<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fiat rilasci l'Alfa Romeo | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Fiat rilasci l'Alfa Romeo

vecchioAlfista ha scritto:
quadrif ha scritto:
Spero che nessuno abbia preso sul serio questa boutade, che fa il paio con quella di alcuni giorni fa, quando la stessa associazione ha segnalato Fiorello e la sua trasmissione all'Antitrust per pubblicità occulta a favore di Fiat, avendo utilizzato delle 500 d'epoca in una scenografia.

Nel caso in topic, la possibilità giuridica d'invocare ed ottenere l'inadempimento contrattuale è la stessa, citando l'esempio di Multijet, che ha Roma di riottenere Cartagine o Bisanzio.

Nulla da eccepire se si vuole criticare la gestione Alfa degli ultimi vent'anni, è una questione sempre aperta sulla quale abbiamo già dibattuto ampiamente, ma lasciamo perdere gli articoli che portano alla causa dell'Alfa un contributo pari a zero.

è certamente un articolo pretenzioso, dato che la tesi sostenuta, per quanto tocchi "nervi scoperti", è abbastanza fantascientifica.

Però la gestione fiat di Alfa e la situazione di semi-coma in cui si trova legittimano ogni sparata, purtroppo...

E' molto più che fantascientifica, non solo perchè, come ha rilevato SZ, l'inadempimento non può essere invocato da un soggetto estraneo al contratto, ma anche per mancanza del presupposto. In una compravendita l'oggetto del contratto è il trasferimento della proprietà di un bene contro il pagamento di una somma. Se il bene viene consegnato ed il corrispettivo viene regolarmente saldato, il contratto è adempiuto. Il resto sono fantasie.

Sulla seconda considerazione che fai, sono d'accordo con te.

Per il futuro non sono ottimista. Nè per quanto riguarda l'Alfa, nè per quanto concerne l'intero comparto auto in Italia. Spero di sbagliarmi, ma colgo segnali di disimpegno, quantomeno di delocalizzazione.
 
MultiJet150 ha scritto:
renexx ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
umbiBerto ha scritto:
Vendere a Wolkswagen ...... sempre che quella della Wolkswagen non sia stata una "Boutade" per mettere in maggior difficoltà FIAT.

A volte si acquisisce per eliminare un concorrente ed ereditare le sue quote di mercato, anche perché senza Alfa, dove sarebbero costretti ad andare gli orfanelli del marchio ?

Quali quote di mercato?

Che spiritosone ....... :rolleyes:

No, scusa, non è per provocare, ma ci rendiamo conto che TUTTA l'Alfa vende meno di una A3 o una serie1?
 
quadrif ha scritto:
E' molto più che fantascientifica, non solo perchè, come ha rilevato SZ, l'inadempimento non può essere invocato da un soggetto estraneo al contratto, ma anche per mancanza del presupposto. In una compravendita l'oggetto del contratto è il trasferimento della proprietà di un bene contro il pagamento di una somma. Se il bene viene consegnato ed il corrispettivo viene regolarmente saldato, il contratto è adempiuto. Il resto sono fantasie.

La realtà è più complessa però : La FIAT non ha comprato una (Per es.) cucina e una volta pagato ne fa quello che vuole.

C'erano e ci sono delle persone in quella società acquistata (Acquistata è un eufemismo per me, ma tantè) e c'erano delle "clausole contrattuali" le cosidette "clausole contrattuali" secondo me impugnabilissime.
 
umbiBerto ha scritto:
quadrif ha scritto:
E' molto più che fantascientifica, non solo perchè, come ha rilevato SZ, l'inadempimento non può essere invocato da un soggetto estraneo al contratto, ma anche per mancanza del presupposto. In una compravendita l'oggetto del contratto è il trasferimento della proprietà di un bene contro il pagamento di una somma. Se il bene viene consegnato ed il corrispettivo viene regolarmente saldato, il contratto è adempiuto. Il resto sono fantasie.

La realtà è più complessa però : La FIAT non ha comprato una (Per es.) cucina e una volta pagato ne fa quello che vuole.

C'erano e ci sono delle persone in quella società acquistata (Acquistata è un eufemismo per me, ma tantè) e c'erano delle "clausole contrattuali" le cosidette "clausole contrattuali" secondo me impugnabilissime.

Infatti, il contratto non e' una sola compravendita, ma un insieme di accordi i quali se disattesi, per cause imputabili ad una delle parti, può essere annullato . E' chiaro che nel caso specifico Vi siano delle difficoltà a far valere delle ragioni. Poi bisogna vedere se il contratto sia stato realmente onorato con il pagamento pattuito e nei tempi previsti. E' risaputo che Fiat abbia disatteso le promesse fatte tant'e che a distanza di 25anni siamo qui a parlare delle ceneri dell'alfa
 
umbiBerto ha scritto:
quadrif ha scritto:
E' molto più che fantascientifica, non solo perchè, come ha rilevato SZ, l'inadempimento non può essere invocato da un soggetto estraneo al contratto, ma anche per mancanza del presupposto. In una compravendita l'oggetto del contratto è il trasferimento della proprietà di un bene contro il pagamento di una somma. Se il bene viene consegnato ed il corrispettivo viene regolarmente saldato, il contratto è adempiuto. Il resto sono fantasie.

La realtà è più complessa però : La FIAT non ha comprato una (Per es.) cucina e una volta pagato ne fa quello che vuole.

C'erano e ci sono delle persone in quella società acquistata (Acquistata è un eufemismo per me, ma tantè) e c'erano delle "clausole contrattuali" le cosidette "clausole contrattuali" secondo me impugnabilissime.

Che si tratti di una cucina o di un'azienda non fa differenza. Chi ne è proprietario, con l'unico limite del rispetto delle norme, ne fa quello che ritiene più opportuno. La proprietà privata e l'esercizio di un'attività economica sono tutelate. Il fatto che sussista in capo a chi amministra beni e persone una responsabilità di tipo morale o sociale è indiscusso, ma si tratta di un'astrazione, ben diversa dalla responsabilità contrattuale che viene disciplinata per legge e di cui si sta parlando nel caso in esame.

Sarei molto curioso di poter leggere queste presunte clausole che permettono ad un terzo di poter ritrasferire a piacimento la proprietà - con una semplice manifestazione di volontà unilaterale - di qualcosa che è stato venduto ventincinque anni prima, con il pieno consenso delle parti legittimate. :rolleyes:

Mi rendo conto che l'astio nei confronti della Fiat è ai massimi storici, è comunque possibile portare avanti le proprie istanze con argomentazioni plausibili, senza alcuna necessità di manipolare il diritto e ridurlo ad una mera opinione.
 
quadrif ha scritto:
Che si tratti di una cucina o di un'azienda non fa differenza. Chi ne è proprietario, con l'unico limite del rispetto delle norme, ne fa quello che ritiene più opportuno. La proprietà privata e l'esercizio di un'attività economica sono tutelate. Il fatto che sussista in capo a chi amministra beni e persone una responsabilità di tipo morale o sociale è indiscusso, ma si tratta di un'astrazione, ben diversa dalla responsabilità contrattuale che viene disciplinata per legge e di cui si sta parlando nel caso in esame.

Sarei molto cuorioso di poter leggere queste presunte clausole che permettono ad un terzo di poter ritrasferire a piacimento la proprietà - con una semplice manifestazione di volontà unilaterale - di qualcosa che è stato venduto ventincinque anni prima, con il pieno consenso delle parti legittimate. :rolleyes:

Mi rendo conto che l'astio nei confronti della Fiat è ai massimi storici, ma è comunque possibile portare avanti le proprie istanze con argomentazioni plausibili, senza alcuna necessità di manipolare il diritto e ridurlo ad una mera opinione.

La differenza c'è invece : Voglio vedere un mobiliere che ti venda una cucina dove nel contratto di vendita c'è scritto che ti impegni a mantenere i livelli occupazionali del mobilificio dalla quale è uscita la cucina ..... o no ?

Ed in ogni caso qui non si parla di astio ... ma di tanti miliardi ... tanto lavoro e tanto tempo buttati per il "tesoretto" di pochi ..... (Sempre secondo me neeee).

Se restituiscono soldi tempo e impegno per me è tutto come prima .... ;)
 
renexx ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
renexx ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
umbiBerto ha scritto:
Vendere a Wolkswagen ...... sempre che quella della Wolkswagen non sia stata una "Boutade" per mettere in maggior difficoltà FIAT.

A volte si acquisisce per eliminare un concorrente ed ereditare le sue quote di mercato, anche perché senza Alfa, dove sarebbero costretti ad andare gli orfanelli del marchio ?

Quali quote di mercato?

Che spiritosone ....... :rolleyes:

No, scusa, non è per provocare, ma ci rendiamo conto che TUTTA l'Alfa vende meno di una A3 o una serie1?

Ho capito che non volevi provocare.

tornando all'argomento: si ma pur piccola che sia è pur sempre una quota di mercato. Acquisendo, con sol colpo inglobi la quota, indebolisci il concorrente, ti ritrovi in mano tecnologia SUPERIORE che se ne dica ecc .ecc .

Inoltre, se ne parlerebbe ovunque per parecchio tempo procurando così anche pubblicità gratuita.
 
umbiBerto ha scritto:
Maxetto ha scritto:
umbiBerto ha scritto:
Vendere a Wolkswagen ...... sempre che quella della Wolkswagen non sia stata una "Boutade" per mettere in maggior difficoltà FIAT.
Questo non avverrà.

E cioè : Che Wolkswagen si tiri indietro da''acquisto o che FIAT vada in difficoltà ?

No perché FIAT non andrà in difficoltà, non confondere l'intero gruppo con le fabbriche in Italia, in sofferenza, purtroppo.

Inoltre, credo che vendere Alfa Romeo, sarebbe la scelta meno strategica che possano fare in questo momento, soprattutto quando lo sbarco in USA è programmato da tempo e a onor del vero Alfa è il marchio che potrebbe avere più successo negli STATES, ergo, non si vende. :D
 
umbiBerto ha scritto:
quadrif ha scritto:
Che si tratti di una cucina o di un'azienda non fa differenza. Chi ne è proprietario, con l'unico limite del rispetto delle norme, ne fa quello che ritiene più opportuno. La proprietà privata e l'esercizio di un'attività economica sono tutelate. Il fatto che sussista in capo a chi amministra beni e persone una responsabilità di tipo morale o sociale è indiscusso, ma si tratta di un'astrazione, ben diversa dalla responsabilità contrattuale che viene disciplinata per legge e di cui si sta parlando nel caso in esame.

Sarei molto cuorioso di poter leggere queste presunte clausole che permettono ad un terzo di poter ritrasferire a piacimento la proprietà - con una semplice manifestazione di volontà unilaterale - di qualcosa che è stato venduto ventincinque anni prima, con il pieno consenso delle parti legittimate. :rolleyes:

Mi rendo conto che l'astio nei confronti della Fiat è ai massimi storici, ma è comunque possibile portare avanti le proprie istanze con argomentazioni plausibili, senza alcuna necessità di manipolare il diritto e ridurlo ad una mera opinione.

La differenza c'è invece : Voglio vedere un mobiliere che ti venda una cucina dove nel contratto di vendita c'è scritto che ti impegni a mantenere i livelli occupazionali del mobilificio dalla quale è uscita la cucina ..... o no ?

Ed in ogni caso qui non si parla di astio ... ma di tanti miliardi ... tanto lavoro e tanto tempo buttati per il "tesoretto" di pochi ..... (Sempre secondo me neeee).

Se restituiscono soldi tempo e impegno per me è tutto come prima .... ;)

Ti puoi anche impegnare a mantenere i livelli occupazionali compatibilmente con i ricavi e con gli utili di bilancio, altrimenti se il livello occupazionale fosse un dato slegato da tutto, la vecchia proprietà se la sarebbe tenuta. Ne convieni ?
 
MultiJet150 ha scritto:
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Ho capito che non volevi provocare.

tornando all'argomento: si ma pur piccola che sia è pur sempre una quota di mercato. Acquisendo, con sol colpo inglobi la quota, indebolisci il concorrente, ti ritrovi in mano tecnologia SUPERIORE che se ne dica ecc .ecc .
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Sulla tecnologia superiore, sorvoliamo.
Tutti (dirigenza Fiat in testa) hanno detto che Alfa avrebbe bisogno di raggiungere le 300 mila unità all'anno per sopravvivere, e che sarebbe una realtà interessante raggiungendo le 500/600 mila unità. E' chiaro quindi che di Alfa possa interessare il marchio, la fama, la potenzialità, ma non certo la quota di mercato.
 
umbiBerto ha scritto:
quadrif ha scritto:
Che si tratti di una cucina o di un'azienda non fa differenza. Chi ne è proprietario, con l'unico limite del rispetto delle norme, ne fa quello che ritiene più opportuno. La proprietà privata e l'esercizio di un'attività economica sono tutelate. Il fatto che sussista in capo a chi amministra beni e persone una responsabilità di tipo morale o sociale è indiscusso, ma si tratta di un'astrazione, ben diversa dalla responsabilità contrattuale che viene disciplinata per legge e di cui si sta parlando nel caso in esame.

Sarei molto cuorioso di poter leggere queste presunte clausole che permettono ad un terzo di poter ritrasferire a piacimento la proprietà - con una semplice manifestazione di volontà unilaterale - di qualcosa che è stato venduto ventincinque anni prima, con il pieno consenso delle parti legittimate. :rolleyes:

Mi rendo conto che l'astio nei confronti della Fiat è ai massimi storici, ma è comunque possibile portare avanti le proprie istanze con argomentazioni plausibili, senza alcuna necessità di manipolare il diritto e ridurlo ad una mera opinione.

La differenza c'è invece : Voglio vedere un mobiliere che ti venda una cucina dove nel contratto di vendita c'è scritto che ti impegni a mantenere i livelli occupazionali del mobilificio dalla quale è uscita la cucina ..... o no ?

Ed in ogni caso qui non si parla di astio ... ma di tanti miliardi ... tanto lavoro e tanto tempo buttati per il "tesoretto" di pochi ..... (Sempre secondo me neeee).

Se restituiscono soldi tempo e impegno per me è tutto come prima .... ;)

Se credi davvero che esistano simili clausole e che la questione vada posta in questi termini, non vado oltre.

Buona fortuna ;)
 
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/06/01/alfa-romeo-la-cee-avverte-non.html

http://phastidio.net/2005/12/13/come-eravamo/

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1175911
 
umbiBerto ha scritto:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/06/01/alfa-romeo-la-cee-avverte-non.html

http://phastidio.net/2005/12/13/come-eravamo/

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1175911

Per anni ha profuso soldi nell' Alfa senza mai condizionarli a piani di ristrutturazione dell' azienda, neppure quando in Europa c' era un eccesso di capacità produttive e altri chiudevano impianti. E' così che fra il ' 79 e l' 86 sono stati bruciati 15 mila miliardi per tenere in piedi l' Alfa Romeo, danneggiando altri produttori europei.

Ma allora Alfa perdeva soldi o no? :rolleyes:
 
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