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"I problemi delle auto elettriche" e futuro auto elettrica in generale

La Cina deve sfamare 1,5 miliardi di persone, ha bisogno di cibo a basso costo, per questo ha spinto paesi con economie deboli tipo Brasile a distruggere la foresta Amazzonica per coltivare soia e allevare bestiame
(famoso il documentario "soyalism").
Pensare di fermare i paesi in via di sviluppo che emettono tanta Co2 penso sia impossibile, se poi noi per primi non diamo l'esempio. È vero che non dobbiamo essere masochisti, distruggendo le nostre industrie per ridurre la Co2, ma dobbiamo effettuare una transizione tutelando la nostra industria, mettendo magari una tassazione per proteggere e nostre aziende da quelle che producono con tecnologie che emettono più Co2.
Anche l'e-comerce a mio avviso deve essere tassato con la carbon tax: acquistare una maglia da un famoso sito di abbigliamento cinese che produce e vende direttamente tramite il suo sito internet, quanta Co2 ha "prodotto" quella maglia? Se viene prodotta in Italia e venduta in un negozio tradizionale ha lo stesso impatto ambientale?

Se la Cina ed altri continenti con moltissimi abitanti necessitano di aree agricole e quindi spingono alla deforestazione , l'unica soluzione dovrebbe essere quella messa sul tavolo dal "Club di Roma" negli anni '70 , ovvero ridurre la sovrapopolazione . Ora l'unico modo che ha funzionato a tale scopo è aumentare i livelli di vita , che il benessere automaticamente , in mancanza di ideologie guerrafondaie , riduce la propensione a riprodursi . Ergo il problema è di complessa soluzione : aumentare i livelli di vita nel sud ed est del mondo significa contribuire al riscaldamento globale e alla pollution , che a loro volta sono gli unici strumenti per aumentare il benessere nelle aree del mondo che ancora non lo consentono alle masse . B0 ? Se poi ci aggiungiamo gli interessi del primo mondo e delle sue multinazionali a complicare il tutto , la soluzione non può che essere impossibile...

https://www.sovrappopolazione.it/club-di-roma/
 
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Pensare di fermare i paesi in via di sviluppo che emettono tanta Co2 penso sia impossibile, se poi noi per primi non diamo l'esempio. È vero che non dobbiamo essere masochisti, distruggendo le nostre industrie per ridurre la Co2, ma dobbiamo effettuare una transizione tutelando la nostra industria, mettendo magari una tassazione per proteggere e nostre aziende da quelle che producono con tecnologie che emettono più Co2.
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esattamente quello che abbiamo messo in pista.
da bravi masochisti, ci stiamo prendendo a randellate nelle zone basse, da soli.
e gli altri, si godono il video, mangiando popcorn (che gli paghiamo noi)
 
questo è il tema principale, lo andiamo dicendo a anni e da almeno 20 anni è la discussione che monopolizza il mondo, ovvero abbiamo tutta una serie di economie emergenti con relativa popolazione che vogliono accedere al benessere che noi abbiamo goduto per 50 anni e non ne vogliono sentire di rallentare il processo di crescita in favore del ambiente, da quanto mi è sembrato di capire la strada percorsa per mantenere un equilibrio mondiale è quella di aiutare questi paesi dando anche tempistiche più lunghe rispetto alle nostre, ma sono equilibri fragili sia a livello mondiale che per i singoli paesi che ne sono coinvolti
 
Se la Cina ed altri continenti con moltissimi abitanti necessitano di aree agricole e quindi spingono alla deforestazione , l'unica soluzione dovrebbe essere quella messa sul tavolo dal "Club di Roma" negli anni '70 , ovvero ridurre la sovrapopolazione . Ora l'unico modo che ha funzionato a tale scopo è aumentare i livelli di vita , che il benessere automaticamente , in mancanza di ideologie guerrafondaie , riduce la propensione a riprodursi . Ergo il problema è di complessa soluzione : aumentare i livelli di vita nel sud ed est del mondo significa contribuire al riscaldamento globale e alla pollution , che a loro volta sono gli unici strumenti per aumentare il benessere nelle aree del mondo che ancora non lo consentono alle masse . B0 ? Se poi ci aggiungiamo gli interessi del primo mondo e delle sue multinazionali a complicare il tutto , la soluzione non può che essere impossibile...

https://www.sovrappopolazione.it/club-di-roma/

In parole povere ''comprandoli''.
E quando tutto il pianeta sarà anestetizzato dal consumismo, avremo, nel giro di un paio di generazioni, un reparto geriatrico globale.
 
In parole povere ''comprandoli''.
E quando tutto il pianeta sarà anestetizzato dal consumismo, avremo, nel giro di un paio di generazioni, un reparto geriatrico globale.
Forse comprare le foreste potrebbe essere un'idea brillante per evitare l'inquinamento da c02 e polveri sottili dato dalla combustione fuori controllo di quelle aree boschive e , nello stesso tempo , per aumentare i livelli di vita nell'Africa sub-sahariana e nelle zone amazoniche . Poi l'invecchiamento conseguente al calo demografico da benessere è più facile da gestire che l' "ebollizione" fuori controllo del mondo. Ovviamente facciamo i conti senza l'oste , che guarda sempre - come è noto - a riempire nell'immediato le sue tasche ...
 
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