<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fusione FCA-PSA | Page 12 | Il Forum di Quattroruote

Fusione FCA-PSA

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Ho tolto dal titolo la parola "possibile", perchè da oggi è ufficiale, HABEMUS FUSIONEM, ovvero la fusione, come ovviamente sapete, ci sarà.
 
Ti dirò io ho solo un po il timore che i francesi facciano i francesi cioè che pensino solo alle loro piccole cose, però Tavares, artefice della rinascita di PSA e dunque molto considerato nei piani alti del gruppo transalpino, è portoghese. Ciò potrebbe influenzare molto il suo modo di concepire il nuovo gruppo.
Provo a spiegarmi meglio. Che effetto farà al Portoghese mettersi al volante di una 500 anche di una L, di una Giulia, di una Maserati, e via discorrendo?? E poi quando varcherà i cancelli di Maranello come ne verrà ne trasformato???


Maranello....
??
 
I termini dell'accordo, ancora nella fase di "proposta operativa", li ho sentiti poco fa al telegiornale di Sky e penso che li abbiate già scritti qui. Inoltre sono scritti nell'articolo di 4R.
In linea di massima 50% e 50% per la nuova società, Presidente John Elkann, AD Tavares, sinergie a tutti i livelli ovviamente, con scambi di tecnologie e, dicono, nessuna soppressione di stabilimenti, nè riduzione dei livelli occupazionali. Forse 2 sedi (sempre per la società "comune"), una in Francia e una in Italia. Interessante questo passo (da QR.it):

"La Exor della famiglia Agnelli, gli eredi Peugeot, la Bpifrance Participations (gestore della quota di PSA in mano allo Stato francese) e i cinesi di Dongfeng dovranno rispettare un periodo di “standstill” (impegno a non procedere con qualsiasi operazione straordinaria) di sette anni a partire dal perfezionamento della fusione. Italiani e francesi dovranno anche rispettare un periodo di "lock-up" di tre anni, durante i quali non si potranno cedere né acquistare azioni. C’è, però, l’eccezione rappresentata dalla famiglia Peugeot alla quale sarà concesso di aumentare del 2,5% la propria partecipazione nella società risultante dalla fusione nei primi tre anni successivi al closing, esclusivamente acquisendo azioni da Bpifrance Participations e Dongfeng."

In Italia azioni FCA in rialzo, in Francia azioni PSA in ribasso, segno che l'operazione viene vista con maggior favore dalla parte italiana.
 
vedremo....in genere nelle fusioni e/o acquisizioni qualcuno ci rimette il posto di lavoro.
Per esempio, ho appena letto della acquisizione della rete Auchan da parte di Conad e si parla di oltre 3000 esuberi.
Se in buon giorno si vede dal mattino....


L' A.D. di CONAD ha gia' detto chiaramente
che non potra' mai salvare tutti quanti
( altro che 3000....si parla di circa 10.000 )
Fine OT
 
Per quanto riguarda il mio modestissimo e ancora superficiale giudizio su questa fusione, sono d'accordo con il titolo che il buon Saturno aveva dato al suo topic (ora fuso con quello precedente): "Fine di un'Epoca".

Indubbiamente per l'ex gruppo Fat, poi FCA e ora gruppo FCA-PSA è la fine di un'epoca. Per 120 anni la famiglia Agnelli ha posseduto prima una, poi due, poi 3 e alla fine innumerevoli aziende. Le ha possedute in toto, al 100%. Anche l'ex gruppo Chrysler era stato acquisito al 100%, a titolo di incorporazione.

Questa invece è la prima volta che gli Agnelli condividono a metà qualcosa, nella fattispecie un gruppo multinazionale variegato, e con "3 teste", una italiana, una americana e una francese, ovvero si tratterà di uno dei pochi gruppi automobilistici, forse l'unico ma potrei sbagliarmi, che racchiude aziende aventi la sede (o l'origine) in tre continenti. Insomma sarà un gruppo italo-franco-americano.

Nella percezione comune la quota italiana della nuova entità societaria forse potrà essere minoritaria, ma in realtà il fatturato di FCA (115 miliardi nel 2018) è molto superiore a quello di PSA (74 miliardi). Anche le automobili prodotte nel 2018 da FCA sono state di più di quelle prodotte da PSA (4.840.000 contro 3.880.000) Infatti il presidente sarà Elkann, anche se l'AD sarà Tavares. Quasi 9.000.000 qundi il totale dei veicoli prodotti dai due gruppi nel 2018.

Che dire in conclusione? Staremo a vedere. Sicuramente sotto il profilo operativo (modelli) ed economico (sinergie, economie di scala) non può che essere un accordo positivo, che dovrebbe portare ad una maggiore vitalità, rapidità di azione e agilità di entrambi i marchi. Per esempio una nuova vettura potrebbe ritrovarsi un pianale "già pronto", sfruttando uno dei pianali del partner industriale. Questo è solo uno dei vantaggi di una operazione del genere. "Romanticamente" lascia un po' di amaro in bocca (almeno a me), ma forse i vantaggi potranno addolcire anche il palato dei più romantici e dei più scettici............
 
Si sarebbe inabissata per mancanza di qualcuno che lo sostituisse e prima ancora per mancanza di una proprietà fermamente determinata ad affrontare la concorrenza e le nuove sfide che si prospettavano.
FCA non aveva bisogno di fusioni ma di proprietari e dirigenti con le p.... e volato in cielo Marchionne non ne aveva più nell'uno nè l'altro.
Tuttavia per comprendere il vero potenziale di un gruppo come FCA è sufficiente dare uno sguardo a Giulia e Stelvio.

Abbiamo visioni differenti. Tu vedi Marchionne come il salvatore che purtroppo è mancato troppo presto, io lo vedo come quello che ha deliberatamente dato inizio alla ricerca di un acquirente.
 
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