<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Formula 1 2020/2021 | Page 142 | Il Forum di Quattroruote

Formula 1 2020/2021

Stato
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@cuorern
Penso che gli enormi progressi sugli impianti frenanti da competizione abbiano giovato molto anche ai freni di serie, migliorando la sicurezza attiva.
Tra l’altro penso che la frenata sia uno degli elementi che può ancora fare la differenza da pilota a pilota. E’ davvero impressionante come venga impostata la curva con le vetture di oggi, continuando a frenare e scalare quando si è già dentro la curva, in modo simile ai kart. Pare che sia proprio in frenata che Leclerc riesce a guadagnare qualche centesimo su Vettel.
 
Ultima modifica:
Volendo essere costruttivo e propositivo (e non polemico), a me proprio non piacciono le prove, Q1, Q2, Q3. Mi annoiano a morte.

Non sopporto che chi per qualche motivo (spesso per traffico o per problemi al motore) non possa partire in pole position solo perche' non e' riuscito a qualificarsi alle sessioni successive.

Non sopporto che le prove libere siano blindate, tot minuti, eccetera. Cioe' e' ovvio che ci debbano essere limiti di tempo (non sto dicendo che non ci debbano essere, e' giusto che ci siano), ma deve essere un periodo di tempo quantificabile in una? due? ore, mezz'ora? 15 minuti?, non lo so (da capire, valutare, discutere), in cui le scuderie possano provare liberamente (con dei limiti, dei vincoli per puri motivi di sicurezza, ma di provare a fare modifiche all'assetto totalmente libere, a patto di rimanere nelle norme previste ovviamente).

Che senso ha fare tutto in modo blindato? A me non diverte.

Perche' un pilota deve decidere nel Q2 che gomme montare per la qualificazione nel Q2 e che poi montera' in gara? Ma che senso ha?

Poi per carita', limitiamo il costo complessivo (per non penalizzare i team con minore disponibilita' finanziaria), mettiamo pure dei limiti al numero di motori totali complessivi per stagione (per non penalizzare chi non ha soldi), ma, se uno rompe il motore, la frizione, il cambio perche' cavolo non puo' sostituirlo (se non con limiti sul numero massimo di componenti sostituiti).

In ogni caso non hai i soldi? Affari tuoi, gareggia nelle gare minori, non sei obbligato ad avere una scuderia di F1 . Quanto guadagna Vettel? ed il problema e' il contenimento costi ? Basta con le ipocrisie.

Se rompo un motore, un cambio, eccetera, devo poterlo sostituire senza limiti e penalizzazioni (a patto che sia effettivamente rotto ed il nuovo rientri nelle regole).

Magari controllatemi sul peso, sulla potenza erogata dal motore, mettetemi un limite in modo che non ci sia chi fa il furbetto, eccetera, ma a me questi limiti mi fanno passare la voglia di seguire le gare.
Radiatemi se non rispetto le norme di sicurezza.

C'e' il limite per cui debba montare un certo tipo di gomme. E perche?
E perche' ci deve essere il monopolio di Pirelli? Certo ci saranno accordi ecc.. ecc..

Un tempo, e' vero c'era il monopolio di GoodYear, forse anche di Firestone, c'e' stato il periodo di Michelin e poi se ricordo bene c'era la possibilita' di scegliere tra Michelin e Pirelli (non ricordo piu' sinceramente tutte le varianti in quarant'anni di F1), ma che senso ha che tutti debbano montare quelle tre mescole che Pirelli ha deciso di portare?

Quale e' la motivazione?
La motivazione e' forse che cosi' tutti hanno le stesse gomme e le stesse mescole?
Ipocrisia assoluta.

Vogliamo che sia il campionato Piloti? Allora tutti la stessa automobile (con le stesse gomme), limiti totali a cambiare qualcosa e vinca il miglior pilota.
E' cosi'? Non mi pare proprio.

Se le macchine sono comunque diverse (visto che in parallelo c'e' e c'e' sempre stato anche il campionato costruttori), allora che anche le gomme possano essere diverse.

Metti dei limiti sulla potenza massima erogata dai motori, sulla cilindrata, sui consumi, sul peso, su delle norme a livello di telaio, di sicurezza, di quanto serve per evitare troppe discrepanze e minare la sicurezza e poi basta.

Metti pure un limite all'inquinamento dei motori, e sui costi massimi in una stagione (per non penalizzare chi, avendo meno soldi, possa investire meno), poi basta pero'.
Fai le prove e va in pole chi ha il miglior tempo in assoluto e ciascuno puo' sostituire il motore, cambiare assetto, gomme (a patto di non superare il tetto massimo annuale di spesa prevista che va documentata e che sia documentabile e a patto di rispettare le norme di sicurezza necessarie e le regole in termini di assetto, peso, consumi potenza).

Ma perche' se uno rompe l'auto nel Q1 (anche se paradossalmente avesse fatto il miglior tempo assoluto, cosa che non succede mai nel Q1 ma che potenzialmente potrebbe capitare) poi deve essere penalizzato?

Perche' uno nel Q2 se c'e' ressa per scia, rischia di non concludere il Q2 e restare al palo? Ma questo e' sport?
Questa e' una farsa.

Per cosa? Per discutere sulla safety car che ha rimesso in discussione tutto, per discutere sul tempo, sulla pioggia, sull'ala mobile giusta o ingiusta.
Le strategia al muretto, la strategia giusta, le gomme... ma scherziamo?
Ma e' questa la formula uno?
Per me no.

Ricordero' per sempre Gilles Villeneuve che disse, che secondo lui le macchine avrebbero dovuto avere piu' potenza, gomma piu' strette e meno effetto suolo, in modo che il pilota piu' bravo potesse vincere.
 
Ultima modifica:
Volendo essere costruttivo e propositivo (e non polemico), a me proprio non piacciono le prove, Q1, Q2, Q3. Mi annoiano a morte.

Non sopporto che chi per qualche motivo (spesso per traffico o per problemi al motore) non possa partire in pole position solo perche' non e' riuscito a qualificarsi alle sessioni successive.

Non sopporto che le prove libere siano blindate, tot minuti, eccetera. Cioe' e' ovvio che ci debbano essere limiti di tempo (non sto dicendo che non ci debbano essere, e' giusto che ci siano), ma deve essere un periodo di tempo quantificabile in una? due? ore, mezz'ora? 15 minuti?, non lo so (da capire, valutare, discutere), in cui le scuderie possano provare liberamente (con dei limiti, dei vincoli per puri motivi di sicurezza, ma di provare a fare modifiche all'assetto totalmente libere, a patto di rimanere nelle norme previste ovviamente).

Che senso ha fare tutto in modo blindato? A me non diverte.

Perche' un pilota deve decidere nel Q2 che gomme montare per la qualificazione nel Q2 e che poi montera' in gara? Ma che senso ha?

Poi per carita', limitiamo il costo complessivo (per non penalizzare i team con minore disponibilita' finanziaria), mettiamo pure dei limiti al numero di motori totali complessivi per stagione (per non penalizzare chi non ha soldi), ma, se uno rompe il motore, la frizione, il cambio perche' cavolo non puo' sostituirlo (se non con limiti sul numero massimo di componenti sostituiti).

In ogni caso non hai i soldi? Affari tuoi, gareggia nelle gare minori, non sei obbligato ad avere una scuderia di F1 . Quanto guadagna Vettel? ed il problema e' il contenimento costi ? Basta con le ipocrisie.

Se rompo un motore, un cambio, eccetera, devo poterlo sostituire senza limiti e penalizzazioni (a patto che sia effettivamente rotto ed il nuovo rientri nelle regole).

Magari controllatemi sul peso, sulla potenza erogata dal motore, mettetemi un limite in modo che non ci sia chi fa il furbetto, eccetera, ma a me questi limiti mi fanno passare la voglia di seguire le gare.
Radiatemi se non rispetto le norme di sicurezza.

C'e' il limite per cui debba montare un certo tipo di gomme. E perche?
E perche' ci deve essere il monopolio di Pirelli? Certo ci saranno accordi ecc.. ecc..

Un tempo, e' vero c'era il monopolio di GoodYear, forse anche di Firestone, c'e' stato il periodo di Michelin e poi se ricordo bene c'era la possibilita' di scegliere tra Michelin e Pirelli (non ricordo piu' sinceramente tutte le varianti in quarant'anni di F1), ma che senso ha che tutti debbano montare quelle tra mescole che Pirelli ha deciso di portare?

Quale e' la motivazione?
La motivazione e' forse che cosi' tutti hanno le stesse gomme e le stesse mescole?
Ipocrisia assoluta.

Vogliamo che sia il campionato Piloti? Allora tutti la stessa automobile (con le stesse gomme), limiti totali a cambiare qualcosa e vinca il miglior pilota.
E' cosi'? Non mi pare proprio.

Se le macchine sono comunque diverse (visto che in parallelo c'e' e c'e' sempre stato anche il campionato costruttori), allora che anche le gomme possano essere diverse.

Metti dei limiti sulla potenza massima erogata dai motori, sulla cilindrata, sui consumi, sul peso, su delle norme a livello di telaio, di sicurezza, di quanto serve per evitare troppe discrepanze e minare la sicurezza e poi basta.

Metti pure un limite all'inquinamento dei motori, e sui costi massimi in una stagione (per non penalizzare chi, avendo meno soldi, possa investire meno), poi basta pero'.
Fai le prove e va in pole chi ha il miglior tempo in assoluto e ciascuno puo' sostituire il motore, cambiare assetto, gomme (a patto di non superare il tetto massimo annuale di spesa prevista che va documentata e che sia documentabile e a patto di rispettare le norme di sicurezza necessarie e le regole in termini di assetto, peso, consumi potenza).

Ma perche' se uno rompe l'auto nel Q1 (anche se paradossalmente avesse fatto il miglior tempo assoluto, cosa che non succede mai nel Q1 ma che potenzialmente potrebbe capitare) poi deve essere penalizzato?

Perche' uno nel Q2 se c'e' ressa per scia, rischia di non concludere il Q2 e restare al palo? Ma questo e' sport?
Questa e' una farsa.

Per cosa? Per discutere sulla safety car che ha rimesso in discussione tutto, per discutere sul tempo, sulla pioggia, sull'ala mobile giusta o ingiusta.
Le strategia al muretto, la strategia giusta, le gomme... ma scherziamo?
Ma e' questa la formula uno?
Per me no.

Ricordero' per sempre Gilles Villeneuve che disse, che secondo lui le macchine avrebbero dovuto avere piu' potenza, gomma piu' strette e meno effetto suolo, in modo che il pilota piu' bravo potesse vincere.

Ma sei Mario Donnini? No scusa, sicuramente non lo sei, ma certe volte sembri lui.....:emoji_slight_smile:
 
Ma sei Mario Donnini? No scusa, sicuramente non lo sei, ma certe volte sembri lui.....:emoji_slight_smile:

No sono un 'vecchietto' del 1961 che ha iniziato a seguire la F1 con passione da bambino e che ora si sente semplicemente preso in giro e si annoia a morte.

Per onesta', anche quando c'erano Mario Poltronieri e "nanetto" Zermiani mi addormentavo...:emoji_relaxed:ma erano altri tempi. (Ero giovane.... e soprattutto la F1 la vedevo gratis sulla Rai, ora la pago su Sky).:emoji_slight_smile:
 
Io sono un “vecchietto” del 1954 ma la F1 mi piace ancora, anche se meno di tanti anni fa.
Anche io la seguo su Sky. Purtroppo noi spettatori non possiamo fare quasi nulla per cambiarla. Potremmo spegnere il televisore per “sensibilizzare”, ma chi è disposto a farlo davvero?
 
Non avrei nulla da eccepire se i giovani seguissero la F1.
Peccato che mi pare non la seguano molto.
Alla fine siamo noi 'vecchietti' che la seguiamo.

Cioe' se fosse cambiato il target posso capire che magari possa non piacermi.

E' un po' come per la musica.
Io non concepisco la musica attuale (sono rimasto ai Pink Floyd, agli Eagles, ai Genesis ma anche ai Beatles ecc.. e potrei fare un elenco chilometrico passando per il jazz, il rock melodico, la classica), ma se oggi i giovani seguono i cantanti del loro periodo e' giusto che sia cosi'.

Non mi permetterei mai di criticarli.
Vivono il loro tempo, la loro vita.

Ognuno ha avuto il suo tempo. Il mio tempo e' passato.

Ma dal momento in cui statisticamente parlando l'eta' degli appassionati di formula uno e' abbastanza elevata (e mediamente compatibile con la mia eta'), mi permetto (da utente di sky) di criticarla.

Tutto qui.

Ma senza avercene a male con nulla e nessuno.
Ci mancherebbe.
 
Ci sono delle cose che giovani e meno giovani condividiamo. Per esempio il cellulare, lo usiamo sostanzialmente allo stesso modo e per gli stessi scopi (solo marginalmente per telefonare...). Poi il modo di vestire: io non mi vesto in modo diverso da mio figlio che ha 39 anni: in estate Polo e jeans, in inverno jeans pesanti, magari di fustagno o velluto, pullover e giaccone a vento (tranne nelle occasioni importanti ovviamente, ma anche lui). Poi ancora nel linguaggio. Si è evoluto e tutti usiamo le stesse locuzioni, gli stessi inglesismi, le stesse parole in auge.

Le passioni si, sono un po’ cambiate, sono cambiate anche le donne, oggi molto meno sexy e più androgine di una volta (secondo me) a causa del mito della “magrezza”.
Lo sport prima lo si seguiva a 360 gradi. Ora sembra contare solo il calcio. I giovani hanno nuove passioni, nuovi interessi.

Il mondo cambia, nulla è per sempre. E’ un bene? E’ un male? In generale certamente un male (v. deterioramento dell’ambiente, riscaldamento globale, virus, ecc.). In sostanza il mondo che abbiamo visto noi ultrasessantenni, in barba al progresso, era migliore, certamente. Sono molto preoccupato per il futuro delle mie nipotine.

Scusate la divagazione extra-F.1, ma la F.1 fa parte di questo mondo nuovo e ne subisce purtroppo tutti gli aspetti negativi.
 
Ultima modifica:
Credo che sia normale che ogni generazione rimpianga i propri tempi e critichi il presente.

Da giovane mi infastidivano gli 'adulti' ed i 'vecchi' (che per me diciottenne o ventenne erano i quarantenni-cinquantenni) che rimpiangevano i loro tempi (che poi erano tempi brutti, tempi di guerra).
Mi dicevano che eravamo fortunati (ed era vero, visti i loro tempi).
Per noi era tutto scontato, per loro no.

Ora anch'io rimpiango i miei tempi.

Forse gli anni 60-70-80 della mia infanzia, adolescenza, giovinezza erano meglio di oggi, ma c'erano anche moltissime tensioni sociali, c'era il terrorismo, molte guerre (non che oggi non ci siano eh...)

Ricordo pero' che ai miei tempi discutevo per ore al liceo della Ligier che aveva un baricentro molto basso, delle macchine ad effetto suolo, del motore ferrari ecc.

C'erano anche piu' idee politiche, si discuteva di destra o di sinistra, se non si era estremisti o teste calde (c'erano anche ai tempi ed erano molto piu' calde di oggi) si parlava, si discuteva senza necessariamente litigare.
(Certo c'erano anche scontri durissimi e morti, nelle citta' principali, ma io mi sto riferendo al mio ambiente provinciale).

Ma si discuteva su delle idee, su degli ideali (giusti o sbagliati che fossero), oggi la politica e' diventato puro tifo.

Si scontrano tifoserie per puro principio, perche' si identificano a priori, a prescindere per una fazione e sono contro la fazione opposta, ma se dovessero spiegare la motivazione politica dubito che ne siano capaci di farlo. Risponderebbero boh, oppure perche' di si', o con slogan. Un tempo invece si discuteva di ideali.

Non ho mai parteggiato per estremismi e non mi sono mai occupato di politica ai tempi, per cui non mi sono mai scontrato ma avevo amici convintissimi sia di destra che di sinistra, ma si parlava di idee di ideali.
Forse maggiormente lo faceva la generazione precedente, i fratelli maggiori dei miei amici erano piu' politicizzati (e di conseguenza chi aveva un fratello maggiore era piu' preparato).

Credo che ciascuno veda meglio il proprio tempo, cioe' il tempo della propria giovinezza e prima maturita'.
Penso sia naturale. Credo sia una pura illusione che sia realmente un tempo migliore.

Ogni periodo, ogni tempo mentre lo si vive presenta i propri problemi, quando lo si ricorda dopo molti anni, i problemi vengono scordati e rimangono solo i ricordi e le sensazioni piacevoli e quindi il giudizio non e' obiettivo, secondo me.

Tornando alla formula uno, ero giovane, disegnavo per puro divertimento (e con scarsissima capacita' e competenza) automobili di formula uno sul quaderno, discutevo di alettoni, di prese d'aria, di motori, di assetto, di gomme con progetti irrealizzabili e fuori da qualsiasi regola, ma sognavo, mi divertivo.

Ascoltavo musica, leggevo Ciao2001, la Gazzetta dello Sport, i vari settimanali o mensili di automobilismo.
Si parlava di tecnica, di motori, di turbo, di aspirato.

Oggi si parla di Kers, di ala mobile, di power unit (come se fosse una CPU di un computer e non un motore con dei pistoni, delle valvole, delle bielle, ma un componente asettico).

Ci si esalta se entra la Safety Car che ricompatta il gruppo, se piove.
Un tempo ci si esaltava se pioveva perche' c'era magari il tuo pilota preferito che sapeva guidare in modo magistrale sul bagnato, oggi perche' si spera che l'avversario esca di strada, rompa o vada male.

Sono cambiati i tempi, e' cambiato lo sport.

E' meglio? e' peggio? non saprei. Sicuramente c'e' molta meno passione, molti piu' interessi.

Un tempo un Mario Corso, un Sandro Mazzola, un Giacinto Facchetti erano colonne dell'Inter, come Gaetano Scirea, Dino Zoff lo erano per la Juventus, Gigi Riva per il Cagliari, Gianni Rivera per il Milan.

Nessuno avrebbe mai visto Riva giocare per il Milan, Rivera per la Juve, Zoff per l'Inter e Mazzola per il Cagliari.
Rappresentavano la propria squadra, erano bandiere della propria squadra.

Oggi qualsiasi giocatore e' un mercenario, gioca per soldi, fa magari il girone d'antata giocando per il Milan e il ritorno per l'Inter o viceversa e la stessa cosa vale per la Juve e il Torino, e tutti gli altri derby d'Italia.

Per me questo non e' piu' sport. E' spettacolo sono affari, soldi che girano, ma non hanno nulla a che vedere con lo sport.

Fine dell'OT.:emoji_astonished:
Forse sarebbe meglio aprire un post dal titolo 'Amarcord' e spostare i commenti in tale post. :emoji_relaxed:
 
In ogni caso non hai i soldi? Affari tuoi, gareggia nelle gare minori, non sei obbligato ad avere una scuderia di F1 . Quanto guadagna Vettel? ed il problema e' il contenimento costi ? Basta con le ipocrisie.

Se rompo un motore, un cambio, eccetera, devo poterlo sostituire senza limiti e penalizzazioni (a patto che sia effettivamente rotto ed il nuovo rientri nelle regole).
Il tuo post è molto lungo e ti rispondo su un paio di punti:
I piloti sono fuori dal perimetro budget ed in genere i loro costi stellari (dei top driver s'intende) sono tutti coperti da sponsor. Se metti al volante Peppino da Lodi lo sponsor mette sul piatto 4 caramelle e pedalare;

Su motore e cambio perché .... perché romperei casualmente un motore e cambio ogni venerdì sera. O meglio, togliessero il parco chiuso altro che party mode!, monterei un motore per le qualifiche ed uno per la gara, su una auto con aerodinamica da qualifica.
Il parco chiuso se ricordo bene arrivò proprio nel 2003 a tagliare le gambe alla Ferrari che stava preparando una vettura solo per le qualifiche.
 
Come spesso accade, sono d'accordo con quanto scrivi e mi sento di condividerlo.

Però prendo spunto dall'interessante spunto dato da Divergent e dico che anche io una delle cose da lui citate la metterei allo studio: minor efficienza frenante.

Ormai con questi sistemi frenanti (nonostante abbiano pesi e dimensioni realmente esagerate) frenano a ridosso della curva anche a inizio gara e col pieno, questo non dà propri spazio né tempo a chi segue di provare un attacco.

Bisogna però stare molto attenti al bilanciamento generale delle vetture. Proprio perché molto pesanti e veloci non è possibile montare freni "troppo poco" efficaci.

Benché sia un appassionato e mi interessi molto anche alla tecnica e alla parte ingegneristica però devo ammettere che sacrificherei anche l'enorme complessità (e anti-economicità) delle PU in favore di motori sempre ibridi ma meno esasperati quanto ad architettura e molto, molto, MOLTO più rumorosi.

Spingerei molto sui carburanti alternativi (stranamente una delle poche proposte di Wolff che ritengo corrette): anche questo è far ricerca, avanguardia, "futuro".

sui freni sono un poco dubbioso però trovo anche valida la motivazione di pilota, sicuramente anche io credo che molti aspetti della guida si sono molto semplificati, c'è da dire che però per altre cose la vita dei piloti è stata resa più difficile , mi riferisco ad esempio a tutte le attività di gestione della PU o di altre caratteristiche della vettura che necessitano interventi costanti più volte durante il giro , però poi resta un problema di fondo a mio modesto avviso e che è centrale , dal punto di vista del pubblico la frenata è un elemento visibile mentre lo smanettamento resta un attività 'nascosta', questo per me è un problema delle vetture moderne , la difficoltà di capire quello che i piloti fanno e che spesso determina poi il rendimento sul giro. Faccio un esempio pratico, ormai a Spa il Raidillon Eau Rouge lo fanno tutti in pieno , fino a qualche anno fa invece si ammiravano quei pochi piloti che teneva il gas giù, però ora c'è tutta un preparazione nella gestione della vettura ma anche nel modo in cui ci si approccia con la percorrenza in quel punto della pista che poi determina come si riesce a fare il Kemmel e quindi essere sorpassati oppure no, avere quindi clipping oppure no. Noi di tutto questo lavoro che fanno ora i piloti(aiutati anche dalle vetture) non vediamo nulla e quindi non riusciamo ad apprezzarlo, forse se ci fosse un modo , anche grafico , di avere dei riscontri capiremmo di più e forse potremmo trovare nuovi spunti d'interesse.
Per le PU sono d'accordo con te, ormai sappiamo che un ibrido può essere declinato in decine di modi, probabilmente la soluzione implementata in F1 è troppo complessa e scoraggia anche nuovi costruttori, una semplificazione in questo settore secondo me era auspicabile.
 
No sono un 'vecchietto' del 1961 che ha iniziato a seguire la F1 con passione da bambino e che ora si sente semplicemente preso in giro e si annoia a morte.

Per onesta', anche quando c'erano Mario Poltronieri e "nanetto" Zermiani mi addormentavo...:emoji_relaxed:ma erano altri tempi. (Ero giovane.... e soprattutto la F1 la vedevo gratis sulla Rai, ora la pago su Sky).:emoji_slight_smile:
Ehi piano con il vecchietto :emoji_joy:
 
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Non sarebbe più F.1 così, secondo me. La massima formula deve essere anche la massima espressione della tecnologia automobilistica. Tornare agli anni ‘70 sarebbe solo una sorta di spettacolo vintage. Allora tanto varrebbe correre direttamente con le monoposto degli anni ‘70.
Beh...oggi un GP con le vetture degli anni 70 non lo vedrei male.
Provo a scrivere a Domenicali :emoji_joy:
 
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