione".
trovando risposta a queste domande
quindi, gia' sanno che, in europa, i sudditi,
Considerando che per costruire un'elettrica le materie prime vengono dai 4 angoli del globo ( Cina, Africa, Sud America)................
Anche per una termica, la crisi dei chip è lì a dimostrarlo.
Non so se vi ricordate anche le difficoltà dell'industria automobilistica dopo Fukushima per l'approvvigionamento di deteminate componenti, addirittura per le vernici metallizzate.
Si si son problemi diversi , ma collegati . L'Europa con la green economy , a prezzo di grande sforzo , pagato in gran parte dai ceti popolari e medi , può diventare virtuosa sia sul piano delle emissioni di C02 , sia su quello delle polveri sottili , ossidi di azoto e altri gas da traffico , senza risolvere il problema della C02 mondiale e dei cambiamenti climatici . Questi son dovuti , come abbiamo visto , in gran parte a Cina , Centr'Africa e Sud-america , oltrecchè agli Usa , non tanto per la produzione industriale , che credo sarebbe sopportabile dall'eco-sistema , quanto per gli immani roghi appiccati allo scopo di creare terreno coltivabile nelle zone sub-tropicali...E' vero, ma appunto, polveri sottili negli agglomerati urbani e CO2 globale nell'atmosfera sono problemi (molto) diversi.
Certo, ma qui stiamo disquisendo se conviene un'elettrica da produrre o una termica già prodotta. In sostanza se vale la pena rottamare auto ancora valide x sostituirle con auto elettriche. Per me la risposta è NO, anche xchè x un'auto come quella in avatar, che dura tranquillamente più di 20 anni, ci vogliono 2 elettriche.
Si si son problemi diversi , ma collegati . L'Europa con la green economy , a prezzo di grande sforzo , pagato in gran parte dai ceti popolari e medi ,
la green economy e' un'opportunita', se viene automatica e parte dalle aziende o dalle richieste di mercato.
se la fai con la pistola della politica puntata alla tempia, forse non e' un'opportunita' cosi' evidente.
Secondo me i ceti popolari e medi più che la green economy pagano la globalizzazione, il neoliberismo, la predominanza della finanza e dell'economia sulla politica.
Non credo che dover cambiare il paradigma dello spostarsi sia un così grande sacrificio, soprattutto se in confronto ad altri problemi ben più gravi quali la diminuzione del potere di acquisto, l'aumentata precarietà, l'erosione dei diritti sul lavoro, la delocalizzazione di massa delle attività produttive soprattutto manifatturiere... e già a noi va quasi di lusso, anzi va sicuramente di lusso, ancora, vedendo le nostre condizioni di lavoro e di vita, ed anche diritti civili, rispetto ad altre realtà.
Può essere che sia un "sacrificio" quasi inutile, come tanti mi pare che pensino, ma a me la green economy è sempre sembrata un'opportunità, soprattutto per quei piccoli e medi imprenditori che hanno fatto sempre la forza del tessuto produttivo italiano. E' proprio un modo di produzione e di sistema che si adatta perfettamente alle piccole imprese, produttori, installatori, che richiede competenze, flessibilità, innovazione, cose che non mancano al nostro tessuto imprenditoriale. E' l'unica vera innovazione e opportunità "reale" che c'è stata in questi anni di crisi economica, l'unica cosa che può creare nuove progettualità, investimenti diffusi nell'economia reale. Non possiamo vivere solo di ristorazione, turismo, design, lusso e qualche comparto di eccellenza soprattutto per l'export.
Non possiamo più costruire indiscriminatamente - anche perché non c'è domanda - ma l'adeguamento energetico degli edifici sarà il tema predominante per i prossimi decenni, per il settore edile che pure è sempre stato uno dei volani della nostra economia.
E secondo me le generazioni successive, potrebbero anche ringraziarci per questi cambiamenti. Primo per la salute, secondo perché forse contribuiranno a creare un po' di ricchezza.
Io mi riferivo più che altro al settore auto-motive , nel quale , come ha descritto più volte anche Quattroruote , il rovesciamento di paradigma verso l'elettrico porterà purtroppo sicuramente contraccolpi all'occupazione , soprattutto a causa delle minori ore di lavorazione richieste dal motore elettrico rispetto agli endo-termici. Inoltre il maggior costo attuale delle auto ad elettroni e soprattutto la necessità di disporre di ricarica privata , rischiano di rendere difficile l'utilizzo del bene automobile alle frange meno agiate della popolazione . Poi -hai ragione- come qualsiasi fenomeno nuovo ci saranno vantaggi per altri settori ed altri utenti , rischi ed opportunità insomma.
...e se poi la politica interviene a dare indirizzi sbagliati, la frittata è fatta.se ad un certo punto non interviene la politica a dare indirizzi,
...e se poi la politica interviene a dare indirizzi sbagliati, la frittata è fatta.
AKA_Zinzanbr - 20 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa