Bauscia
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90 minuti di applausiPerchè credi, erroneamente, che sia necessario avere talento per essere dei cantanti. Il talento è la parte più marginale della ricetta, oggi servono ben altre cose:
- presenza scenica
- seguito social
- capacità di far parlare di sè e dare scandalo.
Qualcuno obietterà che son discorsi da boomer perchè pure i cantanti e le band del passato avevano una forte presenza scenica e davano scandalo. E' vero, Freddie Mercury non era un pretino timido sul palco, ma oltre a mostrare le natiche a fine concerto per salutare il pubblico e vestirsi da donna dei video, aveva una voce unica al mondo che è stata oggetto di studi universitari volti a capire il segreto della sua voce. David Bowie si truccava in modi scandalosi per gli anni '70, ma era David Bowie.
I cantanti odierni a parte buttare fumo negli occhi, non sanno fare altro. Ormai non serve neppure più saper cantare, tanto c'è l'autotune che maschera tutto.
E' il risultato di 40 anni di "agevolazioni" per i musicisti. Togli gli strumenti reali e sostituiscili con strumenti virtuali, loop e sequencers che accelerano o rallentano il tempo a piacimento (suonare uno strumento reale stando dietro al metronomo è fuori moda), togli le batterie acustiche e sostituiscile con le drum machine elettroniche (come il Roland CR78 che è stato il capostipite, a cui sono seguiti il Roland TR808 e il LinnDrum), togli la naturalezza di una voce e sostituiscila con l'autotune, e il risultato è quello a cui assistiamo oggi.
Con tutte queste facilitazioni, anche Mario il bagnino può alzarsi un bel giorno e diventare cantante.
Una volta la musica era una cosa per pochi, una èlite di talentuosi che avevano accesso a certi strumenti e a certi ambienti.
L'altro giorno sfogliavo un catalogo anni '90 di strumenti musicali, una chitarra elettrica Gibson costava 7milioni di lire, un amplificatore (Soldano) 11 milioni. Oggi una chitarra elettrica costa 150€ e l'amplificatore nemmeno serve più perchè colleghi la chitarra al PC e suoni. Se proprio proprio vuoi un vero amplificatore, trovi gli amplificatori made in China a 200€.
Una volta per registrare la tua musica dovevi avere accesso a uno studio di registrazione esterno (i registratori multitraccia casalinghi sarebbero arrivati intorno agli anni '90) che aveva un costo non indifferente in quanto ti metteva a disposizione decenni di esperienza e strumentazione di altissimo livello. Oggi con un PC, una scheda audio da 99€ e un programmino gratuito scaricabile da internet, puoi registrare tutta la musica che vuoi e lanciarla sul web per farla ascoltare a una platea globale. Piattaforme come Soundcloud e Bandcamp permettono a tutti di far conoscere il proprio album, ma ormai il proprio inedito si lancia pure su Instagram e Tiktok.
Oggi ci sono studi di registrazione creati da ragazzini di 18 anni dentro il proprio garage con un Mac, una scheda audio da 99€, un microfono cinese e un po' di piramidale messo alle pareti. Basta sapere usare un programmino e ti può fregiare del titolo di "fonico". Poi magari non sai che differenza passanza tra un microfono a condensatore e uno a nastro, però sei producer/composer/fonico. Chiami il bro, gli dai un microfono, lui trova il flow, mentre tu mandi in Play il beat.
La musica è diventata molto più democratica, semplice da creare, alla portata di tutti, ma il talento è la cosa più antidemocratica che esista. Non è equamente distribuito. Per un Freddie Mercury che nasce, ci sono 10 milioni di persone col talento musicale di Tina Cipollari. Non è che dando a 10 milioni di persone strumenti a basso costo, avrai 10 milioni di A Night at The Opera. Avrai 10 milioni di Achilli Lauri e di capitani che tengono in alto la mano. Tutti artisti, ma senza arte.
da stampare ed incorniciare
detto da uno che musicalmente, al massimo, fischietta (finche' mia moglie non mi chiede cortesemente di smettere
se non altro, il figlio dei pooh, fatta quella, ha pensato bene di fare altro