Jambana ha scritto:
Che sia il 2% lo dici tu, o le statistiche che ti fanno comodo; secondo fonti autorevoli come il Ministero dei Trasporti britannico è molto di più, intorno al 15% mi pare. Appena ritrovo la fonte posto.
Il ministero dei trasporti britannico e' BEN LONTANO dall'essere imparziale, e tira acqua al suo mulino.
Studi universitari di universita' italiane e britanniche (Poli Milano, Unistudi Pavia e, se non erro, Oxford) oltre che altre statistiche piu' volte riportate per esempio su Auto, lo attestano tra il 2 e il 5%, a seconda delle zone. Ovviamente in aree molto trafficate di grandi metropoli il contributo specifico puo' essere piu' alto, ma questo e' un'altro discorso.
La CO2 è un inquinante: è un gas a effetto serra.
Appunto. Che e' una cosa diversa da un inquinante.
Gli HCn sono inquinanti.
La CO2 e' un gas serra. E che le emissioni umane abbiano una qualsiasi rilevanza sul clima e' indimostrato e, per ora, indimostrabile.
Meglio occuparsi di inquinamento VERO e SERIO, che ha effetti dimostratissimi.
Come l'
eccesso di imballaggi e i problemi dovuti a
produzione e
smaltimento dell'auto.
Ma mentre la favoletta della CO2 dell'auto permette di ramazzare in modo semplice un mucchio di soldi, e di ridistribuire tra gli interessati un bel po' di denaro, il problema degli imballaggi comporta soluzioni costose e impopolari, e affrontare l'eccesso di produzione di auto e la bolla economica che ha prodotto e' scomodo, costoso e priva uno stato come quello italiano di un mucchio di entrate succulente, nonche' di leve politiche sull'industria.
Tra l'altro, sgonfiare oggi la bolla dell'auto sarebbe cosa buona e giusta ben al di la' di considerazioni ecologiche. Diversamente, questa prima o poi scoppiera', e allora l'inquinamento prodotto dall'auto sara' l'ultimo dei nostri problemi (specie se intanto l'economia cinese continua a crescere).
99octane ha scritto:
Conosco bene e frequento sovente Parigi. Ho sempre girato con i mezzi pubblici e li trovo ragionevolmente efficienti, e addirittura da fantascienza se paragonati a quelli di Milano.
Ovviamente il mio e' il punto di vista del turista: chi si sposta con scadenze lavorative potrebbe avere di che obiettare.
Come che sia, questo non giustifica lo Stato a imporre alcunche'.
Se la rete di trasporti pubblici e' davvero eccellente, allora chiunque abbia convenienza a farlo scegliera' quelli, e chi non lo fa e' perche' ha motivi per non farlo.
Lo Stato (mi correggo: uno stato democratico e libero) non ha nessun titolo per limitare in alcun modo la mobilita' di un libero cittadino.
Per curiosità: cosa avrebbe da obiettare chi si sposta con cadenze lavorative?
Non ne ho idea, per l'appunto. L'osservazione intendeva dire che io trovo i mezzi molto efficienti, ma li ho sempre usati da turista, e dunque mettendoci il tempo che mi pare, e dunque la mia opinione ha una validita' limitata: chi invece ha scadenze precise e lo fa per lavoro (dove il tempo e' denaro), magari non li trova cosi' efficienti o rapidi e ha un'opinione diversa, ma dovresti chiederla a un parigino.
Tutto è perfettibile (per esempio l'abbattimento delle barriere architettoniche, poche stazioni del metrò di Parigi sono adeguate in tal senso, perché è una infrastruttura molto vecchia)...ma francamente pretendere di più mi sembra davvero esagerato.
Non saprei. Abituato ai mezzi di Milano, quelli di Parigi (e di Londra) mi sembravano una favola. Ma, per fare un paragone, e' come uno che dal Burundi viene in Italia, e gli sembra di stare al Grand Hotel anche quando occupa uno scantinato.
Poi sono stato in Giappone.
