<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ho sempre sostenuto che l'ibrido non è per tutti ..... | Il Forum di Quattroruote

Ho sempre sostenuto che l'ibrido non è per tutti .....

Come da titolo ho sempre sostenuto che l'ibrido, Toyota, non è per tutti.
Con questo non ne faccio una questione discriminante, di clan, club o quant'altro come di solito è d'abitudine pensare in questa room.
Da quando nel 2013 Toyota ha sfornato e offerto diversi modelli ibridi a prezzi accessibili, e dell'ibrido oggi se ne parla come se fosse una cosa entrata nella normalità. Il che può essere vero, ma purtroppo questa motorizzazione viene ancora percepita, assimilata, confrontata e messo sullo stesso piano di una tradizionale. L'ibrido ha delle caratteristiche ben precise ed è stato progettato per svolgere un ruolo ben preciso, ma si difende comunque in altri ambiti. Il problema? Già un lettore è confuso di suo, figuriamoci se a parlarne è chi lo fa di lavoro.
Leggete qua sotto, 5 "prove" ..........

Io l?auto l?ho guidata per pochi chilometri e su un percorso semi-urbano. Perciò mi limito a dire che, al netto delle migliorie apportate di recente, si continua a non capire che cosa sia esattamente la CT: un?auto da città con finiture di lusso? Una sportiva? Un?auto eco-friendly? L?ambizione della Lexus era probabilmente di offrire tutte queste insieme, ma, se così fosse, il compromesso non pare riuscitissimo. Per carità, la qualità è ineccepibile, il confort a bordo elevato, l?insonorizzazione più o meno ai livelli che ti aspetti da una Lexus. Quando scendi, però, ti rendi conto che l?auto non ti ha lasciato un?impressione forte. Quel che manca un po? è l?emozione, a dispetto di una certa ambizione sportiveggiante che non è soltanto sottolineata dal nome dell?allestimento, Sport appunto, ma anche dall?omonimo assetto di guida, selezionabile tramite una manopola sulla console. La sensazione, però, almeno nelle condizioni stradali in cui mi sono trovato, è che a livello d?impostazione generale poco cambi, a parte il colore di fondo sul quadro strumenti e la comparsa del contagiri al posto dell?indicatore dell?energia. Se poi si prova a spingere un po? sull?acceleratore, fin dove le condizioni del traffico lo consentono, si avverte il fastidioso effetto trascinamento della trasmissione automatica simil-Cvt che il gruppo Toyota adotta su tutti i suoi ibridi.
Roberto Lo Vecchio, redazione Autonotizie

Marciamo in Eco mode (non possiamo procedere in EV, perché il display ci segnala una velocità eccessiva e il livello delle batterie troppo basso), quasi come se ci trovassimo su un cuscino d?aria. Certo, per restare nella fascia ?Eco? bisogna un po? impegnarsi, andarci leggeri col piede destro e farsi superare, sennò interviene il motore termico e addio medie da piccolo diesel.
Andrea Stassano, redazione Prove su strada

Sulle ibride sono sempre stato laico: se vanno bene, perché no? E, in casa Lexus, sul tema, hanno ben poco da dimostrare. Del resto siamo in città, nell?habitat giusto, ci attende un lungo (e lento) trasferimento dalla sede di Rozzano verso il centro di Milano, così ci possiamo gustare appieno la vettura e il suo mondo. Noi, di media statura, immersi nel cockpit un po? anni 60 della compatta giapponese, col tunnel alto, ci troviamo bene. E ci piace quell?atmosfera sportiva, di lusso, ricercata, sottolineata dai comandi originali, dalle forme, dagli inserti della plancia e dai sedili avvolgenti. Perché, volendo, la 200h sa sfoderare uno spunto notevole al semaforo, sempre che si sorvoli sull?effetto di trascinamento, simile a quello di una trasmissione Cvt, che si avverte decisamente, quando si chiede tutto al sistema. Tanto che, poi, ci si ritara al volo, rilasciando subito dopo una robusta accelerata. Andrea Stassano, redazione Prove su strada

L?uso della CT200h è analogo a quello delle altre ibride Toyota: all?avviamento non succede nulla perché il sistema si predispone all?uso senza far partire il motore termico, lo spunto è ?elettrico? e solo dopo i primi metri entra in gioco il 1.800 a benzina.
Però, se si ha un piede leggerissimo si può arrivare a più di 60 km/h senza consumare una goccia di benzina, ma così facendo gli strombazzamenti di chi segue sono garantiti; meglio arrivare a quella andatura col termico e poi, pelando l?acceleratore, si torna al funzionamento a batteria, il che è segnalato dall?accensione della spia verde EV e dalla raffigurazione dei flussi di energia nel display centrale e pure nel più piccolo a destra del tachimetro.
Dinamica di guida. La risposta dei freni non è del tutto lineare, ma va ricordato che nella prima parte della corsa del pedale il rallentamento è garantito dalla resistenza del generatore che carica le batterie, mentre i freni veri e propri intervengono nelle decelerazioni più decise: per questo motivo le pastiglie durano moltissimo.
E pure selezionando la modalità Sport il mutamento più evidente è nella strumentazione, dove l?indicatore a sinistra del tachimetro, che normalmente fa da econometro, si trasforma in contagiri. Meglio tenere una guida attenta, più consona allo spirito della vettura (per i piedi pesanti ci sono altri modelli?) così il consumo scende a livelli interessanti, sotto i 5 litri/100 km anche con gran parte del percorso in tangenziale, dove l?ibrido serve a poco: non a caso, il consumo medio scende nell?ultimo tratto del tragitto, in città. Esattamente il contrario di ciò che succede con le vetture tradizionali. Roberto Boni, redazione Tecnica

In salita e in uscita di curva invece occorre rassegnarsi a utilizzare con gradualità il comando del gas, pena la solita, antipatica ?sfollata?: il cambio continuo è fatto così, e occorre farsene una ragione. Massimo Nascimbene, condirettore.
 
Anch'io ho letto quel "diario di bordo" e mi ripromettevo di segnalare alcune boiate (tra l'altro, nei commenti c'è uno che mi par di riconoscere....).
Che dire? Pare che davvero alcuni professionisti delle prove su strada non abbiano la benchè minima idea di ciò di cui stanno parlando. Ma finchè la cosa è confinata a quattro chiacchiere davanti a uno spriz ci può anche stare, ma prima di pubblicare su una rivista tecnica (peraltro la più quotata del settore) un minimo di presa di confidenza non ci starebbe male....
 
Per esperienza non credo in nulla che non abbia provato personalmente, idee e sensazioni diverse fanno una differenza abissale e con il web 2.0 siamo più soggetti a farci influenzare su cose od opinioni che non vorremmo.

Un esempio per me è stato durante l'acquisto della mia ultima moto, sui giornali erano sempre commenti mediocri, ho deciso di provarla lo stesso ed è stato amore. Quindi la lezione che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.
 
esse999 ha scritto:
Per esperienza non credo in nulla che non abbia provato personalmente, idee e sensazioni diverse fanno una differenza abissale e con il web 2.0 siamo più soggetti a farci influenzare su cose od opinioni che non vorremmo.

Qui non si tratta (solo) di opinioni. Che la caratterizzazione estetica della CTh F-sport possa essere poco attinente con la sua natura ibrida è un fatto soggettivo, ma scrivere

Marciamo in Eco mode (non possiamo procedere in EV, perché il display ci segnala una velocità eccessiva e il livello delle batterie troppo basso), quasi come se ci trovassimo su un cuscino d?aria. Certo, per restare nella fascia ?Eco? bisogna un po? impegnarsi, andarci leggeri col piede destro e farsi superare, sennò interviene il motore termico e addio medie da piccolo diesel.

vuol dire dare l'impressione di non aver capito davvero un accidente dell'auto che hai tra le mani.
 
In effetti è una prova da mettersi le mani nei capelli.
Ma quelli della redazione come vengono assunti?
Se io dicessi boiate del genere a qualche cliente dell'azienda in cui lavoro mi metterebbero in "croce in sala mensa" cit. Fantozzi :D davanti a tutti i dipendenti dell'azienda.

Ciao.
 
charger01 ha scritto:
chiaro_scuro ha scritto:
Ma quelli della redazione come vengono assunti?

Lo so io: per conoscenza.

Non sono portato a pensare a incompetenza, ma disinteresse.
Il principale motivo per cui non mi sono mai abbonato è proprio questo, disinteresse spudorato per tutto quello che va al di là del collaudato, storico tradizionale. Lo si nota dall'impostazione degli articoli, dalle descrizioni anzi non descrizioni, approfondimenti sommari, e via dicendo. Patendo dall'ultimo quello sulla Google Car vista come uno spauracchio, la ix 35 a idrogeno, tutte le prove sulle hsd, e le elettriche.
Io non dico che adesso devi esaltare il "nuovo" denigrando il "vecchio", ma chiudere gli occhi ad un giudizio obiettivo e informando il lettore di come stanno realmente le cose lasciando a lui le conclusioni e non mettergliele in "bocca".....
 
Sarebbe interessante girare questa discussione alla redazione,
ne potrebbe uscire un confronto interessante,
oppure 'na figura demmerda colossale :oops:
 
manuel46 ha scritto:
Sarebbe interessante girare questa discussione alla redazione,
ne potrebbe uscire un confronto interessante,
oppure 'na figura demmerda colossale :oops:

Tutte quelle girate, e non solo su questi argomenti, sono tornate al mittente inascoltate.
 
Questa storia mi ricorda quando ho preso la moto.
Nell'autunno del 2003, dopo tre anni di scooterone, ho deciso di passare a qualcosa di più serio e sono andato a un salone per provare la Yamaha Fazer 600, appena uscita. Ho fatto un giretto di qualche km, solo che era la prima volta in vita mia che usavo una moto con le marce..... ci ho messo dieci minuti solo a capire come cazzarola si metteva in folle. Ecco, se in quel momento mi avessero detto "scrivi una recensione della Yamaha Fazer", con quale competenza avrei potuto metter giù qualcosa di sensato? Se avessi scritto "il cambio strappa e la folle è difficile da trovare" sarebbe stato un difetto della moto o ero io che non la sapevo guidare? Ho la sensazione che con le ibride succeda qualcosa di simile.....
 
Mi pare che i giornalisti in oggetto ci forniscano delle loro opinioni da "uomini comuni"; ma se volessi sapere le opinioni degli uomini comuni non comprerei una rivista...
 
Questi "diari di bordo" hanno lo scopo di vedere nell'uso reale come si comportano le auto, tipo se mantengono quello "promesso", evidenziare aspetti positivi o negativi non emersi nel centro prove, stabilire infine un bilancio.
Beh quantomeno un risultato è stato raggiunto e chiarito visto che alla voce consumi viene citato : Meglio tenere una guida attenta, più consona allo spirito della vettura (per i piedi pesanti ci sono altri modelli?) così il consumo scende a livelli interessanti, sotto i 5 litri/100 km anche con gran parte del percorso in tangenziale.
C'è da gridare Alleluhia!, dato che la Ct 200h ha consumi "peggiori" dell'Auris hsd ???
 
Io quattroruote l'ho sempre comprato, da quando andavo alle medie, poi da circa 20anni avevo l'abbonamento. L'ibrido da sempre mi interessava, se mi fidavo, e mi fidavo, di quello che scrivevano non l'avrei mai preso, ma uscita l'Auris 2013 andai a provarla, trovai un venditore competente che mi smontò e dimostrò tutto il contrario di quello che dicevo io avendolo letto su quattroruote. Ma quando uscì la prova della famigliare, ed io era già un pezzo che ci giravo e un po' ormai ne sapevo, andai a rileggermi la prova della berlina che possedevo, e mi accorsi che scrivevano cose assurde, sui consumi poi superarono se stessi. Ed io non rinnovai l'abbonamento, troppo faziose quelle prove, non mi posso fidare di quello che scrivono, ci ho creduto e mi avevano illuso per troppi anni.
 
MilanFilippo ha scritto:
Io quattroruote l'ho sempre comprato, da quando andavo alle medie, poi da circa 20anni avevo l'abbonamento. L'ibrido da sempre mi interessava, se mi fidavo, e mi fidavo, di quello che scrivevano non l'avrei mai preso, ma uscita l'Auris 2013 andai a provarla, trovai un venditore competente che mi smontò e dimostrò tutto il contrario di quello che dicevo io avendolo letto su quattroruote. .

Non riesco proprio a spiegarmi come io, avendo letto la prova di QR, e NON avendo provato l'auto, pur avendo trovato un venditore indisponente, ho comperato lo stesso l'Auris HSD...
 
Back
Alto