<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Funzioni religiose | Page 27 | Il Forum di Quattroruote

Funzioni religiose

capnord ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
capnord ha scritto:
E' vero, al pensiero che mia figlia dall'anno prossimo deve cominciare tutta la trafila che la porterà alla comunione e poi alla cresima mi sento mancare. Così come è concepita la cosa è uno stress e non serve a niente: i bambini non imparano un tubo e i genitori non vedono l'ora che finisca. E' un peso.

E tu non mandarla.
Tanto, tra il mandarla con questo spirito o non mandarla, c'è poca differenza.

Siccome lo fanno tutti, tocca farlo. Se no sei un'appestato.

anch io sono come te',pero' penso che alla fine per i bambini e ragazzi e' sempre un esperienza,poi quando saranno grandi decideranno da soli la loro strada.
non credo siamo noi ad allontanarci dalla chiesa,ma la chiesa che lo impone come un obbligo,ma loro per campare vogliono le presenze :D
 
stefano_68 ha scritto:
jaccos ha scritto:
La chiesa VIETA divorzio, aborto e inseminazione artificiale.
Errore, rimandato a settembre!!! :D :D
La chiesa è contraria alla fecondazione artificiale solo quando è eterologa perché deve trattarsi di un aiuto all'atto coniugale, ovvero di un intervento che ne agevoli le possibilità fecondative, non che si sostituisca ad esso.

Fino a pochi decenni fa dovevi dare sempre qualcosa al prete, anche se per farlo dovevi toglierti il pane dalla bocca... e se non andavi inchiesa eri un paria.
Non mi risulta, comunque non detto con tutta questa sicumera.
Parli x esperienza diretta, per sentito dire o per cos'altro?

Il delitto d'onore era quantomeno tollerato, non mi risultano crociate per l'abolizione di quella legge da parte dei cattolici...
" non uccidere"; chi uccideva era in peccato mortale. Punto. Il delitto d'onore era tipico di una mentalità del sud; la chiesa c'entra poco.

un'adultera era rovinata per la vita, un adultero invece se ne poteva bullare al bar...
Soliti mix. L'adultera era rovinata per la vita per il semplice motivo che dal momento che il 99% delle donne non lavorava, se un marito era cornificato poteva benissimo rovinarla ripudiandola, tanto questa non aveva mezzi per sopravvivere. L'uomo sì.
Allora: :D
- Al referendum sulla fecondazione assistita di qualche anno fa la chiesa si è schierata in maniera netta e massiccia con delle estese campagne mediatiche per non far raggiungere il quorum all'intero referendum, non solo al questito sull'eterologa. Oltre ad essere una chiara ingerenza e un invito ad un comportamento anti democratico (il non voto), fu una palese presa di posizione, in seguito mai rettificata. Oltre a ciò, la chiesa è comunque ostile ai figli in provetta, te lo posso assicurare da un paio di casi in famiglia... :evil:

- Sul secondo punto leggi qualche pagina più indietro, ci sono anche testimoni oculari... ;)

- Sul delitto d'onore, la chiesa non ha mai mosso un dito. Sono scesi in campo altri movimenti (femministe, radicali, movimenti di sinistra) mentre la chiesa non ha mai fatto nulla. Ergo, lo tollerava, altrimenti avrebbe agito.

- L'adultera era rovinata per la vita oltre che per quello che dici tu, soprattutto perchè veniva sistematicamente esclusa dalla società. L'uomo invece, ripeto, andava al bar e se ne vantava. Le parrocchie non hanno mai fatto in modo di combattere questo costume, anche qui i movimenti ad agire in questo senso sono stati altri. Se non lotti per cambiare lo status quo, significa che ti va bene... ;)
 
stefano_68 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Ad esempio vedo che i miei amici figli di atei (nemmeno battezzati per rendere l'idea), sono liberissimi da ciò e ragionano in modo molto più aperto... , non hanno paura dell'ignoto...
Questo perchè sono giovani; aspetta che comincino a sentire "odore di morte" (giusto x rimanere allegri); vedi che il 90% comincerà freneticamente a cercare spiritualità.
AL che, si rivolgerà alle fonti + disparate, dove santoni, maghi, fattucchiere e bagasce travestite da sapientone la faran da padrone.

E' vero. quando siamo giovani ci sentiamo il mondo ai nostri piedi, siamo spavaldi ci sentiamo immortali. Poi quando le forze calano, quando ci sentiamo deboli, quando ci rendiamo conto di essere fatti di carne come tutti gli altri le cose cambiano.
 
capnord ha scritto:
jaccos ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Il fatto è che, secondo me, per quanto alcuni ci sputino sopra, la persona umana ha bisogno di spiritualità.

Prova ne sia che, ad esempio, le regioni italiane storicamente di sinistra, dove la chiesa è stata isolata per decenni, guardacaso sono quelle dove c'è il più alto tasso di maghi, fattucchiere, cartomanti.

E parimenti, in tutti quegli ambiti dove la religione ufficiale ( ad esempio cattolica ) non è più considerata "cool", si vanno a cercare alternative, tipo le scuole di pensiero new age, o il buddismo.

Come a dire, la religione sarà anche l'oppio dei popoli, ma evidentemente il popolo cerca l'oppio. Ed in ultima analisi, se devo sfogare la mia spiritualità con mamma Ebe o il Mago Do Nasimiento, allora mi sa che è più "cool" il mio parroco 70enne.

La verità è che la religione può sembrare un cappio imposto dall'alto, ma la gente ne ha bisogno e la cerca, da quando l'uomo è uomo. Qualche decina di migliaia di anni all'incirca.
Sinistra non significa automaticamente ateismo, specialmente in italia... ad ogni modo sarei curioso di sapere dei dati su cartomanti e fattucchieri... se dovessi ragionar per luoghi comuni vien da pensare che il cattolicissimo meridione per tradizione in realtà ne sia pieno... ma sarebbe un'affermazione alquanto pressapochista... ;)

Ti posso assicurare che la spiritualità e la religione NON sono necessarie... credimi, siamo in tanti che viviamo benissimo anche senza... ;)
Il fatto è che crescendo ti viene inculcata l'idea che primo, un dio esiste, secondo, tu hai bisogno di lui. Liberarsene è difficile e doloroso, si fa prima a spiegare le cose in quel modo preconfezionato... in questo senso il paragone con l'oppio è azzeccatissimo, ti danno la prima dose quando sei piccolo e vulnerabile e hai voglia a disintossicarti poi... ah, a scanso di equivoci, tutto imho... ;)
Ad esempio vedo che i miei amici figli di atei (nemmeno battezzati per rendere l'idea), sono liberissimi da ciò e ragionano in modo molto più aperto... come dicevo più indietro, non hanno paura dell'ignoto... anzi, il fatto di aver sempre ragionato con la propria testa li ha resi molto più svegli e sicuri di loro stessi, fermo restando che i buoni valori di solidarietà ecc. li esprimono ogni giorno, anche meglio ti tanti basabanchi... ;)
Purtroppo il campione è limitato numericamente per ovvi motivi, ma queste osservazioni valgono per l'intero gruppo preso in esame...

Bisogno di religione no ( già l'avevamo chiarito ). Ma bisogno di spiritualità SI.
No, ne sono la prova vivente... ;)
 
Io sono cattolico praticante, eppure ero a favore sia del divorzio che dell'aborto, sarà un controsenso ma è così.
Sono cresciuto con un prete d'oratorio che a lui non interessava tanto se andavi a messa o all'oratorio, ma bastava che eri impegnato in qualche attività della parrocchia (cinema, distribuzione giornalino, gruppo adolescenti, ecc.) e a lui andava bene, certo se andavi a messa era meglio, ma non ne faceva un dramma.
Mia figlia al contrario ha smesso di andare all'oratorio perchè il prete gli ha detto che se non andava a catechismo non poteva andare a fare l'animatrice.
A distanza di 30 anni era meglio il mio prete che il suo.
Un'altra cosa, per me la Religione è una cosa, la Chiesa un'altra.
Come ha detto qualcuno la Chiesa è fatta di uomini e come tali sono soggetti a sbagli.
Cristo ha dato delle regole ma non ha obbligato nessuno a seguirle. Più libertà di così.
 
ivanpg ha scritto:
Io sono cattolico praticante, eppure ero a favore sia del divorzio che dell'aborto, sarà un controsenso ma è così.
Sono cresciuto con un prete d'oratorio che a lui non interessava tanto se andavi a messa o all'oratorio, ma bastava che eri impegnato in qualche attività della parrocchia (cinema, distribuzione giornalino, gruppo adolescenti, ecc.) e a lui andava bene, certo se andavi a messa era meglio, ma non ne faceva un dramma.
Mia figlia al contrario ha smesso di andare all'oratorio perchè il prete gli ha detto che se non andava a catechismo non poteva andare a fare l'animatrice.
A distanza di 30 anni era meglio il mio prete che il suo.
Un'altra cosa, per me la Religione è una cosa, la Chiesa un'altra.
Come ha detto qualcuno la Chiesa è fatta di uomini e come tali sono soggetti a sbagli.
Cristo ha dato delle regole ma non ha obbligato nessuno a seguirle. Più libertà di così.

mi hai tolto le parole di bocca
 
stefano_68 ha scritto:
jo74bg ha scritto:
la chiesa che lo impone come un obbligo,ma loro per campare vogliono le presenze :D

"Lo impone come un obbligo"... quindi c'è una penale da pagare se non lo fai :?:

Dai che hai capito. Non puoi non farlo. Se sei ateo è un conto ma se ti professi credente e poi non lo fai è un controsenso. Fatto come è fatto non serve a niente perchè, mi ripeto, i bambini non imparano niente.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
ivanpg ha scritto:
Io sono cattolico praticante, eppure ero a favore sia del divorzio che dell'aborto, sarà un controsenso ma è così.
Sono cresciuto con un prete d'oratorio che a lui non interessava tanto se andavi a messa o all'oratorio, ma bastava che eri impegnato in qualche attività della parrocchia (cinema, distribuzione giornalino, gruppo adolescenti, ecc.) e a lui andava bene, certo se andavi a messa era meglio, ma non ne faceva un dramma.
Mia figlia al contrario ha smesso di andare all'oratorio perchè il prete gli ha detto che se non andava a catechismo non poteva andare a fare l'animatrice.
A distanza di 30 anni era meglio il mio prete che il suo.
Un'altra cosa, per me la Religione è una cosa, la Chiesa un'altra.
Come ha detto qualcuno la Chiesa è fatta di uomini e come tali sono soggetti a sbagli.
Cristo ha dato delle regole ma non ha obbligato nessuno a seguirle. Più libertà di così.

mi hai tolto le parole di bocca

La religioné una cosa e la chiesa é un altra..mmmhhhh alla prima vista é tutto okay, ma vi posso domandare chi vi ha raccontato di Cristo per la prima volta ??
 
jaccos ha scritto:
capnord ha scritto:
jaccos ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Il fatto è che, secondo me, per quanto alcuni ci sputino sopra, la persona umana ha bisogno di spiritualità.

Prova ne sia che, ad esempio, le regioni italiane storicamente di sinistra, dove la chiesa è stata isolata per decenni, guardacaso sono quelle dove c'è il più alto tasso di maghi, fattucchiere, cartomanti.

E parimenti, in tutti quegli ambiti dove la religione ufficiale ( ad esempio cattolica ) non è più considerata "cool", si vanno a cercare alternative, tipo le scuole di pensiero new age, o il buddismo.

Come a dire, la religione sarà anche l'oppio dei popoli, ma evidentemente il popolo cerca l'oppio. Ed in ultima analisi, se devo sfogare la mia spiritualità con mamma Ebe o il Mago Do Nasimiento, allora mi sa che è più "cool" il mio parroco 70enne.

La verità è che la religione può sembrare un cappio imposto dall'alto, ma la gente ne ha bisogno e la cerca, da quando l'uomo è uomo. Qualche decina di migliaia di anni all'incirca.
Sinistra non significa automaticamente ateismo, specialmente in italia... ad ogni modo sarei curioso di sapere dei dati su cartomanti e fattucchieri... se dovessi ragionar per luoghi comuni vien da pensare che il cattolicissimo meridione per tradizione in realtà ne sia pieno... ma sarebbe un'affermazione alquanto pressapochista... ;)

Ti posso assicurare che la spiritualità e la religione NON sono necessarie... credimi, siamo in tanti che viviamo benissimo anche senza... ;)
Il fatto è che crescendo ti viene inculcata l'idea che primo, un dio esiste, secondo, tu hai bisogno di lui. Liberarsene è difficile e doloroso, si fa prima a spiegare le cose in quel modo preconfezionato... in questo senso il paragone con l'oppio è azzeccatissimo, ti danno la prima dose quando sei piccolo e vulnerabile e hai voglia a disintossicarti poi... ah, a scanso di equivoci, tutto imho... ;)
Ad esempio vedo che i miei amici figli di atei (nemmeno battezzati per rendere l'idea), sono liberissimi da ciò e ragionano in modo molto più aperto... come dicevo più indietro, non hanno paura dell'ignoto... anzi, il fatto di aver sempre ragionato con la propria testa li ha resi molto più svegli e sicuri di loro stessi, fermo restando che i buoni valori di solidarietà ecc. li esprimono ogni giorno, anche meglio ti tanti basabanchi... ;)
Purtroppo il campione è limitato numericamente per ovvi motivi, ma queste osservazioni valgono per l'intero gruppo preso in esame...

Bisogno di religione no ( già l'avevamo chiarito ). Ma bisogno di spiritualità SI.
No, ne sono la prova vivente... ;)

Ritorniamo ai discorsi già fatti: Io quel qualcosa che sale da dentro inizio a sentirlo, e inizio ad ascoltarlo. e mi sento molto meglio.
 
capnord ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Ad esempio vedo che i miei amici figli di atei (nemmeno battezzati per rendere l'idea), sono liberissimi da ciò e ragionano in modo molto più aperto... , non hanno paura dell'ignoto...
Questo perchè sono giovani; aspetta che comincino a sentire "odore di morte" (giusto x rimanere allegri); vedi che il 90% comincerà freneticamente a cercare spiritualità.
AL che, si rivolgerà alle fonti + disparate, dove santoni, maghi, fattucchiere e bagasce travestite da sapientone la faran da padrone.

E' vero. quando siamo giovani ci sentiamo il mondo ai nostri piedi, siamo spavaldi ci sentiamo immortali. Poi quando le forze calano, quando ci sentiamo deboli, quando ci rendiamo conto di essere fatti di carne come tutti gli altri le cose cambiano.
Gli studi dicono l'esatto contrario. Tra i malati terminali, gli atei sono coloro i quali affrontano nella maniera più serena la morte. Non ricordo gli autori dello studio, l'ho letto qualche mese fa... ricordo però che era alquanto serio...
 
capnord ha scritto:
Ritorniamo ai discorsi già fatti: Io quel qualcosa che sale da dentro inizio a sentirlo, e inizio ad ascoltarlo. e mi sento molto meglio.
Non metto minimamente in dubbio ciò, sicuramente per te è una parte importante. Per te.
Se rendi questa una necessità universale solo per che per te va bene, commetti un errore grossolano. ;)
Ripeto, sono la prova vivente che non è vero...
 
jaccos ha scritto:
capnord ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Ad esempio vedo che i miei amici figli di atei (nemmeno battezzati per rendere l'idea), sono liberissimi da ciò e ragionano in modo molto più aperto... , non hanno paura dell'ignoto...
Questo perchè sono giovani; aspetta che comincino a sentire "odore di morte" (giusto x rimanere allegri); vedi che il 90% comincerà freneticamente a cercare spiritualità.
AL che, si rivolgerà alle fonti + disparate, dove santoni, maghi, fattucchiere e bagasce travestite da sapientone la faran da padrone.

E' vero. quando siamo giovani ci sentiamo il mondo ai nostri piedi, siamo spavaldi ci sentiamo immortali. Poi quando le forze calano, quando ci sentiamo deboli, quando ci rendiamo conto di essere fatti di carne come tutti gli altri le cose cambiano.
Gli studi dicono l'esatto contrario. Tra i malati terminali, gli atei sono coloro i quali affrontano nella maniera più serena la morte. Non ricordo gli autori dello studio, l'ho letto qualche mese fa... ricordo però che era alquanto serio...

le cose cambiano........ma non per tutti. Chi è ateo convinto, senza ripensamenti e con una pietra sopra non ha problemi, ha fatto la sua scelta. Ma ce ne sono molti sia atei che credenti con la porta socchiusa. E quando arriva il momento non si è sereni per niente.
 
capnord ha scritto:
jaccos ha scritto:
capnord ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Ad esempio vedo che i miei amici figli di atei (nemmeno battezzati per rendere l'idea), sono liberissimi da ciò e ragionano in modo molto più aperto... , non hanno paura dell'ignoto...
Questo perchè sono giovani; aspetta che comincino a sentire "odore di morte" (giusto x rimanere allegri); vedi che il 90% comincerà freneticamente a cercare spiritualità.
AL che, si rivolgerà alle fonti + disparate, dove santoni, maghi, fattucchiere e bagasce travestite da sapientone la faran da padrone.

E' vero. quando siamo giovani ci sentiamo il mondo ai nostri piedi, siamo spavaldi ci sentiamo immortali. Poi quando le forze calano, quando ci sentiamo deboli, quando ci rendiamo conto di essere fatti di carne come tutti gli altri le cose cambiano.
Gli studi dicono l'esatto contrario. Tra i malati terminali, gli atei sono coloro i quali affrontano nella maniera più serena la morte. Non ricordo gli autori dello studio, l'ho letto qualche mese fa... ricordo però che era alquanto serio...

le cose cambiano........ma non per tutti. Chi è ateo convinto, senza ripensamenti e con una pietra sopra non ha problemi, ha fatto la sua scelta. Ma ce ne sono molti sia atei che credenti con la porta socchiusa. E quando arriva il momento non si è sereni per niente.
Li non è il bisogno della spiritualità, è la scagazza della morte che ti assale, ti fa riaffiorare le storie che ti propinavano da bambino e ti aggrappi a qualsiasi cosa. Resta il fatto che gli atei, quelli veri, sono i più sereni di fronte alla morte. ;)
 

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