Credo che sia normale che ogni generazione rimpianga i propri tempi e critichi il presente.
Da giovane mi infastidivano gli 'adulti' ed i 'vecchi' (che per me diciottenne o ventenne erano i quarantenni-cinquantenni) che rimpiangevano i loro tempi (che poi erano tempi brutti, tempi di guerra).
Mi dicevano che eravamo fortunati (ed era vero, visti i loro tempi).
Per noi era tutto scontato, per loro no.
Ora anch'io rimpiango i miei tempi.
Forse gli anni 60-70-80 della mia infanzia, adolescenza, giovinezza erano meglio di oggi, ma c'erano anche moltissime tensioni sociali, c'era il terrorismo, molte guerre (non che oggi non ci siano eh...)
Ricordo pero' che ai miei tempi discutevo per ore al liceo della Ligier che aveva un baricentro molto basso, delle macchine ad effetto suolo, del motore ferrari ecc.
C'erano anche piu' idee politiche, si discuteva di destra o di sinistra, se non si era estremisti o teste calde (c'erano anche ai tempi ed erano molto piu' calde di oggi) si parlava, si discuteva senza necessariamente litigare.
(Certo c'erano anche scontri durissimi e morti, nelle citta' principali, ma io mi sto riferendo al mio ambiente provinciale).
Ma si discuteva su delle idee, su degli ideali (giusti o sbagliati che fossero), oggi la politica e' diventato puro tifo.
Si scontrano tifoserie per puro principio, perche' si identificano a priori, a prescindere per una fazione e sono contro la fazione opposta, ma se dovessero spiegare la motivazione politica dubito che ne siano capaci di farlo. Risponderebbero boh, oppure perche' di si', o con slogan. Un tempo invece si discuteva di ideali.
Non ho mai parteggiato per estremismi e non mi sono mai occupato di politica ai tempi, per cui non mi sono mai scontrato ma avevo amici convintissimi sia di destra che di sinistra, ma si parlava di idee di ideali.
Forse maggiormente lo faceva la generazione precedente, i fratelli maggiori dei miei amici erano piu' politicizzati (e di conseguenza chi aveva un fratello maggiore era piu' preparato).
Credo che ciascuno veda meglio il proprio tempo, cioe' il tempo della propria giovinezza e prima maturita'.
Penso sia naturale. Credo sia una pura illusione che sia realmente un tempo migliore.
Ogni periodo, ogni tempo mentre lo si vive presenta i propri problemi, quando lo si ricorda dopo molti anni, i problemi vengono scordati e rimangono solo i ricordi e le sensazioni piacevoli e quindi il giudizio non e' obiettivo, secondo me.
Tornando alla formula uno, ero giovane, disegnavo per puro divertimento (e con scarsissima capacita' e competenza) automobili di formula uno sul quaderno, discutevo di alettoni, di prese d'aria, di motori, di assetto, di gomme con progetti irrealizzabili e fuori da qualsiasi regola, ma sognavo, mi divertivo.
Ascoltavo musica, leggevo Ciao2001, la Gazzetta dello Sport, i vari settimanali o mensili di automobilismo.
Si parlava di tecnica, di motori, di turbo, di aspirato.
Oggi si parla di Kers, di ala mobile, di power unit (come se fosse una CPU di un computer e non un motore con dei pistoni, delle valvole, delle bielle, ma un componente asettico).
Ci si esalta se entra la Safety Car che ricompatta il gruppo, se piove.
Un tempo ci si esaltava se pioveva perche' c'era magari il tuo pilota preferito che sapeva guidare in modo magistrale sul bagnato, oggi perche' si spera che l'avversario esca di strada, rompa o vada male.
Sono cambiati i tempi, e' cambiato lo sport.
E' meglio? e' peggio? non saprei. Sicuramente c'e' molta meno passione, molti piu' interessi.
Un tempo un Mario Corso, un Sandro Mazzola, un Giacinto Facchetti erano colonne dell'Inter, come Gaetano Scirea, Dino Zoff lo erano per la Juventus, Gigi Riva per il Cagliari, Gianni Rivera per il Milan.
Nessuno avrebbe mai visto Riva giocare per il Milan, Rivera per la Juve, Zoff per l'Inter e Mazzola per il Cagliari.
Rappresentavano la propria squadra, erano bandiere della propria squadra.
Oggi qualsiasi giocatore e' un mercenario, gioca per soldi, fa magari il girone d'antata giocando per il Milan e il ritorno per l'Inter o viceversa e la stessa cosa vale per la Juve e il Torino, e tutti gli altri derby d'Italia.
Per me questo non e' piu' sport. E' spettacolo sono affari, soldi che girano, ma non hanno nulla a che vedere con lo sport.
Fine dell'OT.

Forse sarebbe meglio aprire un post dal titolo 'Amarcord' e spostare i commenti in tale post.
