La questione della protezione pedoni credo sia un problema relativo: ci sono anche auto attuali con muso basso e filante che superano brillantemente i test di impatto con pedone, ed anche senza particolari accorgimenti (come i sollevatori pirotecnici del cofano o gli airbags esterni usati da Volvo).
Penso che sia più un problema tecnico, di quanto si vuole/può investire nell'ingegnerizzazione di un frontale ben concepito da questo punto di vista (il che implica l'ottimizzazione di tutta la struttura anteriore del veicolo e anche della meccanica, oppure l'uso di dispositivi che hanno comunque un costo come i sollevatori pirotecnici sopraddetti).
Quando si pone un problema tecnico, alcuni arrivano alla soluzione in modo raffinato (studiando tutta la struttura del frontale in funzione del problema) altri in modo più rozzo, aggiungendo semplicemente cm di aria tra "parti dure" e testa del dummy, magari per "ricoprire" un pianale/struttura non recentissimi o non ottimizzati allo scopo. Così si sacrifica la forma. Quando un problema tecnico si presenta per la prima volta e c'è poca esperienza sul campo, credo che la maggior parte delle risposte progettuali siano quelle date dalle "scorciatoie", in questo caso "gonfiare" il frontale, perché andare a riprogettare completamente la struttura operando su requisiti esigenziali nuovi costa immensamente di più sia in termini di R&D che di produzione. Così le auto con soluzioni progettuali "medie" si sono gonfiate, così come precedentemente sempre le auto con un contenuto progettuale "medio" si sono appesantite a dismisura per rispettare i crash test, non a caso oggi iniziamo ad avvertire un'inversione di tendenza, dovuta ad un approccio progettuale strutturale più raffinato che sta iniziando a palesarsi.
Così come le prime vetture di grande serie con scocca portante, avevano montanti e cornici finestrini molto spessi che donavano un aspetto del padiglione un po' goffo (oggi squisitamente retrò e ammirevole), che palesava una specie di "paura" degli ingegneri nell'affrontare un tema tecnico nuovo. Per esempio, nella Jaguar Mark1 (nella successiva Mark 2 si noterà il superamento del problema, con montanti e cornici molto più snelli e aggraziati che stravolgeranno in meglio l'immagine della vettura) o nella magnifica Alfa Romeo 1900 berlina, prima Alfa a scocca portante.
Insomma non credo che sia obbligatorio in ogni caso ricorrere a frontali gonfiati, goffi e voluminosi, bisogna dare solo il tempo ai progettisti di rendere standard soluzioni che già esistono.
Citavi la MX-5, ebbene proprio l'ultimo restyling, ancora non in commercio, è stato deliberato come si legge su Quattroruote anche per migliorare la performance nell'impatto frontale con pedone, e la linea non mi pare certo snaturata (i lamierati a un primo sguardo restano identici) con anzi un paraurti dall'apparenza più aggressiva e lavorata. Sono stati introrotti i sollevatori pirotecnici del cofano. La linea rimane sempre quella della spiderina bassa e filante che conosciamo.
Credo sia quindi semplicemente un problema di priorità e investimenti in progettazione. Magari se Fiat avesse voluto/potuto mettere in produzione una discendente della 159 con un telaio completamente riprogettato e con qualche accorgimento tecnico ad hoc, il test d'impatto con i pedoni avrebbe potuto essere superato brillantemente anche con un frontale dal disegno simile, IMHO.
In fondo ciò che si vede di una vettura, cioè la sua pelle esterna, non ha una corrispondenza perfetta con ciò che è la sua vera struttura, e può essere anche molto "morbido", soprattutto con l'uso odierno generalizzato di materiali plastici per larghe parti della carrozzeria. Ciò che è più importante in caso d'impatto è la struttura sottostante, e il progetto di un pianale efficiente in tutti i sensi ma anche "bello" da vestire (in questo caso pochi cm contano tantissimo per le proporzioni finali della carrozzeria) è molto più costoso in termini industriali.