A proposito del matrimonio Fca-Psa, c'è chi parla ( Riccardo Ruggeri sul blog di Nicola Porro ) esplicitamente di cessione dell' azienda che fu di Gianni Agnelli, con inevitabii conseguenze per gli stabilimenti e l' occupazione in Italia :
https://www.nicolaporro.it/ciao-fia...9PePBTiKMc_ltU6LvzyPA9XEUD3wewcW7cXHd91Alvbxw
Speriamo non abbia qualche ragione !
https://www.donnaglamour.it/chi-e-riccardo-ruggeri/curiosita/
"...E così Riccardo ha iniziato la sua avventura in Fiat: dapprima operaio, ritagliandosi del tempo la sera per proseguire gli studi, poi pian piano ha assunto una posizione sempre più importante. Fino ad arrivare alla dirigenza della New Holland, una società ai tempi sull’orlo del fallimento. Si è così guadagnato la fama di essere un nuovo Sergio Marchionne. Combattendo con le unghie e con i denti, Riccardo Ruggeri ha tenuto in piedi l’azienda per oltre 20 anni prima di essere liquidato per aver raggiunto l’età pensionabile. Ma, a 60 anni, l’imprenditore era tutt’altro che finito: si è reinventato startupper e ha dato vita a diverse aziende in vari settori...."
Purtroppo come giustamente scrive il grionalista è dal 2009 che per Fiat la strada è segnata.
Era rimasto giusto un briciolo di italianità che abilmente Marchionne usava per mantenere buoni gli animi (tipo Fabbrica Italia) e portare a termine il compito che gli era stato assegnato cioè trovare un compratore che potesse garantire i maggior utili all'azionariato.
Anzi io agguingerei ben prima. Quando si firmò l'accordo con GM che già era in programma ciò. Puoi iniziò l'era Marchionne che fu abilissimo a salvare i conti ma ora i reali obiettivi sono chiari.
Purtroppo ora le testate giornalistiche cercano di accentuare questa idea, basandosi soprattuto sul valore finanziario, sul fatto che al tavolo del CDA 6 membri sono PSA (ma uno è il CEO del gruppo...) e della sede a Parigi (ma forse qualcuno parla di doppia o tripla sede mah...). Piccola nota che addolcisce la cosa è che in % Exor dovrebbe esser l'azionista di maggioranza.
Bisogna anche tenere conto che una situazione migliore non sarebbe stata possibile e che il futuro era molto oscuro tenendo anche conto dei futuri scenari del mondo dell'auto.
So che a molti può sembrare sbagliato, ma ritengo anche per come stanno andando le cose, che aziende così grandi devono esser aiutate dallo stato nei periodi più bui, con una partecipazione nell'azionariato, così da tutelare gli interessi nazionali sia a livello economico che sociale.