<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Giovani ed emigrazione + lavoro | Page 11 | Il Forum di Quattroruote

Giovani ed emigrazione + lavoro

Non ne farei nemmeno un discorso dei 10 / 12 euri come fondamentali....
A meno non siano vere le tante dichiarazioni riguardo il minimo dei 9 euri
provenienti da tutte le parti in causa.
Ovvero che,
in Italia,

------------------------------gia' il 90% dei contratti oggi in essere, sono superiori ai 9---------------------------------------

E mettere tale limite potrebbe essere sfruttato per abbassare a 9 quelli piu' alti
Vallo a dire a tutti quelli che fanno la sicurezza e le consegne a domicilio. Ci sono state fior di inchieste giornalistiche con gente pagata 4 euro l'ora. Poi veramente non si puo' sentire questa balla colossale che se si mettesse un salario minimo obbligatorio, l'effetto sarebbe di abbassare al salario minimo la paga oraria che e' superiore. In base a cosa uno stipendio verrebbe abbassato? Ti pare possibile e legale che invece di aumentare le paghe, queste vengano abbassate al salario minimo? E se succedesse, l'Italia sarebbe il primo caso in Europa. Mah? In Irlanda da quest'anno il salario minimo e' salito a 13,50 euro e di conseguenza tutti gli altri salari che non erano al minimo, sono stati aumentati. E mi pare pure ovvio, perche' intanto non sarebbe accettabile e non sarebbe normale che uno si veda abbassare lo stipendio al salario minimo, ma soprattutto non avrebbe senso, e ti faccio l'esempio della mia azienda, che un nuovo assunto cominci col salario minimo a 13,50 e fosse uguale al mio che ci lavoro da 8 anni. E' ovvio che a cascata tutti i salari vengano aumentati e infatti cosi' e' stato. Ma questo e' quello che succede in Irlanda e in altri paesi avanzati.
 
Il salario minimo c'e' in molti paesi europei e in tutti i grandi paesi europei ed e' una misura che non dovrebbe avere nessun colore politico, semplicemente e' una misura di buon senso che tutti gli schieramenti politici dovrebbero condividere. Veramente senza fare nomi ma quando uno al governo dichiara che e' contro il salario minimo perche' lui e' invece a favore del salario ricco, a parte che vorrei spaccare la tv, ma mi dispiace di non essere emigrato prima.
 
La discussione sta virando sulla politica e non è consentito
Ne ho dato una lettura sindacale, non da sigla schierata politicamente, ma da una di categoria, anche poco influente e potente. Poi che qualcuno si intesti una battaglia politica, partendo da una richiesta che viene dal basso (lavoratori dipendenti, interinali, sottopagati, non pagati, in nero o altro), non è una questione politica.
Esattamente come per la transizione energetica. Resta un problema trasversale, tra utenza, produzione dei veioli e gestione del sistema dei trasporti. Farne una bandiera di partito non fa altro he complicare le cose, che, sfortunatamente, prendono la piega di contrapposizione a prescindere. Per mia fortuna, sono sempre stato fuori da ogni partito, neanche come simpatizzzante, fatico a trovare sulla sheda un programma che rappresenti la mia idea, per quanto imperfetta, la demorazia è il meno peggio che ci potesse capitare e la pluralità di vedute, tipica del nostro paese, dovrebbe essere una ricchezza, che, però, per troppa frammentazione, spesso ci condanna alla paralisi.
Ribadisco, nessuna forza politica muove le mie affermazioni, unica attività politicca svolta è stato il volontariato, e ho dialogato con tutte le forze che si sono alternate alla guida della mia città, provinicia e regione, senza preclusione alcuna.
 
Aggiungo, se posso, che sono ancora un ufficiale EI in riserva, insignito del cavalierato al merito della Repubblica Italiana, a cui ho prestato e riprestato giuramento. Non me ne vergogno, lo ritengo una parte edificante della mia vita. Non mi riconosco, però, in questo sistema paese, dove esistono privilegi acquisiti ed intoccabili e diritti negati. Nuovamente, perchè sono un servitore di questo Stato.
 
Esattamente come per la transizione energetica. Resta un problema trasversale
Permettimi, ma non c'entra nulla. Quello della transizione, in Europa, è un problema inventato che non ha praticamente rilevanza altrove. Prima della piazzata di Greta (quella sì che è stata politicizzata e sappiamo bene da chi), la maggior parte dell'attenzione in Europa era rivolta a problemi ben più concreti e contingenti.

Basta andare in Asia, Africa, USA, Cina, Oceania ecc. e si parla giustamente di altro.
 
Ne ho dato una lettura sindacale, non da sigla schierata politicamente, ma da una di categoria, anche poco influente e potente. Poi che qualcuno si intesti una battaglia politica, partendo da una richiesta che viene dal basso (lavoratori dipendenti, interinali, sottopagati, non pagati, in nero o altro), non è una questione politica.
Esattamente come per la transizione energetica. Resta un problema trasversale, tra utenza, produzione dei veioli e gestione del sistema dei trasporti. Farne una bandiera di partito non fa altro he complicare le cose, che, sfortunatamente, prendono la piega di contrapposizione a prescindere. Per mia fortuna, sono sempre stato fuori da ogni partito, neanche come simpatizzzante, fatico a trovare sulla sheda un programma che rappresenti la mia idea, per quanto imperfetta, la demorazia è il meno peggio che ci potesse capitare e la pluralità di vedute, tipica del nostro paese, dovrebbe essere una ricchezza, che, però, per troppa frammentazione, spesso ci condanna alla paralisi.
Ribadisco, nessuna forza politica muove le mie affermazioni, unica attività politicca svolta è stato il volontariato, e ho dialogato con tutte le forze che si sono alternate alla guida della mia città, provinicia e regione, senza preclusione alcuna.
Non era rivolto a te, a chi era rivolto ha compreso e risposto
 
Quello della transizione, in Europa, è un problema inventato che non ha praticamente rilevanza altrove.
Il fatto che non abbia rilevanza in altri posti del globo non è indice che non esista. he stiamo affrontando un depauperamento delle risorse ed un cambiamento climatico che ne riduce la produzione, è un fatto scientificamente documentato. La questione su come si è deciso di intervenire, è invece politica ed, ovviamente, opinabile. E qui mi fermo, perchè non ho un'idea che ritengo utile da rendere pubblica, salvo chi imprime a fuoco le proprie sentenze mannichee.
 
Rientrando On Topic, stamani c'è stato uno dei soliti pateracchi davanti ad una scuola privata molto in. Traffico bloccato e l'agente che doveva tutelare l'atraversamento pedonale che doveva sollecitare gli incivili a rimuovere i mezzi che occludevano il deflusso. Per fortuna, la Brava è agile e sono riuscito a prendere la biforcazione nella direzione secondaria che porta alla piazza dove risiede mia mamma. Finalmente parcheggio e vedo che verso di me viene la vigilessa, piuttosto decisa e contrariata. L'ho attesa di finaco alla mia vettura, pensando che avesse qualcosa da ecepire sulla mia clacsonata (breve) e sulla "maniobra de esquivia" per togliemi d'impaccio. Invece ci siamo espressi le reciproche solidarietà per l'incresciosa situazione.
In breve due gentori volevano lasciare il/la pargolo/a in pole per l'ingresso a scuola, come fosse un drive in. Uno in doppia fila ha fatto la foto all'altra in tripla, che ha bloccato il deflusso, scendendo e inveendo e replicando con un filmato...
L'agente li ha ripresi, fischiati ed intimato di liberare la sede stradale, in un incrocio. Si è sentita rispondere che era solo invidiosa per le loro macchinone nuove da centomila €...
...ha fatto alcune considerazioni, sul mondo di questi che ritengono di possedere il mondo, esprimendo tutta la sua preoccupazione sul futuro dei nostri figli, ho condiviso ed espresso la mia totale stima.
 
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