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Guida pratica di ciò che serve sapere prima di comprare un'auto elettrica

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Specifiche_1
I metodi di ricarica utilizzando l'infrastruttura privata.

Come descritto nella sezione Infrastruttura uno dei cavi che generalmente vi vengono consegnati insieme all'auto è la shuko/CCS2 che è da utilizzare solo nel caso in cui non abbiate a disposizione ne una Wallbox ne una colonnina pubblica.
E' bene tenera sempre a mente che la batteria di un'auto elettrica ha solo 2 limiti nell'assorbire energia : uno è dato dal caricatore di bordo che è adibito a traformare la corrente alternata, AC, in corrente continua, DC, per una potenza massima che generalmente è di 11 kw, ma ultimamente qualche auto sta uscendo anche con il caricatore da 22 kw, due, l'altro limite e data dalla potenza di picco in DC descritta nella sezione Specifiche del post precedente. E' bene ricordarlo soprattutto per la carica in corrente alternata AC per gli aspetti che descriverò in seguito.
Il cavo shuko/CCS2 può prelevare una potenza di "soli" 1,8 kw fissi e costanti, ovvero che se collegate l'auto ad una presa shuko tramite questo cavo dovrete sincerarvi che il contatore a cui fa capo abbia un potenza superiore agli 1,8 kw e non sia invece un contatore adibito per i servizi come : luci giardino, luci scale, cancello elettrico e via dicendo perchè di solito quei contatori essendo appunto destinati ai servizi hanno potenze limitate, da 1 a 1,5 kw. Vien da se che se avete il cavo shuko che ha un limite più alto, in questo caso 1,8 kw , la batteria "succhierà" tutti gli 1 o 1,5 kw facendo saltare il contatore.
Mentre se vi collegate alla rete casalinga, di solito 3 kw, tenete presente che avrete a disposizione per gestire la casa solo più o meno 1,2 kw. Quindi è preferibile una carica notturna dove il prelievo casalingo di solito è riferito solo agli elettrodomestici essenziali.
Rimanendo in ambito casalingo è "d'obbligo" dotarsi di una Wallbox, innanzitutto perchè sono dimensionate per alte potenze, quella "casalinghe" di solito supportano potenze da 7 a 11 kw e correnti fino a 32 ampere, quindi sono adatte a funzionare per ore con carichi elevati senza creare nessun problema.
Però attenzione che le cose potrebbero non cambiare a livello pratico rispetto alla spina shuko perchè a parte tutte le differenze per le funzioni accessorie di Wallbox ne esistono sostanzialmente di 2 tipi. Quelle provviste di GDC nativo/opzionale interno/eserno e quelle no.
Il GDC, Gestione Dinamica del Carico, non sono altro che delle bobine che rilevano l'intero prelievo di energia che esce dal contatore a step di meno di un minuto e verificano quanta energia è prelevata dall'abitazione e quanta ne può essere prelevata per la ricarica senza far saltare il contatore. Se il prelievo casalingo aumenta o diminuisce le bobine informano la Wallbox del nuovo valore e questa si adegua prelevando il rimanente.
Per una misurazione più accurata le bobine andrebbero collocate alla base del contatore, quindi esterne spesso accessorie alla Wallbox, però complicano leggermente l'installazione. Perchè se il contatore è da tutt'altra parte rispetto a dove è posizionata la Wallbox, serve posizionare un cavo che parte dalla bobine posizionate al contatore che arrivi fino alla Wallbox per informarla costantemente sul nuovo valore di energia che viene lasciata libera dalla casa per la ricarica.
Per ovviare il problema esistono anche GDC che risiedono direttamente nella Wallbox dove in pratica fanno la stessa funzione ma in questo caso si dovrebbe optare per una Wallbox di marca qualitativa, ma di solito sono ben più costose. Qualitativa perchè le bobine essendo distanti dal contatore potrebbero essere poco sensibili e reattive, ovvero non abbastanza veloci nel adeguare il nuovo prelievo. Se la Wallbox deve diminuire il prelievo ma questa correzione avviene dopo un certo tempo di fatto in ritardo, salta il contatore. Se dovete acquistare una wallbox con queste caratteristiche leggete bene le recensioni se esistono per valutare la sua perfetta funzionalità.
Se invece vi dotate di una Wallbox che non ha il GDC o non acquistare l'accessorio dovrete ragionare come la presa shuko/CCS2 ma con qualche vantaggio in più. Oltre alla sicurezza descritta prima vi permetterà di settare a piacimento i kw del prelievo. Ad esempio se avete la fortuna di avere 6 kw e volete destinarne 3 kw o 4 kw alla Wallbox ve ne rimangono gli altri 3 kw o 2 kw per la casa. Ma se ne avete solo 3 di kw al massimo vi posso consigliare di settarla a 2 kw per la ricarica, che comunque andrebbe fatta di notte o nei periodi di minor prelievo casalingo. Ma attenzione, non pensate di usare una comoda App per farlo, di solito va settata manualmente con interruttori interni o con degli interruttori esterni nascosti.
Altro particolare da tenere presente è che una Wallbox dovrebbe avere la connessione WiFi, che io sappia nessuna ha una scheda telefonica interna quindi da renderla indipendente, perciò se avete un box lontano dal ruter o non coperto da nessun tipo di WiFi o ci fate arrivare un cavo ethernet o dovrete rinunciare alla gestione da remoto della Wallbox e a tutte le statistiche di ricarica, affidandovi alla sola App dell'auto che a volte può fare, ma non è detto, le stesse funzioni di statistica.
Ma potete sempre e comunque interrompere a piacimento la sessione di ricarica dando l'ordine all'auto invece che alla Wallbox.
Ultimo ma non meno importante consiglio affidatevi solo a personale specializzato per l'installazione o quantomeno ad un elettricista che abbia già montato sistemi di ricarica, ancora meglio se una sua specializzazione sono i sistemi di ricarica per le auto elettriche. Questo perchè nonostante il mio elettricista collabora con il gruppo Toyota per installare i loro sistemi di ricarica non è che sia filato subito tutto liscio, perchè ogni Wallbox a diversi metodi di settaggio e configurazione. Se non ne trovate uno o non vi fidate di chi avete trovato non disperatevi potete chiedere al concessionario che di solito hanno uno o più elettricisti specializzati per montare le wallbox della casa.
 
Specifiche_2
I metodi di ricarica utilizzando l'infrastruttura pubblica

Per le ricariche in colonnine pubbliche è doverosa prima una importante premessa.
Purtroppo non esistendo una normativa univoca che prevede il pagamento dell'energia alle colonnine utilizzando più canali, come le carte di credito, l'utilizzo di una App legata ad un operatore è indispensabile che per fortuna sono tutte gratuite, come è indispensabile una carta RFID che vi permetterà un accesso rapido all'autenticazione prima della fornitura.
Le Tessera RFID non è altro che una tessera come una carta di credito che è legata al vostro account per gestire l'auto, è legata ad una carta di credito o di debito e di solito la rilascia il concessionario, che prevede oltre al piano base anche 2 piani tariffari a pagamento. Il primo, base, è sempre gratuito e vi permette di ricaricare alle colonnine AC e DC con una tariffa fissa, ma per avere la comodità di interoperabilità tra compagnie energetiche la tariffe sono leggermente più alte di qualche centesimo. Però hanno la comodità di poterle usare ovunque su qualsiasi colonnina e di impostare il plug and charge per le colonnine che ne supportano la tecnologia. In pratica voi scendete dell'auto, aprite lo sportellino di ricarica, prendete la spina, la infilate e la colonnina preleva tutti i dati necessari dall'auto e inizia la ricarica senza perdere ulteriore tempo e/o tirare fuori App e tessere. Le altre 2 prevedono una tariffa mensile ma ne parlerò nei dettagli nella sezione Gestione.
Ma come al solito quando si trova uno strumento comodo si porta dietro spesso la bega, anzi 2, anzi di più...
Comunque la tessera RFID è comoda come "cassetta di pronto soccorso", ovvero se per qualsiasi motivo : avete perso il cellulare, ve lo hanno rubato, si è rotto, è scarico, non prende, la app funziona male, non riconosce la colonnina in cui volete rifornirvi, tirate fuori la tessera RFID la strisciate e siete di nuovo in pista. Beh per quella ricarica avrete speso un euro di più ma chi se ne importa almeno non siete andati a casa a piedi o sopra un carro attrezzi.
Come dicevo la prima bega appunto i prezzi più alti, la seconda bega è che con la storia del plug and play e lo avete abilitato in App non dovete mai inserire la spina nell'auto prima della autenticazione perchè se la tariffa dell'App è più conveniente rischiate che inserendo la spina e non vi accorgete che la colonnina supporta il plug and charge questa vi frega a parte subito con la tariffa della tessera RFID, di fatto escludendo la App.
Quindi io per abitudine prima mi autentico con lo strumento che desidero e poi inserisco la spina quando il sistema della colonnina mi dice di farlo. Caso diverso se volete usare la tessera RFID o il plug and charge.
Ma, bega 3, ho notato e non solo io che inserendo la spina nell'auto prima della autenticazione a volte la ricarica fallisce e non parte e dovete ripetere l'operazione. E voi mi direte : ma che problema sarà mai ripetere una semplice operazione ? Bega 4, usando la App per ogni autenticazione tutti gli operatori in Italia trattengo una cifra compresa tra 10 e 30 euro in "ostaggio" che poi vi sarà ridata la differenza entro qualche ora se la ricarica costerà meno di questo prelievo. Vien da se che se 1+1 = 2 e 2 +1 = 3 se per sfortuna la ricarica parte solo al terzo tentativo e la cifra trattenuta sono sfortunatamente i 30 euro vi "succhieranno" dalla carta ben 90 euro che tratteranno in ostaggio.
Bega 5, se con il secondo o terzo prelievo prelievo supera il credito ? Beh siete a posto, meglio prima sfogarvi con dei cristoni al posto di abbattere fisicamente la colonnina, perchè se avete anche un'altra carta di credito non può essere aggiunta all'App ma dovrete sostituirla dentro il vostro account. Quindi bega 6 altro tempo perso. Ecco perchè ritengo la tessera RFID, che tra l'altro non richiede nessun euro in ostaggio una cassetta di pronto soccorso, ma siate furbi : nell'App registrate una carta e sulla tessera RFID un'altra diversa, se no avete fatto tombola.

Il cavo CCS2/CCS2 come detto, che dovrete avere in auto come la shuko/CCS2 in dotazione di serie, serve per le ricariche pubbliche con corrente alternata AC. Sono colonnine più piccole e contenute perchè non hanno la trasformazione da AC in DC e no sono dotate di cavi.
In questo caso dovete inserire la spina nella colonnina, autenticarvi con i metodi visti prima e poi quando il sistema ve lo dice inserire la spina nell'auto. Di solito la sincronizzazione, sia in AC che in DC, avviene nei primi 30 secondi quindi aspettate ad andarvene perchè se la ricarica fallisce e non ve ne accorgete tramite messaggio sul cellulare quando tornate ri cristonate un'altra volta, bega 7. Durante la ricarica le spine vengono bloccate sia dall'auto anche se la lasciate aperta che dalla colonnina e vengono rilasciate solo a carica conclusa. A livello pratico non è detto che se la colonnina ha una potenza di 22 kw questi vengono forniti, ma se comunque avete il caricatore di bordo da 11 kw se la colonnina ne fornisce 14, 16 o 20 non cambia nulla sempre 11 kw all'ora ne assorbite.
Se invece vi state rifornendo ad una colonnina più bassa, esempio da 15 kw, ma siete in dolce compagnia con un altra auto che sta caricando, dato che una colonnina ha 2 prese, in alcune condizioni non è detto che questa eroghi oltre 11 kw a tutti e 2. Può anche capitare di ricaricare a 9kw o 10kw, di fatto meno della velocità massima del caricatore dell'auto allungando i tempi di ricarica, bega 8.
Mentre se vi dovete rifornire ad una colonnina ad alta velocità i metodi di autenticazione sono gli stessi, le beghe le medesime, mentre il tempo di ricarica non è sempre detto che sia scontato come la somma di 1+1 =2. Se la vostra batteria supporta ad esempio 140 kw di potenza di picco questa sarà elevata solo per un periodo di tempo e tende a diminuire man mano che la batteria si carica. Un batteria è più valida di un'altra quando a parità di potenza di picco anche la sua potenza media in ricarica è più alta di dell'altra. Inoltre non è matematico che la potenza media sia sempre la stessa ma questo argomento lo svilupperò meglio sempre nella sezione Gestione.
Dopo l'autenticazione vi verrà chiesto di scegliere la spina in caso ve ne siano 2 che si illuminerà per segnalarvi quella che avrete scelto.
 
Ultima modifica:
Certo che a leggere di fila tutte le beghe, ricaricare alle colonnine sembra davvero un percorso del combattente... la cosa frustrante è che ciò non dipende da un limite tecnico, come può essere per l'autonomia, ma dall' organizzazione dei servizi.
In ogni caso grazie per il servizio preziosissimo che stai rendendo a tutti noi!

PS ma sai se nel resto d'Europa la gestione delle ricariche alle colonnine è la stessa? O basta strisciare la carta e via?
 
Certo che a leggere di fila tutte le beghe, ricaricare alle colonnine sembra davvero un percorso del combattente... la cosa frustrante è che ciò non dipende da un limite tecnico, come può essere per l'autonomia, ma dall' organizzazione dei servizi.
In ogni caso grazie per il servizio preziosissimo che stai rendendo a tutti noi!

PS ma sai se nel resto d'Europa la gestione delle ricariche alle colonnine è la stessa? O basta strisciare la carta e via?
Grazie a te che lo trovi utile.
Comunque si in tutta Europa l’iter per le ricariche e’ più o meno lo stesso poi ci sono le eccezioni in ogni paese. Solo pochissimi operatori in Italia hanno la rilevazione diretta della carta di credito, in Italia c’è solo Ewiva ma sono solo ad alta potenza e il costo si aggira sui 90 cent al kWh.
Dovrò fare un ricerca anche sui costi che inserirò nella sezione Gestione che prevedo essere la più corposa ed interessante.
 
Ieri sera sono entrato in Pedemontana Veneta da TV nord fino a Thiene. Limite 110. Gli unici che non mi hanno sorpassato erano i camion. Vabbè che non c'è un gran traffico.
Impostato 118 sul cruise control (3 errore tachimetro+5 tolleranza), sono stato sorpassato in maggioranza da gente che filava sui 140 (appena sorpassato acceleravo per vedere a quanto andavano e poi deceleravo), diversi sui 160, uno per prenderlo ho toccato i 200....e lui filava costante almeno a 180, io ho mollato subito, tra curve e entrate in tunnel illuminati e uscita al buio, pericolosissimo, poi il fatto di essere in trincea perdi ogni riferimento.
Ecco vedi, poi sembra che io sia un hooligan autostradale, quando la realtà è questa.
 
Ho cercato il video:

Ecco la trascrizione:

Wallbox o caricatore come lo chiamiamo noi carichino che si attacca alla Schuko del garage?

Quello no.
In tedesco questi questi caricatori così li chiamano caricatore di emergenza e quello dovrebbe essere, se io sono in emergenza da qualche parte dove non riesco a fare la carica, carico con quello altrimenti quello non lo utilizzo.

Quindi fatto per utilizzare 8 ore in una notte tutte le notti.

Assolutamente no.
Di solito le danno con le prese Schuko e la presa Schuko non è fatta per erogare la massima capacità di 3 kW
per 20 ore. Quindi qualcuno che ha la Schuko se la tocca sente che è caldo, finché la Schuko è nuova tutto andrà bene, però quando comincia ad essere un po' meccanicamente anche sollecitata con le Schuko potreste avere qualche problema, la legge italiana vieta di utilizzare questo sistema di carica in garage.
C'è una circolare del ministero che permette di utilizzare solo connessioni di tipo 2.
...
Bisogna utilizzare una wallbox.


La dichiarazione è interessante, anche se mi sembra ci sia un'imprecisione poiché l'assorbimento alla Schuko dovrebbe essere limitato a 10A quando il limite è 16A.
La normativa a cui fa riferimento dovrebbe essere la CEI 64-8/7, Sezione 722.
Questa dovrebbe stabilire che per la ricarica regolare è preferibile utilizzare prese e dispositivi dedicati (wallbox, mode 2 e 3), tuttavia il carichino (mode 1) è tollerato solo in ambito domestico e per ricariche occasionali.
Non mi sembra ci sia un divieto di caricare l'auto elettrica in box, semmai una limitazione.

Nota di colore: "la legge italiana vieta di utilizzare questo sistema di carica in garage", non potendo usare le prolunghe, dovrei caricare l'auto nel salotto? :)
Senza arrivare in fondo alla discussione, i carichini sono limitati a 8A ( quelli vw con presa shuko che shuko non è visto che hanno il piolo centrale per la massa).
Infatti carica a meno di 1,8 kW, e riempie la batteria in 6 ore e 15 minuti ( ma la ricarica non è lineare, dall’80 % in poi cala).
Quindi anche dopo ore attaccata alla presa, la spina non è calda e nemmeno tiepida.
 
Ma un asciugacapelli assorbe così tanta energia?
Addirittura 2 kwh?
Mi ricordo che quando cambiarono il contatore a casa dei miei genitori,tantissimi anni fa,i primi tempi saltava abbastanza spesso la luce perchè non ci si ricordava di non usare l'ascuigacapelli e il forno contemporaneamente.
Ma credo che sia un problema che riguarda più le donne,gli uomini di solito l'asciugacapelli lo usano per pochi secondi e magari nemmeno al massimo della potenza.
Sì, è pure I bollitori superano i 2 kW di potenza.
 
Devo controllare ma il mio asciugacapelli dubito che arrivi a 2 kwh.
E' uguale a quello dei miei genitori,preso coi punti del supermercato un secolo fa.
Se arrivasse a 2 kwh,almeno quando lo usano loro cioè in modalità pedal to the metal,gli farebbe saltare la luce rimanendo solo 1 kwh per tutto il resto.
 
Devo controllare ma il mio asciugacapelli dubito che arrivi a 2 kwh.
E' uguale a quello dei miei genitori,preso coi punti del supermercato un secolo fa.
Se arrivasse a 2 kwh,almeno quando lo usano loro cioè in modalità pedal to the metal,gli farebbe saltare la luce rimanendo solo 1 kwh per tutto il resto.
con i 3kw comunque si puo'avere una potenza disponibile di 3.5kw,puoi verificare sulla bolletta.
 
Dalla disavventura occorsami ieri, veramente ai limiti se non oltre oggi vi dico che il limite principale dell'elettrico è il service. Più che un termico il software gestione batterie può essere fatto solo da loro e così la diagnosi....

E se a qualche "illuminato" venisse in mente di vendere in comode rate auto che lì per lì sembrano convenienti e poi per un quarto di ora di spinotto vi ciucciano cinquecento eurozzi e oltre (ah già dentro vi sono compresi anche gli stracci usati.....e il profumatore per abitacoli....) a quindici chicchi lì per lì pensavate di aver fatto un affare "tanto la uso poco, sono ecologico.....) avete pagato in tre anni tanti interessi quanto di tagliandi così, e qualcuno si fregaiman.....
 
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