Come qualcuno ha già detto in tempi non sospetti, ha il compito di creare una nuova schiera di adepti del marchio, ugualmente ed irrazzionalmente appassionati ma neofiti dell'auto e cresciuti col nuovo corso. Incapaci di distinguere fra una bella meccanica ed una fiat qualunque. Giovani stregati dall'immagine e da un assetto sportivo, ma ignari (e forse neppure interessati) della banale verità: ovvero che guidano una fiat G.Punto pagata ben più cara dell'originale.
Ed un domani questi nuovi clienti si sorbiranno qualsiasi fiat rimarchiata senza batter ciglio, dato che nascono e crescono con la consapevole/inconsapevole certezza di uno schema meccanico assolutamente identico con le altre torinesi.
Dal punto di vista del marketing è un colpo da maestro.
Dal punto di vista dei valori fondanti del marchio e dell'Alfismo puro, un calcio nei denti.
Per noi obsoleti Alfisti, l'invito neanche tanto velato è quello di togliersi dai c*****ni...