<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fusione FCA-PSA | Page 34 | Il Forum di Quattroruote

Fusione FCA-PSA

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
A proposito del matrimonio Fca-Psa, c'è chi parla ( Riccardo Ruggeri sul blog di Nicola Porro ) esplicitamente di cessione dell' azienda che fu di Gianni Agnelli, con inevitabii conseguenze per gli stabilimenti e l' occupazione in Italia :

https://www.nicolaporro.it/ciao-fia...9PePBTiKMc_ltU6LvzyPA9XEUD3wewcW7cXHd91Alvbxw

Speriamo non abbia qualche ragione !

https://www.donnaglamour.it/chi-e-riccardo-ruggeri/curiosita/

"...E così Riccardo ha iniziato la sua avventura in Fiat: dapprima operaio, ritagliandosi del tempo la sera per proseguire gli studi, poi pian piano ha assunto una posizione sempre più importante. Fino ad arrivare alla dirigenza della New Holland, una società ai tempi sull’orlo del fallimento. Si è così guadagnato la fama di essere un nuovo Sergio Marchionne. Combattendo con le unghie e con i denti, Riccardo Ruggeri ha tenuto in piedi l’azienda per oltre 20 anni prima di essere liquidato per aver raggiunto l’età pensionabile. Ma, a 60 anni, l’imprenditore era tutt’altro che finito: si è reinventato startupper e ha dato vita a diverse aziende in vari settori...."

Purtroppo come giustamente scrive il grionalista è dal 2009 che per Fiat la strada è segnata.
Era rimasto giusto un briciolo di italianità che abilmente Marchionne usava per mantenere buoni gli animi (tipo Fabbrica Italia) e portare a termine il compito che gli era stato assegnato cioè trovare un compratore che potesse garantire i maggior utili all'azionariato.
Anzi io agguingerei ben prima. Quando si firmò l'accordo con GM che già era in programma ciò. Puoi iniziò l'era Marchionne che fu abilissimo a salvare i conti ma ora i reali obiettivi sono chiari.

Purtroppo ora le testate giornalistiche cercano di accentuare questa idea, basandosi soprattuto sul valore finanziario, sul fatto che al tavolo del CDA 6 membri sono PSA (ma uno è il CEO del gruppo...) e della sede a Parigi (ma forse qualcuno parla di doppia o tripla sede mah...). Piccola nota che addolcisce la cosa è che in % Exor dovrebbe esser l'azionista di maggioranza.
Bisogna anche tenere conto che una situazione migliore non sarebbe stata possibile e che il futuro era molto oscuro tenendo anche conto dei futuri scenari del mondo dell'auto.

So che a molti può sembrare sbagliato, ma ritengo anche per come stanno andando le cose, che aziende così grandi devono esser aiutate dallo stato nei periodi più bui, con una partecipazione nell'azionariato, così da tutelare gli interessi nazionali sia a livello economico che sociale.
 
Purtroppo come giustamente scrive il grionalista è dal 2009 che per Fiat la strada è segnata.
Era rimasto giusto un briciolo di italianità che abilmente Marchionne usava per mantenere buoni gli animi (tipo Fabbrica Italia) e portare a termine il compito che gli era stato assegnato cioè trovare un compratore che potesse garantire i maggior utili all'azionariato.
Anzi io agguingerei ben prima. Quando si firmò l'accordo con GM che già era in programma ciò. Puoi iniziò l'era Marchionne che fu abilissimo a salvare i conti ma ora i reali obiettivi sono chiari.

Purtroppo ora le testate giornalistiche cercano di accentuare questa idea, basandosi soprattuto sul valore finanziario, sul fatto che al tavolo del CDA 6 membri sono PSA (ma uno è il CEO del gruppo...) e della sede a Parigi (ma forse qualcuno parla di doppia o tripla sede mah...). Piccola nota che addolcisce la cosa è che in % Exor dovrebbe esser l'azionista di maggioranza.
Bisogna anche tenere conto che una situazione migliore non sarebbe stata possibile e che il futuro era molto oscuro tenendo anche conto dei futuri scenari del mondo dell'auto.

So che a molti può sembrare sbagliato, ma ritengo anche per come stanno andando le cose, che aziende così grandi devono esser aiutate dallo stato nei periodi più bui, con una partecipazione nell'azionariato, così da tutelare gli interessi nazionali sia a livello economico che sociale.

Quoto in buona parte, e prendendo spunto dal thread sull’Ilva, invece di accusare Fiat di spostarsi all’estero è necessaria una riflessione sul futuro del nostro sistema paese: nessuno si è mai chiesto perché continuamo ad essere l’unica presunta grande nazione dove di fatto quasi nessun grande gruppo estero ha impianti produttivi? Sfottavamo spagnoli e inglesi perché senza marchi di auto autonomi, quando producono 6 volte più macchine di noi. Una volta si dava la colpa a Torino, adesso non è più così da anni ma non è cambiato nulla, prima di lamentarsi che “gli Agnelli ci tradiscono” pensiamo a tutte le realtà industriali che vanno a rotoli tra inefficienze e cappi politici, burocratici e fiscali.
 
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Quoto in buona parte, e prendendo spunto dal thread sull’Ilva, invece di accusare Fiat di spostarsi all’estero è necessaria una riflessione sul futuro del nostro sistema paese: nessuno si è mai chiesto perché continuano ad essere l’unica presunta grande nazione dove di fatto quasi nessun grande gruppo estero ha impianti produttivi? Sfottavamo spagnoli e inglesi perché senza marchi di auto autonomi, quando producono 6 volte più macchine di noi. Una volta si dava la colpa a Torino, adesso non è più così da anni ma non è cambiato nulla, prima di lamentarsi che “gli Agnelli ci tradiscono” pensiamo a tutte le realtà industriali che vanno a rotoli tra inefficienze e cappi politici, burocratici e fiscali.

non é che tradivano, semplicemente non erano in grado gi gestire una azienda cosí grande e complessa. A partire dal duo GA e Romiti i quali, anziche concentrarsi sull’auto spaziavano in altri campi. Ma erano tempi che reggevano la concorrenza anche perché tanti italiani. compravano Fiat perché sembrava quasi un dovere.Per un po’, per me, é stata cosí.
E poi con SM é cominciato il trasloco.........
 
e i primi a pagare saranno i.....con tutto quel che segue....

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Ma certo che è cosi...è un disegno progettato da anni di immobilismo...

Non era un Giorgio che fa primavera...


Giorgio serviva a far vedere che FCA
non era morta;
che aveva ancora fior di tecnici e ingolosire eventuali compratori....
Non si e' fatto avanti nessuno
Nel contempo, le vendite di Giulia e Stelvio, non hanno sostenuto coi loro ricavi risicati il completamento del piano di rilancio....
E da qui tutto il resto
 
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Beh, il direttore di quel sito è Filippo Astone, laureato in Scienze politiche e dall'anno 2000 redattore del settimanale di economia "Il Mondo". Non è uno qualsiasi, e certi passi del suo articolo ricalcano quello che ho scritto nelle pagine precedenti.

Ecco alcune sue frasi "forti", ma indubbiamente condivisibili:

"I rappresentanti di Peugeot infatti avranno sei consiglieri di amministrazione su 11, l’amministratore delegato (Carlos Tavares) e la sede operativa. Gli italiani avranno invece cinque consiglieri di amministrazione e un Presidente (John Elkann) con deleghe ancora non definite". E questo lo avevamo detto. "Fca è interessante per i francesi soprattutto perché porta in dote il ricco mercato americano". E anche questo lo avevamo detto in tanti. Noto anche il "pacchetto" di miliardi che andrà agli azionisti FCA.

"Sinergie che verranno fatte soprattutto in Europa, dove ci sono quattro marchi sovrapponibili (Peugeot, Citroen, Opel e Fiat) ed è facile prevedere che a farne le spese saranno soprattutto gli italiani." Anche questo "pericolo" è stato paventato da alcuni forumers. Nei segmenti medio-piccoli PSA ha molte più vetture.

"In poche parole, gli Agnelli-Elkann incassano alcuni miliardi di euro, e il tessuto industriale e sociale italiano ne fa le spese. Il ridimensionamento della filiera automobilistica avrà effetti negativi anche per altri comparti che, seppure internazionalizzati, comunque erano ancora legati in parte a Fca: componentisti, produttori di elettronica, acciaieri…." Ciò è pessimistico, ma il pericolo che si avveri è dietro l'angolo.

"In queste condizioni (come abbiamo scritto in questo articolo) Fca Europe non poteva resistere da sola a lungo. Era destinata a unirsi con qualcuno, e in posizione di debolezza.
Ora, con l’acquisizione Fca trova riparo dalle sue debolezza e – paradossalmente – potrà avere un futuro, anche se molto ridimensionato e dimagrito. Se dimentichiamo gli interessi dell’Italia e dei lavoratori, e osserviamo l’operazione da un punto di vista meramente industriale e finanziario, si tratta di un capolavoro: nascerà un campione mondiale molto forte, destinato a durare negli anni e a rafforzarsi. Le sinergie sono perfette.
La fusione Fca-Peugeot è l’ultimo atto della storia centenaria di casa Fiat: dopo cala il sipario. Per l’industria e l’economia italiana si tratta davvero di un brutto colpo."

Questo (purtroppo) è proprio quello che abbiamo scritto, tra gli altri, Saturno e io.

"Tutto ciò era evidente da tempo. Ma come sempre avviene quando una morte è annunciata, le persone se ne rendono conto solo all’ultimo momento, perché è troppo doloroso ammetterlo prima. I successori dell’Avvocato avevano da anni deciso di separare i loro destini da quelli della Fiat, ma in modo soft e progressivo, e comunque incassando dividendi. Marchionne fu il perno di questa svolta e riuscì nel miracolo di far sopravvivere l’azienda per qualche anno senza far sborsare nemmeno un euro di investimenti agli azionisti. I suoi successori, più ordinari (e comunque del tutto privi di mezzi economici per sostenere la competizione internazionale) non potevano ancora garantire questo delicato equilibrio. Amen."

Questa è la parte più dolorosa, però non è del tutto veritiera e si dimentica qualcosa, perchè, per esempio, su Maserati e Alfa Romeo gli investimenti ci sono stati eccome (4C, Giulia, Stelvio, Ghibli, Quattroporte, Levante). E anche su Fiat si è fatto qualcosa di buono (Nuova Panda, 500, Tipo, Abarth 124). Nonchè su Jeep (ovvero la parte americana, e su LATAM (America del sud).

E' vero che dal 2016 non si è fatto più nulla, e probabilmete è proprio il 2016 l'anno in cui la proprietà, avvisando ovviamente Marchionne, ha deciso di cedere il gruppo o comunque di fondersi con una realtà più solida e aggiornata. Infatti subito dopo il 2016 sono state scorporate da FCA la IVECO, la CNH e il gioiellino FERRARI (Juventus era già per conto suo), poi è stata venduta Magneti Marelli, sistemando i conti..........
 
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In conclusione oggi il gruppo "Eredi Agnelli" si ritrova in mano come controlo assoluto alcune eccellenze aziendali come, tra l'altro, IVECO, CNH, Juventus e Ferrari. E poi una partecipazione al 50% sulla società che controllerà i gruppi PSA e FCA, la cui governance reale è stata lasciata in prevalenza alla parte francese (6 consiglieri su 11).

Questa in super-estrema sintesi la nuova composizione del gruppo Agnelli & C.
 
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In conclusione oggi il gruppo "Eredi Agnelli" si ritrova in mano come controlo assoluto alcune eccellenze aziendali come, tra l'altro, IVECO, CNH, Juventus e Ferrari. E poi una partecipazione al 50% sulla società che controllerà i gruppi PSA e FCA, la cui governance reale è stata lasciata in prevalenza alla parte francese (6 consiglieri su 11).

Questa in super-estrema sintesi la nuova conposizione del gruppo Agnelli & C.
Io ho letto che Elkann è si il presidente ma è anche uno dei 5 italiani. (Posto che Elkann sia italiano).
Così ho letto e così riporto.

Ma poi, di Agnelli, chi c'è? l'unico che mi sovviene è Andrea che però si occupa della Juve. E meno male ...
 
A proposito del matrimonio Fca-Psa, c'è chi parla ( Riccardo Ruggeri sul blog di Nicola Porro ) esplicitamente di cessione dell' azienda che fu di Gianni Agnelli, con inevitabii conseguenze per gli stabilimenti e l' occupazione in Italia :

https://www.nicolaporro.it/ciao-fia...9PePBTiKMc_ltU6LvzyPA9XEUD3wewcW7cXHd91Alvbxw

Speriamo non abbia qualche ragione !

https://www.donnaglamour.it/chi-e-riccardo-ruggeri/curiosita/

"...E così Riccardo ha iniziato la sua avventura in Fiat: dapprima operaio, ritagliandosi del tempo la sera per proseguire gli studi, poi pian piano ha assunto una posizione sempre più importante. Fino ad arrivare alla dirigenza della New Holland, una società ai tempi sull’orlo del fallimento. Si è così guadagnato la fama di essere un nuovo Sergio Marchionne. Combattendo con le unghie e con i denti, Riccardo Ruggeri ha tenuto in piedi l’azienda per oltre 20 anni prima di essere liquidato per aver raggiunto l’età pensionabile. Ma, a 60 anni, l’imprenditore era tutt’altro che finito: si è reinventato startupper e ha dato vita a diverse aziende in vari settori...."

Beh, anche in questo caso l'articolista (Riccardo Ruggeri) la sa certamente lunga, basta guardare il suo curriculum (e tra l'alro i suoi genitori lavoravano in Fiat....).

Molto interessante il suo articolo, molto simile peraltro a quello di Filippo Astone. Interessante anche la nota "tecnica", magari poco comprensibile per i profani. PSA ovviamente non ha "regalato" a FCA 6,7 miliardi, ma di fatto ne ha aumentato, a proprie spese, il capitale (nonchè il capitale complessivo della fusione), quindi di fatto ne ha "comprato" un altro pezzetto, possedendo oggi anche la maggioranza "monetaria" del nuovo gruppo.
Il ritorno in termini industriali sarà costituito dalla supremazia numerica nel CDA, e lo "sbarco" in America.
 
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Beh, anche in questo caso l'articolista (Riccardo Ruggeri) la sa certamente lunga, basta guardare il suo curriculum (e tra l'alro i suoi genitori lavoravano in Fiat....).

Molto interessante il suo articolo, molto simile peraltro a quello di Filippo Astone. Interessante anche la nota "tecnica", magari poco comprensibile per i profani. PSA ovviamente non ha "regalato" a FCA 6,7 miliardi, ma di fatto ne ha aumentato, a proprie spese, il capitale (nonchè il capitale complessivo della fusione), quindi di fatto ne ha "comprato" un altro pezzetto, possedendo oggi la gran maggioranza "monetaria" del nuovo gruppo.
Il ritorno in termini industriali sarà costituito dalla supremazia numerica nel CDA lo "sbarco" in America.
La sa lunga e bene perchè è stato un alto dirigente Fiat, ovvero AD di New Holland

Cmq, come ho detto, ciao ciao Fiat. Temo che abbia ragione chi dice che esisterá piú nemmeno il marchio.
E Ilva,cose dovesse chiudere, è robetta di fronte a ciò che accadrå a PFA ( per ora, poi solo PSA)
 
Io ho letto che Elkann è si il presidente ma è anche uno dei 5 italiani. (Posto che Elkann sia italiano).
Così ho letto e così riporto.

Ma poi, di Agnelli, chi c'è? l'unico che mi sovviene è Andrea che però si occupa della Juve. E meno male ...

I consiglieri della nuova società credo che debbano ancora essere nominati. Si sa solo il numero e che saranno 5+1 (l'AD) per PSA e 5 per FCA. I nomi non li sa nessuno, si possono fare solo illazioni.
 
Stato
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