<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Figli | Il Forum di Quattroruote

Figli

Infondo sono o non sono la cosa più importante che abbiamo ?
Che abbiamo ?
No, loro hanno noi in tutti i sensi.
Chi non li ha li vorrebbe, chi li ha talvolta non li vorrebbe.
Biologicamente siamo tutti portati alla famiglia, la natura ci educa in tal senso, dobbiamo procreare affinchè il mondo prosegua la sua esistenza.
Certo quando in cantiere questi piccoli esseri si presentano abbiamo aspettative enormi o anche semplici ma speriamo sempre che loro possano vivere meglio di come abbiamo vissuto noi e in quegli istanti brevi dove li teniamo per mano la lancetta corre forsennatamente ed il tempo si riduce.
Quale tempo mi chiede Fabio.
Quello in cui non mi darai più la mano camminando.
Ieri rispondeva che me la darà per sempre, oggi non ha risposto, domani sarà spontaneo non darla.
E allora direte voi, è la vita.
Certo ma invecchiando si è stanchi e la voglia di combattere lascia spazio alla necessità di tranquillità e sicurezza almeno nel lato affettivo.
In cosa possiamo confidare ?
Nella società, nello stato, nella religione, nella politica, nel lavoro, nella salute ?
Direi di no, restano gli amici, la famiglia ma soprattutto i figli se no perchè avremmo sopportato tutto quello che sino ad oggi abbiamo sopportato ?
Personalmente non sarei qui ma in Australia o almeno mi piace pensare che li sarei andato se non avessi avuto figli.
Se hai la fortuna di lavorare lo fai per vivere e mantenere il benessere della famiglia cercando di non far mancare soprattutto ai figli quello che mancava a noi e sai che questo comporta sacrifici e queste creature in cambio a volte innalzano barricate di indifferenza mescolata a incomprensioni e, talvolta, odio.
Inutile dirgli che ci fanno del male e che un domani potrebbero capire tardivamente che hanno sbagliato, non si torna indietro ad abbracciare il padre o la madre se non ci sono più.
Perchè non capiscono che fa male, un male cane voler aprire un cassetto per sentire ancora una volta l'odore del tabacco di quel signore che aveva mani grandi, piedi grandi, barba dura e voce grossa ?
Non so chi l'abbia detto e non so se sia vero che si finisce sempre col far del male alle persone che più si amano.
Naturalmente no ma entriamo nel campo delle citazioni che calzano in certi casi.
Sentirsi dire spietatamente che come padre non servi a nulla, che non ci sei mai stato ti fa sedere sul divano a guardare il film della vita passata.
Possibile che sia porprio così ?
I ricordi svaniscono e ci si sente in colpa per non aver fatto abbastanza poi un guizzo !
Le fotografie aiutano, peccato che loro non le guardino.
Ho scritto un diario da prima che nascesse il maggiore, per dodici anni i miei pensieri si trasformavano in frasi e qualche mese fa gliel'ho donato.
Non so nemmeno se l'ha letto, il diario è tornato nello sgabuzzino da dov'era partito.
Non è sempre così per fortuna.
Difficile entrare nelle teste di quei piccoli uomini, improponibile entrare nelle famiglie per dare consigli ma scrivere trovo aiuti a non isolarsi e piangere per certe situazioni apparentemente senza sbocco non è vergognoso anzi, io apprezzo chi di umano ha ancora qualcosa.
La differenza tra i figli e noi, nel caso di conflitti e incomprensioni, è che loro sono convinti che ci sia ancora tanto tempo per rimediare o sistemare le cose mentre noi siamo consapevoli che ce n'è molto, molto, molto meno.
 
Caro Giorgio....

Ritengo di non sbagliare nel pensare che chiunque abbia dei figli, soprattutto un po' cresciuti, non abbia mai avuto degli scontri... Fa parte della vita...
Questo col massimo rispetto che merita ciò che tu hai appena scritto...

Sai bene ciò che ho passato qualche anno fa... Quando 11 anni fa vidi nascere Riccardo piansi di gioia, e successivamente il mio unico pensiero fu quello di buttarmi nel lavoro per poter dare il massimo della sicurezza economica ad una famiglia che stava crescendo...
Dopo tre anni e mezzo sono rimasto improvvisamente solo.... Con un figlio che era ed è mio, ma che mi resi conto di non conoscere....
Stavo male... Ero morto dentro.... E il primo pensiero è stato quello di metterlo al sicuro da ogni sofferenza... E così decisi di affidarlo momentaneamente ai nonni materni, che in quel momento rappresentavano per lui il luogo più "familiarmente amorevole" che potesse avere...

Passavo tutte le sere a salutarlo ed abbracciarlo, ma poi tornavo a casa solo... Molte volte mi chiedeva di portarlo a casa ma io dicevo no.... Avevo paura... Paura del dolore, di non essere in grado di dargli quello che meritava... Con me però passava il sabato pomeriggio e la domenica...
Ricordo una domenica che non stava bene e dovevo dargli lo sciroppo, lui non voleva e io mi arrabbiai... Per risposta mi disse: "io non voglio un papà cattivo, voglio un papà che mi fa giocare"....!!!!!
Non sai quanto mi ha lacerato quella frase... La ricordo ancora adesso come me l'avesse appena detta.... Piansi molto quel pomeriggio, perchè mi rendevo conto che non ero in grado o non volevo vedere ciò che lui aveva bisogno...

Poi il tempo è passato... Abbiamo incontrato Francesca e abbiamo ricominciato una nuova vita, con un'altra nuova vita, Alice....

All'inizio sembrava che le cose andassero lisce, poi abbiamo iniziato ad avere qualche problema... Il fatto è che adesso il rapporto tra Francesca e Riccardo s'è fatto molto più difficoltoso... I motivi sono tanti e richiederebbero troppo tempo per essere snocciolati a dovere...
Ma questo per dire che posso comprendere quanto difficile possa essere instaurare un giusto rapporto tra genitori e figli....

So però che, fondamentalmente, anche se molto incasinato, l'amore familiare c'è...
Così come sono propenso a credere che tra te e tuo figlio sia così...

Un caro abbraccio...

constrictor... ;) :D
 
O letto con interesse il tutto Giorgio.

Posso dire che da papa da neppure 5 anni la mia vita sta correndo troppo in fretta!
La Francy cresce a vista d'occhio e io sono sempre li che penso:
Ma perche deve passare tutto cosi' in fretta? :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :evil: :evil:
Lei cresce benissimo felice piena di salute fortunatamente. E questo mi rende davvero pieno di gioia.
Io sto cercando di fare al meglio come genitore! Sia io che anche mia moglie

Io nell'infanzia o avuto una vita molto difficile e triste. Mio padre posso dire che non lo conosco neppure(e morto quando avevo 4 anni) Non vivavamo nell'oro anzi eravamo proprio (posso dire quasi poveretti)

Mia madre dopo la morte di mio papa' a dovuto tirare avanti alla meno peggio con due figli alle spalle (io e mio fratello piu grande di me) le sorelle (2) erano gia sposate.

A capitato un paio di volte ( e non mi vergogno di dirlo) che mia madre non riusciva a pagare bolette di luce o gas con il blocco degli stessi

Si senza luce e senza gas. Sono ricordi che non mi passeranno mai di mente. Quando andavo a scuola non potevo mai avere uno zaino firmato come avevano tutti i miei amici perche costavano troppo.

Oppure giocattoli tipo LEGO (si lo avuti ma per averli dovevo pregare in ginocchio mia mamma)
E poi non era sempre. Poi altre cose che non mi vengono in mente.

Ecco appunto per quello avendo avuto io un infanzia difficile e un po triste tutto questo non voglio che accada alla mia ( LA MIA PRINCIPESSINA FRANCESCA) che ho avuto da una donna (LA MIA PRINCIPESSA GRANDE MOGLIE GAIA) che amo immensamente ! Lei (mia moglie) posso dire che mi ha ridato la vita e sono (CONVINTO AL 100%) che e stata mia madre da lassu che me la mandata ! Chi doveva portarcela (una donna ucraina in una pizzeria in un paesino di neppure 2000 abitanti?) che poi oltre tutto e diventata mia moglie???
E stata mia madre con l'aiuto del nostro Signore!

Percio lo so forse potro anche sbagliare e ho anche la paura pure di viziarla (parlo di mia figlia)
Ma tutto quello che posso dargli cerco di darglielo (sempre senza esagerare)
Spesso capita che quando siamo fuori mi dice Papa' mi compri questo?( A ME IN QUEL MOMENTO MI VIENE UN FLASH VE LO GIURO SEMPRE LA STESSA IMMAGINE IO CON MIA MADRE) che gli chiedevo se poteva comprarmelo ( e il piu delle volte era no)

Ecco io li senza esitazioni a Francesca (sempre che abbia un costo ragionevole e le mie tasche possono permetterselo ) glie lo compro ad occhi chiusi .

Non voglio che lei abbia la stessa infanzia che ho avuto io.

Poi quando sara' piu grande ( e adesso non voglio pensarci) si vedra' spero solo di non avere delusioni. Me lo auguro.

Come purtroppo o letto sta capitando ad alcuni qua dentro. :? :? :?

SCUSATE PER LA ROMANZINA. :XD: :XD: :XD: :XD: :XD: :XD: :XD:

E un grossissimo IN BOCCA AL LUPO a chi ha delusioni con i propri figli ;) ;) ;)

Ciao Krassugni! :thumbup: :thumbup: :thumbup:

vi do la buona notte di qua va! Visto che e gia tardino :D :D

Notte! :thumbup: :thumbup:
 
Ho letto belle parole, forse tristi ma comunque toccanti..
Credo che al giorno d'oggi sia difficile svolgere il ruolo di genitore, i ragazzi di oggi vivono in una società complicata, troppo spesso vedo e sento ragazzi "maltrattare" (verbalmente) chi li ha messi al mondo, mancare loro di rispetto e chi più ne ha più ne metta.
Per quanto mi riguarda ho il massimo rispetto verso i miei genitori, cosa che purtroppo non vedo quasi per nulla nella generazione attuale.. :rolleyes:
 
RICORDATE SEMPRE CHE I FIGLI DEVONO AI GENITORI PIÙ DI QUANTO QUESTI ULTIMI DEBBANO AI PRIMI.

Avendo io genitori M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-I non mi è difficile voler loro il bene che meritano.
 
Il fatto è che noi riponiamo nei figli delle aspettative, ma non sempre le loro idee coincidono con le nostre.
Hanno il loro carattere e vogliono fare la loro vita, come noi ai tempi abbiamo fatto la nostra.
Possiamo insegnarli delle cose che a noi sembrano giuste ma per loro no, ma non per questo dobbiamo abbatterci.
Quante volte anche noi, quando eravamo figli, abbiamo avuto dei contrasti con i nostri genitori, ma non per questo mancava il bene e l'amore per loro, solo che non sapevamo come dimostralo.
Pensavamo sempre "cosa vuoi che capiscano, sono vecchi". Poi con il passare del tempo abbiamo capito che agivano per il nostro bene.
Spero che anche i nostri figli capiscano quello che noi abbiamo fatto per loro, magari sbagliando, ma sempre con ottime intenzioni.
Certe volte basterebbe ricordarsi di quando noi eravamo figli per capire i nostri figli e capire che i tempi sono cambiati, come erano diversi i tempi di quando i nostri genitori erano figli e così via.
Io delle mie non posso lamentarmi, anche se qualche volta le OO girano, ma ormai hanno un'età che se la devono gestire da sole la loro vita. Credo che io e Antonella, specialmente lei; abbiamo fatto il possibile per farle crescere "bene".
Uno pensa di aver fatto il tutto possibile, poi magari incontrano la compagnia sbagliata e va tutto a remengo.
Come ho sempre detto il mestiere del genitore è uno dei più difficili, se non il più difficile.
Anch'io certe volte guardo le foto e mi vedo sul letto a giocare con loro, prima una e poi l'altra, ed ora le guardo e queste già escono con i maschietti. Dicono che i papà sono gelosi delle figlie, bhe un po lo sono, ma è una ruota, se mio suocero fosse stato intransigente con sua figlia io che facevo?

Ho già scritto troppo :shock: ciao :-D
 
Avevo qualche giorno libero da recuperare a scuola, visto che per un paio di settimane mi sono reso disponibile ad attività che non mi competevano, così ieri ho detto al preside che rimanevo a casa. Io e Luca (5 anni) nella inusuale mattinata insieme abbiamo costruito un sommergibile (stile art-attack), fatto una ciambella alla nutella, giocato a battaglia navale 3D con le barchette di carta. Ad un certo punto mi ha detto che sono un papà meraviglioso. Facile conquistarlo a 5 anni con queste straordinarietà, momenti eccezionali che saranno i ricordi felici della sua infanzia, importanti però perché sono le tessere sulle quali instaurare un rapporto di stima e fiducia reciproca, per quando non mi darà più la mano. Vorrei rallentare il tempo, per godermelo ancora bambino, come vorrei recuperare tutti i giorni che ho perso con la grande,ma che però non tornano più.
Grazie Giorgio, per il bellissimo argomento, e per la tua sincerità.
 
STI MARMOCCHI!!!!!
oggi iniziano presto,il mio ha soli 5 anni ma ha gia' una bella zucca dura,
tutto suo padre :XD:
IVAN: dovevi per forza ricordarmi che ora non sono piu' figlio :twisted: :twisted:

E'una ruota che gira e non si ferma mai purtroppo!!
 
il_chicco_show ha scritto:
RICORDATE SEMPRE CHE I FIGLI DEVONO AI GENITORI PIÙ DI QUANTO QUESTI ULTIMI DEBBANO AI PRIMI.

Avendo io genitori M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-I non mi è difficile voler loro il bene che meritano.

..POSSO SCRIVERE ANCH'IO LA STESSA COSA!!..... :D
 
Bellissime le Parole scritte da @Miranda......le ho lette e rilette....sono di una profondità tale..... Tutto vero e tutto sacrosanto.......son cnvinto che quel diario lo abbia letto e anche se fugacemente è un bellissimo segno che lui saprà che esiste....poi magari l'orgoglio ha il sopravvento ma in cuor suo saprà che ha un padre speciale .....come tutti a nostro modo lo siamo!!!!

La mano credo che sia in primo segnale di volersi sentire più distaccati da noi..e pian piano la ripudieranno......ma è una fase che sicuramente esiste e non ci si può far nulla :rolleyes: :rolleyes:
Ricordo che arrivati ad una certa età la sentivano come una costrizione...in special modo magari davanti alla scuola e davanti agli amici...e allora mi iniziai ad accontentare di poterglierla dare in altri frangenti.....così come un bacetto di saluto...io non avrei mai smesso di porglierlo dare ...... ma non si può......e allora mi sono adeguato al loro comportamento....una pacca sulla spalla ..... il pugnetto che si incontra con la frase ...Bella zio...e così via!!! ;) ;) E poi quando addirittura tra amici si dicono...hei Vecchio allora cosa facciamo?? Mah

Voi tutti sapete che cosa ho cercato di fare per il mio figlio più grande......ho cercato di dargli quelle emozioni che andava cercando...con una mia piena complicità......e di sicuro non mi aspetto che ritorni niente....ma quello che spero è che questi ricordi possano essere indelebili...anche se so con tutta franchezza che no sarà così......ogni volta una sensazione copre l'altra e così via.... cercherò di ripetermi anche con la figliolola...che nel mentre sta diventando Donna....mi riesce un po difficile trovare una giusta simbiosi con lei ...ma già ci pensa Mammà in quel caso...abbiam cercato di dividerci nei ruoli...e spero sia giusto così....

Poi son sempre qua....ci mancherebbe....come ho già scritto in altre situazioni ..Figli Piccoli Problemi Piccoli figli grandi problemi enormi!!! :rolleyes: :rolleyes:

Mia Nonna mi diceva ....Un figlio è un Gioco 2 sono un Fuoco...3 un disastro!!! 8) 8)

Non so davvero che aggiungere se non sentire un vuoto che pian piano mi sta crescendo dentro....il mio bravo ragazzo poco tempo fa con le sue aspettative ci ha confidato che non rimarrà in questo nostro paese che vede sempre più andare in una certa direzione....io l'ho guardato ( eravamo a tavola)...e gli ho detto che non posso infrangere nessuna sua intenzione deve ponderare bene le sue scelte...è un uomo ormai e dovrà decidere che vuol fare...io da parte mia gli ho detto che se si potrà fare si farà ma dovrà arrangiarsi in molte cose.....la vita è sua ...il cordone è staccato le basi le ha ricevute oltre a tanto altro ancora....poi deve giocare lui.....un poco come a carte.....io la vita l'ho vissuta un po così... :rolleyes: :rolleyes: a carte scoperte....e spero veramente che un Padre prima di tutto deve rimanere un confidente......ma qui sto un poco sognando!!!!

SALUDOSsssss e che la forza sia in Noi genitori e che la giusta via sia un bell'inizio di avventura!!!! :thumbup: :thumbup: :thumbup:
 
Vi ho letto ed ho ottenuto le conferme che questo forum è speciale ma lo sappiamo già.
Ieri sera leggendo Fausto ho ricominciato a pensare ed ho sofferto immaginando la sua sofferenza.
Per questo tempo fa volevo " sparire " da questo contesto, troppi dolori per uno come me estremamente sensibile.
Appena iscritto ho incontrato persone meravigliose, il primo aveva appena perso il fratello, il secondo era Paolo, poi Noemi e mi sono trovato troppe volte ad augurare guarigioni.
Poi ho capito che questa è una famiglia e non posso abbandonalrla solo perchè mi farà soffrire o viceversa.
 
Miranda....ci conosciamo poco... ma te lo dirò a costo di sembrare brutale.

Fatti da parte e stai in silenzio, mantieni il guinzaglio saldo in mano solo per quelle cose su cui ritieni che tuo figlio possa seriamente farsi del male ( e ce ne sono ), ma su tutto il resto stai muto, non opporre resistenza e non ti sarà fatto del male. ;)

Quando si arriva all'adolescenza, si devono in qualche modo scavalcare, in un certo senso abbattere i propri esempi genitoriali, per poterli superare ed affrancarsene e diventare indipendenti. E quanto più il modello paterno ( o materno ) è stato presente, saggio, riflessivo, comunicativo, sensibile come te.....in una parola sola "ingombrante" - ma se vogliamo anche "rompicoglioni" - vista dal punto di vista del figlio :lol: , tantopiù la guerra di indipendenza del figlio adolescente sarà cruenta e senza quartiere, fatta di mutismo, critica feroce associata ad un eccesso ostentato di privacy ed istinto di fuga. Tuo figlio ti ama e ti apprezza, ed il rifiuto che ti ostenta è proprio conseguenza di questo apprezzamento implicito, gli è necessario per dichiarare a sè stesso che lui non è te, anche se tuo sei stato il suo punto di riferimento principale per tutta l'infanzia, anche se non ha ancora trovato chi sarà lui, veramente.

Ripeto, mettiti in disparte, a sua disposizione, ma in silenzio. Ti accorgerai che quanto più riuscirai a confonderti con la carta da parati, quantomeno riuscirai a risultare ingombrante, ( salvo sulle cose davvero importanti, dove devi continuare a tenere il controllo ) tantomeno lui sentirà il bisogno di scappare lontano da te, per sentirsi libero, e prima tornerà a cercarti per raccontarti qualcosa, o addirittura, chiedere qualche consiglio. Ma devi avere la pazienza che l'adolescenza finisca, che lui abbia trovato sè stesso e si senta abbastanza indipendente e forte da confrontarsi con te senza temere di essere assimilato, fagocitato, identificato. Tornerà da te solo quando sarà sicuro di poterti insegnare qualcosa che tu non sapevi, dimostrando che l'allievo ha superato il maestro. Stai al gioco.

Questo processo adolescenziale è così conosciuto da avere un nome in psicologia. "L'uccisione del padre", per i figli maschi, o della madre, per le figlie femmine. Ed io sto giustappunto assistendo alla seconda variante, con la moglie che si fa forza per resistere ai ripetuti attacchi. E' un processo così fondamentale per la crescita di un ragazzo che, se viene troppo osteggiato, ed il ragazzo finisce per "perdere" questa lotta per l'indipendenza e l'identificazione di sè, ne risultano disturbi psicologici e di autostima gravissimi che durano per il resto della vita.

Mettiti comodo e goditi lo spettacolo dei figli che crescono. Il diario riprenditelo, vedrai che verso i 20 - 25 anni gli interesserà di più.

Coraggio, e ridici sopra. Se l'argomento ti stuzzica, comprati un bel libro sulla psicologia dello sviluppo, ti spiega tutto per filo e per segno. E poi fattici una risata sopra.

E ricorda, alza le mani, non fare resistenza, e non ti sarà fatto del male. O, per dirla col pesce Nemo, "zitto e nuota". :D
 
Il destino è crudele e beffardo!
Io non volevo figli assolutamente, per far felice Serena ne abbiamo cercato uno ed eccoci qua con tre marmocchie.
Quando mi hanno dato la notizia sono uscito di testa: alcune settimane muto con brutte idee in testa e la buona notizia per Serena si è trasformata in sofferenza.
Poi ho cercato di farmene una ragione e, anche se le le cose sono un po' migliorate, la ragione ancora non l'ho trovata.
Però le bimbe hanno tre anni e mezzo sono belle, sane e bravissime che 99 genitori su 100 se le sognano delle figlie così (vedendo cosa c'è in giro già alla loro età noi siamo dei veri signori).
Il merito è sicuramente più della mamma che mio: entrambi siamo abbastanza severi, ma la mia pazienza è poca.
Poi mi trovo a pensare che mi odieranno da grandi per la troppa severità, ma magari invece non sarà così, visto che dall'altro lato io per loro sono quello che gioca, poco, ma lo faccio.
E loro mi coccolano e mi baciano e a me non pare di far nulla per meritarmi tutto questo loro affetto e la cosa mi fa star peggio ancora, ma d'altra parte non riesco a migliorarmi perchè ho la testa bacata: io non sono nato per esser padre e per quanto possa smussare angoli, non diventerò mai un buon papà.
Spero solo che in futuro non mi facciano troppo tribolare, anche se so che gli screzi ci saranno. Non potrò mai dar loro tutto ciò che vorranno, perchè sono tre e le cose vanno come vanno. E anche questo non aiuterà sicuramente.

Scusate se mi sono dilungato con le mie paturnie, ma solo qui potrei farlo, perchè come ha detto Giorgio questo è un gruppo speciale.

Tanta solidarietà a chi ha problemi!
 
Leggere questa discussione iniziata dal messaggio di Miranda, e le vostre risposte con le vostre testimonianze e opinioni, dà l'idea delle brave persone di cuore che stanno dietro ad ognuna delle nostre tastiere.

Io vi posso portare solo una testimonianza, quella di figlia.
I miei genitori non mi hanno fatto mancare mai niente in termini di affetto, mi hanno cresciuto con umiltà, con amore, con genuinità, in un contesto familiare (litigi con i nonni paterni) che non era dei più sereni.
A casa ha sempre lavorato solo mio padre, non sono mai stata abituata a vivere nel lusso, anzi...anche se in molti nella vita mi hanno rinfacciato di essere viziata. Avrei voluto tante cose, ma consapevole di quanto avevo intorno, non le ho chieste o le ho chieste con umiltà. Per avere un motorino ho dovuto battagliare per 3 anni, nonostante la mia manifesta passione per i motori, nonostante le mie amiche lo avessero già dall'età di 14 anni, io l'ho ricevuto solo a 17 anni, un F10 usato. Per me era la cosa più bella del mondo.
E come questo tante altre cose.
Nella mia infanzia ritengo di aver avuto un rapporto un po' più unito con mia mamma, piuttosto che con mio padre, probabilmente anche per il fatto che mia madre era sempre a casa (casalinga), mentre mio papà lo vedevo solo la sera.
Dal mio conto, penso di aver soddisfatto al pieno le loro aspettative. Sono sempre stata brava a scuola, ho proseguito gli studi (uno studio universitario, e poi uno cercato, voluto, conquistato per una mia passione, e sarebbe lo studio musicale), mai frequentato brutte compagnie, mai fumato, mai preso droghe, mai ubriacata. Niente di niente, nessun motivo per dubitare di me, la vita di una santa. Perché tante, troppe volte ho messo da parte me, per fare contenti loro.

E poi succede ad un certo momento che gli equilibri si capovolgono e ti trovi in uno stato di squilibrio che non capisci.
Complici i casi e i drammi della vita, ti ritrovi con equilibri spostati: se hai costruito la tua giovane vita anche sulla certezza di una fiducia che sapevi di esserti conquistata e meritata, non è così.
Ti ritrovi a pensare che l'unica persona con cui puoi confidarti (fino ad un certo punto) non è più il genitore che hai sentito più vicino, ma è l'altro, il papà, mentre la mamma inizia a vederti come un'estranea. A giudicare i tuoi errori. A pensare che la propria figlia è negativamente cambiata, e non ti devi più fidare di lei.
Perché questi sono realmente i discorsi che ho dovuto ascoltare ultimamente, che mi hanno colto di sorpresa, e che mi hanno fatto tanto male.
Nonostante io sia ormai indipendente, potrei anche chiudermi la loro porta alle spalle e rifugiarmi a casa mia passandoci semplicemente sopra, ma questi discorsi fanno sempre male.

E quindi tutto questo mio ragionamento per dire: che le sofferenze di Faust, le sofferenze di Giorgio, le sofferenze di tanti altri, enunciate anche grazie a questo topic, sono relative ad un periodo della vita. Che il passare del tempo, la maturità che guadagnerà la testa dei vostri figlioli, la vecchiaia, li porterà a riconsiderare gli equilibri. Cambieranno loro, cambierete voi, e ad un certo punto vi ritroverete.
Quelli che vi paiono ora squilibri, e che probabilmente lo sono, diventeranno equilibri, questo è il mio più grande augurio per voi.
Voi dite che non è facile essere genitori, ma anche essere figli non è altrettanto facile.
 
..vi leggo.....imparo tanto da quanto scrivete .....medito, penso....ripenso...........non riesco a scrivere tanto come fate voi....(vi invidio per questo).....e..mi riprometto di parlarvi di persona...ecco io sono più portato a spiegare e parlare più che scrivere.......scusatemi.....però vi leggo e faccio tesoro!

Un abbraccio di cuore amici!...VI VOGLIO BENE!!.......che il destino ci riservi anche cose piacevoli!......il tempo e' un autentico equlibratore!!

p.s.:.....sapete perche' e' stato "inventato" il tempo?...................
affinche' le cose...i fatti della vita non accadessero tutti insieme!

CIAO! :D
 
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