Ne ho dato una lettura sindacale, non da sigla schierata politicamente, ma da una di categoria, anche poco influente e potente. Poi che qualcuno si intesti una battaglia politica, partendo da una richiesta che viene dal basso (lavoratori dipendenti, interinali, sottopagati, non pagati, in nero o altro), non è una questione politica.
Esattamente come per la transizione energetica. Resta un problema trasversale, tra utenza, produzione dei veioli e gestione del sistema dei trasporti. Farne una bandiera di partito non fa altro he complicare le cose, che, sfortunatamente, prendono la piega di contrapposizione a prescindere. Per mia fortuna, sono sempre stato fuori da ogni partito, neanche come simpatizzzante, fatico a trovare sulla sheda un programma che rappresenti la mia idea, per quanto imperfetta, la demorazia è il meno peggio che ci potesse capitare e la pluralità di vedute, tipica del nostro paese, dovrebbe essere una ricchezza, che, però, per troppa frammentazione, spesso ci condanna alla paralisi.
Ribadisco, nessuna forza politica muove le mie affermazioni, unica attività politicca svolta è stato il volontariato, e ho dialogato con tutte le forze che si sono alternate alla guida della mia città, provinicia e regione, senza preclusione alcuna.