99octane ha scritto:Te la giro in un altro modo: che ci riescono in 5 ce ne sono meno di 1 su 100.
Oddio, direi che ad occhio e croce sono un pochini di più, diciamo un 30% si laurea "in tempo", comunque è ancora poco.
Poi, bisognerebbe analizzare il perchè la gente non si laurea in tempo e qui ci sarebbe molto da scrivere: c'è chi non si laurea in tempo perchè il tempo lo perde nei locali notturni oppure pensa a "godersi" i piaceri della vita dei 20 anni, c'è chi non si laurea in tempo perchè oggettivamente non ne ha le capacità intellettive (e ci sarebbe da chiedersi cosa c'è venuto a fare all'Università...
Poi c'è anche il fattore Università, per cui ci sono Università in cui la media degli studenti si laurea più in tempo che in altre.
Io non sono un esponente della categoria che si laurea a 25 anni con 110 e lode, infatti di anni ne ho 27 e mi laureo ad Aprile.
Se forse avessi studiato di più o avessi tirato via qualche voto anzichè rifiutarlo, oppure non fossi andato in Erasmus o non avessi lavorato (come sto facendo ora) probabilmente mi ero laureato 2 anni fa "in tempo".
Non so se sarebbe stato meglio o meno, ma so per certo che alcune esperienze che ho fatto (vedi l'erasmus ad Oxford o il lavoro in Inghilterra) sono assolutamente contento di averle fatte, così come l'aver iniziato a lavorare in Italia presso una società d'assicurazioni pur dovendo finire gli studi.
Questa è solo la mia esperienza, quello che capisco meno è chi sta a grattarsi salvo poi lamentarsi che a 30 anni deve ancora prendere la laurea triennale... anche perchè, se devo dirla tutta, io ho sempre fatto tutto e non mi sono certo privato del divertimento giovanile....
99octane ha scritto:Laddove altrove in Europa le percentuali sono molto piu' alte.
Non stupiamoci se poi abbiamo problemi di impiego, e giovani che restano in casa fino ai 35 anni.
Il nostro sistema universitario fa piu' acqua di un setaccio. Continuiamo pure a dirci che e' eccellente, contro ogni evidenza.
Noi italiani, come d'altro canto i popoli di molti altri paesi di scarsa rilevanza, siamo sempre stati bravissimi a darci gran pacche sulla spalla.
In Europa le percentuali sono più alte perchè il sistema universitario è strutturato in modo diverso: in Inghilterra ad esempio, così come in USA non puoi rimanere indietro con gli studi, semplicemente perchè "non ti è permesso". L'Università è strutturata in modo simile alle nostre scuole superiori, per cui se non passi gli esami nei tempi stabiliti sei fuori.
Definitivamente.
Non so se questo sistema sia migliore o peggiore del nostro, posso solo dire che io, avendolo provato, l'ho trovato molto più impegnativo e focalizzato sullo studio di quanto non lo sia in Italia.
Mi avevano chiamato alla UPenn University dopo che presi il diploma in legal studies ad Oxford, feci il colloquio, ma da come mi prospettavano la cosa, sembrava che avessero già deciso tutta la mia vita dai 24 agli 80 anni, senza contare che inoltre la retta annuale era di 30.000 dollari...
:?
A volte mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se fossi andato in USA a studiare.