<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fiat rilasci l'Alfa Romeo | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Fiat rilasci l'Alfa Romeo

Maxetto ha scritto:
zanzano ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Non sarebbe più semplice e realizzabile nel brevissimo periodo acquistare qualche auto italiana in più ???

L'articolo dice:

Per tale motivo l?associazione ha inviato oggi una formale diffida al Ministero dell?Economia e al Gruppo Fiat, nella quale si evidenzia l?inadempimento contrattuale da parte dell?azienda torinese, e si chiede la restituzione del marchio Alfa Romeo a Finmeccanica, al fine di garantire il rilancio della stessa Alfa.

Caro MJ e tu pensi che comprando qualche G10 o Mito in più le cose cambierebbero??
E per fortuna che M è stato chiaro!!

saluti zanza
Alfa in mano a Finmeccanica? Molto meglio dov'è ora. :lol:

No. Meglio dov'era prima.
Oggi se compri un alfetta malconcia non spendi meno di 5.000,00 ?, ma si arriva tranquillamente verso i 10.000,00 ?. Se invece vuoi acquistare una 146 o 155 le trovi per poco piu' di 1000,00 ?.
Questo per dire che quello che è Alfa nell'immaginario sociale è quello che era prima che fosse acquistata da Fiat. Non credi che la discesa dell'Alfa Romeo ai tempi dell'IRI fosse coadiuvata dallo stesso Agnelli attraverso ingerenze politiche dal 1980 all'85?
Basta leggersi il libro "Luraghi, l'uomo che invento' la Giulietta" per capire come L'Alfa Romeo sotto l'IRI e Luraghi ebbe uno sviluppo incredibile.
Un po' di dati :
produzione Alfa Romeo
1960 = 57.800
1970 = 108.000
1980=220.000
In questo ventennio BMW produceva e vendeva meno vetture.
La crisi dell'Alfa Romeo è stata una cosa voluta.
Quando nel 1980 iniziarono i primi contatti tra Fiat e Alfa per una cooperazione finalizzata alla produzione di una vettura sinergica di gamma superiore, già Fiat inizio' a ingerire nello Stato per avere prelazione in caso di vendita, che fino ad allora nessuno preventivava.
Leggete pure il libro "il mito Alfa" (egea), a mio parere un ottimo libro, vi farete un'idea piu' chiara del caso Alfa e forse l'Articolo che vi ho linkato vi parrà meno balzano di quello che pensate.

Saluti
 
fpaol68 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Non sarebbe più semplice e realizzabile nel brevissimo periodo acquistare qualche auto italiana in più ???

Si ma per farlo ci dovrebbero essere le auto.... ;)
Paolo per comprare ci vogliono le auto,ma la cosa piu triste é che non si comprano nemmeno quelle che ci sono,e qui é il problema.......bisognerebbe capire il perché?? o meglio dire
che si sceglie Fiat solo fino ad un preciso prezzo al di sopra vengono le doglie :D

Esatto Angelo, dove i modelli ci sono, seg. A e B, le fiat sono le più vendute, sul C già iniziano i problemi per mancanza di versioni e soprattutto per mancanza di identità di marchio (vedi Alfa e Lancia), dal D in su e sportive vuoto spinto, le auto italiane semplicemente non ci sono.
Il capire perchè la g10 si sta rilevando un mezzo flop nelle vendite è facile: pur essendo una buona auto non è nè carne nè pesce, cioè non è sufficientemente sportiva per essere una Alfa (e parlo oltre che di prestazioni, di percezione di sportività della linea, aggressività ecc), e non è abbastanza generalista per accontentare tutti. Un utente appassionato di automobili e di Alfa in particolare la g10 difficilmente la compra perchè non viene soddisfatto nella sua ricerca del qualcosa in più. Il padre di famiglia senza alcuna velleità sportiva ugualmente non la cerca perchè ancora il nome di Alfa (nonostante tutto) è associato a sportività prestazioni brillantezza anche a scapito di comodità. E' questa la percezione di Alfa ed è questo che davi dare. In fiat non riescono a imnparare dai loro errori: tonfo con 145, successo con 147, la storia dovrebbe insegnare. ;)
..Ti faccio buono la mancanza di modelli,ti faccio buono anche che l italiano sia rimasto indietro con la percezione alfa, ma non posso essere daccordo che la giulietta sia ne carne e ne ossa.Non é colpa del costruttore se il cliente non vuole modernarsi, é ora che in Italia si cpisce la via di mezzo.La giulietta é la prima macchina italiana dove si puo dre che abbia carattere tedesco tanto amato,per la prima volta si vede comforto, comodita , sportivitá (l affidabilitá la vedremo il prossimo anno)
insieme,
questo per me si chiama via di mezzo per quello che riguardava /riguarda la percezione ALfa di un tempo.Il post piu avanti di uniberto lo vedo al riguardo molto piu equilibrato,e l ho costatato un ora fa dal gommista per cambiare le ruote. Ho visto una Mini e mi sono avvicinato,mi giro e vedo una signora capito subito che la mini fosse sua,lei dice ah! ste ruote sono molto care ! io, beh la mcchina é una di quelle molto amate per cui si fanno pagare le ruote un pochino salate. Lei ,si vero volevo comprarmi una 500 Fiat che mi piace molto, bellissima macchina! ma cé ne sono poche di seconda mano e quelle che ci sono, sono piu care della Mini. Poi per quello che mi serve ho bisogno di piu spazio cofano bagagli ,ed anche se mi piace di meno ho dovuto sceglierla.Come vedi la comoditá ha vinto assieme al prezzo,cio significa comprare con la testa, chi compra con la testa non cambia sportivita a discapito del comfort.Oggi la maggiorparte dei clienti ragiona cosi,se una macchina per certi versi non va non si compra anche se fosse la migliore di tutte, la gente te la lascia li.La Fiat deve capire solo una cosa che oggi Alfa si puo vendere a prezzi di BMW ma deve fare modo che la macchina come gestione deve essere possibilitata di una gestione economica per tutti. Ti faccio un esempio la 159 TBI come la mia: é da sei settimane che cerco ruote invernali a prezzo di cui si puo dire OK pago. Le possibilitá sono: o cambio le ruote di serie 235/45/18 estive con stesse misure invernali con costi non sotto i 200 ? o compro nuovi cerchi 7,5/17 piu nuove ruote 225/50/17 con prezzo complessivo di tra i 1170-1200? con marchio ruote semi sconosciute altre possibilita zero.
Oggi ho avuto la fortuna di trovare questo gommista che mi trova cerchi 7,5/17 piu ruote da 225/50/17 per 870 ?.
Vedi per una BMW serie tre sti problemi non li avrei avuto,avrei trovato anche cerchi di ferro che per alfa nimbia,e prezzi di almeno 200-300 ? di meno,questo é cio che deve guardare Fiat,la gestione di una macchina deve essere pagabile. La G10,é una di quelle macchine che appena endri in officina ti fanno l insalta e a molta gente cio disturba, chi compra con la testa queste cose le guarda e si tira indietro non comprando quel modello che si riporta alla fine anche sull usato a tempi piu tardi.

Ti dico solo questo: è colpa del costruttore sempre se non riesce a vendere una auto, a maggior ragione se è fatta bene. E' colpa sua se non è in grado di capire/intercettare i gusti del cliente, è colpa sua se decidendo l'azzardo di reindirizzare la produzione verso altri target sbaglia completamente il posiziamento e non sa comunicare e soprattutto (cosa direi impossibile per Alfa, e qui sta l'errore supremo) convincere il cliente della bontà della nuova strada. Ripeto 147 e 156 sono un macigno come esempio, mi stupisco di come non riescano a capirlo.
Paolo ,la 147 e 156 per l estero non saranno mai un macigno come esempio,avrá venduto bene in Italia e ne sono felice almeno si é potuto provare con la 159 anche se ancora una volta capita male.Guarda qui e capirai siamo nel l anno 2005 e il macigno aveva perso tutta la sua polvere in Germania. Purtroppo le macchine che non hanno succeso in Germania non lo avranno in nessun altra parte.
http://www.kfz-betrieb.vogel.de/fileserver/vogelonline/issues/kfz/sonst/2005/1598.pdf
 
Gt_junior ha scritto:
Maxetto ha scritto:
zanzano ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Non sarebbe più semplice e realizzabile nel brevissimo periodo acquistare qualche auto italiana in più ???

L'articolo dice:

Per tale motivo l?associazione ha inviato oggi una formale diffida al Ministero dell?Economia e al Gruppo Fiat, nella quale si evidenzia l?inadempimento contrattuale da parte dell?azienda torinese, e si chiede la restituzione del marchio Alfa Romeo a Finmeccanica, al fine di garantire il rilancio della stessa Alfa.

Caro MJ e tu pensi che comprando qualche G10 o Mito in più le cose cambierebbero??
E per fortuna che M è stato chiaro!!

saluti zanza
Alfa in mano a Finmeccanica? Molto meglio dov'è ora. :lol:

No. Meglio dov'era prima.
Oggi se compri un alfetta malconcia non spendi meno di 5.000,00 ?, ma si arriva tranquillamente verso i 10.000,00 ?. Se invece vuoi acquistare una 146 o 155 le trovi per poco piu' di 1000,00 ?.
Questo per dire che quello che è Alfa nell'immaginario sociale è quello che era prima che fosse acquistata da Fiat. Non credi che la discesa dell'Alfa Romeo ai tempi dell'IRI fosse coadiuvata dallo stesso Agnelli attraverso ingerenze politiche dal 1980 all'85?
Basta leggersi il libro "Luraghi, l'uomo che invento' la Giulietta" per capire come L'Alfa Romeo sotto l'IRI e Luraghi ebbe uno sviluppo incredibile.
Un po' di dati :
produzione Alfa Romeo
1960 = 57.800
1970 = 108.000
1980=220.000
In questo ventennio BMW produceva e vendeva meno vetture.
La crisi dell'Alfa Romeo è stata una cosa voluta.
Quando nel 1980 iniziarono i primi contatti tra Fiat e Alfa per una cooperazione finalizzata alla produzione di una vettura sinergica di gamma superiore, già Fiat inizio' a ingerire nello Stato per avere prelazione in caso di vendita, che fino ad allora nessuno preventivava.
Leggete pure il libro "il mito Alfa" (egea), a mio parere un ottimo libro, vi farete un'idea piu' chiara del caso Alfa e forse l'Articolo che vi ho linkato vi parrà meno balzano di quello che pensate.

Saluti
..cosa voluta! ma sicuramente, fatto resta che nessuno ha mosso il dito come si doveva permettento la vendita e la fine del marchio.Tutto cio é succeso nel paese dove lo sciopero é stato di prima classe per tutte le piccolezze di questo mondo : :?
 
Gt_junior ha scritto:
No. Meglio dov'era prima.
Oggi se compri un alfetta malconcia non spendi meno di 5.000,00 ?, ma si arriva tranquillamente verso i 10.000,00 ?. Se invece vuoi acquistare una 146 o 155 le trovi per poco piu' di 1000,00 ?.
Questo per dire che quello che è Alfa nell'immaginario sociale è quello che era prima che fosse acquistata da Fiat. Non credi che la discesa dell'Alfa Romeo ai tempi dell'IRI fosse coadiuvata dallo stesso Agnelli attraverso ingerenze politiche dal 1980 all'85?
Basta leggersi il libro "Luraghi, l'uomo che invento' la Giulietta" per capire come L'Alfa Romeo sotto l'IRI e Luraghi ebbe uno sviluppo incredibile.
Un po' di dati :
produzione Alfa Romeo
1960 = 57.800
1970 = 108.000
1980=220.000
In questo ventennio BMW produceva e vendeva meno vetture.
La crisi dell'Alfa Romeo è stata una cosa voluta.
Quando nel 1980 iniziarono i primi contatti tra Fiat e Alfa per una cooperazione finalizzata alla produzione di una vettura sinergica di gamma superiore, già Fiat inizio' a ingerire nello Stato per avere prelazione in caso di vendita, che fino ad allora nessuno preventivava.
Leggete pure il libro "il mito Alfa" (egea), a mio parere un ottimo libro, vi farete un'idea piu' chiara del caso Alfa e forse l'Articolo che vi ho linkato vi parrà meno balzano di quello che pensate.

Saluti

Quoto in pieno, credo non ci sia niente altro da aggiungere.

Il libro l'ho letto, veramente ben fatto, e' una lettura che consiglio a tutti ;)
 
angelo0 ha scritto:
Purtroppo le macchine che non hanno succeso in Germania non lo avranno in nessun altra parte.
http://www.kfz-betrieb.vogel.de/fileserver/vogelonline/issues/kfz/sonst/2005/1598.pdf

Su questo non sono d'accordo. Dato che (Specialmente i tedeschi) gli altri paesi sono più nazionalisti di noi in tema acquisto autovetture mi sembra difficile dire ciò.

Comunque a quasi 30anni dal passaggio Alfa in Fiat non so cosa preveda la giurisprudenza dopo un tale lasso di tempo. Però la speranza è l'ultima a morire.

Potremmo chiedere indietro anche il Common-Rail allora regalato da Fiat a Bosch datoche è stato sviluppato quasi interamente da ricercatori statali pagati dallo stato.
 
umbiBerto ha scritto:
angelo0 ha scritto:
Purtroppo le macchine che non hanno succeso in Germania non lo avranno in nessun altra parte.
http://www.kfz-betrieb.vogel.de/fileserver/vogelonline/issues/kfz/sonst/2005/1598.pdf

Su questo non sono d'accordo. Dato che (Specialmente i tedeschi) gli altri paesi sono più nazionalisti di noi in tema acquisto autovetture mi sembra difficile dire ciò.

Comunque a quasi 30anni dal passaggio Alfa in Fiat non so cosa preveda la giurisprudenza dopo un tale lasso di tempo. Però la speranza è l'ultima a morire.

Potremmo chiedere indietro anche il Common-Rail allora regalato da Fiat a Bosch datoche è stato sviluppato quasi interamente da ricercatori statali pagati dallo stato.

Beh, se riusciamo a fare passare per statali le legioni Romane, potremmo farci restituire i territori conquistati dai Romani 2000 anni fa. :D :D 8) 8)
 
fpaol68 ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
No. Meglio dov'era prima.
Oggi se compri un alfetta malconcia non spendi meno di 5.000,00 ?, ma si arriva tranquillamente verso i 10.000,00 ?. Se invece vuoi acquistare una 146 o 155 le trovi per poco piu' di 1000,00 ?.
Questo per dire che quello che è Alfa nell'immaginario sociale è quello che era prima che fosse acquistata da Fiat. Non credi che la discesa dell'Alfa Romeo ai tempi dell'IRI fosse coadiuvata dallo stesso Agnelli attraverso ingerenze politiche dal 1980 all'85?
Basta leggersi il libro "Luraghi, l'uomo che invento' la Giulietta" per capire come L'Alfa Romeo sotto l'IRI e Luraghi ebbe uno sviluppo incredibile.
Un po' di dati :
produzione Alfa Romeo
1960 = 57.800
1970 = 108.000
1980=220.000
In questo ventennio BMW produceva e vendeva meno vetture.
La crisi dell'Alfa Romeo è stata una cosa voluta.
Quando nel 1980 iniziarono i primi contatti tra Fiat e Alfa per una cooperazione finalizzata alla produzione di una vettura sinergica di gamma superiore, già Fiat inizio' a ingerire nello Stato per avere prelazione in caso di vendita, che fino ad allora nessuno preventivava.
Leggete pure il libro "il mito Alfa" (egea), a mio parere un ottimo libro, vi farete un'idea piu' chiara del caso Alfa e forse l'Articolo che vi ho linkato vi parrà meno balzano di quello che pensate.

Saluti

Quoto in pieno, credo non ci sia niente altro da aggiungere.

Il libro l'ho letto, veramente ben fatto, e' una lettura che consiglio a tutti ;)

Io ricordo che nonostante tutto questo sviluppo numerico, l'Alfa Romeo perdeva, non ricordo la cifra esatta, mi sembra 1 milione di lire per ogni auto venduta.

Tale cifra veniva rimborsata con danaro pubblico in attesa di soluzioni alternative ....... non c'è bisogno di una laurea in economia per capire che se quella era la situazione, non si può parlare di sviluppo. Magari di sviluppo tecnologico si, tanto di cappello ancora oggi, ma, i bilanci ???? I bilanci non si sviluppavano di certo e purtroppo l'Italia andava sempre più verso l'economia di mercato e come al solito in crisi, ultimo, ma non meno importante, in quegli anni 80, il ns. debito pubblico cominciò a salire in maniera esponenziale (tanto per cambiare) e vi ricordo che Alfa Romeo era statale .......... come tante altre aziende addirittura scomparse sotto la gestione "incompetente" della politica.

Fino agli anni 80, per far volare una azienda bastavano ottimi contenuti tecnologici, essendo i paesi, Italia compresa in forte sviluppo, i prodotti generavano ottimi margini anche perché bisognava creare per i cittadini la mobilità su 4 ruote. Poi il mercato è cambiato, si è entrati nell'inizio di una nuova epoca, la parola d'ordine diventò: convincere i clienti a sostituire le auto esistenti oppure ad acquistare la seconda/terza auto di famiglia ed è li che il gioco si è fatto più difficile, oltre ai contenuti tecnologici, la svolta ha richiesto più attenzione ai bilanci e al marketing del prodotto. A parer mio, è in quel area che la gestione era inferiore alla concorrenza.

Per assurdo, meno male che l'ha acquisita FIAT, almeno oggi continua ad esistere.

Poi il resto della storia la conosciamo tutti.

Oggi nel 3° millennio, la sfida è un'altra, MERCATO SATURO e crisi strutturale del vecchio continente, dove, fino a prova contraria ci sono i quartier generali dei più antichi marchi di auto, in generale, cosa ci riserverà il futuro per i produttori di auto?? Visto che nonostante le analisi, non hanno certo potuto prevedere il rischio default di molti paesi ?

Concludo convinto che per fare una analisi seria, secondo me, non ci si può limitare alla pura e semplice valutazione del prodotto, auto compresa, bisogna guardare anche al contorno storico, sia per spiegare i successi sia per capire gli insuccessi di una azienda.
 
MultiJet150 ha scritto:
Io ricordo che nonostante tutto questo sviluppo numerico, l'Alfa Romeo perdeva, non ricordo la cifra esatta, mi sembra 1 milione di lire per ogni auto venduta.

Tale cifra veniva rimborsata con danaro pubblico in attesa di soluzioni alternative ....... non c'è bisogno di una laurea in economia per capire che se quella era la situazione, non si può parlare di sviluppo. Magari di sviluppo tecnologico si, tanto di cappello ancora oggi, ma, i bilanci ???? I bilanci non si sviluppavano di certo e purtroppo l'Italia andava sempre più verso l'economia di mercato e come al solito in crisi, ultimo, ma non meno importante, in quegli anni 80, il ns. debito pubblico cominciò a salire in maniera esponenziale (tanto per cambiare) e vi ricordo che Alfa Romeo era statale .......... come tante altre aziende addirittura scomparse sotto la gestione "incompetente" della politica.

Fino agli anni 80, per far volare una azienda bastavano ottimi contenuti tecnologici, essendo i paesi, Italia compresa in forte sviluppo, i prodotti generavano ottimi margini anche perché bisognava creare per i cittadini la mobilità su 4 ruote. Poi il mercato è cambiato, si è entrati nell'inizio di una nuova epoca, la parola d'ordine diventò: convincere i clienti a sostituire le auto esistenti oppure ad acquistare la seconda/terza auto di famiglia ed è li che il gioco si è fatto più difficile, oltre ai contenuti tecnologici, la svolta ha richiesto più attenzione ai bilanci e al marketing del prodotto. A parer mio, è in quel area che la gestione era inferiore alla concorrenza.

Per assurdo, meno male che l'ha acquisita FIAT, almeno oggi continua ad esistere.

Poi il resto della storia la conosciamo tutti.

Oggi nel 3° millennio, la sfida è un'altra, MERCATO SATURO e crisi strutturale del vecchio continente, dove, fino a prova contraria ci sono i quartier generali dei più antichi marchi di auto, in generale, cosa ci riserverà il futuro per i produttori di auto?? Visto che nonostante le analisi, non hanno certo potuto prevedere il rischio default di molti paesi ?

Concludo convinto che per fare una analisi seria, secondo me, non ci si può limitare alla pura e semplice valutazione del prodotto, auto compresa, bisogna guardare anche al contorno storico, sia per spiegare i successi sia per capire gli insuccessi di una azienda.
Con qualche distinguo, ma per la prima volta mi sento di condividere buona parte di quello che hai scritto.
Alfa statale perdeva (perché così si è voluto fare) dalla seconda metà degli anni 70 in poi come tutte le aziende pubbliche in quel periodo (ENI, SIP ed ENEL comprese....il che rappresenta una sorta di primato mondiale...).
A livello tecnologico era nettamente davanti a tutti (chi comprava BMW in quel periodo veniva deriso tanta era la differenza di prodotto).
Poi sono arrivati gli uomini Fiat ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il prodotto è stato "semplificato" (per essere buoni) e si è persa buona parte della vecchia clientela senza conquistarne di nuova. Il che sta a significare che si è sbagliatto sia dal punto di vista del marketing che da quello del bilancio (visto che Alfa ha continuato a perdere quattrini).
Il prodotto è sempre stato al di sotto delle aspettative della potenziale (vecchia) clientela. I figli degli alfisti e gli alfisti stessi hanno comprato altro (in genere tedesco, anellato o elicato).
Adesso siamo ad un punto di svolta: fino ad oggi si è sempre sbagliato (salvo la parentesi 156/147 bellissime e meccanicamente diverse da una fiat pur derivando dagli altri prodotti del gruppo). La bellissima 159 è nata male e gestita dal marketing in modo pessimo.
La giulietta, ottima auto (continuo a dire che forse è la migliore del segmento per caratteristiche tecniche) non sfonda perché meccanicamente e, soprattutto, stilisticamente, viene vista come un passo indietro rispetto alla 147 ed anche qui il marketing c'ha messo del suo (non puoi far ripresentare l'auto puntando sulle qualità da auto di famiglia quando il target Alfa deve essere un'altro).
Marchionne e soci sono di fronte a delle scelte che non possono sbagliare. Se perseverano sulla vecchia strada percorsa da fiat stavolta non ci sarà scampo. Vedremo.
Io rimango scettico e credo che la scomparsa del marchio o la sua vendita (meno probabile) sia dietro l'angolo.
 
Spero che nessuno abbia preso sul serio questa boutade, che fa il paio con quella di alcuni giorni fa, quando la stessa associazione ha segnalato Fiorello e la sua trasmissione all'Antitrust per pubblicità occulta a favore di Fiat, avendo utilizzato delle 500 d'epoca in una scenografia.

Nel caso in topic, la possibilità giuridica d'invocare ed ottenere l'inadempimento contrattuale è la stessa, citando l'esempio di Multijet, che ha Roma di riottenere Cartagine o Bisanzio.

Nulla da eccepire se si vuole criticare la gestione Alfa degli ultimi vent'anni, è una questione sempre aperta sulla quale abbiamo già dibattuto ampiamente, ma lasciamo perdere gli articoli che portano alla causa dell'Alfa un contributo pari a zero.
 
Certo che fa un po sorridere una diffida per mancato adempimento di impegni contrattuali presentata a 25 anni da una parte terza nella vicenda...

A parte questo, mi chiedo quale utilità produrrebbe il ritorno del marchio (solo marchio) Alfa Romeo nelle tasche del Tesoro. Lo Stato Italiano non è capace di tenere in ordine i propri conti, non è stato capace di gestire tante imprese in modo profittevole. Cosa potrebbe fare meglio di fiat?
 
quadrif ha scritto:
Spero che nessuno abbia preso sul serio questa boutade, che fa il paio con quella di alcuni giorni fa, quando la stessa associazione ha segnalato Fiorello e la sua trasmissione all'Antitrust per pubblicità occulta a favore di Fiat, avendo utilizzato delle 500 d'epoca in una scenografia.

Nel caso in topic, la possibilità giuridica d'invocare ed ottenere l'inadempimento contrattuale è la stessa, citando l'esempio di Multijet, che ha Roma di riottenere Cartagine o Bisanzio.

Nulla da eccepire se si vuole criticare la gestione Alfa degli ultimi vent'anni, è una questione sempre aperta sulla quale abbiamo già dibattuto ampiamente, ma lasciamo perdere gli articoli che portano alla causa dell'Alfa un contributo pari a zero.

è certamente un articolo pretenzioso, dato che la tesi sostenuta, per quanto tocchi "nervi scoperti", è abbastanza fantascientifica.

Però la gestione fiat di Alfa e la situazione di semi-coma in cui si trova legittimano ogni sparata, purtroppo...
 
umbiBerto ha scritto:
Vendere a Wolkswagen ...... sempre che quella della Wolkswagen non sia stata una "Boutade" per mettere in maggior difficoltà FIAT.

A volte si acquisisce per eliminare un concorrente ed ereditare le sue quote di mercato, anche perché senza Alfa, dove sarebbero costretti ad andare gli orfanelli del marchio ?

Quando scrissi che la VW, secondo me, si era presa i famosi stilisti per indebolire il gruppo FIAT, sono stato deriso, come al solito e comunque, non mi sembra che in Germania stiano sfruttando le loro potenzialità, anzi sembrano spariti come inghiottiti in un buco nero.

Comunque, se fossero altri tempi e cioè con un debito pubblico normale, si poteva anche tentare 2-3 anni in perdita pilotata e finanziata dallo stato per buttare fuori dei veri bolidi, poi, una volta sulle vette, mano all'aspetto finanziario per fare il salto. Ma oggi, c'è poco da stare allegri, viste le casse dello stato.

Non ci rimane altro che pazientare ancora e puntare sulla gestione FIAT, le potenzialità ci sono, lo stile anche, quattrini da investire pochi, ma il dollaro che viene dagli USA vale sempre di più in Euro, quindi, almeno il momento sarebbe favorevole per travasare un po' di utili maturati in Chrysler. 8) :D
 
MultiJet150 ha scritto:
umbiBerto ha scritto:
Vendere a Wolkswagen ...... sempre che quella della Wolkswagen non sia stata una "Boutade" per mettere in maggior difficoltà FIAT.

A volte si acquisisce per eliminare un concorrente ed ereditare le sue quote di mercato, anche perché senza Alfa, dove sarebbero costretti ad andare gli orfanelli del marchio ?

Quali quote di mercato?
 
renexx ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
umbiBerto ha scritto:
Vendere a Wolkswagen ...... sempre che quella della Wolkswagen non sia stata una "Boutade" per mettere in maggior difficoltà FIAT.

A volte si acquisisce per eliminare un concorrente ed ereditare le sue quote di mercato, anche perché senza Alfa, dove sarebbero costretti ad andare gli orfanelli del marchio ?

Quali quote di mercato?

Che spiritosone ....... :rolleyes:
 
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