<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Gradienti di pressione ??? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Gradienti di pressione ???

Thefrog ha scritto:
Prima si parla di modulo del vettore, poi si parla di proiezione del modulo del vettore (perpendicolare), ma non e' piu' semplice ammettere che sia un vettore?

Senza regards,
The frog

[Mode "Sgarbi" ON]

CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!
CAPRA!!!

[Mode "Sgarbi" OFF]
 
Questo e' quello che accade quando uno e' infoiato ed e' completamente a corto di argomentazioni.

Senza regards,
The frog
 
Questo e' quello che succede quando uno e' stufo di ripetere sempre le stesse cose elementari e note a tutti... tranne a te. :rolleyes:
 
99octane ha scritto:
alealfista ha scritto:
salve a tutti del forum :),
in questi giorni mi sono immerso nella lettura del libro ''Motori endotermici'', che secondo me è un'ottimo libro...ho letto a pag. 341 che si parlano dei gradienti di pressione, un ricercatore di nome H. Ricardo che ha sperimentato che un gradiente di pressione sui 2 bar per grado ( di manovella credo ) fornisce la potenza massima...niente la mia domanda è semplice mi sapreste spiegare il concetto ?? :cry:
grazie anticipato a chiunque :D

Se non ricordo male la definizione esatta, il gradiente e' il vettore di massima variazione di una grandezza in un dato punto.
Per esempio, in una stanza fredda con un calorifero, il gradiente di calore da un qualsiasi punto della stanza punta al calorifero.
E' dunque chiaro che, in uno spazio che in un dato volume di spazio, i vettori gradiente compongono un campo vettoriale.
Di piu' non so dirti perche' nel calcolo vettoriale e algebra delle matrici sono sempre stato una capra. :D

Infatti. Ed è per quello che suona un po' strano un gradiente rispetto ai gradi di manovella (vedi messaggio iniziale). Mi pare che basterebbe una derivata.
 
Dipende forse dal tipo di analisi della combustione che si vuole attuare.
A livello macroscopico, direi che hai ragione, ma se si vuole andare ad analizzare a livello microscopico l'andamento della combustione nel volume della camera di scoppio, che varia al varia dell'angolo della manovella, allora si puo' parlare di gradiente. La combustione non e' ne' istantanea ne' omogenea, ma origina dal punto d'accensione e si diffonde nella camera di scoppio, perdurando per un certo lasso di tempo,
So per certo che il gradiente di temperatura era un problema per l'efficienza dei motori a vapore, che porto' all'introduzione del sistema uniflusso, che faceva si' appunto che il vapore caldo non entrasse in contatto con la porzione fredda delle pareti della camera d'espansione sprecando energia, concetto alla base anche dei sistemi a doppia o tripla espansione.
 
99octane ha scritto:
Dipende forse dal tipo di analisi della combustione che si vuole attuare.
A livello macroscopico, direi che hai ragione, ma se si vuole andare ad analizzare a livello microscopico l'andamento della combustione nel volume della camera di scoppio, che varia al varia dell'angolo della manovella, allora si puo' parlare di gradiente. La combustione non e' ne' istantanea ne' omogenea, ma origina dal punto d'accensione e si diffonde nella camera di scoppio, perdurando per un certo lasso di tempo,
So per certo che il gradiente di temperatura era un problema per l'efficienza dei motori a vapore, che porto' all'introduzione del sistema uniflusso, che faceva si' appunto che il vapore caldo non entrasse in contatto con la porzione fredda delle pareti della camera d'espansione sprecando energia, concetto alla base anche dei sistemi a doppia o tripla espansione.

In effetti si può sicuramente parlare di gradiente di pressione all'interno della camera di combustione.
Forse il nostro amico ha interpretato erroneamente che fosse rispetto ai gradi di manovella.
Bisognerebbe leggere il testo per capire meglio
 
99octane ha scritto:
Dipende forse dal tipo di analisi della combustione che si vuole attuare.
A livello macroscopico, direi che hai ragione, ma se si vuole andare ad analizzare a livello microscopico l'andamento della combustione nel volume della camera di scoppio, che varia al varia dell'angolo della manovella, allora si puo' parlare di gradiente. La combustione non e' ne' istantanea ne' omogenea, ma origina dal punto d'accensione e si diffonde nella camera di scoppio, perdurando per un certo lasso di tempo,
So per certo che il gradiente di temperatura era un problema per l'efficienza dei motori a vapore, che porto' all'introduzione del sistema uniflusso, che faceva si' appunto che il vapore caldo non entrasse in contatto con la porzione fredda delle pareti della camera d'espansione sprecando energia, concetto alla base anche dei sistemi a doppia o tripla espansione.

Ciao, è quello che mi sto scervellando di capire con molta fatica, ho provato anche a rileggere ma non capisco come si possa ottenere 2 bar di g. p. su un grado di manovella...magari se qualcuno di voi ha il motore endotermici va a pag 341 e verso la fine c'è scritto quello che ho riportato all'inizio...subito ho ipotizzato che potesse essere dovuto alla quantità di miscela introdotta per produrre 2 bar per ogni grado, ma non ne ho ricavato molto... :rolleyes: ho fatto anche l'esempio di 2 motori con potenze specifiche differenti...boh sono nel pallone più completo :D
 
renatom ha scritto:
Ma che libro è? Il Giacosa? Se si in quale capitolo e paragrafo? Ho un edizione vecchiotta.

Ciao, si scusa, è il motori endotermici di dante giacosa il cap dove c'e tale riferimento è: 16.4 Variazione della pressione durante la combustione, io c'e l'ho a pag 340, il riferimento della frase a pag 341. la mia è edizione 2000...usata :D
 
Ok, ho trovato il punto.

In effetti si parla proprio di variazione della pressione rispetto all'angolo di manovella durante la fase di combustione.

Cercando di sintetizzare la cosa quello che capisco è questo:

Intanto questo gradiente non può essere costante durante la combustione, ma è minore nella fase iniziale, poi raggiunge un massimo e poi decresce, questo per i motivi che spiega il libro e non sto a riscrivere.

Per avere il massimo della potenza, il picco di pressione deve essere raggiuntoi subito dopo il PMS. Dato questo, più il gradiente di pressione è basso più si deve aumentare l'anticipo di accensione, diminuendo così l'area utile del ciclo (e cioè il lavoro per ciclo).
Quindi più è alto il gradiente di pressione più si può tirare fuori lavoro per ciclo e quindi coppia e quindi, a parità di giri, potenza.
Eccedendo con il gradiente il motore diventa però ruvido, poi dipende da cosa ci devi fare; su certe applicazioni la ruvidità è un problema, su altre no.
Il gradiente di pressione, però, non si decide a tavolino, ma dipende da tutta una serie di caratteristiche del motore, delle sue regolazioni e del carburante impiegato.

Secondo le ricerche di Ricardo in pratica, dato che per aumentare il gradiente, si deve aumentare la turbolenza, ma una turbolenza troppo elevata provoca perdite di calore e quindi di potenza, il miglior compromesso si raggiunge con un gradiente di 2 bar per grado.
 
Ma quello che non capisco e' se si riferisce alla massima potenza che si riesce a tirar fuori dal cilindro di un motore, aumentando di 2 bar per grado o semplicemente se un motore di qualsiasi cilindrata riesce a produrre 2 bar alla potenza massima ?
 
alealfista ha scritto:
Ma quello che non capisco e' se si riferisce alla massima potenza che si riesce a tirar fuori dal cilindro di un motore, aumentando di 2 bar per grado o semplicemente se un motore di qualsiasi cilindrata riesce a produrre 2 bar alla potenza massima ?

2 bar/grado, secondo Ricardo, è il gradiente che consente di ottenere il massimo lavoro per ciclo e quindi la massima coppia (e quindi potenza a pari giri).

Non è detto che il motore alla potenza massima dia quel gradiente, ma, secondo Ricardo, è l'obiettivo che dovrebbe essere perseguito (se l'obiettivo è la potenza), tramite la progettazione, la messa a punto e le regolazioni del motore.
 
Adesso ho le idee più chiare...un motore ideale potrebbe essere quello della F1 essendo un V8 2000cc ha una potenza molto elevata...
 
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