<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> i laureati in Italia | Il Forum di Quattroruote

i laureati in Italia

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dexxter

Guest
ROMA - Negli anni economicamente più critici nelle campagne si risparmia su tutto ma non sulla semina. E la stessa saggezza dovrebbe avere il Governo investendo, in questa fase di congiuntura negativa, sui giovani. E' il messaggio che manda il consorzio Almalaurea constatando, nel suo ultimo rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati (che riguarda i laureati 2008 intervistati dopo un anno dalla tesi) che la crisi economica ha avuto ripercussioni non da poco anche sui neolaureati che lavorano e guadagnano meno rispetto a un anno fa.
IN CRISI ANCHE LAUREE 'FORTI' Lievita sensibilmente la disoccupazione rispetto all'anno passato, non solo fra i laureati triennali (dal 16,5 al 22%), ma anche fra i laureati magistrali (dal 14 al 21%) e fra gli specialistici a ciclo unico (medici, architetti, veterinari, ecc.): dal 9 al 15%. Una tendenza questa che si registra indipendentemente dal percorso di studio (anche fra quelli tradizionalmente più solidi come quelli ingegneristici ad esempio) e dalla sede dove si è studiato. Rispetto alla precedente rilevazione, tutti i tipi di laurea esaminati hanno manifestato bruschi segnali di frenata della capacità di essere assorbiti dal mercato del lavoro: tra i laureati di primo livello il tasso di occupazione è sceso di quasi 7 punti percentuali (62% rispetto al 69% dell'anno scorso), tra i colleghi specialistici la contrazione registrata è di oltre 7 punti (45,5%, solo un anno fa, era del 53%), mentre tra gli specialistici a ciclo unico è di oltre 5 punti percentuali (37%; il precedente tasso di occupazione era del 43%).
BUSTE PAGA PIU' LEGGERE Il guadagno ad un anno dal "pezzo di carta" supera complessivamente i 1.050 euro netti mensili: in termini nominali 1.057 per gli specialistici, 1.109 per il primo livello, 1.110 per gli specialistici a ciclo unico. Rispetto alla precedente rilevazione, le retribuzioni nominali risultano in calo per tutte le tipologie di lauree considerate: la contrazione oscilla dal 2% tra i laureati di primo livello, al 3% tra i colleghi a ciclo unico fino a lievitare al 5% tra quelli specialistici. Con queste premesse - osserva Almalaurea - è naturale attendersi un quadro ancor più critico se si considerano le retribuzioni reali, ovvero se si tiene conto del mutato potere d'acquisto.
A GENNAIO-FEBBRAIO 2010 -31% RICHIESTE DA AZIENDE Le difficoltà sono confermate anche dalle richieste di laureati inoltrate dal mondo produttivo alla banca dati AlmaLaurea: il primo bimestre 2010, rispetto al corrispondente bimestre dell'anno precedente, mostra un calo nelle richieste di laureati del 31%; una contrazione della domanda superiore a quella dello stesso periodo dell'anno precedente e che coinvolge la quasi totalità dei percorsi di studio, anche quelli solitamente al vertice dell'occupazione (meno 37% nel gruppo Economico-statistico, meno 9% in Ingegneria).
'PAGANO' MENO ANCHE STAGE Se è vero che l'esperienza di stage maturata durante gli studi si associa a un significativo vantaggio in termini occupazionali rispetto a chi non vanta un'analoga esperienza, rispetto alla rilevazione dello scorso anno si affievolisce il vantaggio occupazionale di coloro che realizzano un'esperienza di stage o tirocinio formativo dopo l'acquisizione del titolo: il tasso di occupazione è pari al 49%, rispetto al 46% di chi non ha effettuato questo tipo di esperienza (+3 punti percentuali, contro i 6,5 punti dello scorso anno).
 
In Italia sono decenni che mettiamo i bastoni tra le ruote in modo sterile a chi studia nelle universita'. Gente che impiega 8 anni a laurearsi, e non certo perche' non ha voglia di studiare.
Ricerca universitaria strangolata, con i nostri cervelli migliori che se ne vanno all'estero.
Ricerca industriale stratassata, laddove all'estero viene defiscalizzata e incentivata.
E poi ci stupiamo che restiamo indietro?
C'e' da stupirsi che non siam rimasti poi troppo indietro, almeno fin'ora.
 
99octane ha scritto:
In Italia sono decenni che mettiamo i bastoni tra le ruote in modo sterile a chi studia nelle universita'. Gente che impiega 8 anni a laurearsi, e non certo perche' non ha voglia di studiare.
Ricerca universitaria strangolata, con i nostri cervelli migliori che se ne vanno all'estero.
Ricerca industriale stratassata, laddove all'estero viene defiscalizzata e incentivata.
E poi ci stupiamo che restiamo indietro?
C'e' da stupirsi che non siam rimasti poi troppo indietro, almeno fin'ora.

8 anni? se impieghi 8 anni per una laurea in ingegneria non ti assume più nessuno. A 24/25 devi aver finito. Salvo la P.A.
Fonte: corsera del venerdì di qualche tempo fa.
 
Te la giro in un altro modo: che ci riescono in 5 ce ne sono meno di 1 su 100.
Laddove altrove in Europa le percentuali sono molto piu' alte.
Non stupiamoci se poi abbiamo problemi di impiego, e giovani che restano in casa fino ai 35 anni. :rolleyes:
Il nostro sistema universitario fa piu' acqua di un setaccio. Continuiamo pure a dirci che e' eccellente, contro ogni evidenza.
Noi italiani, come d'altro canto i popoli di molti altri paesi di scarsa rilevanza, siamo sempre stati bravissimi a darci gran pacche sulla spalla.
 
99octane ha scritto:
Te la giro in un altro modo: che ci riescono in 5 ce ne sono meno di 1 su 100.
Laddove altrove in Europa le percentuali sono molto piu' alte.
Non stupiamoci se poi abbiamo problemi di impiego, e giovani che restano in casa fino ai 35 anni. :rolleyes:
Il nostro sistema universitario fa piu' acqua di un setaccio. Continuiamo pure a dirci che e' eccellente, contro ogni evidenza.
Noi italiani, come d'altro canto i popoli di molti altri paesi di scarsa rilevanza, siamo sempre stati bravissimi a darci gran pacche sulla spalla.

Mia sorella si è laureata nel maggio scorso in ingegneria biomedica.55 esami in 5 anni.....non so come abbia fatto, ma alla fine ne è venuta fuori in tempo.
Io ora sono a meccanica.......per quanto tu sia straorganizzato (io non lo sono, ma cerco nel mio piccolo di dare il meglio), acchiappi prima o poi il professore che entra in classe, senza nè buongiorno nè buonasera, ti dice due cose, ti dà il nome di un libro e va via.E all'esame, se non dici tutto per filo e per segno, ti rimanda a casa.Questo non è uno studio "di qualità", ma è semplicemente "fortuna".
E' qui il problema.Gli sfaticati ci sono dappertutto.Ho tanti colleghi che si grattano la pancia tutto il giorno, ma non credo che sia l'unico a conoscere gente cosi.
 
99octane ha scritto:
Te la giro in un altro modo: che ci riescono in 5 ce ne sono meno di 1 su 100.
Laddove altrove in Europa le percentuali sono molto piu' alte.
Non stupiamoci se poi abbiamo problemi di impiego, e giovani che restano in casa fino ai 35 anni. :rolleyes:
Il nostro sistema universitario fa piu' acqua di un setaccio. Continuiamo pure a dirci che e' eccellente, contro ogni evidenza.
Noi italiani, come d'altro canto i popoli di molti altri paesi di scarsa rilevanza, siamo sempre stati bravissimi a darci gran pacche sulla spalla.
ti posso fare una domanda! mi ricordo che lavoravi nell'informatica sai programmare? :) se si dopo capirai il xke e ridiamo in sieme!
 
99octane ha scritto:
Si', direi di si'.
l'esame di programmazione dell'università italiana di informatica
io lo ho passato ma ora come ora fo 10 punti tu?
http://www.cs.unicam.it/tesei/updown/progr2009appello2.pdf
se rimani spaesato è normale!
 
non dici niente!!!!
non ti preoccupare se non capisci di che parla! sono robe che si sono inventati nell'univ che nn hanno senso!!!!
era solo x farti vedere lo stato comatoso dell'univ! che anche un programmatore decennale magari viene bocciato al esame di programazione!
 
Una volta ho sentito dire a un dirigente diuna grossissima azienda: preferiamo i diplomati. Chiedono di meno e sono anche meno pretenzionsi per quello che riguarda la carriera.

Regards,
The frog
 
99octane ha scritto:
Te la giro in un altro modo: che ci riescono in 5 ce ne sono meno di 1 su 100.
Laddove altrove in Europa le percentuali sono molto piu' alte.
Non stupiamoci se poi abbiamo problemi di impiego, e giovani che restano in casa fino ai 35 anni. :rolleyes:
Il nostro sistema universitario fa piu' acqua di un setaccio. Continuiamo pure a dirci che e' eccellente, contro ogni evidenza.
Noi italiani, come d'altro canto i popoli di molti altri paesi di scarsa rilevanza, siamo sempre stati bravissimi a darci gran pacche sulla spalla.

In Polonia (mia moglie è polacca) l'università è statale, non si paga, ma hai UNA possibilità di sgarrare, se manchi un esame, lo puoi rifare una volta, se alla fine dell'anno non sei in pari, ti sbattono fuori (puoi reiscriverti, pagando però stavolta).
E l'organizzazione è tale da non piazzare due esami nello stesso giorno e magari alla stessa ora in posti diversi (cosa che in Italia capita), anzi, è tale da permettere ai virtuosi di seguire contemporaneamente due corsi universitari diversi, iniziandoli a distanza di uno o due anni.
La migliore amica di mia moglie sta seguendo due corsi di laurea, e lavora in un grande magazzino..ovviamente lei è fuori dalla norma, ma ci riesce..in Italia non ce la fai manco se sei superman, almeno non se è ancora come quando ci andavo io.
 
hahaha ha scritto:
99octane ha scritto:
Te la giro in un altro modo: che ci riescono in 5 ce ne sono meno di 1 su 100.
Laddove altrove in Europa le percentuali sono molto piu' alte.
Non stupiamoci se poi abbiamo problemi di impiego, e giovani che restano in casa fino ai 35 anni. :rolleyes:
Il nostro sistema universitario fa piu' acqua di un setaccio. Continuiamo pure a dirci che e' eccellente, contro ogni evidenza.
Noi italiani, come d'altro canto i popoli di molti altri paesi di scarsa rilevanza, siamo sempre stati bravissimi a darci gran pacche sulla spalla.

Mia sorella si è laureata nel maggio scorso in ingegneria biomedica.55 esami in 5 anni.....non so come abbia fatto, ma alla fine ne è venuta fuori in tempo.
Io ora sono a meccanica.......per quanto tu sia straorganizzato (io non lo sono, ma cerco nel mio piccolo di dare il meglio), acchiappi prima o poi il professore che entra in classe, senza nè buongiorno nè buonasera, ti dice due cose, ti dà il nome di un libro e va via.E all'esame, se non dici tutto per filo e per segno, ti rimanda a casa.Questo non è uno studio "di qualità", ma è semplicemente "fortuna".
E' qui il problema.Gli sfaticati ci sono dappertutto.Ho tanti colleghi che si grattano la pancia tutto il giorno, ma non credo che sia l'unico a conoscere gente cosi.

Io ho dato 52 esami per una triennale, mediazione linguistica. Ok, ho cambiato una lingua, il che significa che ho fatto 4 esami in più, ma il dato non cambia.. Ora ditemi voi se è possibile! Ho finito in 4 anni e qualche mese con un'ottima media e rifiutando un solo esame (18, recuperato con un 29). Se qualcuno mi da del fannullone perchè non ho finito in tempo gli spacco la sedia in testa... :x
 
Architettura specialistica fuori-sede a Firenze: 8 anni e mezzo, 108/110 e servizio civile a rallentarmi. Un mio "amico", figlio di un ingegnere con studio, riuscì ad evitare il servizio civile perchè lo assunse il babbo. Si è laureato prima, ovviamente. Ad un colloquio, ho mandato a quel paese un professionista che mi ha rinfacciato di essermi laureato "tardi", poi sono stato assunto altrove grazie anche ad uno stage Autodesk.

Morale (secondo me): A chi ti sa valutare non glie ne frega nulla di quanto impieghi a laurearti.
 
elancia75 ha scritto:
Architettura specialistica fuori-sede a Firenze: 8 anni e mezzo, 108/110 e servizio civile a rallentarmi. Un mio "amico", figlio di un ingegnere con studio, riuscì ad evitare il servizio civile perchè lo assunse il babbo. Si è laureato prima, ovviamente. Ad un colloquio, ho mandato a quel paese un professionista che mi ha rinfacciato di essermi laureato "tardi", poi sono stato assunto altrove grazie anche ad uno stage Autodesk.

Morale (secondo me): A chi ti sa valutare non glie ne frega nulla di quanto impieghi a laurearti.

Verissimo. Peccato che son poche le aziende che fanno selezioni serie gestite da personale preparato a tal scopo.
 
jaccos ha scritto:
elancia75 ha scritto:
Architettura specialistica fuori-sede a Firenze: 8 anni e mezzo, 108/110 e servizio civile a rallentarmi. Un mio "amico", figlio di un ingegnere con studio, riuscì ad evitare il servizio civile perchè lo assunse il babbo. Si è laureato prima, ovviamente. Ad un colloquio, ho mandato a quel paese un professionista che mi ha rinfacciato di essermi laureato "tardi", poi sono stato assunto altrove grazie anche ad uno stage Autodesk.

Morale (secondo me): A chi ti sa valutare non glie ne frega nulla di quanto impieghi a laurearti.

Verissimo. Peccato che son poche le aziende che fanno selezioni serie gestite da personale preparato a tal scopo.

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