<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> I 20enni e la MiTo | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

I 20enni e la MiTo

vecchioAlfista ha scritto:
Come qualcuno ha già detto in tempi non sospetti, ha il compito di creare una nuova schiera di adepti del marchio, ugualmente ed irrazzionalmente appassionati ma neofiti dell'auto e cresciuti col nuovo corso. Incapaci di distinguere fra una bella meccanica ed una fiat qualunque. Giovani stregati dall'immagine e da un assetto sportivo, ma ignari (e forse neppure interessati) della banale verità: ovvero che guidano una fiat G.Punto pagata ben più cara dell'originale.
Ed un domani questi nuovi clienti si sorbiranno qualsiasi fiat rimarchiata senza batter ciglio, dato che nascono e crescono con la consapevole/inconsapevole certezza di uno schema meccanico assolutamente identico con le altre torinesi.
Dal punto di vista del marketing è un colpo da maestro.
Dal punto di vista dei valori fondanti del marchio e dell'Alfismo puro, un calcio nei denti.
Per noi obsoleti Alfisti, l'invito neanche tanto velato è quello di togliersi dai c*****ni... :rolleyes:
Da incorniciare.
Purtroppo.
 
|Mauro65| ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Come qualcuno ha già detto in tempi non sospetti, ha il compito di creare una nuova schiera di adepti del marchio, ugualmente ed irrazzionalmente appassionati ma neofiti dell'auto e cresciuti col nuovo corso. Incapaci di distinguere fra una bella meccanica ed una fiat qualunque. Giovani stregati dall'immagine e da un assetto sportivo, ma ignari (e forse neppure interessati) della banale verità: ovvero che guidano una fiat G.Punto pagata ben più cara dell'originale.
Ed un domani questi nuovi clienti si sorbiranno qualsiasi fiat rimarchiata senza batter ciglio, dato che nascono e crescono con la consapevole/inconsapevole certezza di uno schema meccanico assolutamente identico con le altre torinesi.
Dal punto di vista del marketing è un colpo da maestro.
Dal punto di vista dei valori fondanti del marchio e dell'Alfismo puro, un calcio nei denti.
Per noi obsoleti Alfisti, l'invito neanche tanto velato è quello di togliersi dai c*****ni... :rolleyes:
Da incorniciare.
Purtroppo.
E con cornice d'oro :cry: :cry: :cry:
 
|Mauro65| ha scritto:
arhat ha scritto:
sarò banale, il passato è passato, e con esso quegli Alfisti vanno scemando di numero ..... a loro interessano i giovani, non i vecchi ....
No vecchio mio,
non scemano di numero, si sono spostati altrove, ed allevano i propri cuccioli alle antiche tradizioni.

eagleday_2029_2260257.jpg

Chi ? Gli Orinali Teutonici, i diversamente stabili. 8) ?
 
Vogliamo ricordare alcuni degli orinali teutonici diversamente stabili?

Mercedes ClasseA prima serie:

Fastidiosa tendenza a ribaltarsi dell'ovetto kinder della stella a tre punte, con inqualificabile scarso grip dei finestrini e del tetto con l'asfalto. Richiamo di massa con modifica dell'assetto e montaggio dell'indispensabile esp senza il quale ciao gigi. Montaggio di ammortizzatori di marmo con conseguenti 6 traumi vertebrali ogni 100 km.

Audi TT prima serie:

Progettata astutamente con profilo portante come l'ala di un aereo. Dopo numerosi decolli non autorizzati dalle torri di controllo e un discreto numero di incidenti anche mortali, richiamo di massa per modifica dell'assetto e aggiunta di spoiler posteriore posticcio per rompere il flusso aerodinamico.

Wv Passat non ricordo quale serie:

Strani caso di ruote anteriori emancipate che decidevano di andare in un luogo diverso da quello di tutto il resto della vettura. Lavoro "per chi l'ha vista?" (la ruota...).

Bmw ante esp:

Canina tendenza allo scodinzolamento esagerato. Ad ogni pioggia bastava guardare in un fosso a lato di una curva per trovare, oltre alle rane e a qualche fungo, anche svariati esemplari delle suddette. Alfisti non memori di cotanta tecnologia ancor oggi guardano con cupidigia alle trazioni posteriori diversamente stabili curate dal circuito elettronico esp. Esp, ovvero, la badante per lo scarso al volante.
 
mikuni ha scritto:
Vogliamo ricordare alcuni degli orinali teutonici diversamente stabili?
Mercedes ClasseA prima serie:
Fastidiosa tendenza a ribaltarsi dell'ovetto kinder della stella a tre punte, con inqualificabile scarso grip dei finestrini e del tetto con l'asfalto. Richiamo di massa con modifica dell'assetto e montaggio dell'indispensabile esp senza il quale ciao gigi. Montaggio di ammortizzatori di marmo con conseguenti 6 traumi vertebrali ogni 100 km.
Io la provai al debutto, in versione senza esp ... proprio per lo strano rapporto tra altezza e pianta provai un po' di slalom ... stranamente non si ribaltò ... d'altra parte mica feci il test dell'alce, che come noto è quanto di più innaturale possa esistere (tanto che gli attuali alce test sono modificati ...)
In compenso Mb utilizzò quella vicenda a suo vantaggio ...

Bmw ante esp: Canina tendenza allo scodinzolamento esagerato. Ad ogni pioggia bastava guardare in un fosso a lato di una curva per trovare, oltre alle rane e a qualche fungo, anche svariati esemplari delle suddette. Alfisti non memori di cotanta tecnologia ancor oggi guardano con cupidigia alle trazioni posteriori diversamente stabili curate dal circuito elettronico esp. Esp, ovvero, la badante per lo scarso al volante.
Forse ti riferisci alle serie E21 - E30 degli anni '70 e '80, le note "saponette" ... (nomen omen). Il problema venne risolto definitivamente ben prima dell'esp, con la serie E36 in versione "is" (che, guardacaso , significava "italian style", ed era stata richiesta a gran voce dai clienti italiani stufi di mettere un sacco di cemento in baule ...) dotata del ponte posteriore multilink , ben presto di serie su tutte le versioni ... della serie prima di parlare a sproposito documentati per evitare brutte figure ... ;)
 
mikuni ha scritto:
Vogliamo ricordare alcuni degli orinali teutonici diversamente stabili?

Mercedes ClasseA prima serie:

Fastidiosa tendenza a ribaltarsi dell'ovetto kinder della stella a tre punte, con inqualificabile scarso grip dei finestrini e del tetto con l'asfalto. Richiamo di massa con modifica dell'assetto e montaggio dell'indispensabile esp senza il quale ciao gigi. Montaggio di ammortizzatori di marmo con conseguenti 6 traumi vertebrali ogni 100 km.

Audi TT prima serie:

Progettata astutamente con profilo portante come l'ala di un aereo. Dopo numerosi decolli non autorizzati dalle torri di controllo e un discreto numero di incidenti anche mortali, richiamo di massa per modifica dell'assetto e aggiunta di spoiler posteriore posticcio per rompere il flusso aerodinamico.

Wv Passat non ricordo quale serie:

Strani caso di ruote anteriori emancipate che decidevano di andare in un luogo diverso da quello di tutto il resto della vettura. Lavoro "per chi l'ha vista?" (la ruota...).

Bmw ante esp:

Canina tendenza allo scodinzolamento esagerato. Ad ogni pioggia bastava guardare in un fosso a lato di una curva per trovare, oltre alle rane e a qualche fungo, anche svariati esemplari delle suddette. Alfisti non memori di cotanta tecnologia ancor oggi guardano con cupidigia alle trazioni posteriori diversamente stabili curate dal circuito elettronico esp. Esp, ovvero, la badante per lo scarso al volante.

ho riso dall'inizio alla fine, complimenti per l'originalità! :D :D
 
156jtd. ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Come qualcuno ha già detto in tempi non sospetti, ha il compito di creare una nuova schiera di adepti del marchio, ugualmente ed irrazzionalmente appassionati ma neofiti dell'auto e cresciuti col nuovo corso. Incapaci di distinguere fra una bella meccanica ed una fiat qualunque. Giovani stregati dall'immagine e da un assetto sportivo, ma ignari (e forse neppure interessati) della banale verità: ovvero che guidano una fiat G.Punto pagata ben più cara dell'originale.

Ed un domani questi nuovi clienti si sorbiranno qualsiasi fiat rimarchiata senza batter ciglio, dato che nascono e crescono con la consapevole/inconsapevole certezza di uno schema meccanico assolutamente identico con le altre torinesi.

Dal punto di vista del marketing è un colpo da maestro.

Dal punto di vista dei valori fondanti del marchio e dell'Alfismo puro, un calcio nei denti.

Per noi obsoleti Alfisti, l'invito neanche tanto velato è quello di togliersi dai c*****ni... :rolleyes:

Quel qualcuno sono io che lo ripeto da almeno 5 anni. Detto cio, vecchio alfista i tempi cambiano. 20 / 30Anni fa non esisteva l'elettronica, non esistevano i velox, non c'era un gran traffico, e tante altre cose che oggi hanno inevitabilmente cambiato il mondo dell'auto nel vbene e nel male.
E' un po come chiedere ad un bambino di oggi di giocare con il lego, con le figurine o le biglie anziche alla Play Station alla Wii o al computer. Praticamente impossibile!

quoto
 
BelliCapelli3 ha scritto:
alexmed ha scritto:
Son capitato nel forum del club Mi.To: http://forum.alfamitoclub.it

Ho notato come siano tutti giovanissimi ed entusiasti di questa vettura. Mi son soffermato a leggere i commenti dei possessori di Multiair, tecnologia che mi interessa.

Secondo me questa Mi.To farà davvero crescere una nuova generazione di alfisti, che piaccia o meno.

Condivisibile. La domanda è che cosa offrirà loro Fiat quando saranno cresciuti ed avranno affinato un po' i gusti. La clientela va seguita, man mano che affina i gusti e sviluppa esigenze più matura.

Non solo giovani.....
Io credo che bisogna fare una distinzione.....il segmento Punto non era e non sarà mai un segmento in cui ti puoi aspettare grandi slanci di novità o tradizione tecnica......rappresenta molto spesso la prima macchina, la macchina per i giovani, la macchina con scopi di utilità.....anche le sue dimensioni...rendono diffcile applicare tecniche diverse. Abbastanza normale che sia l'estetica che differenzia le macchine. Ecco che la Mito ha un suo perchè.......con quella sua linea che piace e che è un pò meno stardardizzata delle altre....

Qualcuno potrebbe dissentire dall'opportunità di fare un Alfa nel segmento "Punto".....ma è un segmento troppo ricco in cui tutti i costruttori vogliono tuffarvici.....tra poco uscirà addirirttura un'Audi ( 1 ) che sotto sotto sarà una Polo....

BMW anche ha voluto entrarci, lo ha fatto in modo particolare ma non si è certo potuta sottrarre alle logiche produttive......prima con motori americani- giapponesi poi costituendo un accordo con i Francesi.....

Pe il segmento "159" serie 3 etc. le cose cambiano.......
 
blackshirt ha scritto:
mikuni ha scritto:
Vogliamo ricordare alcuni degli orinali teutonici diversamente stabili?
Mercedes ClasseA prima serie:
Audi TT prima serie:
Wv Passat non ricordo quale serie:
Bmw ante esp:
ho riso dall'inizio alla fine, complimenti per l'originalità! :D :mrgreen
Però, in effetti, le ha messe giù proprio bene, preso da altri pensieri no avevo colto l'humour :D :D :D
 
BelliCapelli3 ha scritto:
alexmed ha scritto:
Son capitato nel forum del club Mi.To: http://forum.alfamitoclub.it

Ho notato come siano tutti giovanissimi ed entusiasti di questa vettura. Mi son soffermato a leggere i commenti dei possessori di Multiair, tecnologia che mi interessa.

Secondo me questa Mi.To farà davvero crescere una nuova generazione di alfisti, che piaccia o meno.

Condivisibile. La domanda è che cosa offrirà loro Fiat quando saranno cresciuti ed avranno affinato un po' i gusti. La clientela va seguita, man mano che affina i gusti e sviluppa esigenze più matura.

Che pesantezza!
La mito é quello che é una macchina che esteticamente esce dal coro, che piace a chi la guida, sotto ha l'ottimo telaio della gpunto come laudi a1 avrà il telaio della polo, dell'ibiza e della fabia.
Detto questo si puo' parlare di quanto stia cambiando l'automobilismo? dei giovani? di come il marchio alfa potrebbe reinventarsi, di come potrebbe assecondare i gusti delle nuove generazioni proponendo macchine ad hoc, di come la mito (io per primo non ci credo) possa rapprensentare un rilancio dell'alfa e soprattutto delle esperienze di chi guida una Mito.
Il resto della tua tiritera ha stancato, ovvero ha tritato i cosiddetti, lo sappiamo tutti io per primo do come é ridotta l'alfa e di come hanno ridotto i manager fiat questo marchio e credo che tranne 156 jtd, tutti l'abbiano capito.
Tu caro Bc hai una mito? puoi offrire un'esperienza in merito oltre le solite frasi e supponenti affermazioni trite e ritrite?
Davvero non se ne puo' piu' :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
 
HenryChinaski ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
alexmed ha scritto:
Son capitato nel forum del club Mi.To: http://forum.alfamitoclub.it

Ho notato come siano tutti giovanissimi ed entusiasti di questa vettura. Mi son soffermato a leggere i commenti dei possessori di Multiair, tecnologia che mi interessa.

Secondo me questa Mi.To farà davvero crescere una nuova generazione di alfisti, che piaccia o meno.

Condivisibile. La domanda è che cosa offrirà loro Fiat quando saranno cresciuti ed avranno affinato un po' i gusti. La clientela va seguita, man mano che affina i gusti e sviluppa esigenze più matura.

Che pesantezza!
La mito é quello che é una macchina che esteticamente esce dal coro, che piace a chi la guida, sotto ha l'ottimo telaio della gpunto come laudi a1 avrà il telaio della polo, dell'ibiza e della fabia.
Detto questo si puo' parlare di quanto stia cambiando l'automobilismo? dei giovani? di come il marchio alfa potrebbe reinventarsi, di come potrebbe assecondare i gusti delle nuove generazioni proponendo macchine ad hoc, di come la mito (io per primo non ci credo) possa rapprensentare un rilancio dell'alfa e soprattutto delle esperienze di chi guida una Mito.
Il resto della tua tiritera ha stancato, ovvero ha tritato i cosiddetti, lo sappiamo tutti io per primo do come é ridotta l'alfa e di come hanno ridotto i manager fiat questo marchio e credo che tranne 156 jtd, tutti l'abbiano capito.
Tu caro Bc hai una mito? puoi offrire un'esperienza in merito oltre le solite frasi e supponenti affermazioni trite e ritrite?
Davvero non se ne puo' piu' :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:

Caro Cincischi... mettiti seduto: ti rivelerò un trucco segreto per sole persone intelligenti ( quindi segnatelo, magari non lo afferri al primo colpo ).

Se trovi i miei interventi così pesanti ed insopportabili, invece di sprecare decine di righe per scrivermi attacchi personali altrettanto pesanti ed insopportabili, con tante puerili faccine, puoi semplicemente ignorarli e passare oltre. Te lo suggerisco caldamente, perchè in questo forum di polemiche personali non c'è affatto bisogno.

Saluti e tante cose. ;-)
 
eugenio62 ha scritto:
Non solo giovani.....
Io credo che bisogna fare una distinzione.....il segmento Punto non era e non sarà mai un segmento in cui ti puoi aspettare grandi slanci di novità o tradizione tecnica......rappresenta molto spesso la prima macchina, la macchina per i giovani, la macchina con scopi di utilità.....anche le sue dimensioni...rendono diffcile applicare tecniche diverse. Abbastanza normale che sia l'estetica che differenzia le macchine. Ecco che la Mito ha un suo perchè.......con quella sua linea che piace e che è un pò meno stardardizzata delle altre....

Qualcuno potrebbe dissentire dall'opportunità di fare un Alfa nel segmento "Punto".....ma è un segmento troppo ricco in cui tutti i costruttori vogliono tuffarvici.....tra poco uscirà addirirttura un'Audi ( 1 ) che sotto sotto sarà una Polo....

BMW anche ha voluto entrarci, lo ha fatto in modo particolare ma non si è certo potuta sottrarre alle logiche produttive......prima con motori americani- giapponesi poi costituendo un accordo con i Francesi.....

Pe il segmento "159" serie 3 etc. le cose cambiano.......

La mia osservazione era di altro genere. Mi spiego meglio. Non ho nulla contro la Mito come concetto, non credo assolutamente Alfa dovesse astenersi dal fare una segmento B. Mi può dispiacere che faccia quella, e poi non faccia cose più impegnative. Mi può dispiacere l'estetica, o la sua sfacciata identità tecnica con una Grande Punto, ma pare che il risultato su strada sia comunque ok e certamente più gratificante di una Clio, a prescindere dalle sospensioni non indipendenti e da altre soluzioni tecniche non raffinatissime ( diciamo....da Punto ).

Insomma, la Mito in sè e per sè ci stava tutta. Il problema a mio avviso è un altro. Nel segmento utilitarie, basta poco per fare un' auto sfiziosa: ci riseci anche con un ponte torcente, con uno sterzo elettrico, o con un pianale Panda ( vedi Fiat 500 ). Il pubblico giovanissimo apprezza lo sfizio, compra, e si abitua al prodotto sfizioso.

Poi però succede che il ragazzo che ha girato in Mito per un po' d'anni, preferendola magari ad una Mini ( plausibilissimo ), cresce e cambia esigenze, magari si sposa, gli fiorisce un pargolo ed il bagaglio aumenta: ha bisogno di una segmento C. Ma abituato bene, la vorrebbe con lo stesso tasso di sfiziosità.

Ora, mentre i fedeli di altre marche si troveranno davanti a delle segmento C o addirittura D fatte in maniera coerente con le aspettative, e con impiego di tecnologia via via commisurato, il ragazzo di cui sopra si troverà davanti ad una Giulietta. Che a mio personale avviso non è il massimo. Oppure davanti ad una 159 ormai non più fresca, o peggio ancora, davanti ad una Giulia derivata dalla Giulietta.

Insomma, il problema non è la Mito, e gli utenti 20enni che essa contribuisce a fidelizzare, ma la prospettiva: ovvero cosa comprerà il cliente fidelizzato, quando dovrà dar dentro la Mito. Perchè la Mito, al pari della Mini, è la classica vetturetta sportiva che, crescendo ed appassionandoti, poi ti fa venir fame...... di TP e BMW. Almeno che non tu abbia qualcosa di serio da contrapporre. IMHO.
 
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