eugenio62 ha scritto:
Non solo giovani.....
Io credo che bisogna fare una distinzione.....il segmento Punto non era e non sarà mai un segmento in cui ti puoi aspettare grandi slanci di novità o tradizione tecnica......rappresenta molto spesso la prima macchina, la macchina per i giovani, la macchina con scopi di utilità.....anche le sue dimensioni...rendono diffcile applicare tecniche diverse. Abbastanza normale che sia l'estetica che differenzia le macchine. Ecco che la Mito ha un suo perchè.......con quella sua linea che piace e che è un pò meno stardardizzata delle altre....
Qualcuno potrebbe dissentire dall'opportunità di fare un Alfa nel segmento "Punto".....ma è un segmento troppo ricco in cui tutti i costruttori vogliono tuffarvici.....tra poco uscirà addirirttura un'Audi ( 1 ) che sotto sotto sarà una Polo....
BMW anche ha voluto entrarci, lo ha fatto in modo particolare ma non si è certo potuta sottrarre alle logiche produttive......prima con motori americani- giapponesi poi costituendo un accordo con i Francesi.....
Pe il segmento "159" serie 3 etc. le cose cambiano.......
La mia osservazione era di altro genere. Mi spiego meglio. Non ho nulla contro la Mito come concetto, non credo assolutamente Alfa dovesse astenersi dal fare una segmento B. Mi può dispiacere che faccia quella, e poi non faccia cose più impegnative. Mi può dispiacere l'estetica, o la sua sfacciata identità tecnica con una Grande Punto, ma pare che il risultato su strada sia comunque ok e certamente più gratificante di una Clio, a prescindere dalle sospensioni non indipendenti e da altre soluzioni tecniche non raffinatissime ( diciamo....da Punto ).
Insomma, la Mito in sè e per sè ci stava tutta. Il problema a mio avviso è un altro. Nel segmento utilitarie, basta poco per fare un' auto sfiziosa: ci riseci anche con un ponte torcente, con uno sterzo elettrico, o con un pianale Panda ( vedi Fiat 500 ). Il pubblico giovanissimo apprezza lo sfizio, compra, e si abitua al prodotto sfizioso.
Poi però succede che il ragazzo che ha girato in Mito per un po' d'anni, preferendola magari ad una Mini ( plausibilissimo ), cresce e cambia esigenze, magari si sposa, gli fiorisce un pargolo ed il bagaglio aumenta: ha bisogno di una segmento C. Ma abituato bene, la vorrebbe con lo stesso tasso di sfiziosità.
Ora, mentre i fedeli di altre marche si troveranno davanti a delle segmento C o addirittura D fatte in maniera coerente con le aspettative, e con impiego di tecnologia via via commisurato, il ragazzo di cui sopra si troverà davanti ad una Giulietta. Che a mio personale avviso non è il massimo. Oppure davanti ad una 159 ormai non più fresca, o peggio ancora, davanti ad una Giulia derivata dalla Giulietta.
Insomma, il problema non è la Mito, e gli utenti 20enni che essa contribuisce a fidelizzare, ma la prospettiva: ovvero cosa comprerà il cliente fidelizzato, quando dovrà dar dentro la Mito. Perchè la Mito, al pari della Mini, è la classica vetturetta sportiva che, crescendo ed appassionandoti, poi ti fa venir fame...... di TP e BMW. Almeno che non tu abbia qualcosa di serio da contrapporre. IMHO.