<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Gli automobilisti non sanno più fare i conti? | Il Forum di Quattroruote

Gli automobilisti non sanno più fare i conti?

"Sai la rata è troppo cara e consuma più di quello che pensassi...."

"Troppo cara la manutenzione"

"A sto prezzo prendo solo un rottame"

"se vuoi prendere qualcosa oggi devi avere quei soldi lì"

Questi sono solo alcuni esempi di frasi che ho sentito in giro.....l'acquisto di un'auto, nuova o usata che sia o il mantenimento della vecchia diventano spese fuori controllo. Cosa che permettetemi, un tempo non ricordo....

Ma realmente gli automobilisti sono diventati incapaci di fare i conti oppure.....
 
Un pò i listini.
Un pò l'analfabetismo funzionale dilagante, declinato sull'aritmetica.
La gente incapace di "fare un O con un bicchiere" si sta moltiplicando, e a questi qua è facile ficcare un t-roc a debito giù per la gola.

L'altro giorno parlavo con la ragazza delle pulizie, che si lamentava della paga effettivamente bassa e che vuole tornare in disoccupazione. Il suo ragazzo da qualche mese ha iniziato un nuovo lavoro, negli asfalti. Pianificano il secondo bambino, lei usa l'iphone e stanno guardando per una Compass nuova.
Io annuisco e sorrido in silenzio, ogni parola è futile.
 
Un pò i listini.
Un pò l'analfabetismo funzionale dilagante, declinato sull'aritmetica.
La gente incapace di "fare un O con un bicchiere" si sta moltiplicando, e a questi qua è facile ficcare un t-roc a debito giù per la gola.

L'altro giorno parlavo con la ragazza delle pulizie, che si lamentava della paga effettivamente bassa e che vuole tornare in disoccupazione. Il suo ragazzo da qualche mese ha iniziato un nuovo lavoro, negli asfalti. Pianificano il secondo bambino, lei usa l'iphone e stanno guardando per una Compass nuova.
Io annuisco e sorrido in silenzio, ogni parola è futile.
Stesso mio cognato, anche se messo un pò meglio....e mi domando e dico "ma cribbio" vero è che l'umiltà e la semplicità oggi sembrerebbero dei disvalori.
 
"Sai la rata è troppo cara e consuma più di quello che pensassi...."

"Troppo cara la manutenzione"

"A sto prezzo prendo solo un rottame"

"se vuoi prendere qualcosa oggi devi avere quei soldi lì"

Questi sono solo alcuni esempi di frasi che ho sentito in giro.....l'acquisto di un'auto, nuova o usata che sia o il mantenimento della vecchia diventano spese fuori controllo. Cosa che permettetemi, un tempo non ricordo....

Ma realmente gli automobilisti sono diventati incapaci di fare i conti oppure.....
Possiamo fermarci al discorso auto oppure copiare quelle frasi a quasi la qualunque .. compresa la spesa per mangiare.

La questione è che c'è un forte disallineamento tra i bisogni (uso il termine impropriamente ma serve a capirsi, almeno spero) e la possibilità di spesa.
 
penso che rispetto a 40 anni fa un padre di famiglia ha 3 volte di più le voci di spesa che si avevano allora, per me è normale che in un contesto del genere quindi quelle che riguardano il comparto automobilistico creano maggiori problemi rispetto ad allora , poi c'è chi ne fa virtù taglia e chi invece non ci riesce
 
vero è che l'umiltà e la semplicità oggi sembrerebbero dei disvalori.
Non sono disvalori agli occhi degli altri, lo sono per chi li vive sentendosi inferiore.
Purtroppo quando nasci in un mondo dove con le parole puoi spostare gli equilibri in maniera decisiva e rendere interessante ciò che diversamente non lo sarebbe c'è poco da fare. Anni di Tv hanno piegato le nostre menti a concetti che per natura non ci appartengono. Il presente è una diretta conseguenza di quei modelli comunicativi che per anni ci siamo bevuti.

Giusto in questi giorni facevo una riflessione su una serie TV cara a noi automobilisti. Supercar.
In lingua originale si chiamava Knight Rider ... con quel titolo non l'avrebbe guardata nessuno in Italia ma Supercar caxxo non me lo perdo!
Una piccola deviazione mentale e il prodotto è servito. Così ci muoviamo.
 
Non sono disvalori agli occhi degli altri, lo sono per chi li vive sentendosi inferiore.
Purtroppo quando nasci in un mondo dove con le parole puoi spostare gli equilibri in maniera decisiva e rendere interessante ciò che diversamente non lo sarebbe c'è poco da fare. Anni di Tv hanno piegato le nostre menti a concetti che per natura non ci appartengono. Il presente è una diretta conseguenza di quei modelli comunicativi che per anni ci siamo bevuti.

Giusto in questi giorni facevo una riflessione su una serie TV cara a noi automobilisti. Supercar.
In lingua originale si chiamava Knight Rider ... con quel titolo non l'avrebbe guardata nessuno in Italia ma Supercar caxxo non me lo perdo!
Una piccola deviazione mentale e il prodotto è servito. Così ci muoviamo.
Dipende. Io sono un "figlio" degli anni ottanta, in toto poichè anagraficamente bambino in quegli anni ho formato la mia coscienza. Quindi senza citare esempi e andare O.T. dovrei essere "succube" di quel modello, e invece sono "succube"solo di quel ricordo di quei bei tempi vissuti ma ad eccezione dello "sfiorato" fenomeno paninaro non ne ho mai incarnato il modello...strano...

Invece oggi vedo talvolta anche qui strani figuri, giovanotti in giro con costose auto e vestiti in modo bizzarro spesso ad orari "strani" per un impegnato in qualcosa....ecco forse allora non esistevano, o non li vedevo....
 
Secondo me più che di non saper fare i conti si tratta di non volerli fare in certi casi.
Anni fa una cliente dei miei genitori ha avuto per un po' di tempo una Porsche Cayenne,penso la S non la turbo.
Quando la cambiò i miei genitori le chiesero come mai e lei rispose che beveva troppo,le gomme costavano troppo,i tagliandi costavano troppo.
Ma evidentemente la voleva e ha fatto finta di non rendersi conto che una macchina con 300 cc,con la scritta Porsche sul cofano e i cerchi da 19 pollici non poteva fare altro che costare un botto.
Poi con sta cosa delle rate imho alcuni sono davvero andati fuori di testa,finito un finanziamento ne iniziano subito un altro.
Io non riuscirei a vivere così.
 
Dipende. Io sono un "figlio" degli anni ottanta, in toto poichè anagraficamente bambino in quegli anni ho formato la mia coscienza. Quindi senza citare esempi e andare O.T. dovrei essere "succube" di quel modello, e invece sono "succube"solo di quel ricordo di quei bei tempi vissuti ma ad eccezione dello "sfiorato" fenomeno paninaro non ne ho mai incarnato il modello...strano...

Invece oggi vedo talvolta anche qui strani figuri, giovanotti in giro con costose auto e vestiti in modo bizzarro spesso ad orari "strani" per un impegnato in qualcosa....ecco forse allora non esistevano, o non li vedevo....
Pure io sono figlio di quel periodo.
Fossimo tutti uguali non ci sarebbe confronto e nemmeno tensione sociale.
È chiaro che vi sia una certa debolezza in questa società. Siamo carenti in mille aspetti. Non sappiamo orientarci e prendere decisioni. Subiamo ogni perturbazione che ci sta intorno. Alcuni si interrogano e le soffrono. Altri semplicemente seguono la corrente ma più in generale gli effetti non si misurano sulle opinioni (talvolta comportamenti) del singolo ma nella risultante dei comportamenti della collettività.
Tutti si adattano come possono per sfangarla e tutti, prima o dopo, chinano il capo di fronte a cose indigeribili ritenendo che in fondo sian cose che riguardano altri.
L'autossolvimento poi fa il resto.
 
Pure io sono figlio di quel periodo.
Fossimo tutti uguali non ci sarebbe confronto e nemmeno tensione sociale.
È chiaro che vi sia una certa debolezza in questa società. Siamo carenti in mille aspetti. Non sappiamo orientarci e prendere decisioni. Subiamo ogni perturbazione che ci sta intorno. Alcuni si interrogano e le soffrono. Altri semplicemente seguono la corrente ma più in generale gli effetti non si misurano sulle opinioni (talvolta comportamenti) del singolo ma nella risultante dei comportamenti della collettività.
Tutti si adattano come possono per sfangarla e tutti, prima o dopo, chinano il capo di fronte a cose indigeribili ritenendo che in fondo sian cose che riguardano altri.
L'autossolvimento poi fa il resto.
Invece proprio leggendo questo intervento trovo la "quadra" alla mia domanda. Dove per "automobilista" si trova la metafora di questa società.

Quella discrepanza, enormetra l'allora e l'oggi io la vedo. Noi eravamo "fighetti" magari pardabal ma "giocavamo" a fare i grandi, chi tredici chi quattordici chi quindici, poi dai sedici tutto si spianava un pò. Oggi invece li vedo più immaturi, più bambini, ma soprattutto più isolati....più soli...e il covid, solita scusa, oramai remoto tanto più per un sedicenne o quattordicenne che ne aveva dodici o dieci....

La solitudine, i social, finta condivisione la rete come una ragnatela per gonzi ma anche meno gonzi....fine della discussione, per me.....sposti l'età e alla fine i meccanismi sono quelli...
 
"Sai la rata è troppo cara e consuma più di quello che pensassi...."

"Troppo cara la manutenzione"

"A sto prezzo prendo solo un rottame"

"se vuoi prendere qualcosa oggi devi avere quei soldi lì"

Questi sono solo alcuni esempi di frasi che ho sentito in giro.....l'acquisto di un'auto, nuova o usata che sia o il mantenimento della vecchia diventano spese fuori controllo. Cosa che permettetemi, un tempo non ricordo....

Ma realmente gli automobilisti sono diventati incapaci di fare i conti oppure.....

Sono d'accordo con chi dice che certe scelte si fanno per non sentirsi inferiori. E si finisce a pagare rate su rate per ogni cosa. Ho giusto l'esempio del marito di un'amica che andando in pensione ha comprato il Q5 con la liquidazione, e non bastando i soldi, il resto rate.
Ricordo un paio di libri di un famoso psicologo, Erich Fromm,: ''Avere o Essere'' e '' I cosiddetti sani: la patologia della normalità''.
Consigliatissima la lettura in questi nostri tempi.
 
Secondo me più che di non saper fare i conti si tratta di non volerli fare in certi casi.
Anni fa una cliente dei miei genitori ha avuto per un po' di tempo una Porsche Cayenne,penso la S non la turbo.
Quando la cambiò i miei genitori le chiesero come mai e lei rispose che beveva troppo,le gomme costavano troppo,i tagliandi costavano troppo.
Ma evidentemente la voleva e ha fatto finta di non rendersi conto che una macchina con 300 cc,con la scritta Porsche sul cofano e i cerchi da 19 pollici non poteva fare altro che costare un botto.
Poi con sta cosa delle rate imho alcuni sono davvero andati fuori di testa,finito un finanziamento ne iniziano subito un altro.
Io non riuscirei a vivere così.
Parenti di quelli che venivano in cartoleria, ti raccontavano delle ferie all'estero (pagate a rate), e ritiravano solo il libro di storia, perchè tanto scienze non c'è ancora il supplente. Alla canna del gas, ma abbronzati.

Boh, io sono nato e cresciuto con l'insegnamento "auto economica, e riempi il garage di attrezzatura".
Saldatrici, motoseghe, trince, compressori, combinate, ponteggi, cose.. tutta roba che non diventa vecchia se la lasci lì, e ti fa guadagnar soldi invece di spenderne.

Certo, costa tutto caro come il fuoco.
Anche fare aperitivo tutti i giorni, cosa che evito ma altri trovano irrinunciabile.
 
sono dell'idea che ognuno i soldi li spende come vuole, certo poi non ci si deve lamentare ma ho anche capito che da noi il lamento spesso è utile per ottenere e quindi ci si fa ricorso spesso , anche se non ci sono motivi.
Per il resto non giudico mai da come uno spende i soldi, anche perchè non ho un quadro completo della situazione economica, può anche essere che uno spende tanto in auto e poi fa vita monastica, o viceversa si spende tanto in altro e ci si accontenta di un utilitaria.
 
purtroppo siamo un popolo di "piangina". Anche in questi giorni, tutti si lamentano che gli stipendi sono bassi, ma ce ne fosse uno che dica "venerdì non faccio ponte, lavoro".
Ci si lamenta ma non si rinuncia:
- al caffé/colazione al bar (1,2€, due volte al giorno, 210 giorni lavorativi l'anno, 40 anni di lavoro: in una carriera sono 20.000 euri buttati per dell'acqua sporca e amara)
- all'aperitivo
- al telefono di grido cambiato ogni due anni
- alla cena fuori nel weekend
- a ogni possibile ponte con vacanzina
- ...
Tutte cose legittime e in sé non deprecabili. Il problema è che negli anni sono passate da cose che ci si concede se si può a essere considerate dei diritti. Ma, a meno di far parte degli "happy few" che hanno risorse praticamente illimitate, tutti gli altri hanno a che fare con un "vincolo di bilancio".
 
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