<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> "I problemi delle auto elettriche" e futuro auto elettrica in generale | Page 55 | Il Forum di Quattroruote

"I problemi delle auto elettriche" e futuro auto elettrica in generale

Ieri in tv un giornalista intervistava una scienziata (non so dirvi il nome,quando ho messo su quel canale il servizio era già cominciato).
La domanda era "Se fossero gli scienziati a decidere cosa farebbero per risolvere il problema del surriscaldamento globale etc etc?".
La risposta è stata vaga ma che più vaga non si può.
Ovviamente sono stati citati i trasporti ma anche le industrie mi spiace dirlo ma senza entrare minimamente nel dettaglio e senza dare delle priorità.
Ok nessuno si aspetta che una persona,per quanto preparata,possa snocciolare a voce in 30 secondi un piano strategico per rivoluzionare il modo di vivere del pianeta.
Però a me sembrava tanto una risposta preconfezionata,volutamente vaga,in cui si dice tutto e niente.
A me sembra che sia stata scelta a priori quella che secondo alcuni dovrebbe essere la soluzione finale (scusate l'infelice assonanza).
Ma senza saperne spiegare bene i benefici,i costi e le difficoltà.
Sarebbe come andare al ristorante e sentire il cameriere che non sa dire esattamente cosa mangeremo,ne quanto costerà,ne quanto tempo ci vorrà perchè arrivino i piatti.
Ma lo chef ormai ha preso quella strada e non si torna indietro.

Io ho scritto tante volte che auspico più una rivoluzione delle abitudini che una rivoluzione tecnologica.
La prima avrebbe costi irrisori e richiederebbe solo buona volontà.
Ma non ci credo molto perchè da quello che vedo l'unico interesse,economico più che ambientale,è cambiare i prodotti che usiamo.

Bisogna mettersi nei panni di quella persona per capire la risposta "vaga", dare una risposta di quel genere significa prendere una posizione e questo comporta delle conseguenze lavorative.
Dire che gli scienziati e studiosi non siano in grado di dare delle risposte mi sembra molto di parte, con i loro studi osservano dei cambiamenti climatici, calcolano le conseguenze che possono avvenire con questi cambiamenti.
Se vogliamo fare un esempio pratico e recentemente, basta guardare quello che è successo in Germania, i'ente europeo delle alluvioni aveva avvertito in base ai loro calcoli e previoni, lo stato di pericolo e aveva dato avviso di evacuare le zone per il grande pericolo di alluvione. Risultato non si è preso nessuna decisione e si preferito non credere a questo allarme. Si pensa che il clima non possa fare così "Male".
Se i governi stanno prendendo certe decioni sul clima e ' perché sono stati informati dagli scienziati dei cambiamenti e stanno attuando delle contromisure per "Attenuare" questi cambiamenti climatici.
 
Dire che gli scienziati e studiosi non siano in grado di dare delle risposte mi sembra molto di parte

Non ho scritto che non siano in grado ma che almeno in quel caso non hanno voluto prendere una posizione.
Che poi all'atto pratico i governi diano più retta all'economia che all'ambiente è risaputo.
Però pensare di risolvere tutto puntando sull'auto elettrica imho è un approccio molto limitato.
Tanto se anche si arrivasse al punto di avere la maggior parte di auto elettriche in circolazione se non ci fossero cambiamenti evidenti a livello ambientale e soprattutto sulla qualità dell'aria si farebbe sempre in tempo a dare la colpa a qualcun altro.
 
Nel trattare il problema dell'elettrificazione del traffico automobilistico , è necessario distinguere bene le aree geografiche e le fonti di emissione di C02.
Se lo scopo è quello di diminuire l'effetto serra e arrestare l'aumento delle temperature , occorre tenere presente che le maggiori emissioni di co2 (fonte nasa) vengono dalla Cina - e qui era scontato , ma soprattutto dall'Africa e dal Sud-America e qui sta la sorpresa) , in quanto , a parte la Cina come stra-potenza industriale , nelle altre zone i gas serra ( ma anche le polveri sottili) sono prodotti in massima parte dai roghi appiccati per deforestare le aree in questione , con danno doppio , la combustione inquinante e la perdita di vegetazione che notoriamente assorbe co2 , Pm10 , Pm2,5 e inquinamento !
Occorre tenerlo presente quando si parla di decarbonizzare l'auto in Italia , in Europa ed anche negli Usa !

https://www.ecologiae.com/nasa-mappe-spazio-emissioni-di-co2-foreste/73267/

Mappa-CO2-Nasa.jpg


Le zone arancio sono quelle che emettono più Co2
 
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Nel trattare il problema dell'elettrificazione del traffico automobilistico , è necessario distinguere bene le aree geografiche e le fonti di emissione di C02.
Se lo scopo è quello di diminuire l'effetto serra e arrestare l'aumento delle temperature , occorre tenere presente che le maggiori emissioni di co2 (fonte nasa) vengono dalla Cina - e qui era scontato , ma soprattutto dall'Africa e dal Sud-America e qui sta la sorpresa) , in quanto , a parte la Cina come stra-potenza industriale , nelle altre zone i gas serra ( ma anche le polveri sottili) sono prodotti in massima parte dai roghi appiccati per deforestare le aree in questione , con danno doppio , la combustione inquinante e la perdita di vegetazione che notoriamente assorbe co2 , Pm10 , Pm2,5 e inquinamento !
Occorre tenerlo presente quando si parla di decarbonizzare l'auto in Italia , in Europa ed anche negli Usa !

https://www.ecologiae.com/nasa-mappe-spazio-emissioni-di-co2-foreste/73267/

Mappa-CO2-Nasa.jpg


Le zone arancio sono quelle che emettono più Co2
Tutto vero. Che facciamo? Mica si può fare guerra alla Cina. Iniziamo da EU, USA et similia, proponendo un nuovo corso ai BRIC & Co
 
Hai alternative?

Certo. Spendere i diecimila euro al metro in modo più efficiente che comprare guarnizioni. Uscendo dalla metafora, ad esempio incoraggiando e favorendo produzioni che non debbano per forza circumnavigare il globo su navi che impestano il pianeta ben più di quanto possiamo bilanciare con le nostre «guarnizioni».
 
Se non sbaglio, qualche pagina addietro, lo hai scritto anche tu che il vero ecologista non è colui che rottama un'auto perfettamente funzionante x un'altra solo xchè va a corrente.
Io hi scritto che non ha senso rottamare un'auto in perfetta efficienza per inquinare meno allo scarico ma inquinando di più in produzione. Non che non serva un nuovo modello energetico, industriale e dei trasporti, questo l'ho ripetuto millemila volte.
 
hi scritto che non ha senso rottamare un'auto in perfetta efficienza per inquinare meno allo scarico ma inquinando di più in produzione.

...che è esattamente ciò che il green deal invece vorrebbe imporre.

Non che non serva un nuovo modello energetico, industriale e dei trasporti,

modello che, IMHO, non passa prioritariamente per la conversione anticipata e forzata del parco automezzi leggeri. Ci sono molte altre azioni più incisive, in primis la produzione di energia rinnovabile e il suo impiego industriale. Nel contempo, si faccia ricerca e sviluppo di soluzioni di mobilità meno impattanti, ma senza imporre soluzioni più ideologiche che tecnologiche.
 
Tutto vero. Che facciamo? Mica si può fare guerra alla Cina. Iniziamo da EU, USA et similia, proponendo un nuovo corso ai BRIC & Co
Per esempio si potrebbe operare più seriamente : le conferenze sul clima et similia invece di essere passerelle per politici e metodi per disarcionare uomini politici e dispensatori di puttanate galattiche : tipo quella che è colpa "nostra" , che stiamo distruggendo la terra , rivolte al mondo occidentale , dovrebbero avviare serie azioni diplomatiche. Innanzitutto sarebbe necessario "imporre" regole certe e precise sul piano internazionale , non tanto sanzioni , che impoveriscono solo i popoli , già alle prese con problemi economici , ma anche e soprattutto proponendo a queste aiuti consistenti a patto che cessino i "roghi" , devastanti , quelli sì , da un punto dell'inquinamento.A meno che gli interessi siano talmente intrecciati da impedire qualsiasi soluzione razionale e allora si spiegherebbe pure il perchè della foglia di fico dell'"è colpa nostra" , rivolto ai popoli occidentali...
 
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...che è esattamente ciò che il green deal invece vorrebbe imporre.



modello che, IMHO, non passa prioritariamente per la conversione anticipata e forzata del parco automezzi leggeri. Ci sono molte altre azioni più incisive, in primis la produzione di energia rinnovabile e il suo impiego industriale. Nel contempo, si faccia ricerca e sviluppo di soluzioni di mobilità meno impattanti, ma senza imporre soluzioni più ideologiche che tecnologiche.
Una riforma organica è sistemica, non a spizzicichi e bocconi.
 
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